Interventi |
PIRONTI Marco (Assessore) Sì, grazie. Le chiedo solo anticipatamente di avere qualche minuto in più, perché le domande sono diverse, quindi spero di stare nei termini. Allora, Consigliere Curatella... PIRONTI Marco (Assessore) La ringrazio così è anche l’occasione per fare un po’ di chiarezza e il punto della situazione sul tema, il tema 5G. Allora, il primo punto fa riferimento ad una recente sentenza, in realtà non trovo riferimenti specifici, penso che sia la sentenza quella del Tribunale di Ivrea che... Non ho capito. PIRONTI Marco (Assessore) Okay. Sentenze che spesso riguardano tecnologie anche in generale delle telecomunicazioni, ma a questo punto cercherò di fare un breve richiamo alla fine perché questa risposta è stata condivida con gli uffici e con il collega Unia che ha predisposto delle risposte un po’ più puntuali. La seconda domanda, quindi poi sulla prima tornerò al termine, la seconda domanda che chiede riferimenti sul cronoprogramma per la predisposizione di un piano localizzazione antenne nella Città di Torino allo scopo di governare la pianificazione in ottica di minimizzazione, esposizione della popolazione, leggo quanto predisposto. Allora, dal punto di vista normativo risulta opportuno menzionare la Legge 36/2001, articolo 8, comma 6, i Comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, il secondo aspetto, invece, la deliberazione della Giunta Regionale del 5 settembre 2005 che richiamava una direttiva tecnica in materia di localizzazione degli impianti radioelettrici che stabilisce la suddivisione del territorio comunale in aree per la localizzazione degli impianti. Allora, in merito alla nuova redazione piano di localizzazione non risultano ad oggi stati nominati da atti organizzativi specifici, gruppi di lavoro dedicati alla formalizzazione e successiva adozione di quanto richiesto dal Consiglio con l’approvazione della mozione 31/2019, gli uffici sono coinvolti in attività di confronto e formazione con ARPA Piemonte finalizzate all’aggiornamento sullo stato delle tecnologie del 5G, si ricorda che in merito alla nuova redazione del piano localizzazione tale attività debba da un lato adottare la direttiva tecnica regionale sopraccitata, quindi a livello regionale, e dall’altro tenere in considerazione l’esito dei costi promossi dai gestori di servizi delle comunicazioni che si sono susseguiti negli ultimi tempi, sentenze di diverso grado, TAR, Consiglio di Stato precisano infatti che le Amministrazioni Comunali attraverso l’esercizio dei poteri di pianificazione territoriale raccordano le esigenze urbanistiche con quelle di minimizzazione dell’impatto elettromagnetico possono con il regolamento introdurre limiti puntuali e specifici all’installazione degli impianti purché sia garantita comunque una possibile localizzazione alternativa degli stessi in modo da rendere possibile la copertura di rete del territorio nazionale. Le medesime sentenze precisano, infatti, che il regolamento di localizzazione non può ostacolare le esigenze di copertura del servizio introducendo impedimenti che penalizzino la realizzazione delle reti equiparate ad opere di urbanizzazione primaria. D’altra parte è opportuno evidenziare come l’obiettivo di minimizzazione ed esposizione per la popolazione sia di difficile realizzazione pratica nei grandi centri urbani, considerata la presenza di reti diffuse e di una pluralità di gestori e di un tessuto denso di edifici di altezza rilevante. Al punto 3) quali azioni concrete siano state avviate in collaborazione con ARPA Piemonte allo scopo di utilizzare solo nuovi impianti o potenziamento di impianti esistenti per i quali esistono delle misure reali eseguite in continuo e non solo dati teorici e misure singole, in riferimento all’espressione del parere di competenza di ARPA in materia di impianti radioelettrici nuova installazione o modifiche di impianti esistenti si precisa che lo stesso viene rilasciato sulla base di modellazioni delle condizioni più cautelative per gli eventuali ricettori più esposti, nelle situazioni più critiche ARPA provvede comunque sempre ad eseguire i monitoraggi in campo finalizzati a confermare il parere espresso, quindi monitoraggi puntuali, aggiornando la propria base di conoscenza, in merito a specifici iter autorizzativi è possibile approfondire tali aspetti tramite anche accesso ad atti specifici. Passo al punto 5) e poi ritorno al punto 4) di mia competenza più diretta. Punto 5) quale sia lo stato dell’arte e il cronoprogramma aggiornato per la realizzazione definitiva in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino del Piano di risanamento previsto per le antenne del Colle della Maddalena, qui faccio un breve sunto, poi lascio agli atti la risposta scritta, riporto una brevissima cronistoria sull’argomento, sul sito del Colle della Maddalena data la sua posizione strategica tale da garantire un’adeguata copertura territoriale sono stati installati nel corso degli anni numerosi impianti di diffusione radiotelevisiva. Sul sito Colle della Maddalena si incontrano i confini del Comune di Pecetto Torinese, Moncalieri e Torino, Collegio Regionale del 3 agosto 2004 n. 19 la Regione Piemonte ha assegnato alle province la competenza relativa all’adozione di piani di risanamento da emissioni elettromagnetiche, con determinazione dirigenziale n. 86 del 31 maggio 2012 viene adottato il progetto di risanamento del Colle della Maddalena e viene concluso con esito favorevole la Conferenza dei Servizi. In data 23 dicembre 2013 viene presentato, da parte di un consulente tecnico incaricato dalla Provincia, il progetto preliminare Piano di risanamento del sito Colle della Maddalena. Successivamente, con provvedimento protocollo n. 54 sempre del 2013 la Giunta Provinciale in