Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) E allora adesso possiamo passare all’interpellanza n. meccanografico 202000518/002, che ha come oggetto: “A Carnevale ogni regata vale?” SICARI Francesco (Presidente) Passo la parola alla Consigliera Scanderebech, che ha chiesto di poter illustrare l’interpellanza generale, ne ha facoltà per tre minuti. SCANDEREBECH Federica Grazie, Presidente. L’interpellanza in oggetto nasce nel momento in cui siamo venuti a conoscenza a mezzo stampa dell’organizzazione di una presunta regata di Carnevale. Parrebbe, infatti, che il 1° febbraio la Segreteria del Coordinamento Civico Torino abbia inviato una mail ai Presidenti dei Circoli Remieri nella quale si dichiarava l’intenzione, appunto, di organizzare questa regata e si chiedeva la loro collaborazione. Tale regata sembrava organizzata dal Coordinamento Civico Torino in collaborazione con Pro Loco Torino e il Tavolo di Progettazione Civica. A mia informazione le Circoscrizioni 1 e 8 coinvolte e l’Assessorato allo Sport non sarebbero stati in quel momento coinvolti, quindi fin dall’inizio dell’organizzazione del tutto non ne sapevano ancora niente. Da qui nascono le perplessità in merito a ruoli, competenze e strategie di coinvolgimento nella realizzazione di un evento di tale portata. Per questo domandiamo all’Amministrazione quali siano le strategie di coinvolgimento delle realtà attive sul territorio messe in atto dal Tavolo di Progettazione Civica, da chi sia composto il Coordinamento Civico Torino e quali siano i suoi ruoli, obiettivi e ambiti di intervento e da cosa il medesimo si discosti dal Tavolo di Progettazione Civica. Chiediamo con quali modalità siano stati coinvolti tutti gli attori presenti sul territorio che avrebbero dovuto organizzare la manifestazione e da dove si sarebbero dovuti reperire i fondi; quali siano gli adempimenti e gli obblighi previsti per organizzare una regata simile; se le comunicazioni inviate dal Coordinamento Civico Torino che collabora con il Tavolo di Progettazione Civica abbiano un carattere ufficiale e rappresentino le indicazioni della Sindaca e della Giunta tutta. Infine chiediamo quale sia il ruolo della collaboratrice, ex- articolo 90, dottoressa Seymandi, all’interno del Coordinamento Civico e come si concilia la sua attività nel medesimo con il suo lavoro presso l’Amministrazione. Chiedo gentilmente, visto che si tratta comunque di una manifestazione sportiva che non è stata svolta, che ci possa essere anche la presenza dell’Assessore Finardi. SICARI Francesco (Presidente) Risponde ora la Giunta. Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Rispondo all’interpellanza. È un po’ lunga la risposta, ma sono certa che gli interpellanti ascolteranno, poi se è necessario lascerò il documento alla Presidenza, così che possa essere riletto in caso di bisogno. Il Tavolo Interassessorile di Progettazione Civica è stato istituito con deliberazione numero 201704112 del 10 ottobre 2017, successivamente con la deliberazione 201800908 del 20 marzo 2018 ne sono state integrate le linee guida e il suddetto Tavolo è stato posto alle dirette dipendenze della sottoscritta con il supporto amministrativo del Gabinetto, dell’URC e dell’URP, con la previsione di affiancamento da parte di un gruppo di lavoro tecnico a composizione variabile a seconda delle tematiche da affrontarsi. Con successiva determinazione dirigenziale del Direttore del Gabinetto della Sindaca, la numero 2018 42824 approvata in data 13 giugno 2018, il coordinamento del Tavolo Interassessorile è stato affidato alla Dottoressa Seymandi, già collaboratrice in staff dell’Assessore all’Ambiente. Arrivo alla domanda numero 1): “Il lavoro del Tavolo è finalizzato a favorire e implementare le procedure di co-progettazione tra pubblico e privato con lo scopo di uniformare tali procedure nell’ambito dell’aggregazione e razionalizzazione delle risorse, nell’ottica di valorizzare le azioni e gli strumenti che la Città ha finora sperimentato e sperimenterà nel campo della progettazione civica con una particolare attenzione ai temi legati alla cultura, alle nuove economie, all’ambiente, alla rigenerazione, alla cura del territorio, alla partecipazione a progetti di inclusione sociale sia dal punto di vista fisico, che immateriale, rafforzando le opportunità derivanti dal confronto interassessorile della messa in comune di saperi ed esperienze al fine di redistribuirli ulteriormente arricchiti sul territorio, tenendo altresì conto della necessità di operare in sinergia con gli Uffici della Città e con i soggetti interessati che hanno specifiche funzioni organiche all’Amministrazione e con i soggetti associativi formali o informali territoriali”. Questo ovviamente è quello che è scritto nella deliberazione del 2018. “Il Tavolo di Progettazione Civica è, dunque, secondo le intenzioni programmatiche, la sede deputata all’incontro delle istanze progettuali provenienti dai territori anche attraverso l’azione autonoma e le segnalazioni