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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2020-00425
"MA IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PREVEDE IL TRASPORTO DEI DISABILI CON CARROZZINE ELETTRONICHE?" PRESENTATA IN DATA 4 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passiamo alla successiva, è la n. mecc. 202000425/002, il presentatore è il Consigliere
Tresso. Risponde l’Assessora Maria Lapietra al seguente quesito:

“Ma il Trasporto Pubblico Locale prevede il trasporto dei disabili
con carrozzine elettroniche?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Le passo la parola, se gentilmente si segna.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Sì, buonasera. Alla prima domanda mi viene chiesto “quali siano state le verifiche
effettuate per l’omologazione delle vetture rispetto alle dimensioni e alla manovrabilità
delle carrozzine elettroniche attualmente in commercio”. Si ricorda che gli spazi
all’interno delle vetture adibite al trasporto dei disabili, per il trasporto di sedie a rotelle,
devono soddisfare norme prescritte dall’Unione Europea per quanto riguarda misure e
disposizione dei vari componenti. Le dimensioni minime indicate sono 750 millimetri di
larghezza e 1.300 millimetri di lunghezza. Tutti i nostri mezzi acquistati dal 2010 in
avanti soddisfano tali requisiti, in particolare i vari modelli Irisbus Crossway, Mercedes
“Conecto” e BYD e tutti gli autobus nuovi elettrici sono dotati di una postazione con
misure 800 millimetri per 1.350, quindi superiori a quelle minime previste. Alla seconda
domanda mi viene chiesto “se siano mai state realizzate prove empiriche di
insediamento con carrozzine elettroniche”. Le prove di incarrozzamento con carrozzine
per disabili di medie dimensioni hanno sempre dato esito positivo. Nell’ultimo punto mi
viene chiesto “se, sulla base di quanto descritto, non sia opportuno prevedere opportune
modifiche dello spazio dedicato allo stallo per disabili”. Ricordo che per le prossime
future forniture di mezzi aziendali si potrà fissare un aumento ulteriore delle
dimensioni. Già ad oggi nel capitolato di gara si richiedono postazioni con dimensioni
maggiorate rispetto al minimo prescritto. È tuttavia necessario considerare che GTT
deve sempre interfacciarsi con i costruttori per valutare e concordare soluzioni che
differiscano dai prodotti standard.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessora Lapietra. Passo adesso la parola al Consigliere Tresso. Prego.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Assessora, io prendo atto delle sue risposte, però intanto non ho
capito in merito al secondo punto “se siano mai state realizzate prove empiriche di
insediamento”, lei dice: “Tutte le prove eseguite hanno dato esito positivo”, però non...
Risponda in maniera corretta a quello che io chiedo, cioè avete provato con una
carrozzina elettronica, di dimensioni anche inferiori a quelle previste dal Regolamento,
a fare un incarrozzamento adeguato? Perché, vede, lei mi dà delle risposte che io
peraltro avevo già riportato nella parte preliminare del “Considerato che”
dell’interpellanza, cioè il Regolamento 107 della Commissione Europea, che è quello
che determina le dimensioni del box entro cui bisogna incarrozzare e fissare il mezzo,
sono quelle che lei ha riportato, cioè i famosi 750 per 1.300 millimetri e addirittura i
nuovi bus hanno delle dimensioni leggermente superiori. Io, come scrivo
nell’interpellanza, sono stato direttamente a fare una prova con una carrozzina che
aveva dimensioni addirittura inferiori, la 600 per 1.200, quindi era leggermente più
ridotta come dimensioni, eppure, le assicuro, siamo stati in due situazioni a provare
sulla Linea 68 a fare un incarrozzamento e non è stato possibile adeguarsi a quello che
lo stesso Regolamento prevede, cioè il trasporto della persona su carrozzina in senso
contrario alla direzione di marcia. Ma questo perché? Perché... adesso io non voglio
eccedere nella technicality, ma siccome anche lei è ingegnere, come il sottoscritto, e io
stesso ho provveduto a prendere le misure, quindi credo di averlo fatto con un minimo
di competenza, visto che si trattava di maneggiare un metro, il problema è quello - come
scrivo anche - di altri elementi che si frappongono alla corretta manovrabilità. Per
esempio faccio riferimento a una bocchetta per l’areazione, che non ha delle dimensioni
eccessive, però sporge di circa 10 centimetri rispetto al piano, alla parete del bus dove
poi occorre ruotare la carrozzina stessa e impedisce la manovrabilità. Allora, io le faccio
però presente una cosa: io credo di aver avuto su tutta questa vicenda..., anche perché
mi è stata segnalata da due utenti che ovviamente hanno dei problemi di disabilità e
sono costretti ad usare questi mezzi, credo di aver avuto un atteggiamento estremamente
collaborativo e per nulla polemico, le ho scritto una mail il giorno 14 gennaio; lei non
mi ha risposto e mi ha risposto in sua vece il Disability Manager - benissimo -, dicendo:
“Le allego il Regolamento”, che è quello che citavo, cioè il Regolamento 107, e dice:
“Effettivamente...”, lo dice lo stesso Disability Manager, “...il Regolamento è
leggermente datato, è del 2015 e quindi potrebbe essere che non tenga conto anche delle
corrette dimensioni”. In realtà, come abbiamo visto, non è un problema di dimensioni.
Guardi, io sono stato a Londra e mi sono preso lo sfizio di verificare anche lì le
dimensioni dello stallo per le carrozze, che ha dimensioni addirittura leggermente
inferiori a quelle che noi prevediamo, ma non ha tutta la parte prospiciente al box di
incarrozzamento degli elementi, quali i pali verticali per la corretta tenuta dei
passeggeri, perché mica tutti..., ci sono anche passeggeri normodotati, non ha delle
ulteriori sovrapposizioni di spazi legati al posizionamento della pedana. Allora, tutto
questo..., però mi stia a sentire, per favore, Assessora. Consigliere, sto parlando con
l’Assessora, se non la interrompe, che già...

