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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Marzo 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 30
INTERPELLANZA 2020-00518
"A CARNEVALE OGNI REGATA VALE?" PRESENTATA IN DATA 6 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SCANDEREBECH.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
E allora adesso possiamo passare all’interpellanza n. meccanografico 202000518/002,
che ha come oggetto:

“A Carnevale ogni regata vale?”

SICARI Francesco (Presidente)
Passo la parola alla Consigliera Scanderebech, che ha chiesto di poter illustrare
l’interpellanza generale, ne ha facoltà per tre minuti.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. L’interpellanza in oggetto nasce nel momento in cui siamo venuti a
conoscenza a mezzo stampa dell’organizzazione di una presunta regata di Carnevale.
Parrebbe, infatti, che il 1° febbraio la Segreteria del Coordinamento Civico Torino abbia
inviato una mail ai Presidenti dei Circoli Remieri nella quale si dichiarava l’intenzione,
appunto, di organizzare questa regata e si chiedeva la loro collaborazione. Tale regata
sembrava organizzata dal Coordinamento Civico Torino in collaborazione con Pro Loco
Torino e il Tavolo di Progettazione Civica. A mia informazione le Circoscrizioni 1 e 8
coinvolte e l’Assessorato allo Sport non sarebbero stati in quel momento coinvolti,
quindi fin dall’inizio dell’organizzazione del tutto non ne sapevano ancora niente. Da
qui nascono le perplessità in merito a ruoli, competenze e strategie di coinvolgimento
nella realizzazione di un evento di tale portata. Per questo domandiamo
all’Amministrazione quali siano le strategie di coinvolgimento delle realtà attive sul
territorio messe in atto dal Tavolo di Progettazione Civica, da chi sia composto il
Coordinamento Civico Torino e quali siano i suoi ruoli, obiettivi e ambiti di intervento e
da cosa il medesimo si discosti dal Tavolo di Progettazione Civica. Chiediamo con quali
modalità siano stati coinvolti tutti gli attori presenti sul territorio che avrebbero dovuto
organizzare la manifestazione e da dove si sarebbero dovuti reperire i fondi; quali siano
gli adempimenti e gli obblighi previsti per organizzare una regata simile; se le
comunicazioni inviate dal Coordinamento Civico Torino che collabora con il Tavolo di
Progettazione Civica abbiano un carattere ufficiale e rappresentino le indicazioni della
Sindaca e della Giunta tutta. Infine chiediamo quale sia il ruolo della collaboratrice, ex-
articolo 90, dottoressa Seymandi, all’interno del Coordinamento Civico e come si
concilia la sua attività nel medesimo con il suo lavoro presso l’Amministrazione.
Chiedo gentilmente, visto che si tratta comunque di una manifestazione sportiva che
non è stata svolta, che ci possa essere anche la presenza dell’Assessore Finardi.

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde ora la Giunta. Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Rispondo all’interpellanza. È un po’ lunga la risposta, ma sono certa
che gli interpellanti ascolteranno, poi se è necessario lascerò il documento alla
Presidenza, così che possa essere riletto in caso di bisogno. Il Tavolo Interassessorile di
Progettazione Civica è stato istituito con deliberazione numero 201704112 del 10
ottobre 2017, successivamente con la deliberazione 201800908 del 20 marzo 2018 ne
sono state integrate le linee guida e il suddetto Tavolo è stato posto alle dirette
dipendenze della sottoscritta con il supporto amministrativo del Gabinetto, dell’URC e
dell’URP, con la previsione di affiancamento da parte di un gruppo di lavoro tecnico a
composizione variabile a seconda delle tematiche da affrontarsi. Con successiva
determinazione dirigenziale del Direttore del Gabinetto della Sindaca, la numero 2018
42824 approvata in data 13 giugno 2018, il coordinamento del Tavolo Interassessorile è
stato affidato alla Dottoressa Seymandi, già collaboratrice in staff dell’Assessore
all’Ambiente. Arrivo alla domanda numero 1): “Il lavoro del Tavolo è finalizzato a
favorire e implementare le procedure di co-progettazione tra pubblico e privato con lo
scopo di uniformare tali procedure nell’ambito dell’aggregazione e razionalizzazione
delle risorse, nell’ottica di valorizzare le azioni e gli strumenti che la Città ha finora
sperimentato e sperimenterà nel campo della progettazione civica con una particolare
attenzione ai temi legati alla cultura, alle nuove economie, all’ambiente, alla
rigenerazione, alla cura del territorio, alla partecipazione a progetti di inclusione sociale
sia dal punto di vista fisico, che immateriale, rafforzando le opportunità derivanti dal
confronto interassessorile della messa in comune di saperi ed esperienze al fine di
redistribuirli ulteriormente arricchiti sul territorio, tenendo altresì conto della necessità
di operare in sinergia con gli Uffici della Città e con i soggetti interessati che hanno
specifiche funzioni organiche all’Amministrazione e con i soggetti associativi formali o
informali territoriali”. Questo ovviamente è quello che è scritto nella deliberazione del
2018. “Il Tavolo di Progettazione Civica è, dunque, secondo le intenzioni
programmatiche, la sede deputata all’incontro delle istanze progettuali provenienti dai
territori anche attraverso l’azione autonoma e le segnalazioni dei cittadini, gruppi di
cittadini, comitati anche informali, associazioni, consulte, Commissioni territoriali delle
Circoscrizioni, con i gruppi di lavoro formati da competenze tecniche, amministrative e
comunali e quindi è il luogo che definisce le condizioni di fattibilità e gli elementi
contestuali che possono incidere sull’attivazione o sullo sviluppo di progetti proposti dai
cittadini e dal quale le proposte vengono veicolate agli organi decisionali, Divisioni
comunali, Circoscrizioni, Assessorati e Giunta Comunale. Domanda numero 2): “Negli
ultimi due anni il Tavolo di Progettazione, in particolare nella persona della sua
coordinatrice, ha raccolto le segnalazioni di criticità e le proposte progettuali da singoli
cittadini, da gruppi informali, i comitati e le associazioni, attraverso incontri nei
quartieri in corrispondenza di momenti di riflessione e progettazione condivisa. A molti
di questi incontri sono state invitate le Circoscrizioni, che non sempre hanno aderito.
