Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Allora, questo atto era stato presentato già in Capigruppo a fine febbraio, era stato anticipato per poi essere depositato il 2 marzo; come compare andando a leggere l’atto nella parte di impegnativa, i punti 2 e 3 rappresentano, indicano una valutazione di come poter eventualmente agire a livello di Bilancio per attuale le misure indicate. Quindi, in questa mozione si cerca di dare una via, un indirizzo, l’indirizzo politico che è proprio del Consiglio Comunale. Questo era nato a fine febbraio, subito dopo la prima settimana... i primi interventi, c’era stato il primo decreto il 23 febbraio, perché già allora avevamo avuto anche una Commissione il 5 marzo con le varie associazioni di categoria ed era stato fatto presente che già quei primi periodi, con le misure restrittive non ancora stringenti come le attuali, avevano avuto degli impatti non indifferenti dal punto di vista economico, famiglie e imprese. Quindi, un po’ ragionando, anche in conseguenza poi successivamente di quello che è emerso, è necessario... - abbiamo ritenuto opportuno ed è il motivo per cui l’abbiamo presentato, c’è stata anche una Commissione da cui, devo dire, è emersa una grande condivisione e ho letto anche l’emendamento che è stato presentato a prima firma dal Capogruppo Lo Russo che è in linea con quello appunto di cui discutevamo -, è necessario, dal nostro punto di vista, e questa mozione vuole andare in quella direzione, agire su due livelli: un livello immediato che è quello che è già stato fatto, ed è il punto 1, almeno su alcuni punti, che era la sospensione nel periodo dell’emergenza (incomprensibile) tributari, gli aspetti delle cartelle di pagamento; inizialmente si è fatta la parte sulla TARI delle attività, successivamente l’Assessore Sacco, che ringrazio, è andato ad agire anche sul canone COSAP, quindi l’occupazione del suolo pubblico, e adesso - non ho capito ancora, è da valutare la situazione, ma da quello che diceva prima la Sindaca credo che si sta andando in quella direzione - anche la TARI per i cittadini, quindi una sospensione, chi ovviamente in questo momento ha ancora la possibilità di pagare va bene e tutto quanto, però ci sono ancora delle attività che, a seguito anche degli ultimi decreti, e in particolare quello dell’11 marzo, non sono in questo momento nella possibilità di poter avere liquidità, che non vuol dire, come già detto in Commissione, solo posticipare a settembre/ottobre l’adempimento, ma anche poi arrivare a settembre/ottobre e avere la possibilità di poter usufruire di questi pagamenti, ed è il motivo per cui, negli altri due punti, quello che andiamo a chiedere è di valutare, di studiare, di cercare di comprendere come poter agire, quali variazioni di bilancio andare ad attuare - e quindi la discussione che ci sarà prossimamente sarà utile da questo punto di vista - su altri ambiti, ad esempio come poter eventualmente ragionare su un esonero, una riduzione dell’addizionale comunale IRPEF. Ricordiamo che l’addizionale comunale IRPEF è disciplinata dall’articolo 1 nel decreto 360 del ‘98, che ha introdotto questa addizionale con una misura non eccepita nello 0,8%. Il Comune di Torino ad oggi applica il massimo di legge - lo 0,8% - e ha previsto un’esenzione per i redditi inferiori a 11.790 Euro. Questa aliquota va ad aiutare tutta una serie di attività che attualmente... che non possono usufruire, ad esempio, della cassa integrazione, parliamo delle partite IVA, delle piccole attività che non rientrano all’interno del quadro rappresentato per l’attività di prima necessità. Quindi, un ragionamento su questa addizionale secondo me e secondo noi è opportuno per capire quali possono essere i limiti per una riduzione, un esonero, da capire su tutte le fasce o determinate fasce, questo è aperto appunto alla discussione nella variazione di bilancio. Un ragionamento analogo riteniamo che si debba fare anche per quanto riguarda tutti gli altri tributi locali: la TARI, la TASI, la COSAP, la CIMP, l’imposta di soggiorno, quindi tutto ciò che riguarda i tributi locali, cercare di capire quale può essere l’impatto che possiamo avere, la riduzione che possiamo implementare ed eventualmente anche nel prossimo decreto, che sarà fatto in aprile, capire le richieste da inviare a livello governativo, perché, d’accordo, noi abbiamo tutta una situazione del Bilancio critica, e su questo non possiamo... c’è anche la mozione del Consigliere Carretto che, appunto, chiede alla Corte dei Conti di poter in qualche modo anche uscire un po’ dai parametri del Piano di rientro, però questa non può essere sempre una scusante che ogni volta bisogna rimandare a qualcun altro, cerchiamo di valutare la Città cosa può fare, quali sono gli impegni che può già mettere. In Commissione si discuteva anche di valutare le (incomprensibile) entrate e uscite e capire quali sono differibili e quali meno, quindi cominciamo col fare un ragionamento tutti insieme, domani passerà questa Variazione di bilancio di cui ci parlava la Sindaca, andremo tutti quanti a discutere sul Bilancio, quindi può essere un’occasione per andare tutti insieme a definire delle azioni che non sono soltanto un differimento, uno spostamento nel tempo dei tributi per le varie cartelle, ma anche poter contribuire per tutte quelle categorie che vivono in funzione dell’attività del reddito che si procacciano e che attualmente, con l’attività ferma o fortemente ridotta, non hanno tale possibilità. Quindi, questo atto era una valutazione sulle variazioni di bilancio, quindi un’indicazione alla Giunta di come iniziare ad impostare, a valutare le variazioni di bilancio che poi devono essere discusse nelle Commissioni opportune e poi nel Consiglio Comunale successivo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altri interventi sulla mozione del Consigliere Curatella? MONTALBANO Deborah Presidente, vorrei intervenire. SICARI Francesco (Presidente) Si segni in chat, per favore, perché non posso gestire in questo modo..., ci sono le prenotazioni. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io ho letto la mozione e, a parte il primo punto, che è già stato, diciamo, attuato dall’Amministrazione, il secondo punto, che è quello sull’addizionale comunale, non si può proprio materialmente fare, quindi è un qualcosa che non è nelle competenze del Comune di Torino prevedere l’esonero dell’addizionale comunale, perché, come sicuramente tanti conoscono, l’addizionale comunale viene applicata ad esempio sui lavoratori dipendenti direttamente sul cedolino e quindi il Comune di Torino non può nemmeno materialmente sospendere, magari a un lavoratore privato, l’applicazione dell’addizionale comunale. Quindi io non posso sicuramente chiedere alla Sindaca di impegnarsi a fare un qualcosa che non è nelle sue possibilità. Sul punto 3, che era quello sulla riduzione dei tributi, anche questa direi che in un momento attuale in cui abbiamo... avremo, perché sicuramente le difficoltà ce le hanno le imprese, ma anche il Comune di Torino, in un certo senso è un’impresa e avrà delle difficoltà nel chiudere il Bilancio di Torino a fine anno, perché mancheranno dei tributi, mancheranno delle entrate, e quindi magari in questo senso si può più chiedere in questa sede un ragionamento su quali saranno i contratti di servizio o le rinegoziazioni che il Comune di Torino potrà fare per ottenere una sorta di riduzione dei costi fissi che ci sono, dei costi che riguardano i contratti di servizio, piuttosto che dire già in questa sede: “Riduciamo le tasse”, perché è bello dire: “Riduciamo le tasse”, è bello chiedere la pace nel mondo, ma in un momento del genere secondo me serve un minimo di buonsenso e di piedi per terra nel dire: “Cerchiamo di... - come ha fatto bene il Governo - aiutiamo le persone più in difficoltà, cerchiamo di sospendere tutti i pagamenti che in questo momento possono, in un certo senso, togliere liquidità alle famiglie e alle imprese, e poi fra sei mesi, sette mesi andremo a fare una verifica sostanziale di cosa si può fare e di cosa non si può fare”, ma chiederlo in questo momento mi pare assolutamente fuori luogo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso il Capogruppo Lo Russo. Prego, cinque minuti. LO RUSSO Stefano Io non sono intervenuto sulle comunicazioni, chiedo scusa, per lo scarso tempo a disposizione. Raccomanderei solo alla Maggioranza e alla Sindaca di non continuare a lodarsi e a ringraziarsi a vicenda, perché è del tutto evidente all’occhio di un osservatore un po’ più attento che in realtà il Sindaco in questo momento lo sta facendo il Prefetto, e vivaddio che lo sta facendo il Prefetto e, diciamo così, per usare la migliore e più dolce delle espressioni, abbiamo un funzionario di collegamento tra il Tavolo della Prefettura e il Comune di Torino. In questo quadro di scenario, quindi, la mozione del collega Curatella..., io condivido i rilievi posti sotto il profilo del merito specifico relativamente alla formulazione delle questioni relative alle tariffe e alle imposte, alcune sono nella disponibilità del Comune di Torino e altre non lo sono, sono effettivamente considerazioni che vanno inquadrate rispetto appunto a quello che noi vogliamo fare, cioè dare un indirizzo politico alla redazione di quello che sarà necessariamente (incomprensibile) assestamento di bilancio, ed è del tutto evidente che, avendo indeterminate le entrate, diventa complesso individuare modalità con cui intervenire. La mozione in realtà dà un indirizzo, non entra nel merito specifico del Bilancio, individua come criterio prioritario quello della riduzione delle imposte, in alcuni casi addirittura dell’azzeramento, peraltro, aggiungo, non è neanche del tutto esaustiva nell’elencazione, perché abbiamo altri temi all’Ordine del Giorno, penso ad esempio ai canoni di concessione degli immobili comunali dati ad associazioni o al mondo del Terzo Settore, che oggettivamente sono stati al momento solo rinviati, ma non sono stati cancellati. Allora, è del tutto evidente che il segnale politico che può dare il Consiglio Comunale è quello di una indicazione all’Amministrazione nell’individuare nella riduzione di alcune imposte il veicolo con cui si dà il proprio contributo alla ripartenza della città, perché se non fa neanche questo la Città di Torino, il Comune di Torino, ci chiediamo che cosa ci sta a fare tutta ‘sta macchina amministrativa, lo dico con franchezza, nel senso che oggettivamente abbiamo un Governo che fa ordinanze estremamente precise e puntuali che individuano addirittura puntualmente le categorie merceologiche che possono rimanere aperte e quelle che devono invece chiudere; abbiamo un Presidente della Regione che fortunatamente, lo dico con franchezza, esprime un indirizzo politico, emette delle ordinanze e si assume anche la responsabilità di farlo, poi sicuramente le carenze strutturali della Regione sono evidenti per quanto riguarda alcuni elementi di carattere sanitario, ma va detto che oggettivamente il Presidente della Regione c’è. Allora, se neanche sotto il profilo dell’individuazione delle linee strategiche di intervento della città il Comune di Torino, il