Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Adesso possiamo proseguire con la trattazione del question time. Ricordo che la formula del question time prevede la risposta da parte della Giunta per tre minuti e poi il Consigliere primo firmatario per due minuti. Assessora Lapietra è presente? LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, sono presente. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. Possiamo allora proseguire con la trattazione del question time, meccanografico 202000925/002: “Quale sicurezza hanno i cittadini che il personale GTT in rientro al lavoro da quarantena non risulti positivo al Covid-19” SICARI Francesco (Presidente) Presentato in data 8 aprile, ed è stato reso ammissibile dall’Ufficio di Presidenza. Prego, Assessora Lapietra. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, solo una domanda, si può poi controbattere al question time? SICARI Francesco (Presidente) No, il question time come l’interpellanza da Regolamento lei interviene adesso per tre minuti e poi l’interpellante avrà due minuti per replicare, e non è poi prevista la risposta ulteriore della Giunta. Prego. LAPIETRA Maria (Assessora) Grazie. L’Azienda GTT ha redatto sin dall’inizio dell’emergenza un protocollo anticontagio sulla base delle normative nazionali e regionali e viene costantemente aggiornato, tenendo conto dell’evoluzione della normativa. È stato da subito attivato un Comitato dedicato, presieduto dall’Amministratore Delegato, la prima linea aziendale, il responsabile dei servizi di prevenzione e il medico aziendale. Il Comitato si riunisce in teleconferenza giornalmente. In base a questo protocollo è richiesto ai dipendenti di verificare la temperatura e a contattare il proprio medico se supera i 37 gradi e mezzo. Ad ulteriore tutela l’Azienda ha da tempo attivato la misura quotidiana della temperatura del personale operativo, operazione che avviene al momento dell’ingresso nei depositi, prima di prendere servizio, da apposito personale sanitario. Ulteriori misure sono: la limitazione degli accessi dalla porta centrale e posteriore dei mezzi da parte dei passeggeri; inoltre viene effettuata la quotidiana disinfezione dei mezzi; la sanificazione del posto di guida; ogni cambio turno viene fatto direttamente in deposito, e questo ha comportato la revisione di tutta la programmazione del servizio, perché gli autisti non cambiano servizio in linea, ma solo a deposito, dove viene sanificato il mezzo e la postazione; infine è attivata la diffusione delle norme di comportamento per i clienti a tutela di tutti coloro che sono presenti sui mezzi. Se un collaboratore comunica all’azienda di essere positivo, viene considerato in quarantena, e quindi in malattia, e non può tornare in servizio, sino a quando un medico non avrà certificato la guarigione, che comprende tamponi con esito negativo e dichiarazione del medico. Inoltre, l’Azienda individua il personale che è stato in contatto diretto con chi è risultato positivo nei tre giorni antecedenti la comparsa dei sintomi e mette tali persone in quarantena preventiva di 14 giorni, durante i quali non possono presentarsi in servizio. Se durante tali giorni non emergono stati di malattia, riprendono il servizio in funzione dei turni e della cassa integrazione attuale. Eventuali altre assenze per malattia, seguono le normali procedure, un medico curante che indica il periodo, e non il motivo, e quindi da quale data l’interessato può tornare a lavorare. Ricordo che per stati di malattia che non sono dichiarati legati al Coronavirus, l’azienda non può adottare misure diverse dallo standard, e non può indagare sui motivi di assenza. L’unica cosa che può fare il medico competente GTT, può visitare, su richiesta dell’interessato, per stabilire eventuali idoneità o meno temporanee al lavoro. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessora, è stata precisissima. Adesso, il Consigliere interpellante, Curatella, ha facoltà per due minuti di intervento. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Grazie, Assessora. Allora, certo, è chiaro, non può rientrare se non c’è un doppio tampone negativo, come da procedura, non solo per i lavoratori GTT. Io avevo presentato questo question time, leggendo la notizia di mercoledì in cui c’è una situazione di un lavoratore che non ha informazione, non sa se è o meno positivo al Covid, perché non è mai stato sottoposto ad un tampone, lo ha richiesto, aveva dei sintomi che erano assimilabili a quelli definiti per il Covid, quindi: la temperatura sopra i 37 e mezzo, l’aveva tra 38 e mezzo e 39 e mezzo, problemi respiratori e via dicendo; e, a seguito della quarantena volontaria, viene richiesto che rientri a lavoro, avendo ancora altri sintomi, quindi non sono passati tutti i sintomi, ma senza avere fatto nessun tipo di tampone. Allora, per garantire la sicurezza dei colleghi, dei dipendenti di GTT e dei cittadini che utilizzeranno il mezzo pubblico, come gestiamo queste situazioni, dove ci sono sintomi che sono simili a quelli denunciati da chi soffre il Covid, ma manca ogni tipo di verifica? Manca sia il tampone iniziale per dire sì, è o meno affetto, positivo da Covid, e mancano soprattutto i tamponi finali. Questa persona rientrerà a lavoro, da quanto si apprende, il prossimo 20 aprile, sui mezzi GTT. Ma questo era un caso, quanti altri casi possono esserci? Quindi, come facciamo a far sì che, in assenza di tamponi, che sono l’unico strumento che ad oggi ci può dare la certezza di positività o meno, come facciamo a dare la garanzia che quei sintomi sono una classica influenza, magari un pochino più pesante? SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo E non sono, sto concludendo, e non sono sintomi legati alla positività da Covid? Oltretutto la Regione Piemonte, da settimane è diventata la terza Regione a livello nazionale, nel giro di una settimana è capace che superi anche l’Emilia-Romagna. Come garantiamo i cittadini? Era questa la motivazione di questo question time. Non mi ritengo soddisfatto. Eventualmente chiederemo un approfondimento. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Sì. Le ricordo che non mi risulta sia previsto l’approfondimento di question time. Vengono trattati in questa sede, in questo modo, in questa modalità. Non ho altre... CURATELLA Cataldo Chiederò una Commissione per approfondire questo tema. SICARI Francesco (Presidente) Lei è libero di chiedere tutto ciò che vuole, come da Regolamento. Se non ci sono… Assessora, ha notizie per integrare? Sinceramente reputo la questione legata al virus importante da trattare. Se lei riesce ad aggiungere qualcosa per poter assicurare i cittadini, le concedo in via straordinaria un minuto per intervenire. È importante far uscire quante più comunicazioni precise sul tema, che appunto, sono legate all’emergenza che stiamo vivendo. Le concedo un minuto. Prego. LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, grazie. Allora, per quanto riguarda il problema tamponi, ovviamente non è un problema dell’Amministrazione Comunale, è un problema che sta sopra di noi, ed è sicuramente un problema generalizzato a tutti i lavoratori, in questo momento, che devono ritornare al lavoro, e non solo, anche alle persone che hanno la responsabilità di avere una famiglia vicino. Quindi, sicuramente il problema della scarsità di tamponi è un problema reale. Per quanto riguarda, invece, le misure, che sta mettendo in piedi GTT, mettono in sicurezza sicuramente sia i lavoratori, che i dipendenti. Nel caso specifico, io non ho voluto trattare il caso specifico, la persona non è tornata al lavoro, anche perché è in cassa integrazione, quindi quel caso in realtà era un caso risolto sul nascere, perché non è tornato al lavoro. Però, prima di tornare sul lavoro, i lavoratori, come dicevo, devono avere un certificato medico, che attesta che sono guariti. Quindi, se sono malati di Covid, allora hanno un tampone, una certificazione di un medico, altrimenti c’è il medico curante che certifica che lo stato di malattia è terminato. In questo momento di emergenza, se un lavoratore ha la febbre o ha dei sintomi, i medici curanti non certificano che una persona è guarita e può tornare al lavoro. E comunque, anche dovesse tornare al lavoro, ripeto, GTT ha assunto del personale sanitario, quindi viene misurata la temperatura da un personale sanitario apposito che verifica che le condizioni dell’operatore siano tali per cui può rientrare a lavoro. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LAPIETRA Maria (Assessora) Facciamo attenzione a non, diciamo, mettere paura ancora di più alle persone che già stanno vivendo una situazione veramente drammatica. Quindi, in questo momento, salire su un mezzo pubblico, ricordo che non solo è sanificato, ma gli operatori vengono isolati e le loro postazioni sono sanificate. Quindi, abbiamo pochissimi casi in 5000 dipendenti di GTT, e di questo posso dire che possiamo essere... SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio per questo chiarimento, che le ho chiesto io, perché davvero sento la necessità di dover dare delle informazioni più chiare e precise, vista proprio l’emergenza e i problemi che possono eventualmente scaturire da informazioni che potrebbero rientrare nella categoria allarmanti, creare allarmismo, che secondo me è inutile creare allarmismo in questo momento. |