Nel corso di questa attività di dialogo con gruppi di cittadini, alcuni di questi hanno
ritenuto di dar vita a comitati e associazioni, quasi sempre su base di quartiere, per
meglio rappresentare le proprie istanze partecipative. Alcuni di questi, nuove
espressione associative, insieme ai comitati esistenti, avrebbero deciso dal mese di
settembre 2019 di costituirsi in associazione di secondo livello di scala cittadina, dando
così vita all’associazione Coordinamento Civico Torino, che, dunque, in quanto
soggetto privatistico, ha natura ben distinta e rappresenta casomai un interlocutore
esterno tra gli altri del Tavolo Interassessorile di Progettazione Civica, che invece
consiste in un’articolazione organizzativa ad hoc dell’Amministrazione Comunale”. Per
quanto riguarda i punti 3), 4), 5) e 8) risulta che in molti quartieri vi siano comitati tra
quelli aderenti al succitato coordinamento che hanno attivato iniziative collettive di
festeggiamenti carnevaleschi nei loro quartieri organizzati in autonomia. In data 25
gennaio alcuni rappresentanti di tali comitati, Borgo Campidoglio, Villaretto in
particolare, hanno chiesto un incontro del tipo di Tavolo di Progettazione Civica per
esporre i loro prossimi intendimenti in fatto di attività su suolo pubblico e ricevere
adeguate informazioni tecnico-organizzative. In tale occasione i comitati presenti, a
nome del loro coordinamento, manifestavano l’idea di poter concludere i festeggiamenti
carnevaleschi con un evento cittadino, anche con il significato di promozione della
cittadinanza attiva e dello sviluppo di comunità. L’idea ventilata consisteva
nell’organizzazione in collaborazione con la Pro Loco Torino di una regata sul Po di
portata non ufficiale, né agonistica, una sorta di Palio dei Quartieri, consistente
nell’uscita in Po di imbarcazioni dei vari circoli, anche di diverse categorie, ciascuna
delle quali simbolicamente associata a un comitato o quartiere. In quella sede veniva
rappresentata ai comitati presenti la complessità realizzativa della loro proposta,
informando loro dei passaggi corretti necessari. Tra questi la necessità di relazionarsi
evidentemente con l’Assessorato allo Sport, sia per una rituale convocazione delle
società remiere e delle Federazioni sportive, sia per proporre di inserire eventualmente
l’iniziativa tra quelle previste nel cartellone del Carnevale Torinese. È stata poi, come
credo sia già noto, fatta una convocazione da parte del Gabinetto del Sindaco di tutte le
società remiere torinesi e delle due Federazioni sportive interessate e dell’Assessorato
allo Sport per un incontro con il Coordinamento Civico Torino e la Pro Loco, che si è
svolto il 10 febbraio presso il Gabinetto della Sindaca. Nel corso di tale incontro
venivano chiariti alcuni malintesi. Si conveniva, d’altronde..., che ci sono stati, è
evidente, si conveniva, d’altronde, sull’eccessiva ristrettezza dei tempi organizzativi che
non avrebbero consentito una buona ed efficace riuscita della manifestazione in
occasione del Carnevale 2020 e si conveniva, infine, sulla buona sostanza dell’idea
proposta, possibilmente orientata anche a far scoprire l’ambiente fluviale urbano a fasce
più ampie di cittadini, anche abitanti delle periferie, a far conoscere e apprezzare gli
sport del remo. Si concludeva pertanto in modo condiviso di rimandare la realizzazione
dell’iniziativa al Carnevale 2021, dando inizio a tale scopo ad una fattiva collaborazione
che potrebbe già avere un momento anticipatore in occasione dei prossimi
festeggiamenti di San Giovanni. Per quanto riguarda il punto 6), come si è detto e per le
informazioni di cui si è in possesso, il Coordinamento Civico Torino è un’associazione
privata, o meglio, un organismo associativo di secondo livello che raggruppa vari
comitati civici spontanei e non, formati da cittadini volontari allo scopo di facilitarne le
attività e di gestire eventuali eventi o iniziative di portata cittadina. Esso è un
interlocutore del Tavolo di Progettazione Comunale al pari di ogni altra espressione
dell’agire partecipativo della cittadinanza che lo desideri. Ovviamente le sue operazioni,
a volte anche di tenore polemico rivendicativo nei confronti della Città non rispondono
ad indicazioni dell’Amministrazione, né dipendono da esse, la qualcosa sarebbe non
solo illogica, ma anche contraria ad ogni politica che intende incentivare la vera
partecipazione dei cittadini. Per quanto riguarda il punto 7), il lavoro della coordinatrice
del Tavolo, svolto per metà del proprio tempo dalla Dottoressa Seymandi, è stato
condotto in due direzioni nei confronti dei vari settori della macchina comunale per
acquisirne la collaborazione anche di tipo informativo relativamente a problemi e
proposte dei cittadini e nei confronti degli stessi territori per un’attività di ascolto e di
accompagnamento alla formulazione di proposte di progetti partecipativi. Anche a
seguito di tali incontri e di tali attività in diversi casi i cittadini hanno decido di riunirsi
in comitati locali, poi ulteriormente raggruppati nel Coordinamento Civico Torino.
