Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Possiamo proseguire con l’interpellanza numero meccanografico 202000714/002 che ha come oggetto: “E poi c’è la didattica in mano ai centri sociali. Quando la realtà supera la più moderata fantasia” SICARI Francesco (Presidente) È stata presentata il 21 febbraio dal Capogruppo Magliano, risponde l’Assessora Di Martino alla quale lascio la parola, prego. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. In premessa vorrei sottolineare che le informazioni per rispondere all’interpellanza sono state acquisite dal responsabile pedagogico del Circolo a cui afferiscono le scuole in questione che corrisponde gran parte alla figura del Dirigente scolastico delle scuole statali. Qui in questo caso ho preparato una risposta unica non articolata nelle varie domande, ma la risposta tocca tutte le questioni poste nelle domande. Il progetto educativo della scuola dell’infanzia Malta e del nido dell’infanzia Il Canguro di via Paolo Braccini è orientato dal documento “Principi e pratiche educative” redatto dal coordinamento pedagogico dell’Amministrazione Comunale all’interno del quale viene fornita una chiara indicazione sull’idea di bambino e sull’organizzazione delle routine, spazi e materiali in linea con le teorie pedagogiche più diffuse nella letteratura specifica sullo 0-6 a cui la Città fa riferimento. Da tale documento si evince l’importanza di sostenere e dare spazio alla singola identità di ogni bambina e bambino, il richiamo a stimolarne l’autonomia, il pensiero, la creatività attraverso la messa a disposizione di materiali didattici non strutturati e naturali, la necessità di strutturare spazi e arredi in modo da permettere ai bambini di muoversi in autonomia e di avere accesso ai materiali presenti in essi. Per quanto riguarda i laboratori in orario scolastico questi si continuano a svolgere regolarmente coinvolgendo tutti i bambini e le bambine della scuola ed inoltre la scuola ha strutturato propri atelier che le singole sezioni hanno quotidianamente a disposizione per le attività inserite nella loro progettazione e cioè atelier di musica, lettura, travasi, luci e ombre, motricità e all’interno del parco didattico diversi angoli e proposte per esperienze di educazione naturale come il percorso aromatico, l’orto, il frutteto e gli spazi per pranzare all’esterno. Infine, per la prima volta quest’anno, sono stati attivati in orario extra scolastico dalle 16.30 alle 17.30 due laboratori proposti dalla Commissione Scuola-Famiglia che attraverso il coinvolgimento dell’associazione Tedacà propongono attività connesse alla musica e al teatro. Va puntualizzato che in tutto ciò non vi è alcuna condivisione di spazio o tempi con il centro sociale Gabrio, la cui sede confina con le scuole di via Braccini e con il quale intercorre una buona relazione in quanto alcuni suoi componenti sono genitori di bambine e bambini sia del nido che della scuola dell’infanzia; questi genitori, com’è loro diritto, sono stati presenti e attivi nella giornata di lavoro comunitario che ha coinvolto molti altri papà e mamme della scuola nel prendersi cura degli spazi esterni e nel fare opere di manutenzione del parco didattico, lo stesso vale per la castagnata sempre condivisa e approvata all’interno della Commissione Scuola-Famiglia e organizzata con i genitori di nido e scuola dell’infanzia, la quale si è svolta nell’autunno scorso coinvolgendo non solo i genitori dei bambini frequentanti i nostri servizi, fra i quali evidentemente anche i genitori frequentanti il centro sociale Gabrio, ma anche altre realtà sociali presenti sul territorio, come i frati della parrocchia di San Bernardino che ci hanno fornito l’attrezzatura per arrostire le castagne e alcune piccole attività commerciali che hanno fornito piccoli gadget da mettere a disposizione dei bambini. È evidente dunque che non vi è mai stata alcuna partecipazione dei bambini ad attività didattiche svolte con il centro sociale e che non ve ne sono in programma per il futuro e che la didattica è della scuola e quindi evidentemente non è in mano ai centri sociali. Per concludere si ritiene di poter rispondere, questo ci tengono a dirlo docenti e personale della scuola, si ritiene di poter rispondere all’interpellanza affermando che la scuola ha intrapreso una significativa relazione con le famiglie e con il territorio nell’ottica di un loro coinvolgimento nella gestione di un bene pubblico e nell’intento di rafforzare quell’alleanza educativa fondamentale nel veicolare messaggi e proposte non discordanti nei confronti delle bambine e dei bambini. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessora. Lascio adesso la parola al Capogruppo Magliano, che ne ha facoltà per cinque minuti, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora. È evidente, Assessora, che sono a richiederle la possibilità di avere quanto da lei letto, anche la formula riassuntiva che ha utilizzato è assolutamente puntuale. Sono oggettivamente punti di vista, Assessora, io se faccio un’interpellanza di questo tipo forse è perché non ho mio figlio che va in quella scuola, evidentemente è troppo piccolo, vuol dire che sarò stato raggiunto da qualche mamma, da qualche papà che ha visto in questo cambiamento, in questo grande cambiamento educativo e didattico da parte della direzione scolastica forse un problema, come vedono come un problema il fatto che ci siano degli spazi promiscui col centro sociale Gabrio, ma questo è noto alle cronache cosa penso dei centri sociali e di come quei beni e quegli immobili debbano essere riconsegnati