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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 38
INTERPELLANZA 2020-00925
(QUESTION TIME) "QUALE SICUREZZA HANNO I CITTADINI CHE IL PERSONALE GTT IN RIENTRO AL LAVORO DA QUARANTENA NON RISULTI POSITIVO AL COVID-19?" PRESENTATA IN DATA 8 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso possiamo proseguire con la trattazione del question time. Ricordo che la
formula del question time prevede la risposta da parte della Giunta per tre minuti e poi il
Consigliere primo firmatario per due minuti.
Assessora Lapietra è presente?

LAPIETRA Maria (Assessora)
Sì, sono presente.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Possiamo allora proseguire con la trattazione del question time,
meccanografico 202000925/002:

“Quale sicurezza hanno i cittadini che il personale GTT in rientro al lavoro da
quarantena non risulti positivo al Covid-19”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentato in data 8 aprile, ed è stato reso ammissibile dall’Ufficio di Presidenza. Prego,
Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Sì, solo una domanda, si può poi controbattere al question time?

SICARI Francesco (Presidente)
No, il question time come l’interpellanza da Regolamento lei interviene adesso per tre
minuti e poi l’interpellante avrà due minuti per replicare, e non è poi prevista la risposta
ulteriore della Giunta. Prego.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Grazie. L’Azienda GTT ha redatto sin dall’inizio dell’emergenza un protocollo
anticontagio sulla base delle normative nazionali e regionali e viene costantemente
aggiornato, tenendo conto dell’evoluzione della normativa. È stato da subito attivato un
Comitato dedicato, presieduto dall’Amministratore Delegato, la prima linea aziendale, il
responsabile dei servizi di prevenzione e il medico aziendale. Il Comitato si riunisce in
teleconferenza giornalmente. In base a questo protocollo è richiesto ai dipendenti di
verificare la temperatura e a contattare il proprio medico se supera i 37 gradi e mezzo.
Ad ulteriore tutela l’Azienda ha da tempo attivato la misura quotidiana della
temperatura del personale operativo, operazione che avviene al momento dell’ingresso
nei depositi, prima di prendere servizio, da apposito personale sanitario. Ulteriori
misure sono: la limitazione degli accessi dalla porta centrale e posteriore dei mezzi da
parte dei passeggeri; inoltre viene effettuata la quotidiana disinfezione dei mezzi; la
sanificazione del posto di guida; ogni cambio turno viene fatto direttamente in deposito,
e questo ha comportato la revisione di tutta la programmazione del servizio, perché gli
autisti non cambiano servizio in linea, ma solo a deposito, dove viene sanificato il
mezzo e la postazione; infine è attivata la diffusione delle norme di comportamento per i
clienti a tutela di tutti coloro che sono presenti sui mezzi. Se un collaboratore comunica
all’azienda di essere positivo, viene considerato in quarantena, e quindi in malattia, e
non può tornare in servizio, sino a quando un medico non avrà certificato la guarigione,
che comprende tamponi con esito negativo e dichiarazione del medico. Inoltre,
l’Azienda individua il personale che è stato in contatto diretto con chi è risultato
positivo nei tre giorni antecedenti la comparsa dei sintomi e mette tali persone in
quarantena preventiva di 14 giorni, durante i quali non possono presentarsi in servizio.
Se durante tali giorni non emergono stati di malattia, riprendono il servizio in funzione
dei turni e della cassa integrazione attuale. Eventuali altre assenze per malattia, seguono
le normali procedure, un medico curante che indica il periodo, e non il motivo, e quindi
da quale data l’interessato può tornare a lavorare. Ricordo che per stati di malattia che
non sono dichiarati legati al Coronavirus, l’azienda non può adottare misure diverse
dallo standard, e non può indagare sui motivi di assenza. L’unica cosa che può fare il
medico competente GTT, può visitare, su richiesta dell’interessato, per stabilire
eventuali idoneità o meno temporanee al lavoro. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessora, è stata precisissima. Adesso, il Consigliere interpellante,
Curatella, ha facoltà per due minuti di intervento.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Grazie, Assessora. Allora, certo, è chiaro, non può rientrare se non
c’è un doppio tampone negativo, come da procedura, non solo per i lavoratori GTT. Io
avevo presentato questo question time, leggendo la notizia di mercoledì in cui c’è una
situazione di un lavoratore che non ha informazione, non sa se è o meno positivo al
Covid, perché non è mai stato sottoposto ad un tampone, lo ha richiesto, aveva dei
sintomi che erano assimilabili a quelli definiti per il Covid, quindi: la temperatura sopra
i 37 e mezzo, l’aveva tra 38 e mezzo e 39 e mezzo, problemi respiratori e via dicendo; e,
a seguito della quarantena volontaria, viene richiesto che rientri a lavoro, avendo ancora
altri sintomi, quindi non sono passati tutti i sintomi, ma senza avere fatto nessun tipo di
tampone. Allora, per garantire la sicurezza dei colleghi, dei dipendenti di GTT e dei
cittadini che utilizzeranno il mezzo pubblico, come gestiamo queste situazioni, dove ci
sono sintomi che sono simili a quelli denunciati da chi soffre il Covid, ma manca ogni
tipo di verifica? Manca sia il tampone iniziale per dire sì, è o meno affetto, positivo da
Covid, e mancano soprattutto i tamponi finali. Questa persona rientrerà a lavoro, da
quanto si apprende, il prossimo 20 aprile, sui mezzi GTT. Ma questo era un caso, quanti
altri casi possono esserci? Quindi, come facciamo a far sì che, in assenza di tamponi,
che sono l’unico strumento che ad oggi ci può dare la certezza di positività o meno,
come facciamo a dare la garanzia che quei sintomi sono una classica influenza, magari
un pochino più pesante?