dei cittadini, gruppi di cittadini, comitati anche informali, associazioni, consulte, Commissioni territoriali delle Circoscrizioni, con i gruppi di lavoro formati da competenze tecniche, amministrative e comunali e quindi è il luogo che definisce le condizioni di fattibilità e gli elementi contestuali che possono incidere sull’attivazione o sullo sviluppo di progetti proposti dai cittadini e dal quale le proposte vengono veicolate agli organi decisionali, Divisioni comunali, Circoscrizioni, Assessorati e Giunta Comunale. Domanda numero 2): “Negli ultimi due anni il Tavolo di Progettazione, in particolare nella persona della sua coordinatrice, ha raccolto le segnalazioni di criticità e le proposte progettuali da singoli cittadini, da gruppi informali, i comitati e le associazioni, attraverso incontri nei quartieri in corrispondenza di momenti di riflessione e progettazione condivisa. A molti di questi incontri sono state invitate le Circoscrizioni, che non sempre hanno aderito. Nel corso di questa attività di dialogo con gruppi di cittadini, alcuni di questi hanno ritenuto di dar vita a comitati e associazioni, quasi sempre su base di quartiere, per meglio rappresentare le proprie istanze partecipative. Alcuni di questi, nuove espressione associative, insieme ai comitati esistenti, avrebbero deciso dal mese di settembre 2019 di costituirsi in associazione di secondo livello di scala cittadina, dando così vita all’associazione Coordinamento Civico Torino, che, dunque, in quanto soggetto privatistico, ha natura ben distinta e rappresenta casomai un interlocutore esterno tra gli altri del Tavolo Interassessorile di Progettazione Civica, che invece consiste in un’articolazione organizzativa ad hoc dell’Amministrazione Comunale”. Per quanto riguarda i punti 3), 4), 5) e 8) risulta che in molti quartieri vi siano comitati tra quelli aderenti al succitato coordinamento che hanno attivato iniziative collettive di festeggiamenti carnevaleschi nei loro quartieri organizzati in autonomia. In data 25 gennaio alcuni rappresentanti di tali comitati, Borgo Campidoglio, Villaretto in particolare, hanno chiesto un incontro del tipo di Tavolo di Progettazione Civica per esporre i loro prossimi intendimenti in fatto di attività su suolo pubblico e ricevere adeguate informazioni tecnico-organizzative. In tale occasione i comitati presenti, a nome del loro coordinamento, manifestavano l’idea di poter concludere i festeggiamenti carnevaleschi con un evento cittadino, anche con il significato di promozione della cittadinanza attiva e dello sviluppo di comunità. L’idea ventilata consisteva nell’organizzazione in collaborazione con la Pro Loco Torino di una regata sul Po di portata non ufficiale, né agonistica, una sorta di Palio dei Quartieri, consistente nell’uscita in Po di imbarcazioni dei vari circoli, anche di diverse categorie, ciascuna delle quali simbolicamente associata a un comitato o quartiere. In quella sede veniva rappresentata ai comitati presenti la complessità realizzativa della loro proposta, informando loro dei passaggi corretti necessari. Tra questi la necessità di relazionarsi evidentemente con l’Assessorato allo Sport, sia per una rituale convocazione delle società remiere e delle Federazioni sportive, sia per proporre di inserire eventualmente l’iniziativa tra quelle previste nel cartellone del Carnevale Torinese. È stata poi, come credo sia già noto, fatta una convocazione da parte del Gabinetto del Sindaco di tutte le società remiere torinesi e delle due Federazioni sportive interessate e dell’Assessorato allo Sport per un incontro con il Coordinamento Civico Torino e la Pro Loco, che si è svolto il 10 febbraio presso il Gabinetto della Sindaca. Nel corso di tale incontro venivano chiariti alcuni malintesi. Si conveniva, d’altronde..., che ci sono stati, è evidente, si conveniva, d’altronde, sull’eccessiva ristrettezza dei tempi organizzativi che non avrebbero consentito una buona ed efficace riuscita della manifestazione in occasione del Carnevale 2020 e si conveniva, infine, sulla buona sostanza dell’idea proposta, possibilmente orientata anche a far scoprire l’ambiente fluviale urbano a fasce più ampie di cittadini, anche abitanti delle periferie, a far conoscere e apprezzare gli sport del remo. Si concludeva pertanto in modo condiviso di rimandare la realizzazione dell’iniziativa al Carnevale 2021, dando inizio a tale scopo ad una fattiva collaborazione che potrebbe già avere un momento anticipatore in occasione dei prossimi festeggiamenti di San Giovanni. Per quanto riguarda il punto 6), come si è detto e per le informazioni di cui si è in possesso, il Coordinamento Civico Torino è un’associazione privata, o meglio, un organismo associativo di secondo livello che raggruppa vari comitati civici spontanei e non, formati da cittadini volontari allo scopo di facilitarne le attività e di gestire eventuali eventi o iniziative di portata cittadina. Esso è un interlocutore del Tavolo di Progettazione Comunale al pari