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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Marzo 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2020-00473
"NARCOSALA BADEN POWELL: STUPEFACENTE INVOLUZIONE DI UNA PISTA CICLABILE" PRESENTATA IN DATA 5 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Sulla pista ciclabile Baden Powell precedentemente alla
presentazione dell’interpellanza corredata da documentazione fotografica era stato
programmato un sopralluogo effettivamente tenutosi in data 10 febbraio alla presenza di
un comitato dei cittadini e del Presidente della Circoscrizione 4 e di personale
dell’Assessorato e di Area Ambiente. Il personale dell’Area Ambiente giungendo in
loco ha riscontrato che agli avventori non si sono creati alcun problema circa la loro
presenza nell’angolo abituale del buco corrispondente allo sbarramento della pista ai
piedi del muro di cinta dell’ospedale Amedeo di Savoia e si sono allontanati lungo la
riva di una cinquantina di metri. Durante il sopralluogo si è constatato che, dato
l’ingente abbandono di rifiuti di piccole dimensioni a terra costituito principalmente da
astucci in plastica e cappucci di siringhe confusi fra il fogliame, piccole tracce
permangono comunque in parte al suolo. I cittadini presenti hanno richiesto
l’installazione di un punto luce idoneo in quanto l’illuminazione potrebbe assumere
carattere di deterrente e hanno espresso richiesta di un taglio netto del filare di arbusti
che al momento a partire dall’ingresso di corso Svizzera crea una cortina parallela al
muro di cinta dell’ospedale fornendo un nascondiglio agli avventori. L’incontro si è
concluso con il suggerimento di rivedersi ancora alla presenza anche di un
rappresentante dell’ospedale e della Polizia Municipale. Fatta questa premessa passiamo
alle relazioni dei singoli servizi interessati, Servizio Gestione Grandi Opere porta a
conoscenza che attualmente sono in corso i lavori per il collegamento alla ciclopista
della Spina 3, da Spina 3 a Parco di via Calabria al Parco della Pellerina che questi
ultimi saranno completati entro la metà dell’anno corrente. Tale ciclovia sarà a tutti gli
effetti l’alternativa principale al collegamento in oggetto, tuttavia laddove venissero
individuate risorse disponibili si potrà nel futuro eseguire anche le opere di
manutenzione straordinaria necessarie finalizzate alla riapertura della ciclopista Baden
Powell. Nel mese di gennaio 2019 con la pista già chiusa all’utenza è stato effettuato dal
Servizio Verde Pubblico un intervento straordinario di sfalcio erbe e sgombero di rami e
di alberi caduti, rimozione della recinzione rustica e marcita affinché l’area non
diventasse ulteriormente incolta, inoltre sono stati rimessi tre lucchetti ai cancelli dal
momento che gli stessi nei primi anni venivano aperti e chiusi dalle guardie di servizio
al vicino ospedale. Il Servizio Sostenibilità Energetica comunica che la pista ciclabile e
l’area adiacente sono correttamente illuminate, secondo, ovviamente, quanto previsto
dal piano regolatore illuminazione comunale, ma dopo il resoconto sul sopralluogo
avvenuto in data 10 febbraio si è considerato che l’ipotesi dell’aggiunta di un punto luce
a ridosso della cancellata di sbarramento della ciclabile non risolverebbe il problema
dell’utilizzo dell’area come stanza del buco in quanto si è dedotto che non è l’oscurità a
promuovere tale iniziativa, infatti i fruitori si sposterebbero al massimo di alcuni metri
continuando nelle loro occupazioni. Stante la situazione, visto il periodo di difficoltà
economiche si ritiene poco utile spendere qualche migliaia di euro per implementare in
questo caso l’illuminazione. L’Area Ambiente comunica che i passaggi di AMIAT
previsti e verificati sono bisettimanali e avvengono il lunedì ed il venerdì, gli interventi
vengono effettuati manualmente a causa della preclusione degli accessi agli automezzi
comprese le spazzatrici e prevedono oltre alla raccolta di rifiuti vari anche la rimozione
di siringhe con appositi dispositivi di protezione individuale. Il servizio di pulizia e
bonifica richiesto dall’interpellante verrà effettuato su tutta l’area nell’imminenza della
riapertura della ciclabile. Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale informa che le
problematiche afferenti il tratto di pista ciclopedonale Baden Powell che costeggia il
retro dell’ospedale Amedeo di Savoia sono note e il personale del Comando Sezione 4
della Polizia Municipale continua a monitorare la località, dalla chiusura del traffico
veicolare sono state ricevute e trattate varie segnalazioni per bivacchi, abbandono di
rifiuti, siringhe e accumuli di masserizie di cui è stata data comunicazione agli uffici
competenti per le manutenzioni e la pulizia. Saltuariamente gli agenti hanno riscontrato
anche la presenza di persone che vi stazionavano presumibilmente in cura presso le
strutture dell’ASL o dell’Amedeo di Savoia. La nota si conclude precisando che il
fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti è eseguito per la specifica competenza
dalle Forze di Polizia Statali che svolgono regolarmente l’attività di controllo nell’ottica
della prevenzione e repressione di eventuali azioni criminose, mentre la Polizia
Municipale comunque interviene in caso di flagranza di reato non riscontrato al
momento nel caso specifico. Risposte alle relazioni pervenute ad un decennio di
distanza all’inaugurazione di quella pista risale al 2009, è evidente che la ciclopista
proprio per la sua conformazione e collocazione continua a presentare criticità di non
facile soluzione anche qualora fosse riaperta, forse sarebbe stato utile fare un’ulteriore
riflessione al momento della creazione proprio per come è stata strutturata. La
sistemazione era nata come progetto di Torino Città d’Acque nell’ambito di un contesto
più ampio che avrebbe dovuto comprendere la riqualificazione della sponda destra, una
passerella ciclopedonale di collegamento fra le due sponde e l’utilizzo di parte del
boschetto di proprietà dell’ospedale Amedeo di Savoia. Tutti questi interventi anche se
progettati non sono stati realizzati ovviamente per problematiche di natura patrimoniale
e la ciclopista attuale rimane una stretta fascia verde sulla sponda sinistra della Dora un
po’ nascosta che si presta ad utilizzi impropri. Si informa che è in corso di valutazione
l’ipotesi di rendere inaccessibile il primo tratto di pista ciclabile che costeggia l’Amedeo
di Savoia, per ora l’intenzione a breve termine è di far eseguire una pulizia in generale e
di intervenire eliminando la siepe lato distributore che favorisce l’attività impropria
rendendo difficile effettuare un’adeguata pulizia e di avviare una nuova interlocuzione
con l’ospedale, aggiungo peraltro che sono stato proprio per fare un ulteriore controllo
ero già stato, sono ripassato la scorsa settimana ed effettivamente devo confermare che
la presenza o meno di persone che passano o meno non scoraggia assolutamente i
presenti.

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