Consiglio Comunale, dà delle linee di indirizzo, ci chiediamo davvero che cosa ci stiamo a fare, cioè che cosa ci sta a fare la Sindaca e i suoi Assessori, nel senso che io sono contento che, come dire, ci sia un Governo che - ribadisco - entra nel merito specifico dei codici ATECO, delle imprese che possono aprire e possono chiudere, credo che onestamente sia dovere nostro individuare un indirizzo politico e credo che l’indirizzo politico non possa che essere quello di andare, laddove possibile ovviamente, poi saranno le compatibilità di Bilancio e tutte le cose dette, perché nessuno di noi ha neanche contezza bene di quelli che saranno gli effetti economici sui conti del Comune di Torino di questa cosa, relativamente a quella che in qualche modo è la reale sussistenza delle reali possibilità sotto questo profilo. Allora, a noi ci è sembrato, come dire, utile intervenire con alcune precisazioni puntuali a livello emendativo, ma fondamentalmente non tanto andando a spaccare la virgola di questa mozione, quanto piuttosto per segnare un punto politico relativamente a quella che è una linea di indirizzo, e cioè quella che noi dovremmo, credo, abbastanza a breve fare una valutazione sui conti del Comune di Torino, individuare le somme che sono state impegnate e che sono state impegnate, sospese, ribadisco, assolutamente legittime e per certi versi anche logiche nella determinazione precedente, ma che magari non ancora contrattualizzate possono ragionevolmente essere fermate e, alla luce di questi elementi, come già dicemmo un mese e mezzo fa quando trattammo di questa questione, a valle di questa ricognizione individuare quelli che possono essere i capitoli di quelle che sono le spese che non sono oggettivamente urgenti e che possono essere differite, ad esempio, all’anno prossimo, e lì capire se poi alla fine, tagliate tutte le spese, verificate effettivamente le entrate, ci sono dei margini di individuazione di azioni sulle politiche tariffarie, e aggiungo... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Concludo, e aggiungo sui temi dei canoni concessori. Quindi, onestamente credo che almeno un indirizzo politico da questo punto di vista non solo non sia inopportuno, ma sia doveroso stante il livello di assoluta indeterminatezza dell’attuale azione amministrativa. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Io mi unisco un po’ a quanto detto dal Consigliere Curatella e dal Consigliere Lo Russo. Io credo che in questo momento sia importante iniziare a parlare del futuro. Va bene la gestione dell’emergenza, la stiamo facendo, la stiamo facendo anche bene, o comunque sia stiamo facendo tutto quello che è possibile, ma credo che si debba iniziare a pensare a come ripartire, a come reagire, a come aiutare i cittadini. Io ricordo che la Città di Torino non era una Città in salute, economicamente ha patito molto la crisi precedente e temo che rischi di patire ancora di più questa. Quindi, io credo che la Città di Torino e il Consiglio Comunale debbano iniziare a dare degli indirizzi chiari, fare delle richieste chiare. Io credo che il tempo della ragioneria spiccia, quindi di quello che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, ovvero una via di mezzo tra i ragionieri e i curatori fallimentari, sia finito, quel tempo è finito. Noi dobbiamo iniziare a ragionare su come agire per il bene dei cittadini. So che tutti vogliono fare il bene dei cittadini, però in questo momento il bene dei cittadini significa dare, mettere soldi in tasca a questi cittadini, creare lavoro, creare occasioni, creare delle possibilità. Per creare delle possibilità, la Città deve agire in prima persona, deve lavorare e deve essere chiara, deve dirlo chiaramente anche al Governo, alla Regione, agli Enti sovraordinati, che la Città ha determinate intenzioni, senza avere paura. Cioè, se noi dobbiamo dire agli Enti sovraordinati, al Governo: “Noi abbiamo intenzione di diminuire le tasse o i tributi, perché i nostri cittadini non ce la fanno, se no”, se noi dobbiamo dire chiaramente che la Città non riesce più a far fronte a tra il 200... guardavo qua, questo è - non so se si vede - il grafico dell’ammortamento dei mutui, che fino al 2037 viaggiano in quote che viaggiano tra i 150 e i 200 milioni all’anno, se noi vogliamo dire ai nostri cittadini che la Città si priva fino al 2036 di 150 milioni, che potrebbero essere usati in maniera diversa, all’anno, che quindi non ha risorse per investire e per agire, secondo me dobbiamo prenderci una responsabilità. Quindi, io credo che noi dobbiamo chiaramente iniziare a prendere delle posizioni. Non possiamo essere sempre silenti, non possiamo sempre aspettare che il Governo o qualcun altro faccia le cose per noi. Noi dobbiamo dire chiaramente quali sono i nostri obiettivi, perché in questo momento i nostri cittadini hanno bisogno di avere una Sindaca, un Comune, un Consiglio Comunale che dice chiaramente che cosa vuole fare. Io quindi credo che l’atto del Consigliere Curatella in questo momento sia una dichiarazione di intenti. È palese che la situazione di Bilancio, le situazioni contingenti in questo momento magari non ci danno la possibilità di capire esattamente quali sono i margini e quali sono le possibilità, però io credo che noi, come Consiglieri Comunali, come Consiglio Comunale, dobbiamo iniziare a dare speranza ai cittadini, dobbiamo dare dei segnali ed esprimere una volontà politica. Credo sarebbe sbagliato, sarebbe estremamente sbagliato, in questo momento, dire ai cittadini di Torino: “No, ragazzi, in questo momento non abbiamo i soldi e quindi non aspettatevi che la Città possa in qualche modo venire incontro alle vostre difficoltà”. Io credo che sarebbe estremamente sbagliato. Quindi, io voterò a favore di questa mozione e spero che il Consiglio Comunale approvi questa mozione, perché è importante dare dei segnali positivi. In questo momento i segnali positivi stanno mancando, dal mio punto di vista. Non stiamo lavorando sul futuro, stiamo lavorando sull’emergenza, ripeto, stiamo lavorando anche bene sull’emergenza, ma dobbiamo pensare al futuro, è nostro dovere politico. Dobbiamo smettere di fare i ragionieri e fare politica, perché se no... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Certo, adesso concludo, se no i politici non servono a nulla, possiamo far mandare avanti la Città dal dottor Ferrari e da tutti gli Uffici del Comune e noi fare da spettatori, sperando che arrivi la manna dal cielo e che qualcuno ci aiuti; invece credo che dovremmo iniziare ad aiutarci da soli. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Consigliera Montalbano, prego. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente. Allora, io sottoscrivo alcuni interventi già citati, che comunque compongono un po’ il contenuto anche del mio intervento. Mi collego subito a quello del Consigliere Lo Russo e vorrei aggiungere, quando lui dice che è abbastanza stucchevole vedere un po’ il rimpallo della palla tra Sindaca e Maggioranza per quanto si è bravi e quanto si è efficienti, eccetera, eccetera, e aggiungendo, oltre il Prefetto, oltre anche alcune realtà tecniche che compongono l’Amministrazione, anche diversi Consiglieri di Minoranza, che stanno operando, sollecitando e facendo proposte, che tra l’altro quest’Amministrazione sta recependo ed attuando. E quindi cerchiamo, proprio perché chiedete responsabilità agli altri ed onestà, di essere tutti un po’ onesti, umili e veritieri di quello che è il percorso di questa emergenza. Detto questo, rispetto all’ultimo intervento fatto del Consigliere Damiano Carretto, che, guardate, sottoscrivo pienamente e ringrazio, perché poi ha esattamente riassunto il motivo per il quale la suddetta Consigliera ha abbandonato la Maggioranza ed è passata in Minoranza, e cioè il fatto che forse quest’emergenza può aiutare a capire che è ora di finire di fare i ragionieri, perché la politica è un’altra cosa, e dovrebbe essere quel qualcosa che influenza la ragioneria, la parte tecnica di un’Amministrazione Comunale. Io non ho firmato..., non ho avuto modo, e chiedo scusa al Consigliere Curatella, di firmare quest’atto, ho avuto veramente diversi problemi di connessione da poter partecipare anche alle Commissioni e ancora oggi al Consiglio Comunale. Dichiaro di voler votare favorevolmente quest’atto, e faccio un ultimo appello rispetto all’intervento di Antonio Fornari, perché sono un po’ stanca di vedere miei ex colleghi di Maggioranza e oggi in Minoranza, ma è un po’, devo dire, un atteggiamento che è stato attuato anche con me e che continua a persistere, che finché siamo in Maggioranza siamo bravi, competenti e quando poniamo delle questioni siamo i migliori, e invece in Minoranza diventiamo incompetenti, non capiamo nulla e siamo solo strumentali. Quindi, la mia piena solidarietà al Consigliere Aldo Curatella, la sottoscrizione di questo atto è la mia risposta. SICARI Francesco (Presidente) Non sentiamo più la Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah No, ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) Okay, perfetto. Prego, Consigliere Versaci. Ha tre minuti. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. È che sono state dette tantissime cose, anche cose interessanti, sicuramente, a parte l’ultima parte, che ci si viene a dire che siamo stucchevoli o che si parla della Maggioranza: ognuno pensasse a se stesso, alle azioni che fa e alle cose che dice, e soprattutto all’utilità che ha portato a questo Consiglio Comunale. E poi volevo aggiungere una cosa. Ho sentito dire che bisogna smetterla di lodarsi, perché sta facendo tutto il Prefetto, vabbè, allora posso chiedere una cosa a tutti i Consiglieri che la pensano così: presentate gli ordini del giorno e le mozioni al Prefetto, visto che noi non siamo in grado di decidere, sta decidendo tutto il Prefetto, se siamo di fatto un organo inutile, perché di fatto è tutto deciso dall’alto, noi non stiamo facendo assolutamente niente, quindi io invito i colleghi a presentare mozioni e ordini del giorno al Prefetto e magari a loro li possono ascoltare. Io mi ricollego a quanto diceva il collega Fornari, semplicemente che bisogna fare i conti con la realtà. La politica sicuramente deve dare un indirizzo, però deve dare un indirizzo, deve dare degli intenti e anche essere credibile quando li dà, soprattutto. Perché poi magari non è che si danno degli intenti oggi, si vota un atto oggi per poter dire: “Abbiamo deciso di fare questo, questo e quest’altro” che poi non si può attuare. È questa la realtà, Presidente. È solamente una questione di tempistiche. È stato chiesto di sospendere l’atto non perché si è contro gli intenti o le idee di come poter rilanciare. È un momento difficile, evidentemente per qualcuno è meno difficile che per me capire determinate cose. Com’è stato spiegato anche dalla Sindaca prima, nella discussione sulle comunicazioni, affronteremo scuramente le questioni legate al Bilancio e a come far ripartire la Città. Era solamente questo. Poi ovviamente siamo nel gioco delle parti, ce ne siamo accorti anche prima che non si partecipa alle votazioni sperando che cada il numero legale, va bene tutto. Io personalmente non trovo il momento opportuno di fare la lista della spesa e di dover dire..., perché adesso siamo tutti Presidenti del Consiglio. Visto che non possiamo essere allenatori di calcio, siamo tutti Presidenti del Consiglio e tutti Sindaci, che hanno la ricetta per ripartire subito dopo la crisi, che non sappiamo neanche quando finirà. Quindi, io lo trovo del tutto stucchevole, veramente. Quindi io dichiarerò sicuramente il mio voto contrario a questa mozione, proprio anche per l’atteggiamento tenuto in questo Consiglio Comunale. