Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Sì, il quesito riguarda il posizionamento di una colonnina del servizio di car sharing di Blue Torino davanti all’abitazione di un numero civico 19 di corso Massimo D’Azeglio. Devo ricordare che il progetto per la realizzazione del car sharing elettrico ha la finalità di sensibilizzare i cittadini ad un comportamento sostenibile mediante l’utilizzo di vetture elettriche condivise con vantaggi e ricadute positive sia per l’ambiente, che per la viabilità in genere. Da questa considerazione è nata la manifestazione di interesse volta ad individuare soggetti privati per la realizzazione delle strutture e la gestione del servizio di car sharing con vetture elettriche a proprie spese e cura, a cui ha dato risposta la società di Blue Torino. La localizzazione delle postazioni viene proposta da Blue Torino mediante progettazione a sua cura e spese, realizzata direttamente mediante imprese da loro scelte, costituendo un forte investimento privato, una scelta anche a valutazione di tipo commerciale, quindi visibilità, distanza da cabine elettriche, oltre che di fattibilità tecnica, interferenze con altri utenti del sottosuolo. Sono escluse tutte le posizioni che possono diminuire la visibilità presso gli incroci e le porzioni di marciapiedi davanti agli esercizi commerciali che potrebbero richiedere dehors. Ciascun progetto viene sottoposto ad un’attenta valutazione da parte di un tavolo tecnico multidisciplinare, a cui partecipano i responsabili, che da anni seguono le vicende delle rispettive zone di competenza, suolo e parcheggi, trasformazioni urbane, mobilità, verde pubblico, urbanizzazione, occupazione del suolo, con la partecipazione di un delegato della Soprintendenza dei Beni Ambientali ed Architettonici. I tecnici valutano le proposte di localizzazione delle postazioni, ciascuno esprimendo parere negativo laddove vi siano situazioni di conflitto conosciute fino al momento dell’esame della proposta pervenuta alla Città fino a quel momento, escludendo anche situazioni di possibili richieste di utilizzo della parte di marciapiede o sulla base delle conoscenze e delle esigenze del territorio, per esempio piste ciclabili di futura realizzazione. Al punto 2 dell’interpellanza mi si chiede: “Quali sono i criteri con i quali vengono scelte le aree di installazione, se vengono tenute in considerazione le esigenze dei residenti”. È evidente che la realizzazione di stazioni di ricarica comporta un sacrificio in termini di posti auto disponibili per chi risiede o lavora nel contesto in cui vengono inserite, ma è anche un’opportunità per coloro che intendono fruire dei servizi di mobilità sostenibile e condivisa. Pertanto lo spazio pubblico destinato alla sosta posto di fronte a qualsiasi condominio non può essere considerato di pertinenza di quest’ultimo e la possibilità di fruizione di tale spazio, da parte della proprietà frontista è comunque limitato dalla prerogativa di spazio destinato all’uso pubblico. |