Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con le comunicazioni, solo un attimo. Comunicazioni della Sindaca che hanno come oggetto: “Mancato funzionamento delle scale mobili e degli ascensori all'interno di alcune stazioni metropolitane” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l'Assessore Maria Lapietra. Prego. LAPIETRA Maria (Assessore) Per quanto riguarda le scale mobili della Città nel 2019 la percentuale di impianti funzionanti è stata del 97%, in particolare le scale mobili interne hanno registrato una percentuale di funzionamento quasi del 99%, mentre quelle esterne del 94%. Le scale esterne registrano maggiori fermi in quanto non dotate di copertura di protezione da pioggia ad altri agenti atmosferici. Il fermo di alcune scale mobili per lunghi periodi è dovuto alla necessità di effettuare interventi di sostituzione di parte meccanica di apparati guasti, in qualche caso all'indisponibilità in tempi brevi del componente da sostituire. Attualmente, su 129 scale mobili totali, 9 non sono funzionanti. Per 7 di queste l'obiettivo è il ripristino entro il mese di febbraio 2020, per gli altri due impianti è in fase di definizione il programma di riattivazione, in quanto sono necessari interventi più complessi, il dato ci sarà comunicato appena possibile. Per quanto riguarda invece i 67 ascensori, gli ascensori, tranne uno, erano tutti funzionanti, l'unico fuori servizio era quello della stazione di Vinzaglio, che ha causato un caso molto grave, come ho risposto prima anche nella risposta all'interpellanza, proprio perché stiamo attenti da sempre a risolvere il problema delle persone con difficoltà, non solo le persone con disabilità, ma anche le persone anziane, le mamme con le carrozzine, e il caso è molto grave perché il fermo risale al 10 di novembre e la mancanza di comunicazione ha fatto sì, appunto, di avere il caso che abbiamo visto pochi giorni fa. Proprio per questo, proprio allo scopo di individuare con esattezza le cause di quanto successo e mettere in atto le azioni necessarie per prevenire episodi simili in futuro, questa mattina, come dicevo prima, l’Amministratore Delegato ha convocato la società e il responsabile della ditta di manutenzione a cui è stata affidata la gara nel 2017 e dopo un'analisi generale sono stato assunte le seguenti decisioni: quindi dare una priorità per garantire l'accessibilità a tutte le stazioni. Quindi l'analisi dei guasti degli impianti, sia delle scale mobili e degli ascensori sarà svolta tenendo conto delle priorità, quindi per agire per primo sugli ascensori in stazione il cui funzionamento è necessario per garantire l'accessibilità alle stazioni, perché sono le stazioni di XVIII Dicembre, Porta Nuova e Carducci sono dotate di più impianti per il passaggio dall’altro lato della banchina. In secondo luogo il presidio per garantire il supporto in caso di guasto e maggiore comunicazione, naturalmente un guasto improvviso di un singolo impianto non può essere escluso, per questo saranno operative da subito nuove modalità di gestione nei confronti dei clienti che prevedono il presidio fisico di personale di GTT per fornire informazioni ed aiutare le persone in difficoltà. Nello stesso tempo saranno predisposte nuove comunicazioni per evidenziare la necessità degli interventi di manutenzione programmata, spesso indispensabili proprio per garantire la sicurezza dell'impianto e fornire indicazioni sulla durata indicativa dei lavori. Un'infografica sullo stato delle manutenzioni sarà resa visibile nei monitor di fermata e sul sito dell'azienda. In ultimo ci sarà un nuovo metodo di gestione delle gare, saranno riviste le procedure e le modalità di gara per le attività di manutenzione che saranno separate tra ascensori e scale mobili. Le gare partiranno nelle prossime settimane e l'azienda che attualmente opera ha dato la massima disponibilità a proseguire l’attività per il periodo necessario allo svolgimento delle procedure. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Ma io avrei iniziato il suo intervento…, poi magari adesso c'è di nuovo l'alternanza tra chi risponde per primo e poi la chiusura della Giunta, io avrei iniziato chiedendo scusa, chiedendo scusa non solo a mezzo stampa, ma facendolo in Aula, chiedendo scusa a Marisa, a sua figlia, al marito, a una famiglia che si è trovata in quelle condizioni. Poi c'è anche qualcuno che sui social della stampa si permette di dire che io come Consigliere Comunale utilizzo fatti particolari per farmi propaganda politica. No, no, è proprio fatto personale perché Marisa, Filomena e suo marito sono miei amici, amici perché sono dieci anni che mi occupo di disabilità, a differenza di chi fa il leone da tastiera, sono dieci anni che mi occupo di associazionismo e di volontariato e “L'Isola che non c'è”, che è la struttura fatta nascere da