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho segnato adesso il Consigliere Giovara. Ha facoltà per tre minuti. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Spero che mi si veda, anche se non è importante e neanche piacevole. Io non volevo intervenire, ma la tristezza del proseguimento di questi atteggiamenti da parte delle Minoranze, nello specifico del Capogruppo del Partito Democratico, mi costringe purtroppo, mio malgrado, ad intervenire. La Sindaca e la Vicesindaca stanno facendo bene; quando fanno male, glielo si può anche dire, ma in questo momento difficile io sono molto contento che non ci sia un Sindaco del Partito Democratico alla guida di questa Città e sono contento che noi non accettiamo consigli da quelli che hanno mandato in malora questa Città, soprattutto su questioni di Bilancio. Abbiamo visto cos’hanno fatto in ambito culturale, lo vediamo tutti i giorni. Stiamo risanando la Città e, anche in questo momento di grande difficoltà, lo stiamo facendo con l’aiuto di tutti, persino di pezzi di società che una volta erano vicini a questi sedicenti signori del centrosinistra. Purtroppo ho dovuto intervenire, perché è veramente intollerabile che, in un momento di crisi in cui si dovrebbe richiedere unità da parte di tutti, continuano con atteggiamenti da sciacalli ad attaccare una maggioranza che si sta dando da fare. Ripeto, sono molto contento che in questo momento alla guida della Città ci sia la Sindaca Chiara Appendino e non quelli che adesso sono bravi a fare l’opposizione soltanto a parole. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho il Capogruppo Tresso, cinque minuti. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Io vorrei un pochino uscire dalla logica di dire se siamo contenti o meno di chi ci stia governando. Chi ci sta governando l’hanno scelto i cittadini e saranno poi chiamati di nuovo a dare il loro voto anche e soprattutto, credo, a valle di quest’esperienza, per giudicare come è stata fronteggiata l’emergenza. Però mi sembra che non stiamo dando proprio un grande esempio di capacità di reazione e di resilienza di una Città che cerca di mettersi di fronte a dei problemi, capire i problemi della gente e magari superare, una volta, facendo tutti - inizio a dirlo a me per primo - un passo indietro nella polemica politica in una situazione come questa. Io non dico che la politica debba essere azzerata e che gli schieramenti non possano mantenere delle loro fazioni, delle loro partigianità, però mi sembra davvero un po’ riduttivo continuare a ribadire: “Allora il gioco è quello di sparare ad alzo zero” e: “Allora però meno male che invece qualcosa ci avete lasciato”. Insomma, in questo momento cerchiamo di concentrarci sui contenuti. Io credo ci sia anche - e sia questo - il momento di azioni di un po’ di coraggio. Io non ho attaccato la Sindaca e la Vicesindaca su come si stia gestendo l’emergenza, posso avere delle riserve, (incomprensibile), ma non mi interessa adesso, anzi, credo che in questo momento sia fondamentale riuscire a dire, penso dando ognuno dei suggerimenti, io ho cercato di darne anche su alcune iniziative che ritengo utili, perché lo ritengo davvero, e cerchiamo di fare fronte comune, perché in questo momento è fondamentale riuscire ad uscire e dare una prospettiva. È proprio il concetto di questo dare una prospettiva che però, come dicevo nell’intervento precedente, a seguito delle comunicazioni, è fondamentale. Cioè, dobbiamo comunque pensare che la gente, oltre a vivere delle esigenze immediate di mancanza, per chi non ha più un reddito, per chi ha delle difficoltà oggettive di sussistenza, ha bisogno però di avere anche almeno un’idea che si stia facendo qualcosa, perché c’è una prospettiva poi di ripartenza, che non è chiara per nessuno, non è chiara nei tempi, nelle modalità, e ci sono situazioni drammatiche. Allora, in questo io sollecitavo che il Comune si faccia, però, un pochino più parte proattiva di qualche iniziativa anche coraggiosa. Voglio dire, pensare di sospendere la TARI, sicuramente è necessario e ci permette di tirare il fiato, ma è ovvio che bisognerà pensare che la TARI non sia corrisposta per il periodo in cui l’esercizio commerciale è stato chiuso. Come possiamo chiedere che venga pagata una tassa per un periodo in cui non ci sono state le possibilità di erogare quel servizio e quindi di poter...? Poi, questo comporterà la trattazione di quelle che sono le possibilità di un disavanzo di amministrazione, e ci mancherebbe. Però, voglio dire, a me sembra, ma lo dico davvero in spirito anche di sollecitare questo tipo di discussione, che stiamo mancando di una certa propositività, di una certa proattività che il Comune, come espressione più diretta di una comunità locale, deve poter dire, non solo con messaggi di rassicurazione tipo: “Sono contento che la cittadinanza stia reagendo bene”, ma dobbiamo dare anche prova che stiamo davvero elaborando e ci stiamo impegnando a dare delle soluzioni. Allora, io leggo in quest’atto che ha sottoscritto, il primo firmatario, il