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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Febbraio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2020-00355
"MUSEO DELL'ARTIGLIERIA, QUALI PROSPETTIVE?" PRESENTATA IN DATA 31 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA POLLICINO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202000355/002. Risponde
l’Assessore Iaria all’interpellante Pollicino, che pone il quesito:

“Museo dell’Artiglieria, quali prospettive?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Do la parola all’Assessore Iaria, che però si deve registrare perché io gli possa dare la
parola. La ringrazio. Si segni, grazie. Perfetto.

IARIA Antonino (Assessore)
Allora, in relazione all’interpellanza in oggetto e per quanto a conoscenza del nostro
Servizio, si riferisce quanto segue: “Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 41
meccanografico 201801256/009, 23 aprile 2018, viene approvato l’atto di indirizzo per
la valorizzazione delle Caserme Amione e Dabormida. La Caserma Dabormida,
individuata quale futura sede del nuovo Museo di Artiglieria, di superficie territoriale
pari a circa 43.100 metri quadrati, è destinata dal Piano Regolatore vigente a Servizi
pubblici lettera ‘u - istruzione universitaria’, ed è indicata quale edificio di pregio
storico-artistico. La caserma Amione, individuata quale futura sede della Cittadella delle
Pubbliche Amministrazioni, ha una superficie territoriale di 27.700 metri quadri ed è
destinata dal Piano Regolatore a ZUT, Zone Urbane di Trasformazione. La relativa
scheda normativa prevede un indice territoriale che porta una SP stimata di 9.100 metri
quadri con destinazione ad ASPI, Attività di Servizio Persone alle Imprese, e al
mantenimento dell’edificio attestato su piazza Rivoli, corso Lecce, corso Francia,
dichiarato di interesse culturale. Le consistenze da insediare in Amione per la
realizzazione della ‘Cittadella delle Pubbliche Amministrazioni’ sono stimate in 21.500
metri quadri di superficie, 11.000 di superficie di supporto fuori terra, 5.700 metri
quadri di archivi di riposo interrati e 3.900 metri quadri di superficie per collegamenti
verticali e cavedi. La superficie complessiva è di 42.250 metri quadri, oltre a circa 7.000
metri quadri di superficie esistente e tutelata, per un totale di 49.250. Con la predetta
delibera sono state dettate le linee guida necessarie per la progettazione del complesso
denominato ‘Federal Building’, che è stato oggetto di uno specifico concorso di idee
internazionale a cura dell’Agenzia del Demanio. A seguito dell’espletamento del
concorso di idee, il progetto vincitore è stato quello della compagine Paolo Iotti Marco
Pavarani Architetti Associati, F&M Ingegneria S.p.A., F&M Divisione Impianti S.r.l..
In data 1° agosto 2019 si è tenuto un Tavolo Tecnico richiesto dell’Agenzia del
Demanio con i progettisti e gli Uffici della Città per approfondire alcuni aspetti
regolamentari di settore relativi all’edilizia privata, alla viabilità, al verde pubblico e
privato e urbanizzazione”. Allora, prendiamo la risposta precisa che è arrivata, risposte
che sono arrivate chiaramente dall’Agenzia del Demanio, che, ricordo, è la
proprietaria... Demanio Militare, che è la proprietaria del compendio che ospiterà il
Museo dell’Artiglieria. Allora: “Stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione dei
locali della Caserma Dabormida, destinati ad ospitare il Museo di Artiglieria. I lavori
non sono ancora iniziati, in quanto non è stato ancora realizzato il relativo progetto, né è
stato finanziato dal promotore finanziario”. Ricordo che, appunto, stanno lavorando al
progetto di fattibilità economica, però ad oggi non abbiamo ancora ricevuto indicazioni
sullo stato di avanzamento del progetto. “A che punto è l’allestimento del Museo?
Quando se ne prevede l’apertura?”. “L’allestimento definitivo del Museo d’Artiglieria,
da realizzarsi nel Mastio, verrà effettuato dopo che i lavori del Lotto 2, Padiglione 61 ad
area verde verranno finanziati dalla Città di Torino, circa 4,5 milioni di Euro. Tutta la
relativa progettualità è già stata realizzata ed approvata anche dalla competente
Soprintendenza. Al momento il Museo è aperto per visite alla struttura del Mastio ed
ospita eventi culturali autorizzati dalla Direzione del Museo. Il Deposito Museale
Caserma Amione è aperto al pubblico per visita alle collezioni, con prenotazioni guidate
gratuite in entrambe le sedi”. “A che punto è la riqualificazione e la trasformazione
della Caserma Amione?”. “La Caserma Amione è stata inserita nell’elenco delle
strutture da alienare dal Ministero della Difesa. Nessun lavoro è al momento in atto
programmato”. Queste sono le risposte che sono arrivate dall’Assessora Leon, che io
oggi sostituisco, non l’ho detto in anticipo. Scusate. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Scusami, se vuoi integrare. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Non ti ho visto.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, perfetto. Passo la parola alla Consigliera Pollicino, ringraziando l’Assessore
Iaria.

