Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Intanto mi corre l’obbligo di mettere a punto alcune questioni. Quest’interpellanza certamente pone la questione dell’assenza nell’incontro presso il Ministero competente, ma succede di un giorno alla mozione che avevo depositato, e che poneva la questione di come il Consiglio Comunale non fosse stato coinvolto in ordine alle scelte della Città di Torino, attraverso FCT Holding, sul rapporto della Città in SITAF. Faccio una brevissima ricostruzione. La ricostruzione è la seguente: sappiamo benissimo che il piano di dismissioni del 10,65 % del capitale detenuto nella società da parte di FCT, risale al 2014, e che il Consiglio di Stato nel 2019 si è pronunciato contro il procedimento di dismissioni versus ANAS, chiedendo, laddove si fosse operata la scelta delle dimissioni, di procedere attraverso evidenza pubblica. Ma sappiamo altrettanto, perché l’unico modo con il quale il Consiglio Comunale è stato coinvolto è stata la delibera sul piano di razionalizzazione delle partecipate del dicembre 2019, che in quella deliberazione si ricostruiva la complicata vicenda giuridica e di opzioni, ma si rimetteva la necessità di un ulteriore approfondimento. Quindi, non si determinava, nel dicembre 2019, come un automatismo obbligatorio quello di procedere con la gara di evidenza pubblica per la cessione delle partecipazioni. Tant’è che la Città Metropolitana, che riteneva, invece, strategica la presenza in SITAF degli enti pubblici, aveva già espresso, e con un atto del 2017, e con uno successivo del 2019, peraltro votato anche con partecipazione politica del gruppo di Maggioranza di questo Consiglio Comunale, aveva già determinato la necessità di poter sondare la partecipazione di altri soggetti pubblici, a partire dalla Regione Piemonte, ed aveva sottoposto la necessità di una verifica, da realizzarsi entro il gennaio 2020, quel tipo di indirizzo. Quindi, la sostanza della questione non è che Città Metropolitana e Città di Torino hanno convenuto su una linea comune; è che Città Metropolitana ha preso atto dell’impraticabilità del proprio indirizzo, stante la non reazione della Città di Torino, né in sede metropolitana, né in sede nazionale, e che si è proceduto, relativamente alla gestione della partecipazione delle azioni di FCT Holding come, seguendo il racconto della Sindaca, si trattasse di un automatismo, che però il Consiglio Comunale non aveva acquisito come dato di fatto e di indirizzo, perché l’unica delibera nota al Consiglio Comunale, che è quella del dicembre 2019, poneva la questione ancora come oggetto di approfondimento, peraltro in presenza di patti parasociali risalenti al 2008 che pronunciavano la necessità di una maggioranza pubblica nella gestione. Quindi, io sono poco soddisfatta della risposta che mi è stata fornita, ma ne prendo atto. Sono ancor meno soddisfatta, e a questo punto direi anche sinceramente dispiaciuta, del fatto che la mozione dell’11 febbraio non sia mai stata portata all’attenzione delle Commissioni Consiliari competenti, ancorché i nostri lavori si siano interrotti, almeno di presenza, il 9 marzo, quindi quasi un mese dopo dal deposito della mozione stessa. Confido nel fatto che, sia pure a posteriori, questo tema possa essere approfondito attraverso lo strumento della mozione, nelle Commissioni. Ho concluso. Grazie. |