Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Glielo ho detto prima, scusi Presidente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Nessun problema. L’interpellanza in oggetto esprime la preoccupazione che la scelta di ordinare le delegazioni anagrafiche trasferendole dalle Circoscrizioni all’interno dell’Area Servizi Civici possa celare una volontà di rispondere alla mancanza del personale sacrificando le sedi decentrate e quindi possibili chiusure a danno della qualità dei servizi offerti ai cittadini delle periferie. Si afferma poi che, con questa nuova organizzazione del settore, anche la gestione del personale e del buon funzionamento delle sedi inevitabilmente si complicherà e le modalità di gestione in tal senso non appaiono chiare. Innanzitutto va premesso che non è mai esistito un disegno organizzativo di sacrificare le sedi anagrafiche decentrate a vantaggio dell’anagrafe centrale, è vero il contrario, l’obiettivo è quello di rafforzare le anagrafi decentrate, non di accentrare il servizio, che sarebbe una scelta gestionale che non potrebbe che impattare negativamente sulle già notevoli criticità dell’anagrafe centrale. La riconduzione di tutte le sedi decentrate nell’ambito dell’Area Servizi Civici comporta una gestione più sinergica, coerente e specializzata. Abbiamo 12 sedi sul territorio che dipendevano fin da ieri da dirigenti diversi, generalmente dedicati ad una moltitudine di differenti attività gestionali nell’ambito della Circoscrizione, con profili, orari del personale differenti, sedi fra loro sostanzialmente impermeabili nelle dinamiche organizzative con ogni conseguente rigidità organizzativa. La gestione unitaria potrà consentire, per esempio, un più efficace monitoraggio quotidiano della situazione presente sul territorio, permettendo a task force appositamente costituite di intervenire a supporto di quelle sedi che si trovassero in temporanea difficoltà, così come potrebbe consentire, sempre per fare un esempio, se si ritenesse opportuno una diversa specializzazione tra sedi limitrofe e in questa fase gli uffici dell’Area Servizi Civici hanno incominciato un’attività di approfondite e sistematiche analisi del servizio svolto da ogni singola sede decentrata, necessario presupposto per le concrete scelte gestionali che verranno perseguite in un’ottica di efficacia, efficienza e decentramento del servizio, questo in sintesi i tratti del disegno organizzativo perseguito che risponde ai punti 1, 2 e 3 dell’interpellanza. Il punto 4 prevede due risposte: la scelta organizzativa è stata presentata ai Presidenti di Circoscrizione dal Segretario Generale nel corso di un apposito incontro svoltosi sul finire dell’anno scorso. Il Direttore del Servizio Centrale Organi Istituzionali e Civici ha poi più volte espresso la propria disponibilità unitamente al Dirigente di Area per incontri di approfondimento, sto parlando sempre nei confronti dei Presidenti delle Circoscrizioni, poi dopo affronteremo il tema dei sindacati. Va per inciso rilevato che la scelta organizzativa di cui si parla riguarda un servizio al pubblico svolto su delega dello Stato rispetto al quale non sono apprezzabili particolari spazi di autonomia e discrezionalità quanto ai contenuti. Tale scelta organizzativa di per sé non ha alcun oggettivo impatto sulle prerogative dei governi circoscrizionali che ora, esattamente come prima, potranno esprimere il proprio punto di vista e avanzare le proprie richieste proposte sulle modalità di erogazione del servizio facendosi portatori delle istanze provenienti dalle comunità di riferimento; non è cioè la riconduzione delle anagrafi in una struttura gestionale unica che muta il quadro delle prerogative degli organi di decentramento per i quali al massimo cambiano gli interlocutori appartenenti al ruolo gestionale, i dirigenti con cui confrontarsi. Per quanto riguarda, invece, i rapporti con i Sindacati, la Direzione del Personale, in data 8 novembre 2019, ha fornito apposita informativa preventiva alle Organizzazioni Sindacali sia di comparto che dalla dirigenza illustrando tutte le modifiche organizzative contenute nella bozza di deliberazione che poi è stata approvata il 26 novembre. È stata inoltre inviata, in data 8 novembre 2019, nota scritta all’organismo paritetico per l’innovazione, come sempre accade in vista di modifiche organizzative. Successivamente all’approvazione della delibera contenente le modifiche organizzative, a seguito di specifica richiesta delle Organizzazioni Sindacali di comparto, nell’incontro tenutosi in data 10 dicembre, si è affrontato l’argomento della nuova strutturazione delle anagrafi decentrate rassicurando le Organizzazioni Sindacali sulla portata della modifica organizzativa, sottolineando che non si è inteso indebolire le anagrafi decentrate a favore di quella centrale, ma di migliorare le modalità di erogazione dei servizi ai cittadini. Per quanto riguarda i punti dal 5 in poi, l’obiettivo di riorganizzazione dei costi non è il movente del processo di riorganizzazione che risiede invece nella necessità di fornire un servizio con modalità più efficaci ed efficienti, soprattutto con riferimento alle sedi decentrate che negli anni hanno avuto un trend di utenti in generale costante e progressivo calo rispetto alla sede centrale e per (incomprensibile) simile ed auspicabile che la riorganizzazione in atto possa nel medio periodo influire positivamente sui costi proprio con il recupero di efficienza, anche se tale effetto verrà reso in valore assoluto meno percepibile in considerazione delle indispensabili assunzioni a cui occorrerà dar corso in questi anni, questi prossimi. Al momento non sono previste chiusure di sedi sul territorio, si ritiene che se ciò in futuro dovesse avvenire riguarderebbe situazioni assolutamente peculiari e non rappresenterebbe certo espressione di un indirizzo in tal senso, grazie. |