allora prese atto di tale progetto preliminare rendendosi disponibile a fornire assistenza ai consorzi nei rapporti con le Amministrazioni Comunali. Nello specifico, come detto precedentemente, il Piano di risanamento prevede la ristrutturazione di tre tralicci di cui all’immagine che poi troverà in allegato. Il Piano di risanamento approvato garantisce l’esistenza di almeno una soluzione tecnica che non rende necessarie varianti urbanistiche specifiche, ma presenta una criticità per il fatto che non stabilisce ulteriori criteri e obblighi rendendo così il compito di attivare il progetto della delibera iniziative delle emittenti e/o dei proprietari dei tralicci che allo stato attuale non stanno proseguendo nel progetto. Il progetto di risanamento approvato prevede, infatti, che ristrutturando i tre tralicci di cui sopra si possa garantire il rispetto dei limiti elettromagnetici facendo in modo che le pubbliche amministrazioni coinvolte si impegnassero a favorire l’intero iter autorizzativo. Si evidenza inoltre che responsabili di emissioni elettromagnetiche risultano essere le antenne delle mittenti radio poste sui tralicci, il Piano di risanamento prevede la ristrutturazione di tali tralicci che però non appartengono alle emittenti radiotelevisive proprietarie delle antenne. Allo stato attuale risulta difficile quindi fare previsioni circa tempistiche di realizzazione del Piano dal momento che esso risulta condizionato da eventuali accordi tra proprietari dei tralicci ed emittenti radio, infatti il Piano di risanamento approvato si concentra su aspetti tecnici a garanzia di fattibilità amministrativo-burocratica, ma non entra negli aspetti gestionali come il libero accesso ad eque condizioni e a tutte le emittenti, i rapporti economici tra i proprietari dei tralicci ed emittenti stesse. Occorre però evidenziare come, nel corso del 2018, circa 10 emittenti radio soprattutto nazionali hanno richiesto il trasferimento di uno dei tralicci di proprietà di EI Towers non oggetto tra l’altro del piano di risanamento, tali trasferimenti sono stati autorizzati e dovrebbero concretizzarsi a breve. Dal momento che le antenne delle emittenti radio sono presenti sul primo traliccio, traliccio B, a pochi metri da terra mentre il nuovo traliccio, quello di EI Towers, sarà collocato a circa 100 metri d’altezza si presume che il campo elettromagnetico misurato dal suolo diminuirà anche se non vi è assoluta certezza che si riuscirà a rientrare nei limiti normativi. Punto 6) quali interlocuzioni siano state avviate con la Regione Piemonte, i Ministeri Sanità, Istruzione e Ambiente allo scopo di avviare in tempi rapidi una campagna informativa sull’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie allo scopo di minimizzarne gli effetti sulla salute. L’articolo 10 della Legge 36/2001 stabilisce che il Ministro dell’Ambiente di concerto con i Ministri della Sanità, dell’Università della ricerca scientifica e della pubblica istruzione sono questi soggetti atti a promuovere lo svolgimento di campagne di informazione e di educazione ambientale, pertanto la promozione di una qualsiasi campagna di informazione sul tema dovrebbe essere effettuata di concerto con i Ministeri sopraindicati anche alla scorta di opportune linee guida che non risultano ad oggi emanate. Il Servizio scrivente, quindi l’Assessorato all’Ambiente, non è informato circa eventuali interlocuzioni tra le parti sul tema. Torno però a questo punto sulla prima domanda che ho lasciato volutamente in sospeso in quanto di mia diretta competenza che vorrei premettere con uno dei messaggi che mi arriva puntualmente sul tema dai nostri cittadini ed in particolare “Buongiorno, Assessore, ieri sono stato a Torino e purtroppo sono dovuto scappare a gambe elevate dopo una trentina di minuti poiché avevo letteralmente la testa che si apriva a metà. Fino a sera inoltrata ho sofferto - continua lo stesso cittadino - le do un consiglio, gentilissimo Assessore, spero torniate sui vostri passi che qui rischiate la galera tutti quanti”, perché volevo prendere spunto da uno dei messaggi che puntualmente mi arrivano? Perché io credo che questo sia un momento, ma altri ne troveremo nelle Commissioni e più volte ci siamo, vado in chiusura, ci siamo confrontati perché questo tema è sicuramente di estremo interesse, di estrema attenzione, la sua interpellanza nasce con..., il Tribunale ce lo dirà, in realtà non vorrei che questo arrivasse al Tribunale anche perché i tempi di risposta sono lunghi e non possiamo permetterci questo, in realtà più che avere occhi e orecchie chiuse cerchiamo di avere gambe e mani attive, le faccio due esempi su questo, domani passerà in Giunta... PIRONTI Marco (Assessore) Sì, perché sono due elementi importanti, domani passerà in Giunta la costituzione di un tavolo primo in Italia e l’unica Città che si doterà di questo tavolo così come avevamo detto in Commissione di cui farà parte un rappresentante del MISE, rappresentante dell’ASTEL che è questa associazione che raggruppa tutti gli operatori telefonici, tutti i rappresentanti di operatori telefonici, gli Assessorati all’Ambiente, all’Edilizia, all’Innovazione, l’ANCI, un tavolo che sarà di monitoraggio sul 5G. Ricordo e qui concludo che sicuramente la nostra azione avrà un’estrema attenzione in un contesto nazionale i cui limiti sono molto più cautelativi dell’intera Europa. Cito alcuni esempi, 60 volt il limite europeo, in Italia è 6 volt, 10 watt per metro quadro, in Italia è 0,1 watt per metro quadro, quindi ci muoviamo già in un contesto estremamente cautelante, ma in questo non vogliamo essere assolutamente parte che subisce queste indicazioni, ma trarne le conseguenze e le ripeto la prima Città che si doterà di questo tavolo di coordinamento, grazie, mi scuso. |