Forse per tale ragione o anche per tale ragione si sono a volte ingenerati equivoci che
hanno portato a confondere e a sovrapporre il detto coordinamento con il tavolo di
Progettazione Civica. Come fu già sollecitato dall’allora Consigliera Artesio in più di
un’interpellanza, e avevo già annunciato, a seguito della recente attivazione di un
Ufficio Partecipazione e finalmente con la nomina di una posizione organizzativa, che
avevo annunciato quest’estate, e che è stata indicata qualche settimana fa, si sono create
le basi per una maggior presenza e un coordinamento del Tavolo di Progettazione
Civica da parte di tale Ufficio, incardinato quindi presso il Gabinetto. Con la qualcosa si
intenderà operare con uno schema organizzativo rinnovato che contribuisca, oltre
all’efficacia, anche alla chiarezza e alla distinzione dei ruoli dei vari attori. Aggiungo
che è in programma per la Giunta di domani e rappresenta una ulteriore
sistematizzazione dell’attività svolta in questi anni per mettere la cittadinanza nelle
condizioni di esprimere proposte e indirizzi a proposito dello sviluppo della vita
cittadina, una delibera dal titolo “Nuovi indirizzi in materia di partecipazione dei
cittadini ai processi decisionali di cittadinanza attiva”, che è conseguenza di quanto già
annunciato, ripeto, nelle varie interpellanze che aveva proposto la Consigliera Artesio in
quest’Aula. L’ufficio Partecipazione già è sito formalmente. Solo ora dispone di un
funzionario, come dicevo, a tempo pieno, il quale collaborerà all’interno del Gabinetto
per mettere a sistema le considerevoli attività già esistenti, improntate al tema della
partecipazione adottando un metodo di lavoro basato sull’attivazione di sinergie e
collaborazioni sia con reti locali che lavorano su progetti con il coinvolgimento diretto e
attivo della cittadinanza, sia attraverso gruppi di lavoro intersettoriali centrali, decentrati
e interassessorili. Si auspica che l’Amministrazione centrale e quella decentrata nelle
Circoscrizioni lavorino sulla capacità di innovare sia i processi interni, sia gli strumenti
d’interazione con la cittadinanza e il territorio, muovendosi verso un modello di tipo
collaborativo per co-progettare insieme ai cittadini. Sarà perciò necessario avere un
Tavolo di Coordinamento dei progetti partecipativi, già in atto all’interno della
macchina comunale e sollecitare la sensibilità di ciascun servizio riguardo al tema della
partecipazione. A tale scopo occorrerà anche parzialmente innovare la modalità di
funzionamento del Tavolo di Progettazione Civica il cui coordinamento sarà in capo
all’Ufficio Partecipazione incardinato presso il Servizio Centrale Gabinetto della
Sindaca che sarà aperto alle istanze e alle proposte provenienti da più direzioni,
Circoscrizioni, associazionismo, gruppi di cittadini. Il compito di tale organismo si pone
su di un piano tecnico di valutazione di fattibilità delle istanze partecipative ricevute di
corretto indirizzo procedurale e ai fini di proposta agli organi decisionali, che a seconda
delle competenze potranno essere gli Assessori, la Giunta, le Circoscrizioni o magari
anche enti esterni. Infine, a sostegno dell’attività di conoscenza, condivisione,
diffusione, consultazione e accompagnamento alla partecipazione interna ed esterna alla
Pubblica Amministrazione, verrà implementato un portale comunale di comunicazione
su questo tema per garantire una puntuale e aggiornata mappatura, una comunicazione
coerente per favorire la circolazione delle conoscenze e delle risorse e una guida alla
partecipazione attiva. Sostanzialmente, con la delibera di domani, verrà attivata quella
seconda fase che avevamo già anticipato quest’estate, se non ricordo male, nel mese di
luglio, e quindi verrà coordinata con la posizione organizzativa e la direzione che
attualmente è in capo al dottor Palese, una struttura che sarà, evidentemente, all’interno
dell’Ente, strutturata e che avrà certamente un miglior collegamento con gli altri organi,
a partire dalle Circoscrizioni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma certo sarebbe stato più interessante avere prima la delibera
che ci ha appena annunciato per poter discutere più completamente questa interpellanza.