di ogni altra espressione dell’agire partecipativo della cittadinanza che lo desideri. Ovviamente le sue operazioni, a volte anche di tenore polemico rivendicativo nei confronti della Città non rispondono ad indicazioni dell’Amministrazione, né dipendono da esse, la qualcosa sarebbe non solo illogica, ma anche contraria ad ogni politica che intende incentivare la vera partecipazione dei cittadini. Per quanto riguarda il punto 7), il lavoro della coordinatrice del Tavolo, svolto per metà del proprio tempo dalla Dottoressa Seymandi, è stato condotto in due direzioni nei confronti dei vari settori della macchina comunale per acquisirne la collaborazione anche di tipo informativo relativamente a problemi e proposte dei cittadini e nei confronti degli stessi territori per un’attività di ascolto e di accompagnamento alla formulazione di proposte di progetti partecipativi. Anche a seguito di tali incontri e di tali attività in diversi casi i cittadini hanno decido di riunirsi in comitati locali, poi ulteriormente raggruppati nel Coordinamento Civico Torino. Forse per tale ragione o anche per tale ragione si sono a volte ingenerati equivoci che hanno portato a confondere e a sovrapporre il detto coordinamento con il tavolo di Progettazione Civica. Come fu già sollecitato dall’allora Consigliera Artesio in più di un’interpellanza, e avevo già annunciato, a seguito della recente attivazione di un Ufficio Partecipazione e finalmente con la nomina di una posizione organizzativa, che avevo annunciato quest’estate, e che è stata indicata qualche settimana fa, si sono create le basi per una maggior presenza e un coordinamento del Tavolo di Progettazione Civica da parte di tale Ufficio, incardinato quindi presso il Gabinetto. Con la qualcosa si intenderà operare con uno schema organizzativo rinnovato che contribuisca, oltre all’efficacia, anche alla chiarezza e alla distinzione dei ruoli dei vari attori. Aggiungo che è in programma per la Giunta di domani e rappresenta una ulteriore sistematizzazione dell’attività svolta in questi anni per mettere la cittadinanza nelle condizioni di esprimere proposte e indirizzi a proposito dello sviluppo della vita cittadina, una delibera dal titolo “Nuovi indirizzi in materia di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali di cittadinanza attiva”, che è conseguenza di quanto già annunciato, ripeto, nelle varie interpellanze che aveva proposto la Consigliera Artesio in quest’Aula. L’ufficio Partecipazione già è sito formalmente. Solo ora dispone di un funzionario, come dicevo, a tempo pieno, il quale collaborerà all’interno del Gabinetto per mettere a sistema le considerevoli attività già esistenti, improntate al tema della partecipazione adottando un metodo di lavoro basato sull’attivazione di sinergie e collaborazioni sia con reti locali che lavorano su progetti con il coinvolgimento diretto e attivo della cittadinanza, sia attraverso gruppi di lavoro intersettoriali centrali, decentrati e interassessorili. Si auspica che l’Amministrazione centrale e quella decentrata nelle Circoscrizioni lavorino sulla capacità di innovare sia i processi interni, sia gli strumenti d’interazione con la cittadinanza e il territorio, muovendosi verso un modello di tipo collaborativo per co-progettare insieme ai cittadini. Sarà perciò necessario avere un Tavolo di Coordinamento dei progetti partecipativi, già in atto all’interno della macchina comunale e sollecitare la sensibilità di ciascun servizio riguardo al tema della partecipazione. A tale scopo occorrerà anche parzialmente innovare la modalità di funzionamento del Tavolo di Progettazione Civica il cui coordinamento sarà in capo all’Ufficio Partecipazione incardinato presso il Servizio Centrale Gabinetto della Sindaca che sarà aperto alle istanze e alle proposte provenienti da più direzioni, Circoscrizioni, associazionismo, gruppi di cittadini. Il compito di tale organismo si pone su di un piano tecnico di valutazione di fattibilità delle istanze partecipative ricevute di corretto indirizzo procedurale e ai fini di proposta agli organi decisionali, che a seconda delle competenze potranno essere gli Assessori, la Giunta, le Circoscrizioni o magari anche enti esterni. Infine, a sostegno dell’attività di conoscenza, condivisione, diffusione, consultazione e accompagnamento alla partecipazione interna ed esterna alla Pubblica Amministrazione, verrà implementato un portale comunale di comunicazione su questo tema per garantire una puntuale e aggiornata mappatura, una comunicazione coerente per favorire la circolazione delle conoscenze e delle risorse e una guida alla partecipazione attiva. Sostanzialmente, con la delibera di domani, verrà attivata quella seconda fase che avevamo già anticipato quest’estate, se non ricordo male, nel mese di luglio, e quindi verrà coordinata con la posizione organizzativa e la direzione che attualmente è in capo al dottor Palese, una struttura che sarà, evidentemente, all’interno dell’Ente, strutturata e che avrà certamente un miglior collegamento con gli altri organi, a partire dalle Circoscrizioni. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma certo sarebbe stato più interessante avere prima la delibera che ci ha appena annunciato per poter discutere più completamente questa interpellanza. Vede, Sindaca, io ho apprezzato che lei ha usato alcune parole come: “Passaggi non corretti, alcuni malintesi, equivoci”. Io credo che qui l’equivoco principale abbia un nome e un cognome e si chiama Cristina Seymandi, è questo il vero equivoco di tutta la faccenda, perché il fatto stesso che questa dottoressa compaia come partecipe di un’associazione di secondo livello e che quindi è un organismo di struttura privatistica, evidentemente, evidenzia delle nature di conflitti di competenza che sono evidenti ai più, penso, forse non dall’altra parte della Sala, ma mi sembra che alcune insofferenze siano state manifestate anche dai suoi stessi Consiglieri di Maggioranza. Il problema è proprio questo, cioè il conflitto di competenze, come questa dottoressa si sia intromessa su parecchie questioni, assolutamente non rispettose di quelle che sono tutta una sequenza e un coinvolgimento di soggetti che da anni operano istituzionalmente con la Città, compreso l’Assessorato stesso. Questo è particolarmente grave, perché mi sembra veramente un motivo molto, molto emblematico. Non sto poi a ricordare il fatto che, peraltro, con la Presidente Paoli stiamo conducendo una Commissione sul Decentramento e in tutte le Circoscrizioni dove stiamo andando in questo periodo e credo anche con degli incontri che sono piuttosto arricchenti dal punto di vista di percepire un po’, diciamo, l’umore dei territori, questo Tavolo di Progettazione e la figura, come dico, della dottoressa Seymandi viene sempre posta come elemento di grande confusione, che certo non facilita un percorso, che stiamo cercando di fare in maniera abbastanza condivisa sul destino e la natura del Decentramento. Nel caso specifico, poi, mi sembra che si sia raggiunto il limite del grottesco, cioè si pensava davvero in 10 giorni di riuscire a organizzare un evento di questo tipo senza affidarsi a coloro che da anni, ricordo solo che le società storiche di canottaggio sono presenti a Torino dal 1800, insomma, e rappresentano un presidio della Città, si è sempre fatto un grosso lavoro di coinvolgimento, di avvicinamento allo sport dei ragazzi, di manifestazioni pubbliche, ma che vanno organizzate con la dovuta competenza e senza sottovalutare i problemi anche di ordine di Protezione Civile, di sicurezza. Tra l’altro, voglio dire, ricordiamoci che la città in questi ultimi anni ne ha avuti di problemini sotto questo profilo. Forse il fatto stesso che la stessa Seymandi faccia parte del suo Gabinetto, ci fa pensare che comunque lei non abbia proprio contezza di quello che questa signora sta facendo, perché, evidentemente, si muove in maniera libera ed è un pochino pericoloso che si produca in questo tipo di attività. Io dico solo che anche nei confronti, appunto, di questi circoli che comunque costituiscono la storia di Torino, rammento che molto, molto modestamente due anni fa, io ho presentato una mozione che è stata votata all’unanimità, che si chiama proprio: “Istituzione di un tavolo di lavoro per la gestione del Fiume Po nel tratto cittadino”, che non è un discorso meramente idraulico o legato alle alghe del Po, è un discorso proprio di dire: “Stabiliamo un piano corretto di collaborazione con tutti questi soggetti che comunque hanno a che fare con l’area fluviale, con l’area perifluviale” e vengono espressamente citate anche le associazioni remiere, proprio con l’importanza che esse rivestono nella storia della nostra città, per coordinarsi sulle attività che hanno in qualche modo a che fare con il fiume, dalle attività sportive, dalle attività ludiche e di loisir, diciamo, alle attività culturali e quant’altro. Questo tavolo in maniera asfittica si è riunito un paio di volte, in maniera, mi risulta, non proprio produttiva dal punto di vista della progettazione, ma era chiaro che era quello nell’intento di chi ha prodotto l’atto e di chi l’ha sottoscritto, nonché di chi l’ha votato, il luogo dove manifestazioni di questo genere potevano essere valutate e, eventualmente, organizzate. Invece ancora una volta non c’è stata minimamente la volontà, anche di dare quindi seguito a quelle che sono le volontà del Consiglio, si improvvisano delle situazioni che poi mettono anche in imbarazzo, perché si è poi costretti a tornare indietro, a fare marcia indietro e annullare delle, diciamo, iniziative che vengono manifestate sui social, che vengono proposte e che poi invece non si possono realizzare, perché, per fortuna un po’ di buon senso prevale. Certo la Città non ci fa una gran bella figura, non l’abbiamo fatta con questi soggetti, che, giustamente, sono anche arrabbiati, dico, appunto, le società remiere, perché dicono, insomma: “Non ci considerate” e poi al momento buono, quando viene chiesta la loro collaborazione, giustamente, dicono: “No, scusate, ma ad improvvisare non ci stiamo” e non ce la facciamo nei confronti anche della Città stessa e di tutti i cittadini, perché siamo costretti poi a tornare indietro, nonostante abbiamo pomposamente annunciato queste situazioni. Veramente una figura meschina. Speriamo che almeno questo punto abbia segnato l’attenzione e non si vadano a ripetere episodi di questo genere. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Ringrazio anche la Sindaca per la risposta. Allora, noi veniamo a scoprire, ma noi come tutta la Città, dell’esistenza di questo piano, di questa progettazione, il 1° febbraio, grazie ad un articolo stampa, prontamente ripreso dalla pagina del Coordinamento Civico Torino, pagina Facebook, che ringrazia anche il Tavolo di Progettazione Civica con cui parrebbe aver organizzato tutta questa attività legata alla regata. E come diceva anche poc’anzi la Consigliera Scanderebech, ma non solo noi lo scopriamo, di questa organizzazione, lo scopre anche il Presidente della Circoscrizione 8, che infatti qualche giorno dopo invia alla Proloco una lettera in cui ravvisa di quali sono i parametri con cui sono stati concessi i locali per l’attività, e cade un po’ dalle nubi, come credo sia successo anche a livello dell’Assessorato, ma di questo non ho contezza diretta, quindi non posso asserire cose che non conosco. Rimane un po’ strano, perché sarà anche, com’è stata definita nella risposta data poc’anzi: “Una regata non agonistica”, ma mi chiedo, le procedure di organizzazione e gestione di una regata non agonistica sono così diverse da una regata agonistica? Da quello che hanno poi detto anche le società remiere non mi sembra tanto. Il piano sicurezza, la Città di Torino ha ancora una ferita su di sé, il piano sicurezza legato a una regata non agonistica, chi avrebbe dovuto gestirlo? Il tavolo coordinamento civico Torino che sinceramente vorrei un po’ capire quale sia il legame con la Città, perché è stato detto… Anzi no, torno un attimo indietro. Tavolo progettazione civica, è stato detto nella delibera in cui è stata definita la parte di partecipazione interassessorile, lo scopo è la sinergia tra uffici e Città. Organizza una regata insieme al Coordinamento Civico Torino saltando completamente…, prendendo quella che potremmo dire una scorciatoia amministrativa, così com’è successo un paio di mesi fa per il Villaretto, ne abbiamo discusso in quest’Aula, il mercato del Villaretto, dove senza che l’Assessorato ne sapesse più di tanto, si è partito con organizzare un mercato, bypassando ogni procedura amministrativa e regolamentare. Stessa cosa è successa qui con la regata, facendo un po’ saltare, facendo un po’ venire su le ire delle varie società remiere che poi dopo hanno partecipato all’incontro e…, okay, oggi sentiamo, c’è stato un fraintendimento. Un obiettivo l’ha raggiunto questa interpellanza, comunque, Consigliera Scanderebech, perché quando l’abbiamo scritta il 6 febbraio scorso, risultava che il sito del Coordinamento Civico Torino, che a quanto pare, com’è stato definito poc’anzi il Coordinamento Civico è un’organizzazione privata che fa solo da interlocutore con la Città, però al 6 febbraio, a partire dal 23 ottobre 2019, il sito web del Coordinamento Civico Torino, ove è possibile fare le segnalazioni, i cittadini possono intervenire e dire: “Guardate, c’è un problema qui, una buca, un asfalto…” era registrato a nome della dottoressa Seymandi. Questo è rimasto fino al 13 febbraio 2020, come risulta, ho controllato poc’anzi, il 13 febbraio 2020 il registrante del sito è stato cambiato, non è più la dottoressa Seymandi. A valle di questa interpellanza, in cui si faceva presente che il registrante del sito del Coordinamento Civico, quindi un’organizzazione privata che è solo un interlocutore della Città, il registrante del sito era una persona pagata dall’Amministrazione, mettiamola in questo modo, una dipendente dell’Amministrazione. Quindi mi chiedo quale sia il legame tra il Coordinamento Civico Torino e il tavolo partecipazione civica. Sono realmente due cose completamente diverse? È un modo diverso per andare in giro e farsi pubblicità sulle cose positive per poi scaricare sugli altri eventuali problematiche? È un modo, come già detto in precedenza, di avere delle scorciatoie amministrative, perché altrimenti con le classiche procedure, ad esempio, coinvolgendo l’Assessorato, coinvolgendo le varie società remiere, coinvolgendo le varie Federazioni, diventava un po’ più lunga? Oltretutto nello svolgimento, visto che almeno fino al 13 febbraio 2020, dal 23 ottobre 2019, e questo è possibile verificarlo direttamente sul registro.it, quindi non serve neanche fare un accesso agli atti, sono documenti pubblici e i dati facilmente reperibili, c’è stato questo periodo di almeno sei mesi con l’intestazione. In quali orari? Sulla base di quale attività ha svolto la dipendente le attività rispetto al Coordinamento Civico Torino? Perché viene molto spesso ringraziata come attività che ha fornito un lavoro operativo per il Coordinamento Civico, non soltanto un aiuto dal punto di vista del tavolo di progettazione civica o di aiuto all’interno dell’Amministrazione… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CURATELLA Cataldo Concludo. Non sono chiari questi aspetti. Questa interpellanza è nata anche per capire qual è la situazione, perché nel giro di due mesi è già il secondo caso di problema legato al tavolo progettazione civica. Domani uscirà questa delibera di Giunta, vedremo cosa cambierà e credo che sia il momento di cambiare il modo in cui si agisce anche associato a questa attività. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma è evidente che questo ennesimo fatto preciso, dice di un problema, di un problema grosso come una casa, un problema che però sta tutto nella Maggioranza perché, Presidente, io mi rivolgo a lei per parlare anche ai Consiglieri di Maggioranza, che giustamente su questo tema non possono dimostrare la baldanzosità che spesso sfoggiano quando si parla delle attività svolte da questa Giunta. Io ho visto Assessori o Vicesindaci mandati via per una frase detta mesi prima. Ho visto un Assessore all’Ambiente mandata via perché non aveva pulito una piazza. Ho visto un Assessore all’Istruzione mandata via perché non gestiva il problema di Tundo e adesso si sta riverificando, ne discuteremo le prossime settimane dei ritardi degli stipendi, io non capisco perché la dottoressa Seymandi è ancora lì. Avete mandato via persone per fatti anche meno gravi. Poi capisco che la dottoressa Seymandi oggi viene in qualche modo inglobata in una camicia di forza istituzionale per cui gli mettiamo una PO sopra, poi c’è Palese, in modo tale che se questa prova a fare…, questa collaboratrice prova a muoversi senza tener conto di qualche elemento, di qualche Regolamento, verrà segnalato, mettendogli forse un GPS addosso per capire dove si reca, cosa fa. Ma non vi rendete conto che il problema è molto semplice? Il problema è semplicissimo. C’è una persona a cui è stata data una delega, delega che prima era sotto l’Ufficio di Gabinetto, poi non si capiva se era sotto l’Ambiente, sotto l’Assessore Unia, poi adesso è sotto l’Ufficio di Gabinetto, che oggettivamente l’avete dimostrato voi, ce lo siamo detti in questi… in questi anni di Consiglio, che secondo voi sta lavorando per il bene della città? Sta lavorando per il bene del vostro programma elettorale? Sta lavorando per sé? Sta lavorando per i cittadini? Guardate che io sto solo facendo le domande che nei corridoi ci siamo fatti tra me e voi e tanti di voi. Per chi sta lavorando? Avete visto l’architettura di secondo livello dell’associazione di secondo livello che è questo comitato? Ma come fate a sostenere che le strade... erano divise rispetto al suolo? Erano così incapaci questi cittadini che non riuscivano a registrare un sito? Cioè vogliono fare proposte su come ripensare il Michelotti, ma non sono in grado di registrare un sito, quindi ci pensa la Seymandi? Ma io capisco anche che in alcuni casi ci siano figure inamovibili. La Vicepresidente non si tocca perché si è 21, ma la Seymandi non è eletta in questa Maggioranza, non siede in questi banchi del Consiglio. Ma quanto andrà ancora avanti? Ma da qui alla fine del mandato chissà quante altre iniziative prenderà. A me pare che è addirittura sul Carnevale di Falchera, ma stiamo verificando. Mentre si diceva di non fare un certo tipo di manifestazione, perché c’era il problema del Coronavirus, è stato fatto invece... pare e devo verificare, che invece sia stato detto: “No quel certo tipo di attività bisogna farlo”. Ma allora la domanda è: “Ma qual è il motivo per cui persone che per molto meno… a persone che per molto meno non gli sia dato il nullaosta e adesso sono tornate a fare il loro lavoro di prima”, invece si tiene questo tipo di collaborazione che nei fatti, sta dimostrando che ogni volta la Sindaca deve dire: “Sì, in effetti su questo forse c’è stato un misunderstanding. Beh, sì, forse su questo c’è stato un problema di comunicazione”. Cioè ma voi siete veramente convinti che questa attività possa andare avanti così? Cioè noi dobbiamo veramente al povero dottor Palese infliggere anche questa responsabilità? Di fare quello che con la PO vanno a capire dove la dottoressa Seymandi si sta muovendo in questo momento? E vi dico un dato politico, siete veramente sicuri che questi comitati servano a dare… incarnino l’idea che avete di partecipazione? Perché quando ci siamo permessi di dire, che il mercatino del Villaretto non si poteva organizzare in questo modo, avete visto come hanno reagito i comitati? Liberissimi di scrivere quel che si vuole. Io una domanda me la faccio, però, se questa dottoressa è pagata con i soldi dei cittadini torinesi, lavora per la Giunta e lavora per rispondere ai Regolamenti di questo Comune. E che un Assessore allo Sport dica: “Non ne sapevo nulla” a mezzo stampa quando si sta organizzando una regata