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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Marzo 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2020-00125
"NEL SILENZIO DELLA CITT?, AVVOLTA DALLO SMOG, TORINO DICE ADDIO ALL'UNICA AZIENDA ITALIANA CHE REALMENTE FABBRICAVA VEICOLI ELETTRICI" PRESENTATA IN DATA 16 GENNAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Assessore Sacco, per la risposta. Allora, io credo che si sia arrivati un po’ tardi,
va bene, c’è il tavolo, adesso parlare di incontri diversi, ma il 5 gennaio l’azienda ha
chiuso, noi ne parliamo da un anno di questa azienda BlueTorino che è la stessa azienda
che fornisce il servizio di car sharing elettrico alla Città di Torino, azienda che, quando
nel 2015 partecipò alla manifestazione di interesse della Città di Torino per sviluppare il
primo car sharing elettrico in Italia, aveva l’accordo con la Città di mantenere la
produzione in zona Piemonte, Torino, Bairo Canavese almeno fino al 2024. A maggio
dell’anno scorso hanno iniziato a far circolare la notizia che avevano intenzione di
anticipare la chiusura, hanno via via prorogato e alla fine il 5 gennaio l’azienda ha
chiuso e si è persa non un’azienda che in futuro pensava di introdurre nel proprio piano
industriale la produzione di veicoli elettrici, si è perso l’intero know-how di un’azienda
che effettivamente ad oggi produce e costruiva auto elettriche, parliamo di un’azienda
che costruiva auto elettriche non solo per Torino, ma anche per Parigi, Londra, Lione,
Bordeaux, Indianapolis, era un’azienda che produceva veicoli a livello globale, non solo
per la Città di Torino. Sono dipendenti che adesso la Pininfarina, mi risulta anche con le
interlocuzioni che ci sono in corso, ha mandato in cassa integrazione, ha chiesto
l’intervento a livello nazionale. Io, la domanda che vorrei fare, quando abbiamo
discusso in Commissione con l’Assessora Lapietra, in relazione alle colonnine di
ricarica, l’Assessora Lapietra a verbale ci ha detto che l’intenzione era di ragionare
anche su BlueTorino per l’estensione del servizio, perché comunque è necessario anche
fare una modifica dell’infrastruttura che BlueTorino ha già installato sulla Città o
comunque un’estensione dell’infrastruttura già presente. Ecco, in queste interlocuzioni
possiamo ragionare con l’azienda per fare in modo... Aspetto, Presidente.

CURATELLA Cataldo
Però volevo che l’Assessore ascoltasse. Allora, ripeto, siccome qualche settimana fa in
Commissione II quando discutevamo, facevamo una verifica della mozione sulle
colonnine di ricarica, quindi sul bando, la manifestazione di interesse che era stata
avviata si è discusso del fatto che si sta o c’è l’idea di interloquire con BlueTorino per la
modifica dell’infrastruttura di BlueTorino, la sua estensione e altre situazioni. Possiamo
a quel tavolo ragionare per cercare di recuperare questo know-how? Perché il know-
how è la vera ricchezza, parliamo di un’azienda che già costruiva veicoli elettrici,
quindi ha tutti i know-how: tecnico, amministrativo, gestionale di che cosa voglia dire
l’assemblaggio, la costruzione dei veicoli elettrici, una catena di montaggio, credo che
sia fondamentale per il territorio soprattutto in una città come Torino che ha il perenne
problema legato alla qualità dell’aria e quindi è fondamentale far sì che si crei un
indotto legato alla produzione dei veicoli elettrici, all’assemblaggio dei veicoli elettrici
ed è fondamentale che si agisca tutti insieme, facendo anche pressione presso la
Regione, ad esempio, affinché queste realtà non si vadano a perdere, quindi io chiedo
all’Assessore di ragionare in modo molto più pressante in relazione a tutte le attività che
realmente persistono sul territorio e di coinvolgere BlueTorino visto che sarà coinvolto
per l’estensione e il rinnovo dell’infrastruttura per far sì che le attività possano
riprendere sul territorio anche per le 47 famiglie che in questo momento non vedono il
loro futuro, non sanno che cosa succederà in futuro, grazie.

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