Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io mi unisco ai ringraziamenti alla Sindaca Appendino per il quadro che ci ha descritto e le comunicazioni che ci ha concesso; io credo che quanto si sta facendo come rete solidale sia un’iniziativa assolutamente idonea. Credo vada rafforzato questo concetto di rete come alcuni hanno sottolineato prima. Sicuramente è stato fatto un buon lavoro, adesso bisogna cercare di consolidarlo e rendere maggiormente efficace sia la comunicazione ai cittadini e a tutti di come lavorare. Sul discorso anche della possibilità di spendere queste cifre che il Governo mette a disposizione per la sussistenza attraverso buoni spesa li trovo assolutamente giusti; cerchiamo di favorire al massimo la possibilità di una consegna a domicilio, anche se non in disponibilità di strumenti digitali ma almeno telefonando al negozio ed evitando il più possibile che la gente si muova da casa, soprattutto pensando a quelle persone anziane che sono quindi maggiormente vulnerabili e che potranno godere di queste sovvenzioni. Dicevo il discorso delle reti perché è necessario non solo pensare adesso..., come sempre lei ha ripetuto più volte - Sindaca - che bisogna… (incomprensibile) …quali interventi farà il Governo e sicuramente è logico che per quel che riguarda l’assistenza e la sussistenza sia il Governo che deve, avvalendosi dei Comuni, dare delle disposizioni, così pure come anche su aspetti normativi per quel che riguarda per esempio la fiscalità, però è necessario che noi ci poniamo il tema di cosa concretamente il Comune può in autonomia fare e già avviare da subito; mi riferisco per esempio al discorso delle scuole, noi abbiamo una mozione presentata dalla collega Patriarca che io ho sottoscritto convintamente che ci segnala come ci sia un problema emergente evidentissimo di una nuova diseguaglianza che si va a creare tra coloro che hanno accesso al digitale, tra coloro che possono fruire di strumenti di rete per accedere ai dati, per accedere a dei servizi come per esempio quello della formazione a distanza e coloro che sono in difficoltà. Molte famiglie non solo non hanno un accesso a internet ma fondamentalmente non hanno neanche un device adeguato, un computer a casa a cui potersi connettere. Allora, su questo noi dobbiamo pensare a degli strumenti immediati, è possibile che non riusciamo a mettere a disposizione una sorta di market place in cui recuperare dei computer da chi ne ha, magari mettere a disposizione un’équipe, un team di tecnici che possano rifunzionalizzarli e renderli in disponibilità per quelle famiglie che le scuole ci segnalino non hanno questa disponibilità. Io non so se è stato fatto da parte dell’Assessore all’istruzione un check a tappeto sulle scuole della città per capire anche solo tramite un breve questionario, un’informativa, qual è lo stato effettivamente di pervasione che riusciamo a raggiungere con gli studenti e gli scolari che non… (audio interrotto). Ancora dico, è necessario pensare a come... anche per dare delle prospettive perché giustamente in primis venga questo della sussistenza ma anche pensiamo a tutte quelle che sono le attività e la gente che vive situazioni di angoscia perché sa che ha delle attività che non potrà recuperare… (audio interrotto) …e quelle attività economiche maggiormente colpite, cosa vuol dire? Che il Comune può, avvalendosi di alcuni strumenti, per esempio il “Cura Italia” sappiamo che ha decretato la sospensione in quota capitale per i mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti in scadenza nel 2020: bene, allora utilizziamo parte di questi fondi per istituire… (audio interrotto) …economie per istituire un fondo che sia proprio destinato a facilitare e a... diciamo così, a dare dei concreti strumenti per quelle iniziative economiche che sono oggi molto penalizzate e che hanno la preoccupazione poi di come sarà possibile una ripresa, dovremmo iniziare a dare anche un’idea di prospettiva. Quindi in questo io sollecito che il Comune di Torino si faccia parte più attiva, non solo attendendo quelle che sono le disposizioni del Governo, ma che metta in essere delle proprie disposizioni. Lei ha accennato anche alla TARI, giustamente è stato fatto un provvedimento urgente e tempestivo di sospensione, anche qui pensiamo non solo alla soppressione ma proprio a un ricalcolo della TARI sull’effettiva apertura delle attività commerciali e poi cerchiamo di trovare quali sono le risorse, facciamo istanze presso il Governo. Un’ultima domanda che le faccio è questa: ha fatto riferimento alla risposta anche positiva degli stessi colleghi, diciamo dello stesso personale del Comune di Torino sul programma “Io resto a casa” della Protezione Civile, ci può dire quante sono oggi le persone coinvolte? Le faccio solo un esempio, ma perché lo conosco bene; nell’ambito del mio Gruppo consiliare una persona ha fatto richiesta due settimane fa ma non è ancora stata coinvolta, tra l’altro l’abbiamo anche concordata insieme, nel senso che io so anche che dovrò poi fare a meno di questa risorsa, ma l’ho fatto convintamente perché ritenevo fosse utile; io ho due persone una non è in smart working perché non ha la possibilità di lavorare da casa, l’altra lo è ma ha fatto richiesta, però ad oggi dopo due settimane non ha ancora avuto risposta, quindi mi chiedevo se - visto che c’è bisogno di dare risposte urgenti - quale sia lo stato anche di attuazione di questa iniziativa. Grazie. TRESSO Francesco Sì, scusi, una domanda che mi sono dimenticato di fare prima, molto velocemente: in merito a quello che ci ha detto la Sindaca sull’utilizzo dei 4,6 milioni per il Comune di Torino, c’è un’idea anche se sommaria di quante persone potrebbero essere toccate da questa misura potenzialmente e se indicativamente c’è un’idea dell’ammontare del buono spesa che potrebbe riguardare queste persone? Proprio come macrostima, magari scenario che hanno già disegnato? Grazie. |