sul fiume Po, è un problema, è un problema, come non ne sapeva nulla l’Assessore al Commercio quando c’era il mercatino da realizzare a Villaretto? Io l’unica domanda che mi faccio alla fine di questo intervento è: “Veramente abbiamo mandato a casa figure politiche per fatti più o meno gravi, o perché non erano all’altezza”, mi spiegate, a questo punto perché lavora ancora per questa Città la dottoressa Seymandi? Perché gli state permettendo di lavorare non per questa Città, ma forse per un’idea di partecipazione che nulla ha a che fare con quello che è il Movimento 5 Stelle, ma per la presentazione di una grande lista civica per le elezioni 2021. Mi prendo la responsabilità di quello che dico. Ci vediamo a giugno 2021 e capiamo come poi si è sviluppata questa attività. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Io non capisco, Sindaca Appendino, quali sono i criteri e i requisiti che avete seguito nell’insediamento 2016 per selezionare i suoi collaboratori ex articolo 90, in particolar modo il dottor Giordana, il signor Pasquaretta e la dottoressa Seymandi. Peraltro tre soggetti di cui lei ha sempre pubblicamente, come dire, è sempre arrivata in quest’Aula facendo l’ingenua, quasi non sapesse che cosa stavano facendo e combinando. Ci troviamo per l’ennesima volta a discutere dell’operato della dottoressa Seymandi, sua collaboratrice in staff articolo 90, lo dico per il verbale, ma non solo per il verbale, e quindi in qualche modo incaricata di un indirizzo politico, essendo a supporto in staff della sua attività. A tacere, ovviamente, degli episodi già citati da Magliano, per quello che riguardava l’altro ignaro di questa Giunta, perché qua sono tutti ignari, caro collega Magliano, cioè qua fanno gli Assessori e il Sindaco e non sanno che i loro collaboratori di staff fanno questo, fanno quello, incredibile, incredibile. Sacco non sapeva del mercatino al Villaretto e fa anche lui quello: “Ma davvero? C’è un mercato a Villaretto?”. L’altro, Finardi, non sa, fa: “C’è una regata?”. Cioè la Sindaca Appendino: “Ah, ma io…”, cioè è surreale, è surreale, io ve lo dico con franchezza, cioè voi vi dovete vergognare, ve lo dico guardandovi negli occhi, vi dovete vergognare. Perché voi avete… percepite pubblico stipendio dal contribuente torinese, voi, ma soprattutto, ed è l’oggetto dell’interpellanza, percepisce pubblico stipendio dal contribuente torinese e nel caso di specie pure contrattualizzato secondo il contratto del pubblico impiego, anche la dottoressa Seymandi, esattamente come faceva Pasquaretta, stesso contratto, stesso contratto, il che presuppone il fatto che un dipendente comunale svolga con rigore metodologico e nel suo orario di lavoro, il lavoro per cui viene pagato dal contribuente torinese e che svolga le legittime, ancorché non confliggenti col suo precipuo interesse pubblico di pubblico dipendente, attività di carattere privato all’esterno del suo orario di lavoro, all’esterno del suo orario di lavoro. Ora, quello che viene definito dalla Sindaca, poi sarà utile rileggere attentamente la corposa relazione che ha letto un po’ rapidamente, io ho cercato di prendere gli elementi essenziali, cioè che questo benedetto Coordinamento Civico Torino a natura privatistica, messo insieme a quanto ha detto il collega Curatella evincendo dati pubblici, non attraverso richieste di accesso agli atti, sul fatto che il sito internet di questo Coordinamento era fino alla presentazione di questa interpellanza, intestato alla Seymandi e il fatto che vi sia sostanzialmente osmosi di fatto, tra questo tavolo di partecipazione civica e questo Coordinamento Civico Torino, pone a me che non capisco niente di diritto del lavoro pubblico, inevitabilmente, sostanzialmente la domanda numero 7, che è stata abilmente elusa, cara Sindaca Appendino, perché le è stato chiesto se questa attività…, lei ha citato luglio, è da luglio che ne parliamo. No, guardi, di questa cosa qua se ne parla dal 2017 e, ovviamente, lei non sa mai niente di quello che fanno i suoi collaboratori. Guardi che la dottoressa Seymandi non è una collaboratrice della Città di Torino, è una collaboratrice sua, sua, esattamente com’era suo Pasquetta. Quindi, cara Sindaca Appendino, ci fa la cortesia, per favore, di verificare puntualmente il contenuto e l’attività lavorativa dei suoi collaboratori, nel merito e anche dal punto di vista, lo aggiungo io a verbale, contrattuale, perché tutte queste attività la dottoressa Seymandi, ma quando le svolge? Cioè io, davvero, mi chiedo, ma tutte queste attività che svolge la Cristina Seymandi, lo dice lei, Sindaca Appendino, in ambito di diritto privato, perché lo dice lei, Sindaca Appendino, in quest’Aula che il Coordinamento Civico Torino è un organo di diritto privato, dove lo trova? Lo fa di notte? Lo fa fuori dall’orario di lavoro la dottoressa Seymandi? Io un pochino il dubbio ce l’ho, anche perché un po’ di antologia in questo mandato dei suoi collaboratori articolo 90, Sindaca Appendino, ce l’abbiamo, e non