Vede, Sindaca, io ho apprezzato che lei ha usato alcune parole come: “Passaggi non
corretti, alcuni malintesi, equivoci”. Io credo che qui l’equivoco principale abbia un
nome e un cognome e si chiama Cristina Seymandi, è questo il vero equivoco di tutta la
faccenda, perché il fatto stesso che questa dottoressa compaia come partecipe di
un’associazione di secondo livello e che quindi è un organismo di struttura privatistica,
evidentemente, evidenzia delle nature di conflitti di competenza che sono evidenti ai
più, penso, forse non dall’altra parte della Sala, ma mi sembra che alcune insofferenze
siano state manifestate anche dai suoi stessi Consiglieri di Maggioranza. Il problema è
proprio questo, cioè il conflitto di competenze, come questa dottoressa si sia intromessa
su parecchie questioni, assolutamente non rispettose di quelle che sono tutta una
sequenza e un coinvolgimento di soggetti che da anni operano istituzionalmente con la
Città, compreso l’Assessorato stesso. Questo è particolarmente grave, perché mi sembra
veramente un motivo molto, molto emblematico. Non sto poi a ricordare il fatto che,
peraltro, con la Presidente Paoli stiamo conducendo una Commissione sul
Decentramento e in tutte le Circoscrizioni dove stiamo andando in questo periodo e
credo anche con degli incontri che sono piuttosto arricchenti dal punto di vista di
percepire un po’, diciamo, l’umore dei territori, questo Tavolo di Progettazione e la
figura, come dico, della dottoressa Seymandi viene sempre posta come elemento di
grande confusione, che certo non facilita un percorso, che stiamo cercando di fare in
maniera abbastanza condivisa sul destino e la natura del Decentramento. Nel caso
specifico, poi, mi sembra che si sia raggiunto il limite del grottesco, cioè si pensava
davvero in 10 giorni di riuscire a organizzare un evento di questo tipo senza affidarsi a
coloro che da anni, ricordo solo che le società storiche di canottaggio sono presenti a
Torino dal 1800, insomma, e rappresentano un presidio della Città, si è sempre fatto un
grosso lavoro di coinvolgimento, di avvicinamento allo sport dei ragazzi, di
manifestazioni pubbliche, ma che vanno organizzate con la dovuta competenza e senza
sottovalutare i problemi anche di ordine di Protezione Civile, di sicurezza. Tra l’altro,
voglio dire, ricordiamoci che la città in questi ultimi anni ne ha avuti di problemini sotto
questo profilo. Forse il fatto stesso che la stessa Seymandi faccia parte del suo
Gabinetto, ci fa pensare che comunque lei non abbia proprio contezza di quello che
questa signora sta facendo, perché, evidentemente, si muove in maniera libera ed è un
pochino pericoloso che si produca in questo tipo di attività. Io dico solo che anche nei
confronti, appunto, di questi circoli che comunque costituiscono la storia di Torino,
rammento che molto, molto modestamente due anni fa, io ho presentato una mozione
che è stata votata all’unanimità, che si chiama proprio: “Istituzione di un tavolo di
lavoro per la gestione del Fiume Po nel tratto cittadino”, che non è un discorso
meramente idraulico o legato alle alghe del Po, è un discorso proprio di dire:
“Stabiliamo un piano corretto di collaborazione con tutti questi soggetti che comunque
hanno a che fare con l’area fluviale, con l’area perifluviale” e vengono espressamente
citate anche le associazioni remiere, proprio con l’importanza che esse rivestono nella
storia della nostra città, per coordinarsi sulle attività che hanno in qualche modo a che
fare con il fiume, dalle attività sportive, dalle attività ludiche e di loisir, diciamo, alle
attività culturali e quant’altro. Questo tavolo in maniera asfittica si è riunito un paio di
volte, in maniera, mi risulta, non proprio produttiva dal punto di vista della
progettazione, ma era chiaro che era quello nell’intento di chi ha prodotto l’atto e di chi
l’ha sottoscritto, nonché di chi l’ha votato, il luogo dove manifestazioni di questo genere
potevano essere valutate e, eventualmente, organizzate. Invece ancora una volta non c’è
stata minimamente la volontà, anche di dare quindi seguito a quelle che sono le volontà
del Consiglio, si improvvisano delle situazioni che poi mettono anche in imbarazzo,
perché si è poi costretti a tornare indietro, a fare marcia indietro e annullare delle,
diciamo, iniziative che vengono manifestate sui social, che vengono proposte e che poi
invece non si possono realizzare, perché, per fortuna un po’ di buon senso prevale.