POLLICINO Marina
Grazie, Assessore Iaria. Diciamo che ho fatto un po’ fatica a seguire quanto lei mi ha
detto, perché parlava in maniera piuttosto veloce e anche a bassa voce, però credo di
aver capito che tutta la prima parte sia stata una lettura della delibera che era stata
votata, presentata in Consiglio Comunale il 23 aprile. Comunque, conoscendo la sua
sensibilità rispetto ai temi della cultura storica e di storia militare nello specifico, avrà
certamente compreso il senso della mia interpellanza. Quando è stato illustrato il
progetto in Commissione dal suo predecessore, l’ex Vicesindaco Montanari, e anche
quando è stata votata all’unanimità dei presenti, favorevoli anche le Minoranze, la
delibera ad aprile del 2018, si era evidenziata la fatica di un processo di
compartecipazione tra enti diversi, il Demanio, le Forze Armate, il Ministero della
Difesa, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Città di Torino, che tuttavia
aveva portato a un accordo ampiamente condiviso da tutti gli attori coinvolti. Un
progetto che prevedeva la riqualificazione e la trasformazione di due aree importanti per
la città: la Caserma Dabormida, destinata ad accogliere il Museo dell’Artiglieria, e la
Caserma Amione, nella quale è previsto invece il progetto nazionale di Federal Building
di Torino, cioè del concentramento di spazi ad uso governativo all’interno di un unico
compendio, con la nascita della Cittadella delle Pubbliche Amministrazioni. Si
ipotizzava la somma di 100 milioni di Euro a fine operazione e si immaginava già, alla
fine del 2018, l’indizione di un concorso di idee con il coinvolgimento della Fondazione
degli Architetti. La stampa indicava la conclusione dei primi bandi entro il 2019, lo
smantellamento dei primi cantieri per il 2021 e la fine di tutti i lavori nel 2022. In tutto
questo il Museo dell’Artiglieria prevedeva due articolazioni: il Museo, diciamo,
deposito in piazza d’Armi e il Museo avente una maggiore specificità nel Mastio della
Cittadella, in attesa del reperimento delle risorse necessarie per terminarne i lavori, della
Cittadella intendo. Nel frattempo leggo dai giornali che il Museo nascosto nei depositi
di via Lecce punta sulla formazione per restauratori d’armi attraverso una convenzione
fra Esercito, Università di Torino e il Centro di Restauro di Venaria e che si sta inoltre
procedendo all’enorme lavoro di catalogazione dei materiali conservati. Ecco perché mi
è sembrato necessario rivedere un po’ il cronoprogramma delle azioni previste, perché
non avevamo più evidenza dei progressi del progetto. Dalla sua risposta, ripeto, ho
avuto un po’ di difficoltà ad ascoltare, però dalla sua risposta mi pare di capire, di
cogliere che il programma non stia procedendo affatto secondo le tempistiche indicate
in allora; i lavori sono rimasti al palo; dell’allestimento del Museo di Dabormida, boh,
del Museo non c’è traccia, e comunque di questo passo l’apertura avverrà il mese del
poi e l’anno del mai. In merito poi alla riqualificazione e alla trasformazione della
Caserma Amione, i bandi sono stati effettuati? Lei non mi ha detto nulla in proposito.
Sono ancora da effettuare? Sono stati soltanto annunciati? Mi sembra veramente tutto in
alto mare. Quindi, io non mi ritengo soddisfatta di questa risposta e credo che sia
necessario un ulteriore passaggio nella Commissione competente. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Pollicino.
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