Consigliere Curatella, sostanzialmente questa volontà. Io, come dicevo, ho fatto... depositato una mozione che dica: “Istituiamo un fondo straordinario di solidarietà che parta proprio dal Comune che ci mette qualcosa”, e poi torneremo, laddove riusciamo, io ho fatto degli esempi, a trovare le maglie per almeno avviarlo. Faccio presente che il Comune di Milano ha aperto un analogo fondo e, ad oggi, su 3 milioni che ha messo il Comune, ne sono già stati raccolti 7. Quindi, c’è uno spirito solidale, ma dobbiamo noi dare l’esempio in primo luogo e credo che questa fosse l’intenzione sostanzialmente, di valutare delle possibilità che i cittadini colgano, che il Comune comunque non è solo in attesa che ci diano dei dispositivi governativi. È chiaro che la trattativa con il Governo è fondamentale, va fatta compattamente in sede ANCI, in sede di capire quelle che saranno le maglie e ci saranno misure straordinarie, ci mancherebbe ancora, però credo che l’intenzione fosse proprio quella di dare una risposta immediata, che, fatta salva l’emergenza, quindi sotto il profilo sanitario, sotto il profilo di dare sussistenza ed assistenza a quelle categorie che sono più disagiate, si sta pensando però già da subito al fatto che la Città non sarà ferma, che è fondamentale mantenere il presidio, soprattutto per le piccole imprese, per gli esercizi minori, anche per quelle realtà culturali che di nuovo saranno - ne abbiamo parlato in Commissione ancora di recente - così fortemente penalizzate, bisogna dare un segnale forte e chiaro. Non possiamo dire: “Stiamo qui in attesa che il Governo ci dica qualcosa”, dobbiamo dare un messaggio che faccia capire che si sta davvero mettendo a disposizione delle risorse, e le risorse credo che il Comune in parte può da subito programmarle e inizia a fare fattivamente degli scenari di cosa voglia dire, cosa comportano, come si può avviare questo tipo di processo, però bisogna applicarci, non possiamo stare in attesa. Ecco, io lamento un po’ questa sospensione, che è propria anche di questo periodo che stiamo vivendo, ma che non deve sospendere anche la possibilità di elaborare delle strategie, perché se no demanderemo sempre ad un ente sovraordinato che ci dia delle indicazioni. Noi siamo la rappresentanza dei cittadini, dobbiamo prenderci delle responsabilità anche con un po’ di coraggio. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Prego, Consigliera Pollicino, tre minuti. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Mi sentite? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sentiamo. POLLICINO Marina Bene, grazie. Allora, io volevo ricollegarmi all’intervento di un Consigliere che poco fa ha detto che dobbiamo fare i conti con la realtà. I conti con la realtà, però, non sono la stessa cosa della realtà dei conti, e la realtà dei conti in questo momento è che molte famiglie fanno fatica a farli quadrare questi conti. E quindi io, da questo punto di vista, ringrazio, invece, il Consigliere Curatella per la sua mozione, perché ovviamente è una mozione che dà un indirizzo concreto. Ovviamente è tutto da valutare con il Bilancio, questo sì, però comunque già indica al Consiglio in quale direzione bisogna muoversi, ci si deve muovere: quella di aiutare le famiglie, le imprese, le persone che si trovano, appunto, in difficoltà, anzi, in una situazione emergenziale, un’emergenza che può essere anche prolungata nel tempo, noi non sappiamo quanto durerà. A questo proposito io volevo anche proporre un monitoraggio. Cioè, se è possibile fare il monitoraggio dell’erogazione della corrente elettrica in tutti gli edifici comunali: penso agli uffici comunali, alle Circoscrizioni, insomma, laddove, a seguito dell’applicazione dello smart working, secondo me, è possibile che ci siano dei risparmi. E quindi io penso che una parte di questo risparmio potrebbe essere destinato alle categorie vulnerabili, a quelle più fragili in questo momento, più disagiate, di cui oggi ci stiamo occupando. Ecco, era un’idea, una proposta, che io spero che poi verrà valutata. La ringrazio, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso la Consigliera Grippo, per tre minuti. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Vorrei cercare di utilizzare questo tempo in modo costruttivo e ricordare come in modo costruttivo abbiamo approcciato fin dall’inizio le tematiche che oggi trattiamo. Non sarà sfuggito che nessuno degli atti nel merito della strategia per il sostegno delle categorie economiche è stato presentato dal Partito Democratico, perché fin dall’inizio abbiamo evitato fughe in avanti, senza essere al corrente dello stato dei conti nella sua completezza. Però, quando la Maggioranza approcciò la questione ponendosi soltanto nella direzione di richiedere al Governo degli aiuti, abbiamo cercato già da subito di far capire che c’era l’esigenza, da parte del Comune, di assumersi le sue responsabilità e quindi di svolgere a pieno quello che è il suo ruolo, e non soltanto di limitarsi ad un atteggiamento ragionieristico, che poi è il senso e la filosofia dell’intervento del Consigliere Carretto, che una volta tanto condivido. È testimonianza di quello che sto dicendo il fatto che il primo emendamento che presentammo, della Maggioranza, che poi è stato tolto dal “Filippo”, parlava proprio di quella sospensione della TARI, che poi è stata realizzata dalla Sindaca, ma mi piace dire che fummo noi i primi a individuare questo come un inizio per andare incontro alle difficoltà che sono state rappresentate dalle nostre imprese. Facciamo la stessa cosa questa volta, su