Certo la Città non ci fa una gran bella figura, non l’abbiamo fatta con questi soggetti,
che, giustamente, sono anche arrabbiati, dico, appunto, le società remiere, perché
dicono, insomma: “Non ci considerate” e poi al momento buono, quando viene chiesta
la loro collaborazione, giustamente, dicono: “No, scusate, ma ad improvvisare non ci
stiamo” e non ce la facciamo nei confronti anche della Città stessa e di tutti i cittadini,
perché siamo costretti poi a tornare indietro, nonostante abbiamo pomposamente
annunciato queste situazioni. Veramente una figura meschina. Speriamo che almeno
questo punto abbia segnato l’attenzione e non si vadano a ripetere episodi di questo
genere.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Ringrazio anche la Sindaca per la risposta. Allora, noi veniamo a
scoprire, ma noi come tutta la Città, dell’esistenza di questo piano, di questa
progettazione, il 1° febbraio, grazie ad un articolo stampa, prontamente ripreso dalla
pagina del Coordinamento Civico Torino, pagina Facebook, che ringrazia anche il
Tavolo di Progettazione Civica con cui parrebbe aver organizzato tutta questa attività
legata alla regata. E come diceva anche poc’anzi la Consigliera Scanderebech, ma non
solo noi lo scopriamo, di questa organizzazione, lo scopre anche il Presidente della
Circoscrizione 8, che infatti qualche giorno dopo invia alla Proloco una lettera in cui
ravvisa di quali sono i parametri con cui sono stati concessi i locali per l’attività, e cade
un po’ dalle nubi, come credo sia successo anche a livello dell’Assessorato, ma di
questo non ho contezza diretta, quindi non posso asserire cose che non conosco. Rimane
un po’ strano, perché sarà anche, com’è stata definita nella risposta data poc’anzi: “Una
regata non agonistica”, ma mi chiedo, le procedure di organizzazione e gestione di una
regata non agonistica sono così diverse da una regata agonistica? Da quello che hanno
poi detto anche le società remiere non mi sembra tanto. Il piano sicurezza, la Città di
Torino ha ancora una ferita su di sé, il piano sicurezza legato a una regata non
agonistica, chi avrebbe dovuto gestirlo? Il tavolo coordinamento civico Torino che
sinceramente vorrei un po’ capire quale sia il legame con la Città, perché è stato detto…
Anzi no, torno un attimo indietro. Tavolo progettazione civica, è stato detto nella
delibera in cui è stata definita la parte di partecipazione interassessorile, lo scopo è la
sinergia tra uffici e Città. Organizza una regata insieme al Coordinamento Civico
Torino saltando completamente…, prendendo quella che potremmo dire una scorciatoia
amministrativa, così com’è successo un paio di mesi fa per il Villaretto, ne abbiamo
discusso in quest’Aula, il mercato del Villaretto, dove senza che l’Assessorato ne
sapesse più di tanto, si è partito con organizzare un mercato, bypassando ogni procedura
amministrativa e regolamentare. Stessa cosa è successa qui con la regata, facendo un
po’ saltare, facendo un po’ venire su le ire delle varie società remiere che poi dopo
hanno partecipato all’incontro e…, okay, oggi sentiamo, c’è stato un fraintendimento.
Un obiettivo l’ha raggiunto questa interpellanza, comunque, Consigliera Scanderebech,
perché quando l’abbiamo scritta il 6 febbraio scorso, risultava che il sito del
Coordinamento Civico Torino, che a quanto pare, com’è stato definito poc’anzi il
Coordinamento Civico è un’organizzazione privata che fa solo da interlocutore con la
Città, però al 6 febbraio, a partire dal 23 ottobre 2019, il sito web del Coordinamento
Civico Torino, ove è possibile fare le segnalazioni, i cittadini possono intervenire e dire:
“Guardate, c’è un problema qui, una buca, un asfalto…” era registrato a nome della
dottoressa Seymandi. Questo è rimasto fino al 13 febbraio 2020, come risulta, ho
controllato poc’anzi, il 13 febbraio 2020 il registrante del sito è stato cambiato, non è
più la dottoressa Seymandi. A valle di questa interpellanza, in cui si faceva presente che
il registrante del sito del Coordinamento Civico, quindi un’organizzazione privata che è
solo un interlocutore della Città, il registrante del sito era una persona pagata
dall’Amministrazione, mettiamola in questo modo, una dipendente
dell’Amministrazione. Quindi mi chiedo quale sia il legame tra il Coordinamento
Civico Torino e il tavolo partecipazione civica. Sono realmente due cose completamente
diverse? È un modo diverso per andare in giro e farsi pubblicità sulle cose positive per
poi scaricare sugli altri eventuali problematiche? È un modo, come già detto in
precedenza, di avere delle scorciatoie amministrative, perché altrimenti con le classiche
procedure, ad esempio, coinvolgendo l’Assessorato, coinvolgendo le varie società
remiere, coinvolgendo le varie Federazioni, diventava un po’ più lunga? Oltretutto nello
svolgimento, visto che almeno fino al 13 febbraio 2020, dal 23 ottobre 2019, e questo è
possibile verificarlo direttamente sul registro.it, quindi non serve neanche fare un
