Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Sulla pista ciclabile Baden Powell precedentemente alla presentazione dell’interpellanza corredata da documentazione fotografica era stato programmato un sopralluogo effettivamente tenutosi in data 10 febbraio alla presenza di un comitato dei cittadini e del Presidente della Circoscrizione 4 e di personale dell’Assessorato e di Area Ambiente. Il personale dell’Area Ambiente giungendo in loco ha riscontrato che agli avventori non si sono creati alcun problema circa la loro presenza nell’angolo abituale del buco corrispondente allo sbarramento della pista ai piedi del muro di cinta dell’ospedale Amedeo di Savoia e si sono allontanati lungo la riva di una cinquantina di metri. Durante il sopralluogo si è constatato che, dato l’ingente abbandono di rifiuti di piccole dimensioni a terra costituito principalmente da astucci in plastica e cappucci di siringhe confusi fra il fogliame, piccole tracce permangono comunque in parte al suolo. I cittadini presenti hanno richiesto l’installazione di un punto luce idoneo in quanto l’illuminazione potrebbe assumere carattere di deterrente e hanno espresso richiesta di un taglio netto del filare di arbusti che al momento a partire dall’ingresso di corso Svizzera crea una cortina parallela al muro di cinta dell’ospedale fornendo un nascondiglio agli avventori. L’incontro si è concluso con il suggerimento di rivedersi ancora alla presenza anche di un rappresentante dell’ospedale e della Polizia Municipale. Fatta questa premessa passiamo alle relazioni dei singoli servizi interessati, Servizio Gestione Grandi Opere porta a conoscenza che attualmente sono in corso i lavori per il collegamento alla ciclopista della Spina 3, da Spina 3 a Parco di via Calabria al Parco della Pellerina che questi ultimi saranno completati entro la metà dell’anno corrente. Tale ciclovia sarà a tutti gli effetti l’alternativa principale al collegamento in oggetto, tuttavia laddove venissero individuate risorse disponibili si potrà nel futuro eseguire anche le opere di manutenzione straordinaria necessarie finalizzate alla riapertura della ciclopista Baden Powell. Nel mese di gennaio 2019 con la pista già chiusa all’utenza è stato effettuato dal Servizio Verde Pubblico un intervento straordinario di sfalcio erbe e sgombero di rami e di alberi caduti, rimozione della recinzione rustica e marcita affinché l’area non diventasse ulteriormente incolta, inoltre sono stati rimessi tre lucchetti ai cancelli dal momento che gli stessi nei primi anni venivano aperti e chiusi dalle guardie di servizio al vicino ospedale. Il Servizio Sostenibilità Energetica comunica che la pista ciclabile e l’area adiacente sono correttamente illuminate, secondo, ovviamente, quanto previsto dal piano regolatore illuminazione comunale, ma dopo il resoconto sul sopralluogo avvenuto in data 10 febbraio si è considerato che l’ipotesi dell’aggiunta di un punto luce a ridosso della cancellata di sbarramento della ciclabile non risolverebbe il problema dell’utilizzo dell’area come stanza del buco in quanto si è dedotto che non è l’oscurità a promuovere tale iniziativa, infatti i fruitori si sposterebbero al massimo di alcuni metri continuando nelle loro occupazioni. Stante la situazione, visto il periodo di difficoltà economiche si ritiene poco utile spendere qualche migliaia di euro per implementare in questo caso l’illuminazione. L’Area Ambiente comunica che i passaggi di AMIAT previsti e verificati sono bisettimanali e avvengono il lunedì ed il venerdì, gli interventi vengono effettuati manualmente a causa della preclusione degli accessi agli automezzi comprese le spazzatrici e prevedono oltre alla raccolta di rifiuti vari anche la rimozione di siringhe con appositi dispositivi di protezione individuale. Il servizio di pulizia e bonifica richiesto dall’interpellante verrà effettuato su tutta l’area nell’imminenza della riapertura della ciclabile. Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale informa che le problematiche afferenti il tratto di pista ciclopedonale Baden Powell che costeggia il retro dell’ospedale Amedeo di Savoia sono note e il personale del Comando Sezione 4 della Polizia Municipale continua a monitorare la località, dalla chiusura del traffico veicolare sono state ricevute e trattate varie segnalazioni per bivacchi, abbandono di rifiuti, siringhe e accumuli di masserizie di cui è stata data comunicazione agli uffici competenti per le manutenzioni e la pulizia. Saltuariamente gli agenti hanno riscontrato anche la presenza di persone che vi stazionavano presumibilmente in cura presso le strutture dell’ASL o dell’Amedeo di Savoia. La nota si conclude precisando che il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti è eseguito per la specifica competenza dalle Forze di Polizia Statali che svolgono regolarmente l’attività di controllo nell’ottica della prevenzione e repressione di eventuali azioni criminose, mentre la Polizia Municipale comunque interviene in caso di flagranza di reato non riscontrato al momento nel caso specifico. Risposte alle relazioni pervenute ad un decennio di distanza all’inaugurazione di quella pista risale al 2009, è evidente che la ciclopista proprio per la sua conformazione e collocazione continua a presentare criticità di non facile soluzione anche qualora fosse riaperta, forse sarebbe stato utile fare un’ulteriore riflessione al momento della creazione proprio per come è stata strutturata. La sistemazione era nata come progetto di Torino Città d’Acque nell’ambito di un contesto più ampio che avrebbe dovuto comprendere la riqualificazione della sponda destra, una passerella ciclopedonale di collegamento fra le due sponde e l’utilizzo di parte del boschetto di proprietà dell’ospedale Amedeo di Savoia. Tutti questi interventi anche se progettati non sono stati realizzati ovviamente per problematiche di natura patrimoniale e la ciclopista attuale rimane una stretta fascia verde sulla sponda sinistra della Dora un po’ nascosta che si presta ad utilizzi impropri. Si informa che è in corso di valutazione l’ipotesi di rendere inaccessibile il primo tratto di pista ciclabile che costeggia l’Amedeo di Savoia, per ora l’intenzione a breve termine è di far eseguire una pulizia in generale e di intervenire eliminando la siepe lato distributore che favorisce l’attività impropria rendendo difficile effettuare un’adeguata pulizia e di avviare una nuova interlocuzione con l’ospedale, aggiungo peraltro che sono stato proprio per fare un ulteriore controllo ero già stato, sono ripassato la scorsa settimana ed effettivamente devo confermare che la presenza o meno di persone che passano o meno non scoraggia assolutamente i presenti. |