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UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. La partecipazione di SMAT alla gara avviata da (incomprensibile) di Asti il 26 luglio 2001 per trovare un socio industriale di riferimento idoneo, per dare supporto alla propria società S.p.A servizi pubblici in un processo di crescita e intensificazione ai servizi, rientrava pienamente nell’oggetto sociale di SMAT che, al punto 4, all’allora Statuto recitava: “La società può assumere partecipazioni di un’altra società o imprese, italiane o straniere, aventi oggetto analogo (incomprensibile). Al punto 5 dello Statuto riportava: “La società può realizzare o gestire servizi rientranti nel proprio oggetto anche per conto di terzi, pubblici o privati, senza vincolo di territorialità, in regime di appalto o concessione”. Per partecipare alla gara, che oggi verrebbe definita a doppio oggetto, tenuto conto della multidisciplinarietà dei servizi, venne costituito un raggruppamento con SMAT mandataria e con altre 4 aziende a partecipazione pubblica: AMIAT, (incomprensibile) ATM e AMGA di Genova. Mandante del raggruppamento vi era anche la società (incomprensibile), partecipata da un gruppo di società private del territorio astigiano. L’iniziativa era stata approvata, non solo dalla Città di Torino, ma per quanto riguarda SMAT, anche dai Comuni soci, allora erano 58, che approvarono quest’attività industriale, riportata chiaramente nel bilancio 2002, sotto la voce attività industriali, che recitava: “In data 13 marzo 2002 si sono ufficialmente concluse le procedure di gara avviate a dicembre 2001 per la cessione del 45% di capitale dell’Azienda Servizi Pubblici di ASP, assegnando la partecipazione che trattasi all’associazione temporanea di imprese, di cui la vostra società è stata eletta mandataria. Conseguentemente SMAT detiene il 4,5% del capitale sociale di ASP, così assumendo un ruolo primario nella gestione del servizio idrico integrato del territorio astigiano, ricompreso nell’ambito (incomprensibile). In ogni bilancio di SMAT successivamente approvato dall’assemblea soci, si fa sempre riferimento anche alla partecipazione di SMAT in NOS. In ottemperanza a quanto prescritto dal bando di gara, il raggruppamento che costituì la società NOS, Nord Ovest Servizi S.p.a., con le seguenti quote di partecipazione: AMGA oggi IRETI 10 %; AMIAT 15 %; ASP 50 %, GTT, ex ATM, 15 % e SMAT 10 %. Si evidenzia che in tutti questi anni la società ASP, sotto la guida degli Amministratori delegati designati da NOS, ha sempre sviluppato un’adeguata organizzazione dell’Azienda e dei servizi pubblici dati in concessione anche con ampliamento dell’area territoriale necessaria (incomprensibile). I risultati economici di ASP sono sempre stati positivi ed in coerenza con i piani fiscali elaborati sotto la guida delle società facenti parte di NOS e, in conseguenza, anche i bilanci di NOS hanno sempre riportato risultati economici positivi. Considerato che, tutte le quote della società a partecipazione pubblica sono pari a quelle dei privati, rispettivamente 50 e 50 %, e che i requisiti nelle attività dei servizio richiesti in sede di gara erano garantiti dalla Società a partecipazione pubblica, la Presidenza di NOS è stata da queste ultime designata ed è sempre stata ritenuta come realtà sopra le parti la designazione in tal senso fatta da SMAT, che peraltro ha sempre richiesto che le cariche di tutto il Consiglio di Amministrazione fossero gratuite. Tutte le deliberazioni portate in CdA di NOS, fino al 12/2019, sono sempre state approvate all’unanimità, come altrettanto tutte le nomine degli organi sociali. Si evidenzia, in particolare, che la designazione all’Amministrazione Delegato di NOS, quale Presidente GTT, era stata proposta al 2017 dal socio privato ASP. Nonostante i progressi effettuati da ASP, quando, nel 2017, era stato eletto il Sindaco Rasero, ha cercato di sviluppare un’opposizione estremamente penalizzante per NOS e per ASP, non volendo riconoscere la scadenza delle concessioni 2021, al solo fine di effettuare anticipatamente un’altra gara per modificare la compagine del socio industriale. Ovviamente NOS, con l’accordo di tutti i soci, ha diffidato il Sindaco, ma inaspettatamente, in questa fase particolare, i tre componenti designati dal socio privato, hanno rassegnato le proprie dimissioni da NOS, con la conseguenza di far cadere tutto il Consiglio di Amministrazione. Per Statuto vale il simul stabunt vel simul cadent. Attualmente è in corso l’assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. A disposizione, comunque, per qualsiasi altro chiarimento. Grazie. |