accesso agli atti, sono documenti pubblici e i dati facilmente reperibili, c’è stato questo
periodo di almeno sei mesi con l’intestazione. In quali orari? Sulla base di quale attività
ha svolto la dipendente le attività rispetto al Coordinamento Civico Torino? Perché
viene molto spesso ringraziata come attività che ha fornito un lavoro operativo per il
Coordinamento Civico, non soltanto un aiuto dal punto di vista del tavolo di
progettazione civica o di aiuto all’interno dell’Amministrazione…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CURATELLA Cataldo
Concludo. Non sono chiari questi aspetti. Questa interpellanza è nata anche per capire
qual è la situazione, perché nel giro di due mesi è già il secondo caso di problema legato
al tavolo progettazione civica. Domani uscirà questa delibera di Giunta, vedremo cosa
cambierà e credo che sia il momento di cambiare il modo in cui si agisce anche
associato a questa attività.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Ma è evidente che questo ennesimo fatto preciso, dice di un
problema, di un problema grosso come una casa, un problema che però sta tutto nella
Maggioranza perché, Presidente, io mi rivolgo a lei per parlare anche ai Consiglieri di
Maggioranza, che giustamente su questo tema non possono dimostrare la baldanzosità
che spesso sfoggiano quando si parla delle attività svolte da questa Giunta. Io ho visto
Assessori o Vicesindaci mandati via per una frase detta mesi prima. Ho visto un
Assessore all’Ambiente mandata via perché non aveva pulito una piazza. Ho visto un
Assessore all’Istruzione mandata via perché non gestiva il problema di Tundo e adesso
si sta riverificando, ne discuteremo le prossime settimane dei ritardi degli stipendi, io
non capisco perché la dottoressa Seymandi è ancora lì. Avete mandato via persone per
fatti anche meno gravi. Poi capisco che la dottoressa Seymandi oggi viene in qualche
modo inglobata in una camicia di forza istituzionale per cui gli mettiamo una PO sopra,
poi c’è Palese, in modo tale che se questa prova a fare…, questa collaboratrice prova a
muoversi senza tener conto di qualche elemento, di qualche Regolamento, verrà
segnalato, mettendogli forse un GPS addosso per capire dove si reca, cosa fa. Ma non vi
rendete conto che il problema è molto semplice? Il problema è semplicissimo. C’è una
persona a cui è stata data una delega, delega che prima era sotto l’Ufficio di Gabinetto,
poi non si capiva se era sotto l’Ambiente, sotto l’Assessore Unia, poi adesso è sotto
l’Ufficio di Gabinetto, che oggettivamente l’avete dimostrato voi, ce lo siamo detti in
questi… in questi anni di Consiglio, che secondo voi sta lavorando per il bene della
città? Sta lavorando per il bene del vostro programma elettorale? Sta lavorando per sé?
Sta lavorando per i cittadini? Guardate che io sto solo facendo le domande che nei
corridoi ci siamo fatti tra me e voi e tanti di voi. Per chi sta lavorando? Avete visto
l’architettura di secondo livello dell’associazione di secondo livello che è questo
comitato? Ma come fate a sostenere che le strade... erano divise rispetto al suolo? Erano
così incapaci questi cittadini che non riuscivano a registrare un sito? Cioè vogliono fare
proposte su come ripensare il Michelotti, ma non sono in grado di registrare un sito,
quindi ci pensa la Seymandi? Ma io capisco anche che in alcuni casi ci siano figure
inamovibili. La Vicepresidente non si tocca perché si è 21, ma la Seymandi non è eletta
in questa Maggioranza, non siede in questi banchi del Consiglio. Ma quanto andrà
ancora avanti? Ma da qui alla fine del mandato chissà quante altre iniziative prenderà. A
me pare che è addirittura sul Carnevale di Falchera, ma stiamo verificando. Mentre si
diceva di non fare un certo tipo di manifestazione, perché c’era il problema del
Coronavirus, è stato fatto invece... pare e devo verificare, che invece sia stato detto: “No
quel certo tipo di attività bisogna farlo”. Ma allora la domanda è: “Ma qual è il motivo
per cui persone che per molto meno… a persone che per molto meno non gli sia dato il
nullaosta e adesso sono tornate a fare il loro lavoro di prima”, invece si tiene questo tipo
di collaborazione che nei fatti, sta dimostrando che ogni volta la Sindaca deve dire: “Sì,
in effetti su questo forse c’è stato un misunderstanding. Beh, sì, forse su questo c’è stato
un problema di comunicazione”. Cioè ma voi siete veramente convinti che questa
attività possa andare avanti così? Cioè noi dobbiamo veramente al povero dottor Palese
infliggere anche questa responsabilità? Di fare quello che con la PO vanno a capire dove
la dottoressa Seymandi si sta muovendo in questo momento? E vi dico un dato politico,
siete veramente sicuri che questi comitati servano a dare… incarnino l’idea che avete di
partecipazione? Perché quando ci siamo permessi di dire, che il mercatino del Villaretto
non si poteva organizzare in questo modo, avete visto come hanno reagito i comitati?
