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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 34
INTERPELLANZA 2020-00637
"ASSENZA DELLA CITT? DI TORINO ALLA AUDIZIONE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI A MONTECITORIO" PRESENTATA IN DATA 12 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Intanto mi corre l’obbligo di mettere a punto alcune questioni.
Quest’interpellanza certamente pone la questione dell’assenza nell’incontro presso il
Ministero competente, ma succede di un giorno alla mozione che avevo depositato, e
che poneva la questione di come il Consiglio Comunale non fosse stato coinvolto in
ordine alle scelte della Città di Torino, attraverso FCT Holding, sul rapporto della Città
in SITAF. Faccio una brevissima ricostruzione. La ricostruzione è la seguente:
sappiamo benissimo che il piano di dismissioni del 10,65 % del capitale detenuto nella
società da parte di FCT, risale al 2014, e che il Consiglio di Stato nel 2019 si è
pronunciato contro il procedimento di dismissioni versus ANAS, chiedendo, laddove si
fosse operata la scelta delle dimissioni, di procedere attraverso evidenza pubblica. Ma
sappiamo altrettanto, perché l’unico modo con il quale il Consiglio Comunale è stato
coinvolto è stata la delibera sul piano di razionalizzazione delle partecipate del dicembre
2019, che in quella deliberazione si ricostruiva la complicata vicenda giuridica e di
opzioni, ma si rimetteva la necessità di un ulteriore approfondimento. Quindi, non si
determinava, nel dicembre 2019, come un automatismo obbligatorio quello di procedere
con la gara di evidenza pubblica per la cessione delle partecipazioni. Tant’è che la Città
Metropolitana, che riteneva, invece, strategica la presenza in SITAF degli enti pubblici,
aveva già espresso, e con un atto del 2017, e con uno successivo del 2019, peraltro
votato anche con partecipazione politica del gruppo di Maggioranza di questo Consiglio
Comunale, aveva già determinato la necessità di poter sondare la partecipazione di altri
soggetti pubblici, a partire dalla Regione Piemonte, ed aveva sottoposto la necessità di
una verifica, da realizzarsi entro il gennaio 2020, quel tipo di indirizzo. Quindi, la
sostanza della questione non è che Città Metropolitana e Città di Torino hanno
convenuto su una linea comune; è che Città Metropolitana ha preso atto
dell’impraticabilità del proprio indirizzo, stante la non reazione della Città di Torino, né
in sede metropolitana, né in sede nazionale, e che si è proceduto, relativamente alla
gestione della partecipazione delle azioni di FCT Holding come, seguendo il racconto
della Sindaca, si trattasse di un automatismo, che però il Consiglio Comunale non aveva
acquisito come dato di fatto e di indirizzo, perché l’unica delibera nota al Consiglio
Comunale, che è quella del dicembre 2019, poneva la questione ancora come oggetto di
approfondimento, peraltro in presenza di patti parasociali risalenti al 2008 che
pronunciavano la necessità di una maggioranza pubblica nella gestione. Quindi, io sono
poco soddisfatta della risposta che mi è stata fornita, ma ne prendo atto. Sono ancor
meno soddisfatta, e a questo punto direi anche sinceramente dispiaciuta, del fatto che la
mozione dell’11 febbraio non sia mai stata portata all’attenzione delle Commissioni
Consiliari competenti, ancorché i nostri lavori si siano interrotti, almeno di presenza, il
9 marzo, quindi quasi un mese dopo dal deposito della mozione stessa. Confido nel fatto
che, sia pure a posteriori, questo tema possa essere approfondito attraverso lo strumento
della mozione, nelle Commissioni. Ho concluso. Grazie.

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