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CURATELLA Cataldo
E non sono, sto concludendo, e non sono sintomi legati alla positività da Covid?
Oltretutto la Regione Piemonte, da settimane è diventata la terza Regione a livello
nazionale, nel giro di una settimana è capace che superi anche l’Emilia-Romagna. Come
garantiamo i cittadini? Era questa la motivazione di questo question time. Non mi
ritengo soddisfatto. Eventualmente chiederemo un approfondimento. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì. Le ricordo che non mi risulta sia previsto l’approfondimento di question time.
Vengono trattati in questa sede, in questo modo, in questa modalità. Non ho altre...

CURATELLA Cataldo
Chiederò una Commissione per approfondire questo tema.

SICARI Francesco (Presidente)
Lei è libero di chiedere tutto ciò che vuole, come da Regolamento.
Se non ci sono… Assessora, ha notizie per integrare? Sinceramente reputo la questione
legata al virus importante da trattare. Se lei riesce ad aggiungere qualcosa per poter
assicurare i cittadini, le concedo in via straordinaria un minuto per intervenire. È
importante far uscire quante più comunicazioni precise sul tema, che appunto, sono
legate all’emergenza che stiamo vivendo. Le concedo un minuto. Prego.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Sì, grazie. Allora, per quanto riguarda il problema tamponi, ovviamente non è un
problema dell’Amministrazione Comunale, è un problema che sta sopra di noi, ed è
sicuramente un problema generalizzato a tutti i lavoratori, in questo momento, che
devono ritornare al lavoro, e non solo, anche alle persone che hanno la responsabilità di
avere una famiglia vicino. Quindi, sicuramente il problema della scarsità di tamponi è
un problema reale. Per quanto riguarda, invece, le misure, che sta mettendo in piedi
GTT, mettono in sicurezza sicuramente sia i lavoratori, che i dipendenti. Nel caso
specifico, io non ho voluto trattare il caso specifico, la persona non è tornata al lavoro,
anche perché è in cassa integrazione, quindi quel caso in realtà era un caso risolto sul
nascere, perché non è tornato al lavoro. Però, prima di tornare sul lavoro, i lavoratori,
come dicevo, devono avere un certificato medico, che attesta che sono guariti. Quindi,
se sono malati di Covid, allora hanno un tampone, una certificazione di un medico,
altrimenti c’è il medico curante che certifica che lo stato di malattia è terminato. In
questo momento di emergenza, se un lavoratore ha la febbre o ha dei sintomi, i medici
curanti non certificano che una persona è guarita e può tornare al lavoro. E comunque,
anche dovesse tornare al lavoro, ripeto, GTT ha assunto del personale sanitario, quindi
viene misurata la temperatura da un personale sanitario apposito che verifica che le
condizioni dell’operatore siano tali per cui può rientrare a lavoro.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Facciamo attenzione a non, diciamo, mettere paura ancora di più alle persone che già
stanno vivendo una situazione veramente drammatica. Quindi, in questo momento,
salire su un mezzo pubblico, ricordo che non solo è sanificato, ma gli operatori vengono
isolati e le loro postazioni sono sanificate. Quindi, abbiamo pochissimi casi in 5000
dipendenti di GTT, e di questo posso dire che possiamo essere...

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio per questo chiarimento, che le ho chiesto io, perché davvero sento la
necessità di dover dare delle informazioni più chiare e precise, vista proprio
l’emergenza e i problemi che possono eventualmente scaturire da informazioni che
potrebbero rientrare nella categoria allarmanti, creare allarmismo, che secondo me è
inutile creare allarmismo in questo momento.
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