Liberissimi di scrivere quel che si vuole. Io una domanda me la faccio, però, se questa
dottoressa è pagata con i soldi dei cittadini torinesi, lavora per la Giunta e lavora per
rispondere ai Regolamenti di questo Comune. E che un Assessore allo Sport dica: “Non
ne sapevo nulla” a mezzo stampa quando si sta organizzando una regata sul fiume Po, è
un problema, è un problema, come non ne sapeva nulla l’Assessore al Commercio
quando c’era il mercatino da realizzare a Villaretto? Io l’unica domanda che mi faccio
alla fine di questo intervento è: “Veramente abbiamo mandato a casa figure politiche
per fatti più o meno gravi, o perché non erano all’altezza”, mi spiegate, a questo punto
perché lavora ancora per questa Città la dottoressa Seymandi? Perché gli state
permettendo di lavorare non per questa Città, ma forse per un’idea di partecipazione che
nulla ha a che fare con quello che è il Movimento 5 Stelle, ma per la presentazione di
una grande lista civica per le elezioni 2021. Mi prendo la responsabilità di quello che
dico. Ci vediamo a giugno 2021 e capiamo come poi si è sviluppata questa attività.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io non capisco, Sindaca Appendino, quali sono i criteri e i requisiti
che avete seguito nell’insediamento 2016 per selezionare i suoi collaboratori ex articolo
90, in particolar modo il dottor Giordana, il signor Pasquaretta e la dottoressa
Seymandi. Peraltro tre soggetti di cui lei ha sempre pubblicamente, come dire, è sempre
arrivata in quest’Aula facendo l’ingenua, quasi non sapesse che cosa stavano facendo e
combinando. Ci troviamo per l’ennesima volta a discutere dell’operato della dottoressa
Seymandi, sua collaboratrice in staff articolo 90, lo dico per il verbale, ma non solo per
il verbale, e quindi in qualche modo incaricata di un indirizzo politico, essendo a
supporto in staff della sua attività. A tacere, ovviamente, degli episodi già citati da
Magliano, per quello che riguardava l’altro ignaro di questa Giunta, perché qua sono
tutti ignari, caro collega Magliano, cioè qua fanno gli Assessori e il Sindaco e non sanno
che i loro collaboratori di staff fanno questo, fanno quello, incredibile, incredibile.
Sacco non sapeva del mercatino al Villaretto e fa anche lui quello: “Ma davvero? C’è un
mercato a Villaretto?”. L’altro, Finardi, non sa, fa: “C’è una regata?”. Cioè la Sindaca
Appendino: “Ah, ma io…”, cioè è surreale, è surreale, io ve lo dico con franchezza, cioè
voi vi dovete vergognare, ve lo dico guardandovi negli occhi, vi dovete vergognare.
Perché voi avete… percepite pubblico stipendio dal contribuente torinese, voi, ma
soprattutto, ed è l’oggetto dell’interpellanza, percepisce pubblico stipendio dal
contribuente torinese e nel caso di specie pure contrattualizzato secondo il contratto del
pubblico impiego, anche la dottoressa Seymandi, esattamente come faceva Pasquaretta,
stesso contratto, stesso contratto, il che presuppone il fatto che un dipendente comunale
svolga con rigore metodologico e nel suo orario di lavoro, il lavoro per cui viene pagato
dal contribuente torinese e che svolga le legittime, ancorché non confliggenti col suo
precipuo interesse pubblico di pubblico dipendente, attività di carattere privato
all’esterno del suo orario di lavoro, all’esterno del suo orario di lavoro. Ora, quello che
viene definito dalla Sindaca, poi sarà utile rileggere attentamente la corposa relazione
che ha letto un po’ rapidamente, io ho cercato di prendere gli elementi essenziali, cioè
che questo benedetto Coordinamento Civico Torino a natura privatistica, messo insieme
a quanto ha detto il collega Curatella evincendo dati pubblici, non attraverso richieste di
accesso agli atti, sul fatto che il sito internet di questo Coordinamento era fino alla
presentazione di questa interpellanza, intestato alla Seymandi e il fatto che vi sia
sostanzialmente osmosi di fatto, tra questo tavolo di partecipazione civica e questo
Coordinamento Civico Torino, pone a me che non capisco niente di diritto del lavoro
pubblico, inevitabilmente, sostanzialmente la domanda numero 7, che è stata abilmente
elusa, cara Sindaca Appendino, perché le è stato chiesto se questa attività…, lei ha
citato luglio, è da luglio che ne parliamo. No, guardi, di questa cosa qua se ne parla dal
2017 e, ovviamente, lei non sa mai niente di quello che fanno i suoi collaboratori.