questo atto, presentando un emendamento di merito che va ad interessare i fornitori di servizi, il Terzo Settore, gli utenti dei servizi e il piccolo commercio attraverso un ripensamento complessivo del Bilancio, in un anno che nessuno si sarebbe mai immaginato che avrebbe potuto diventare così come lo stiamo vivendo. Di nuovo ad andare a migliorare un atto che, può sembrare, come dire, vecchissimo oggi, perché nel corso di un mese la situazione si è completamente stravolta, purtroppo peggiorando, ma che comunque va a rivendicare un ruolo, che è quello dell’Amministrazione comunale nella sua interezza, quindi non soltanto la Giunta, ma anche il Consiglio, un ruolo che vuole essere giocato fino in fondo, che mi sembra che sia condiviso nelle intenzioni non soltanto dai molti Consiglieri di Minoranza che sono intervenuti, ma anche da alcuni Consiglieri di Maggioranza, e che quindi spero possa essere valorizzato attraverso l’approvazione non soltanto dell’atto, ma del nostro emendamento, andando a recuperare la realtà storica dei passaggi che sono stati fatti e dell’atteggiamento che è stato tenuto, non soltanto dal mio Gruppo, ma dall’intera Minoranza, mettendoci anche, Presidente - e concludo - nelle condizioni di andare un pochino oltre quelle che sono le legittime valutazioni che possiamo fare come singoli Consiglieri sull’operato, e dell’Amministrazione, e della Sindaca, e comunque di ciascun Assessore. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta, tre minuti anche per lei. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io non entrerò molto in polemica rispetto agli interventi di alcuni suoi colleghi della Maggioranza, facciamo parlare gli atti, e quindi intervengo nel merito dell’emendamento, che è stato anche sottoscritto da me, oltre che dalla Consigliera Grippo, che mi ha preceduto, e dal Capogruppo Lo Russo e dalla Consigliera Tisi. In particolare, in quell’emendamento all’atto del Consigliere Curatella, si chiedeva, tra le altre, anche di assicurare un rimborso agli utenti del sistema comunale nel periodo di mancata usufruizione del servizio. Io sono contenta che in parte questa mia suggestione sia stata anticipata o magari superata da alcuni interventi di cui abbiamo letto sui canali ufficiali della Città, e in particolare su Torino Click. Vado a memoria, c’è stata anche un’intervista dell’Assessora Di Martino in merito ai privati convenzionati e al rimborso spettanti ai genitori. Questo è un segnale importante. A me dispiace quello che è stato detto dalla Maggioranza, perché, anche se silente, la Minoranza sta lavorando anche compattamente con alcuni colleghi. Noi non facciamo solo polemiche, Presidente. Come vede, se io non avessi depositato il medesimo emendamento anche alla proposta originaria della collega Sganga, probabilmente questa suggestione la Giunta non ce l’avrebbe avuta. Quindi, questo era solo per dire che anche le polemiche stucchevoli da parte della Maggioranza dovrebbero finirsi. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Adesso il Consigliere Chessa, che può intervenire per tre minuti. Prego, Consigliere Chessa. CHESSA Marco Grazie, Presidente, ne impiegherò molti meno. Volevo solamente informare che domani pomeriggio è prevista una Commissione congiunta I, più III, più VI, nella quale verranno affrontate le manovre... cioè, tutti gli adempimenti che sono stati fatti in materia di tributi da parte della Città di Torino, che, a mio parere, sono già importanti e significativi, e con il quale si potrà anche interloquire in maniera, secondo me, costruttiva, con la Giunta, al fine di dare un contributo politico da parte di Maggioranza e di Minoranza. Volevo solamente dire questo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso la Consigliera Sganga, la Capogruppo. Prego, Sganga. SGANGA Valentina Presidente, mi sentite? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sentiamo. SGANGA Valentina Grazie. Anche io avevo presentato, se ricorderete è stato anche citato un ordine del giorno, ho reputato di ritirarlo, in quanto mi sembrava che fosse, ed era effettivamente, superato nei tempi, essendo trascorso ormai un mese ed essendo che molte delle misure che richiedevamo in quell’atto sono già state messe in atto sia dal lato del Governo, sia da quello della Giunta. Mi aspettavo, in realtà, che si procedesse in tal senso anche rispettivamente a questa mozione. Io condivido quanto detto sulla necessità di essere coraggiosi in questo momento. Questo è sicuramente un momento storico che richiede coraggio e non richiede, come giustamente detto, delle politiche da ragionieri che vanno nella direzione di attuare politiche, diciamo così, della partita doppia, e mi sembra che non... si sia andati in questa direzione. Ho ragione di credere, anche perché l’ha detto nel suo ultimo intervento, che la Sindaca Appendino sta lavorando e, preciso, lo sta facendo la Sindaca Appendino e non il Prefetto, che ha ben altro di cui occuparsi, sta lavorando per andare in un’ottica di sospensione dei mutui, sospensione sia per quanto riguarda la parte pubblica che per quanto riguarda la parte privata, e su questo non si attende solo ed unicamente un’azione del Governo in tal senso, anche perché le misure previste finora, come sappiamo, coprono solo per 300.000 Euro. Vorrei aggiungere un’altra cosa riguardo anche alle polemiche che ho sentito: io sono assolutamente convinta che sarà necessario andare ad estendere quelli che sono i sostegni al reddito in modo sistemico, quindi anche oltre le misure di emergenza che stiamo prevedendo in questo momento. Però - e questo voglio specificarlo bene - non accetto lezioni da chi per anni, invece, quelle misure di sostegno al reddito le ha rifiutate. Ora, ascoltare persone che vengono qui a dire: “Ah no, c’è bisogno che la Maggioranza prenda posizione su questo”, è davvero stucchevole. La motivazione per cui quest’atto, secondo me, è ampliamente superato è perché dà l’idea che non ci si stia muovendo in quella direzione... MONTALBANO Deborah Ma basta! Ma basta! (Incomprensibile) di questo Reddito di cittadinanza. Ma basta! SICARI Francesco (Presidente) Per favore, microfoni spenti. Microfoni spenti. Consigliera Montalbano, è vergognoso! Stiamo già utilizzando un metodo che non è facile. Intervenire così, fuori verbale, è davvero vergognoso. Prego, Capogruppo Sganga, vada avanti. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Proprio perché ritengo anche io vergognosi e stucchevoli questi atteggiamenti, mi sarei aspettata... (incomprensibile). MONTALBANO Deborah Ma basta! SICARI Francesco (Presidente) Per favore, fuori il microfono della Consigliera Montalbano. MONTALBANO Deborah È spento. SICARI Francesco (Presidente) Non è spento. SGANGA Valentina ...in questo momento il Consiglio Comunale agisca all’unisono, perché le misure economiche sono... Se posso parlare, Presidente, almeno online. SICARI Francesco (Presidente) Prego. SGANGA Valentina Grazie. Le misure economiche sono necessarie per tutti, c’è una sacca di povertà che sta crescendo, invece qui dentro c’è qualcuno che si permette di buttarla sul politico e questo è grave. SICARI Francesco (Presidente) Ho adesso il Consigliere Mensio, tre minuti. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Sarò molto rapido. Sul discorso dei consumi energetici, credo che o si fa una previsione, ma che è impossibile rispetto all’attivazione dello smart working, ovvero si potranno eventualmente verificare sulla contabilizzazione post, quindi poi sulla contabilizzazione post si potrà fare un ragionamento eventualmente se o meno utilizzare quei soldi per attività sociali. Vorrei anche ricordare che, nel bene e nel male, i dipendenti che fanno smart working, che mi sembrano un certo numero, non percepiscono il ticket restaurant. Per quanto io possa essere favorevole o contrario a quest’applicazione della normativa sul lavoro agile, nella Pubblica Amministrazione, non credo che sia un caso quello di Torino, e personalmente mi dichiaro contro perché comunque il consumo del pasto il dipendente lo fa indipendentemente che sia a casa o da un’altra parte, quindi avrebbe il diritto di utilizzare i buoni pasto per acquistarsi la roba da mangiare a casa, detto questo, comunque anche questo rappresenta un risparmio, ma anche per questo chiederei poi una verifica a posteriori effettivamente di quanto non sia stato elargito in ticket restaurant su tutto il personale dipendente che fa lavoro agile. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Scanderebech e poi recuperiamo il fatto personale. Prego, Scanderebech, tre minuti. SCANDEREBECH Federica Sì, Presidente, grazie. Credo che si debbano valutare tutte le strade perseguibili in tutte le direzioni possibili. Per questo motivo non sono prevenuta sulla sottoscrizione di atti che arrivano anche dalla Maggioranza. Questo atto Amministrativo in discussione ha una forte valenza politica di indirizzo; chiediamo, infatti, di valutare diverse strade che, come Comune, possano essere assolutamente valutate. In un momento di emergenza simile il Consiglio Comunale nella sua interezza deve indispensabilmente dare un indirizzo chiaro, almeno nella valutazione degli intenti. L’unità è un atto amministrativo concreto, è dovuto alla cittadinanza tutta, che in questo momento sta passando questo drammatico momento. Prendo atto che, se questa mozione non passasse, abbiamo svolto un Consiglio Comunale per il voto di due uniche delibere di indirizzo edilizio, una delle quali, tra l’altro, ha avuto anche il mio voto favorevole responsabilmente. Siamo ancora in tempo nel dare un forte segnale di sensibilità e concretezza e metto nelle mani del Consiglio Comunale, tutto, il mio umile contributo e la mia collaborazione attiva anche all’interno delle Commissioni, come peraltro è sempre avvenuto. In questi giorni molti cittadini hanno estremamente apprezzato il Sindaco De Caro, che, in mezzo ad un grande parco di Bari, ha coscienziosamente invitato i cittadini a tornare a casa. Abbiamo apprezzato il Sindaco di Nichelino, che, con un megafono, ha invitato i concittadini a tornare a casa. Abbiamo bisogno anche noi, signor Presidente, di una Sindaca che sia in mezzo alla gente e si assuma le sue responsabilità anche con atti concreti. Io voglio ufficialmente, in questo momento, ringraziare anche l’Assessore Sacco, che stamattina, coscienziosamente, ha spiegato quanto sta avvenendo a Porta Palazzo e responsabilmente ha preso una scelta, anche drastica, di valutare una chiusura temporanea del mercato di Porta Palazzo, perché la sicurezza non poteva essere in questo momento perseguita. Quindi, io ringrazio per essere potuta intervenire adesso e per essere, invece, stata censurata durante le comunicazioni della Sindaca. Se il mio discorso è andato un po’ oltre l’atto amministrativo, ve ne chiedo scusa, ma almeno sono potuta intervenire nel merito. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Mi dispiace dover nuovamente far presente che non si tratta di censura, ma, come lei è intervenuta adesso per tre minuti e non per tutto il tempo a disposizione, è perché c’è un Regolamento e noi meno male che dobbiamo rispettare un regolamento. |