Interventi |
LO RUSSO Stefano Anche io sono stato molto stimolato dall’intervento di Fornari, e nella sua, come dire, diciamo così, schematicità, lo apprezzo, perché effettivamente fa bene a rivendicare la linea dell’Amministrazione e di questa Amministrazione di Appendino, che fondamentalmente non è quella di non parlare, è quella di non dire niente, cioè banalmente Appendino è completamente scomparsa nell’ambito di queste settimane, con lei tutti i suoi Assessori, a partire ovviamente da Sacco, ma tutti; continua ad andare a tavoli in Prefettura a spiegare che è una tavola in Prefettura. È lì che tutte le volte che c’è un problema dice che aspetta la disposizione del Governo, e aspetta la disposizione del Prefetto, e aspetta la disposizione di Cirio. Guardi, collega Fornari, non me ne voglia, anzi, poi se mi risponde direttamente mi fa anche un piacere, a fare i Sindaci così guardi che non è che, come dire, sia particolarmente complicato. Allora, la sollecitazione che abbiamo posto non è tanto quella di ascoltare Appendino, peraltro che invece è estremamente prolissa su cose di nessun interesse, quanto piuttosto - l’hanno ribadito molti interventi - quello di individuare una modalità un po’ organica per identificare quanto si può fare in termini prospettici. Allora, io capisco che evocare Amministrazioni comunali di altre città può urtare la sensibilità di qualche collega, però posso tranquillizzare il collega Fornari, diciamo così, che mediamente nella percezione generale di questo Paese, e non solo di questo Paese, le due Amministrazioni - ahinoi - hanno reputazioni diverse; sicuramente il Sindaco Sala io credo abbia sbagliato a fare l’uscita che fece all’inizio, il problema è che ovviamente si sbaglia e si può anche fare bene, no? Il problema è che bisogna fare, questo è quello che fondamentalmente abbiamo sommessamente chiesto. Quindi, la dichiarazione di voto è conforme al dibattito, a quanto abbiamo detto precedentemente, quindi il Gruppo del PD voterà a favore sia della deliberazione che della mozione presentata di accompagnamento. L’auspicio è che questa discussione, diciamo così, tocchi un po’ anche l’orgoglio, le corde dell’orgoglio, perché oggettivamente io non credo che essere sui banchi della Giunta e sentire questo fiotto di interventi possa far piacere anche sotto il profilo umano, no? Allora, se non è per condivisione di merito, non fosse altro per orgoglio, uno scatto di orgoglio, provate in qualche modo a reagire, a uscire da questa cappa che vi ha completamente avvolto, che capiamo, per timore, perché si ha paura di sbagliare, perché qui..., però non può funzionare così, cioè la “fase 2” della Città di Torino non può basarsi su questo tipo di atteggiamento, che è un atteggiamento, diciamo così, molto prudenziale per quello che riguarda i destini personali degli Amministratori in carica, ma non crediamo particolarmente fruttuoso per quello che riguarda i destini, invece, della città, che poi credo che alla fine debba essere quello che sta a cuore a tutti noi. |