Interventi |
MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente, cercherò di fare il prima possibile. Allora, sulla rete solidale abbiamo avuto modo di ringraziare l’Amministrazione tutta in quanto io ritenevo necessaria ed essenziale arginarla dall’alto. A questo punto però io credo che il lavoro sia solo all’inizio, cioè la rete solidale era il primo passo per mettere in rete, in una nuova organizzazione emergenziale, il terzo settore e quindi l’intercettazione delle esigenze. Faccio presente alcuni aspetti: credo che sia fondamentale a questo punto il monitoraggio, il monitoraggio in quanto la Protezione Civile fa da tramite, fa da contenitore che incanala le richieste sulla parte del settore sociale. Ho avuto modo di poter registrare in più di un’occasione che questo passaggio…, al momento che i casi vengono trasferiti al settore sociale, si registrano alcune lacune che poi a volte ritornano direttamente sulla Protezione Civile, a volte no, e quindi su questo monitorare. Naturalmente, si lavora in work in progress e quindi ci sta che anche le parti e gli interlocutori del servizio sociale ancora non hanno ben chiaro quale debba essere il percorso. La seconda questione che pongo sono le difficoltà anche del terzo settore, io ho avuto modo poi di confrontarmi con alcune realtà che operano in questo settore e dalla delibera ancora non hanno ben chiare le idee, cioè di come questa organizzazione funzionerà e di quello che sta in capo un po’ alle singole realtà, cioè di cosa debbano fare e come lo devono fare. A parte questi due aspetti, per quanto riguarda i buoni spesa che io trovo uno strumento ottimo, ottimo, in quanto noi qui sul territorio abbiamo già sperimentato uno strumento che sono le cosiddette “prepagate” che possono essere anche, secondo me, come modalità di buono spesa molto, molto attuabili in quanto si lascia un po’ l’autonomia al cittadino attraverso le “prepagate”; si ha da una parte la sicurezza che quelle risorse vengano spese esclusivamente per la spesa e per i beni essenziali, dall’altra parte però si lascia l’autonomia al cittadino di poter comprare un po’ quello che personalmente può sapere che gli serva in casa perché poi la spesa non è solo frutta e verdura o alcuni beni essenziali - cioè il cibo - ma sono anche magari i prodotti per la lavatrice, per il bagno, eccetera. Detto questo, sulla distribuzione poi del materiale necessario per poter effettuare le domande, io faccio un appello che non si punti solo sul digitale perché le famiglie che poi si trovano insomma in queste situazioni e debbano fare domande spesso non hanno questi strumenti nel proprio habitat, all’interno del nucleo familiare… (audio interrotto) …questioni di cui non ho sentito nel resoconto della Sindaca contenuti; allora, la prima: vorrei capire se c’è attualmente, se è partita o se si intende far partire un confronto diretto con la Regione Piemonte per quanto riguarda tutta quella questione di… (audio interrotto) …capire tra Comune di Torino e Regione Piemonte come si sta pensando di poter interfacciarsi negli aiuti per queste famiglie, in quanto io credo - attendendo informazioni - che il semplice piano di rientro poi successivo non possa essere uno strumento diciamo così, soddisfacente, quindi pongo l’attenzione su questo. Secondo punto su cui voglio porre l’attenzione: vorrei capire se a livello nazionale... MONTALBANO Deborah Sì, concludo…, il Governo centrale… c’è un interfacciamento per quanto riguarda un supporto economico generale per i bilanci delle città, perché rinunciando agli introiti della ZTL, andando incontro alle sospensioni di tutta una serie di tariffe, la mia preoccupazione a fine emergenza è come noi gestiremo il Bilancio della Città di Torino e quale destino avrà il Bilancio stesso della Città di Torino? E quindi vorrei capire se su questo fronte si sta sollecitando. Mi soffermo qui perché i tempi a mia disposizione credo di averli già esauriti. |