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Scusi, i lavori dell’Aula li curo io. Prego, accomodatevi e proseguiamo con la
trattazione.

TRESSO Francesco
Allora, per favore, già che li cura, faccia in modo che l’Assessora possa starmi a sentire.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, sì, Consigliere, prosegua.

TRESSO Francesco
Allora, io dico le ho scritto il giorno 14 gennaio; due giorni dopo, il 16, il Disability
Manager scrive dicendo: “Guardi, mi rendo conto che queste sono le prescrizioni date
dal Regolamento, ma starà adesso all’Assessora rispondervi”. Io allora, non vedendo
ulteriori risposte, il giorno 21 gennaio le scrivo di nuovo, questo proprio per evitare di
fare un’interpellanza inutile, perché mi bastava che mi dicesse: “Guardi, stiamo
valutando la situazione, poi le farò sapere”. Questo assordante silenzio..., io, guardi, di
e-mail ne ricevo tante, ma mi sembra veramente incredibile che a un Capogruppo
consiliare non venga data neanche una risposta. Io non ho mai avuto l’onore, quindi, di
avere questa benedetta risposta e mi vedo costretto quindi a fare un’interpellanza;
interpellanza a cui lei adesso, oggi, di nuovo non mi dà risposta, perché dice
semplicemente: “Ci siamo adeguati a quella che è effettivamente la norma”. Sì, ma se la
norma poi cozza col fatto che costruttivamente, quindi in via progettuale, non si tiene
conto di quelli che sono questi elementi che le dicevo, cioè il frapporsi di altre strutture
che non consentono quindi in autonomia di posizionarsi, e io, devo dire, guardi, quando
abbiamo fatto le prove, il personale di GTT è stato addirittura oltre le aspettative in
termini di gentilezza e di collaborazione. Certo che poi abbiamo stoppato il pullman per
10 minuti e abbiamo poi costretto l’autista del pullman a procedere in una situazione
che non era regolare, perché la persona disabile aveva la carrozzina posizionata in
maniera obliqua, quindi era nella sua facoltà dirle: “Per favore, scenda, perché io non
sono in grado di farla viaggiare in termini normativi” perché lo stesso Regolamento lei
sa bene che prevede che la carrozzina sia posizionata e vincolata in senso opposto a
quello di marcia. Allora, purtroppo, siccome io rappresento nell’interpellanza il fatto
che sono in arrivo altri cento bus e se questi problemi costruttivi, ancorché lei dica si
valuterà come procedura negoziata con i fornitori, però su quello vorremmo avere delle
garanzie ulteriori, solo perché è ovvio che andiamo verso una situazione in cui le
persone non normodotate saranno sempre più provviste di carrozzine autonome
elettriche, e meno male, perché almeno possono muoversi... Io lo trovo veramente
maleducato il fatto che addirittura mi suoni un’altra cosa..., cioè, mi stia a sentire.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma allora va bene, ma se c’è un’emergenza
rimandiamo anche l’interpellanza.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Scusate, scusate, scusate, scusate, non è il caso di continuare questo dibattito. Lei
concluda, è fuori tempo di 30 secondi, chiuda l’intervento, grazie.

TRESSO Francesco
Assessora, visto che io le ho fatto una domanda il 14 gennaio, quando ancora eravamo
fuori dall’emergenza Coronavirus, non ha nessun carattere di urgenza. Vuole che
ripetiamo l’interpellanza in un momento in cui lei sarà più serena? Lo facciamo anche
tra due mesi, non importa, l’importante è che lo facciamo prima che lei vada a chiedere
la fornitura di nuovi bus, in cui si sappia solo se queste regole minimali di poter far
viaggiare le persone, incarrozzate giustamente e non... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, non può rispondere. E quindi va bene. Poi, se vuole rispondere,
però, abbia pazienza, Assessora, mi risponda via mail. Io dal 14 gennaio sto aspettando
che lei mi risponda.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Mi scusi, può concludere? Grazie.

TRESSO Francesco
Sto andando a concludere. Quindi, gentilmente, se avrà voglia di rispondere, io sarò
felice di interloquire con lei via mail, come d’altronde tutte le persone correttamente
fanno. Dal 14 gennaio le ho scritto e, ahimè, sono ancora in attesa di una risposta.
Quella che lei oggi mi ha dato non è soddisfacente, perché mi dice solo che avete
rispettato le regole, ma non risponde ai miei criteri, che sono quelli di sapere se ha fatto
delle prove di incarrozzamento. Io qui ho tutti i video e le prove fatte e, ahimè, le
risposte che mi dà oggi non mi lasciano molto tranquillo, perché qui andiamo a
spendere dei soldi che purtroppo, temo, rischiano di non essere adeguati, o meglio, di
dare delle risposte che non sono adeguate a persone che viaggiano già in condizioni di
difficoltà. Vedremo, speriamo bene, semmai chiederò un’ulteriore verifica in
Commissione. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Tresso.
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