ce l’abbiamo solo noi. Allora io la inviterei, poi sono contento che, guarda caso strano, domani viene fatta la delibera, oh, bestiale, cioè tremenda, cioè sta roba qua va avanti dal 2017, questa ha fatto cosa ha voluto. In quest’Aula la Consigliera Artesio e tanti altri e tutti gli otto Presidenti di Circoscrizione hanno scritto, hanno scritto interpellanze, oh, ha ragione Magliano, ma cos’è che tiene lì la dottoressa Seymandi? È un mistero della fede. Ma che cosa avrà sta dottoressa Seymandi a partecipazione civica? Io davvero faccio fatica a capirlo. Tutta sta partecipazione civica, per cui spendiamo centinaia di migliaia di euro di stipendi, centinaia di migliaia di euro di stipendi, okay? Ma cosa ha prodotto? Ma al di là di cosa ha prodotto, e concludo, mi interesserebbe molto capire come mai non ha risposto alla domanda numero 7. Visto che lei, Sindaca Appendino, non sapeva della incomprensione, l’ha chiamata incomprensione del ruolo della Seymandi, se gentilmente nella sua replica mi dà soddisfazione e mi risponde, se lei sa, se tutte le attività svolte dalla dottoressa Seymandi nell’ambito del Coordinamento Civico Torino, sono state svolte durante o fuori dall’orario di lavoro. Questo… almeno questo, visto che tutto quello che ha fatto la Seymandi, così come quello che faceva Pasquaretta lei non lo sa, magari questo invece lo sa. Se ce lo dice nella replica, ci fa una cortesia. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Chessa. CHESSA Marco Grazie, Presidente. Personalmente non vorrei soffermarmi sulle attività del tavolo di progettazione civica, in quanto sono d’accordo con quanto è stato detto finora e sono assolutamente curioso, ma soprattutto fiducioso di capire quali saranno gli effetti della delibera che sarà approvata domani, per capire gli effetti che ci saranno in futuro. Detto questo volevo concentrarmi più su un altro aspetto, perché spero che questa vicenda possa far capire che queste manifestazioni non si possano improvvisare. Ci sono delle regole che devono garantire la sicurezza dei partecipanti e anche degli organizzatori, in quanto ci sono delle responsabilità non indifferenti. Penso che se si voglia fare una regata ci si debba rivolgere agli enti preposti, alle Federazioni, o agli enti, o alle associazioni che fanno questa attività regolarmente e si debba farlo con mesi di anticipo, non si può farlo a pochi giorni di distanza dall’evento e soprattutto senza indicare quale tipo di manifestazione venga fatta, perché veniva indicato una generica regata che non sappiamo se potesse essere agonistica, o ludica, o di qualsiasi altro genere. Credo che per fare questo tipo di manifestazioni ci vogliano: un piano di sicurezza, l’assistenza sanitaria, l’ingaggio di medici, l’installazione di boe, l’assunzione di volontari e la dotazione di motoscafi e delle barche di supporto. Tutto questo non era stato previsto e credo che questo ci debba far riflettere sul fatto che l’Amministrazione non può in nessun modo avallare e appoggiare manifestazioni dove non ci sia alcun tipo di organizzazione. Questo a mio parere è molto grave e, sinceramente, credo che sia stato anche molto grave che non siano stati interpellati gli Assessorati competenti o magari se sono stati interpellati, non interpellati nella maniera idonea. Detto questo, concludo ribadendo che attendiamo con…, almeno personalmente attendo, nutrendo gli stessi dubbi emersi finora, la delibera di domani e capire che ambiti applicativi avrà e quali effetti avrà su una situazione, che a mio parere, è da regolare e sono contento che lei, Sindaca, la voglia regolare e soprattutto, rimanendo al caso di specie, che bisogna rispettare il lavoro di chi vive e di chi fa vivere il fiume da più di 130 anni. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Prima volevo solo ricordare che l’articolo 97 del Consiglio Comunale recita che: “L’adunanza del Consiglio Comunale si tiene in forma segreta quando vengono trattati argomenti che comportino apprezzamenti sulle qualità personali, sulle condizioni economiche, sulla vita privata, sulla correttezza di una persona, salvo casi in cui la discussione riguardi lo specifico operato politico amministrativo di un componente del Consiglio o di un Assessore”. Comma 2: “Quando nella discussione di un argomento in seduta pubblica siano introdotte valutazioni rientranti nei casi stabiliti dal comma precedente, il Presidente invita a chiuderla senza ulteriori interventi e accerta che chi stava intervenendo intende continuare o se altri intendono intervenire sulla stessa questione. In caso affermativo, il Presidente dispone il passaggio in seduta segreta e prima di autorizzare la ripresa dei lavori, cura che le persone estranee al Consiglio escano dall’Aula”. Le faccio solo presente che forse la discussione è stata un po’ portata sul personale, sul personale di una persona. Non è una questione, diciamo, secondaria, credo che, così, siamo un po’ tutti chiamati a rispettare il Regolamento del Consiglio Comunale. |