all’Amministrazione affinché li metta nella disponibilità del mondo del no-profit, del mondo del sociale, del mondo dell’aiuto, ma è evidente anche che i centri sociali a Torino in questi anni hanno cercato il più delle volte degli artifizi e delle furberie per potersi integrare dentro il sistema della nostra Città in modo tale da non poter essere attaccati, ma quelle erano politiche che venivano fatte negli anni precedenti dalle quali mi sono sempre discostato e che non ho mai condiviso. Al di là del fatto che c’è tutto questo parco didattico da trasformazione del giardino chiamato parco didattico con la riorganizzazione del giardino attraverso la potatura di alberi che è a cura del Comune, attraverso l’ampliamento del frutteto con l’ausilio e la collaborazione di soggetti terzi tra i quali i militanti del centro sociale Gabrio perché saranno anche genitori, ma sono militanti di un centro sociale e questo io lo voglio ribadire perché chi vive in un centro sociale ha valori, principi da me lontanissimi che da amministratore pubblico gradirei che non c’entrassero affatto con la didattica e con le proposte che vengono fatte ai bimbi. Nella scuola Malta ultimamente come ho scritto nell’interpellanza sono state apportate alcune innovazioni dal punto di vista didattico e organizzativo… (audio mancante) …dal tovagliolo anche per i più piccini con il grande favore delle mamme che evidentemente dovranno lavare molto più spesso, niente giochi di società o di plastica a favore della ricerca di elementi naturali come diceva lei, niente riposino postprandiale per i bambini di cinque anni, eliminazione degli sportelli degli armadi in sezione, soppressione dei laboratori in orario curricolare e organizzati da associazioni esterne. Tra le ultime innovazioni questo a me risulta anche una frequente condivisione di spazi e attività tra la scuola dell’infanzia e il centro sociale Gabrio e questo lo mettevo anche nel “considerato che”: la piantumazione ha previsto nel mese di maggio scorso una giornata di piantumazione durante la quale le famiglie del Polo 0-6 sono state affiancate da militanti, perché questo sono, del centro sociale Gabrio nel mettere a dimora piante aromatiche collocate lungo il perimetro di confine tra i due plessi, proprio per agevolare i militanti del centro sociale nella necessaria opera di costante annaffiatura. Ecco, io prendo atto perché poi ogni dirigente scolastico può fare quello che vuole, può portare all’attenzione del progetto educativo alcune cose rispetto ad altre, per me comunque rimane grave, rimane grave che ci siano dei nessi e delle connessioni tra una scuola e un centro sociale, se una persona vuol militare in un centro sociale mi spiace per lui faccia la sua vita, ma non ci deve essere nessuna, nessuna confusione. Io se mando mio figlio in una scuola vorrei evitare che qualcuno che occupa abusivamente uno spazio e che non ha diritto ad avere, e chi sta nel centro sociale ha un certo tipo di ideologia o inclinazione politica…, per cui io prendo atto che il dirigente avrà fatto questa grandissima opera di condivisione e compartecipazione con tutti i genitori, ma se questo arriva fino a portare alcune famiglie a rivolgersi ad un Consigliere Comunale vuol dire che questa grande condivisione non è mai stata attuata, per cui magari sarà anche mia cura, Assessora, invitare queste mamme che mi hanno scritto ad una chiacchierata con lei, perché lei oltre ad essere Assessora è stata anche un ottimo dirigente scolastico, in modo tale che ci sarà un confronto tra genitori e Assessora dove questi genitori potranno mettere la parte di quello che secondo loro non è corretto, non è giusto, senza aggiungere, ma questo lo dico perché è un relata refero, che pare inoltre che la direzione scolastica abbia vivamente consigliato agli insegnanti di non festeggiare le varie ricorrenze, Natale, Pasqua, tutte queste attività, ma su questo sarà mia cura fare maggiori approfondimenti. Detto questo io capisco la risposta che giustamente l’Assessora mi ha dato che è stato il riportare quello che dicono in quella scuola, io lo dico qui, secondo me, questo tipo di aderenze non è adeguato, non è corretto perché stiamo parlando di… (audio mancante) …per cui se vogliono fare attività la facciano con la loro attività, detto questo stiano lontani dalla scuola. Questa è la mia visione della questione e non penso di essere l’unico visto che alcuni genitori, alcune famiglie si sono rivolte a noi, ma detto questo diamo poi l’opportunità, mi auguro che ci sia, la possibilità di un incontro anche con l’Assessora perché è giusto che le famiglie possano dire cosa pensano su queste innovazioni didattiche e visto che però i figli uno li manda nelle scuole affinché imparino, ma anche vengano educati magari una condivisione maggiore su come uno vuole educare i ragazzi o i figli degli altri potrebbe avere un senso farla. Detto questo io sono soddisfatto della risposta perché anche in questo caso l’Assessora ha risposto alle mie domande, le chiedo se cortesemente insieme al materiale che le ho chiesto della prima interpellanza potrà fornirmi anche questa tipologia di materiale così da poterlo approfondire e nel caso discuterne ulteriormente, grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Sul finale l’abbiamo sentita leggermente basso, ripeto quanto ha chiesto all’Assessora come ha fatto anche per l’interpellanza di prima se è possibile avere copia della risposta all’interpellanza così che possa approfondire nel suo lavoro. Darei come discussa quindi l’interpellanza che abbiamo appena finito di trattare. |