Guardi che la dottoressa Seymandi non è una collaboratrice della Città di Torino, è una
collaboratrice sua, sua, esattamente com’era suo Pasquetta. Quindi, cara Sindaca
Appendino, ci fa la cortesia, per favore, di verificare puntualmente il contenuto e
l’attività lavorativa dei suoi collaboratori, nel merito e anche dal punto di vista, lo
aggiungo io a verbale, contrattuale, perché tutte queste attività la dottoressa Seymandi,
ma quando le svolge? Cioè io, davvero, mi chiedo, ma tutte queste attività che svolge la
Cristina Seymandi, lo dice lei, Sindaca Appendino, in ambito di diritto privato, perché
lo dice lei, Sindaca Appendino, in quest’Aula che il Coordinamento Civico Torino è un
organo di diritto privato, dove lo trova? Lo fa di notte? Lo fa fuori dall’orario di lavoro
la dottoressa Seymandi? Io un pochino il dubbio ce l’ho, anche perché un po’ di
antologia in questo mandato dei suoi collaboratori articolo 90, Sindaca Appendino, ce
l’abbiamo, e non ce l’abbiamo solo noi. Allora io la inviterei, poi sono contento che,
guarda caso strano, domani viene fatta la delibera, oh, bestiale, cioè tremenda, cioè sta
roba qua va avanti dal 2017, questa ha fatto cosa ha voluto. In quest’Aula la Consigliera
Artesio e tanti altri e tutti gli otto Presidenti di Circoscrizione hanno scritto, hanno
scritto interpellanze, oh, ha ragione Magliano, ma cos’è che tiene lì la dottoressa
Seymandi? È un mistero della fede. Ma che cosa avrà sta dottoressa Seymandi a
partecipazione civica? Io davvero faccio fatica a capirlo. Tutta sta partecipazione civica,
per cui spendiamo centinaia di migliaia di euro di stipendi, centinaia di migliaia di euro
di stipendi, okay? Ma cosa ha prodotto? Ma al di là di cosa ha prodotto, e concludo, mi
interesserebbe molto capire come mai non ha risposto alla domanda numero 7. Visto
che lei, Sindaca Appendino, non sapeva della incomprensione, l’ha chiamata
incomprensione del ruolo della Seymandi, se gentilmente nella sua replica mi dà
soddisfazione e mi risponde, se lei sa, se tutte le attività svolte dalla dottoressa
Seymandi nell’ambito del Coordinamento Civico Torino, sono state svolte durante o
fuori dall’orario di lavoro. Questo… almeno questo, visto che tutto quello che ha fatto
la Seymandi, così come quello che faceva Pasquaretta lei non lo sa, magari questo
invece lo sa. Se ce lo dice nella replica, ci fa una cortesia.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Chessa.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. Personalmente non vorrei soffermarmi sulle attività del tavolo di
progettazione civica, in quanto sono d’accordo con quanto è stato detto finora e sono
assolutamente curioso, ma soprattutto fiducioso di capire quali saranno gli effetti della
delibera che sarà approvata domani, per capire gli effetti che ci saranno in futuro. Detto
questo volevo concentrarmi più su un altro aspetto, perché spero che questa vicenda
possa far capire che queste manifestazioni non si possano improvvisare. Ci sono delle
regole che devono garantire la sicurezza dei partecipanti e anche degli organizzatori, in
quanto ci sono delle responsabilità non indifferenti. Penso che se si voglia fare una
regata ci si debba rivolgere agli enti preposti, alle Federazioni, o agli enti, o alle
associazioni che fanno questa attività regolarmente e si debba farlo con mesi di anticipo,
non si può farlo a pochi giorni di distanza dall’evento e soprattutto senza indicare quale
tipo di manifestazione venga fatta, perché veniva indicato una generica regata che non
sappiamo se potesse essere agonistica, o ludica, o di qualsiasi altro genere. Credo che
per fare questo tipo di manifestazioni ci vogliano: un piano di sicurezza, l’assistenza
sanitaria, l’ingaggio di medici, l’installazione di boe, l’assunzione di volontari e la
dotazione di motoscafi e delle barche di supporto. Tutto questo non era stato previsto e
credo che questo ci debba far riflettere sul fatto che l’Amministrazione non può in
nessun modo avallare e appoggiare manifestazioni dove non ci sia alcun tipo di
organizzazione. Questo a mio parere è molto grave e, sinceramente, credo che sia stato
anche molto grave che non siano stati interpellati gli Assessorati competenti o magari se
sono stati interpellati, non interpellati nella maniera idonea. Detto questo, concludo
ribadendo che attendiamo con…, almeno personalmente attendo, nutrendo gli stessi
dubbi emersi finora, la delibera di domani e capire che ambiti applicativi avrà e quali
effetti avrà su una situazione, che a mio parere, è da regolare e sono contento che lei,
Sindaca, la voglia regolare e soprattutto, rimanendo al caso di specie, che bisogna
rispettare il lavoro di chi vive e di chi fa vivere il fiume da più di 130 anni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Prima volevo solo ricordare che l’articolo 97 del Consiglio Comunale recita che:
“L’adunanza del Consiglio Comunale si tiene in forma segreta quando vengono trattati
argomenti che comportino apprezzamenti sulle qualità personali, sulle condizioni
economiche, sulla vita privata, sulla correttezza di una persona, salvo casi in cui la
discussione riguardi lo specifico operato politico amministrativo di un componente del
Consiglio o di un Assessore”. Comma 2: “Quando nella discussione di un argomento in
seduta pubblica siano introdotte valutazioni rientranti nei casi stabiliti dal comma
precedente, il Presidente invita a chiuderla senza ulteriori interventi e accerta che chi
stava intervenendo intende continuare o se altri intendono intervenire sulla stessa
questione. In caso affermativo, il Presidente dispone il passaggio in seduta segreta e
prima di autorizzare la ripresa dei lavori, cura che le persone estranee al Consiglio
escano dall’Aula”. Le faccio solo presente che forse la discussione è stata un po’ portata
sul personale, sul personale di una persona. Non è una questione, diciamo, secondaria,
credo che, così, siamo un po’ tutti chiamati a rispettare il Regolamento del Consiglio
Comunale.
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