quella mamma, da quel marito, oggi accoglie decine di bambini e di ragazzi, ormai uomini e donne, che hanno una disabilità, che la vivono e che vi assicuro che per fare quel gesto, sapendo i rischi in cui correva il papà, si sono presi una grande responsabilità, cosa che non fanno mai. Non fanno mai perché, a differenza di quello che dicono i giornali, la ragazza non era una bimba, ma una donna di 46 anni, con tutti i rischi che ne conseguono. Vede, Assessora, io avrei iniziato, oltre alle varie dichiarazioni a mezzo stampa, chiedendo scusa e poi, mi permetta, se il primo punto è che la priorità da oggi in poi è l’accessibilità, beh, ci mancherebbe, ci mancherebbe. Poi magari diamo la colpa a quelli che c'erano prima perché hanno fatto la stessa gara, quella dell'ascensore e quella delle scale mobili unite insieme, per cui sarà anche colpa di Lubatti, va bene, ma oggi lei non mi può dire che il primo punto è garantire l'accessibilità, quella è la base. Secondo: altra grande rivoluzione, che se qualcosa non funziona ci sarà del personale di supporto. Ma questo è il minimo e c'era il personale di supporto, tanto è vero che quando il padre…, entriamo nel caso particolare, perché io ho chiesto comunicazioni su questo, quando il padre ha fatto la prima salita è andato da un addetto di GTT e gli hai detto: “Scusi…”, pensi quanti si fida dell’Amministrazione, in senso buono, “Scusi, al mio ritorno l'ascensore funzionerà?” e l’addetto gli ha detto: “No, guardi, è fermo da due mesi, di sicuro non verrà riparato nelle prossime ore”. Poi esce il comunicato che il giorno dopo, e la ringrazio di non averlo detto almeno a verbale, l'ascensore è stato riparato. E noi riusciamo a dire che, guarda caso, proprio il giorno dopo l'ascensore faceva parte di un piano di interventi? Questo non l’avete detto in Aula perché avete un minimo di dignità, ci mancherebbe, ma sono certo che se non ci fosse stato questo caso, il caso che abbiamo comunicato a mezzo stampa e di cui chiesto comunicazioni il giorno dopo, l'ascensore rimaneva così com'era. Terzo, terzo: io mi auguro che le comunicazioni che vuoi farete, sia sul sito, e vi pregherei di non confidare troppo solo ed esclusivamente nel controllo sui siti, ad ogni fermata dire alle persone con chiarezza quali fermate sono accessibili e quali no, non si chiede di fare un granché, ma almeno comunicare in ogni fermata quale di queste fermate sono accessibili dal punto di vista dell'ascensore e quali magari alle scale mobili che non funzionano, ma almeno l'ascensore, almeno l'ascensore. Per cui mi fa piacere che, purtroppo, ci sia voluto questo cambio di mentalità dovuto al fatto che una famiglia ha dovuto fare una cosa di questo tipo, prendendosi peraltro dei rischi non da poco. Certo è, certo è, che per l'azienda GTT, che prima, e su questo lo riconosco con grande onestà intellettuale, che prima di tante altre società partecipate si dotò della figura del disability manager, figura che cambiò l'approccio tra GTT, Bordon, una persona che ha lavorato in maniera eccellente, a cui sono personalmente grato e dovremmo esserlo tutti, certo è che ti va in pensione una persona così, ti capita un fatto del genere, poi però sarà sostituito. Mi auguro che chi ha preso il suo posto abbia la stessa sensibilità e la stessa capacità e anche la stessa umiltà che quando si fa un errore, si chiede scusa, non si dice che il giorno dopo sarebbe stato riparato perché era previsto, perché allora fatemi vedere le carte che prevedevano che il 14 febbraio quell'ascensore funzionasse e non ci dite solo che la priorità è l'accessibilità, perché l’accessibilità dovrebbe essere la priorità da anni, da anni, dalla Carta dell'ONU in poi dovrebbe essere una priorità, come è normale in un servizio di customer service avere una persona in supporto, persona che c'era e ha risposto come vi ho detto. Terzo: mi auguro che le comunicazioni sull'accessibilità o meno di una fermata, non abbiamo 5.000 di fermate della metro, però è giusto che una persona con disabilità sappia se entra in una fermata quali sono accessibili e quali no, sperando di trovarle tutte accessibili, ma nel caso non lo fossero che gli venga detto, che gli venga detto. Detto ciò siamo riusciti, siete riusciti a far fare un'altra pessima figura a questa Città grazie a una sciatteria, perché tre mesi per un ascensore, tre mesi per un ascensore mi sembrano un po' tanti, mi sembrano un po' tanti. Mi auguro che quello che è accaduto possa riportare almeno questa Città a garantire non l'eccellenza, ma l'accessibilità del trasporto pubblico, perché se questo è il modo con cui trattiamo l'accessibilità del trasporto pubblico, non chiediamo poi alla gente utilizzarlo con frequenza e con fiducia, perché questo è il risultato. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, intanto voglio ringraziare dell'avvenuta comunicazione avvenuta in Aula alle comunicazioni richieste dalla sottoscritta e dal Consigliere Magliano. Mi preme sottolineare quanto scrivevo in un'interpellanza il 25 novembre, alla quale l'Assessore rispondeva in Aula il 16 dicembre dando gli stessi dati che sono stati dati anche quest'oggi in serie di comunicazioni e di risposta dell'interpellanza della Collega Pollicino. Vede, Assessore, già nella mia interpellanza del 25 novembre sottolineavo i disagi e i disguidi delle scale mobili di Porta Nuova, Porta Susa, Vinzaglio, XVIII Dicembre, Re Umberto, Nizza, Rivoli, Massaua, Fermi e Monte Grappa. Non capisco come mai dal 25 novembre ad oggi si sia dovuto aspettare un atto così grave e di fare una becera figura nuovamente. Per questo motivo oggi depositerò una mozione in cui chiedo al Comune intanto di monitorare quotidianamente le disfunzioni e comunicarle in tutte le fermate e poi di avviare un piano per la copertura di protezioni da pioggia delle scale mobili e dotarsi, questa Amministrazione, di maggiori finanziamenti, onde evitare situazioni simili, perché penso che a partire da oggi debba seriamente affrontare questo problema e non aspettare che ci siano nuove situazioni emergenziali o nuove brutte figure di questa Amministrazione. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Ma ha detto la…, parlo dal fondo, quando la Consigliera Scanderebech ha detto: “Presenterò una mozione per quello che riguarda le scale mobili”. Lei l'ha già detto all'inizio del Consiglio, presenterà una mozione proprio su questo, sulla copertura delle scale mobili, quindi spero che poi dopo firmerete anche voi questa mozione che verrà discussa quanto prima, è stata già depositata, anche perché è impensabile che noi abbiamo solamente una linea di metrò, una, confronto a città come Barcellona che ne hanno 10-15, tutte le città d'Europa ne hanno tantissime, Milano, Roma, anche non di poco conto, e avere una linea sola di metrò e avere quelle stazioni che ha elencato la Scanderebech, ma potevamo elencarle, che poi sono quasi tutte, perché noi abbiamo 50 stazioni, abbiamo, e in ognuna di queste sempre, tutti i giorni, a seconda della stazione che si va a prendere, c’è o la scala mobile che non funziona, o l’ascensore dove c’è scritto “Fuori servizio”. Il caso qui citato è un caso gravissimo, sia per la disabilità, sia anche per come l’ha affrontata, perché, parliamoci chiaro, usare le scale mobili/immobili è pericolosissimo, perché poteva succedere qualsiasi cosa quella scala diventava tutta liscia, quindi chi andava su quella scala mobile avrebbe avuto anche un danno, non solo di poco conto, quindi questo è anche quello che mi fa rabbrividire nel vedere quelle immagini. Però mi domando e, infatti, la mozione che ho depositato spero che abbia luce, anche perché, a onor del vero, è una cosa che parte dal 2006, questa, no? Quindi mi ricordo nel 2010 quando c’era Chiamparino ed io ero Consigliere Comunale, lo chiesi già allora, dico: “Ma possibile che noi abbiamo poche stazioni?”, poche, a parte due che sono da dieci anni in perenne attesa di essere aperte, Bengasi e quindi Moncalieri, quindi dieci anni, dieci anni che doveva essere aperta. Quindi, detto questo, dovremmo solo vergognarci già oggi di essere qua Consiglieri, anche il sottoscritto, ci mancherebbe, vergogna, è una vergogna unica italiana, due stazioni di metrò, sull'unica linea di metrò che non sono aperte, questa è l'unica vergogna italiana, possiamo dirlo, qualsiasi Sindaco precedente e attuale si deve vergognare. E su quelle poche stazioni che abbiamo, noi abbiamo a cielo aperto c'è di poco, ho visto una persona che sicuramente avrà fatto anche, mi raccontava che è caduta sulle scale di Monte Grappa. Ma perché è caduta? Perché pioveva, perché erano bagnate. E perché sono bagnate ed è caduta? Sono le scale mobili, quelle immobili, diciamo, quelle di granito. Perché manca la copertura, quella che è stata fatta in corso Inghilterra davanti al Palazzo della Provincia. Allora io mi domando, Sindaco e Assessori competenti, mi permettete, ma fare un bando di gara, avere l'aiuto di sponsor che ti fanno fare queste coperture? Sono sicuro, non sono un tecnico, non sono ingegnere, ma sicuramente io penso che scale mobili che viaggiano sotto la pioggia non possono essere così efficienti. Trovatemene altre, in altre città d'Europa, che fanno questo, pochissime, sono coperte a Londra, e a Barcellona anche, e se escono, escono per pochissimi metri, esterne. Queste viaggiano tutte all'esterno, quasi. E allora mi domando: la copertura, che è un inizio di aiuto, di immediatezza, ma ci vuole così tanto? Costa così tanto? Lo dico al collega commercialista e Assessore al Bilancio, Rolando, ma non si trova una piega in bilancio per poter fare la copertura delle metropolitane? Perché questa è una priorità, è una priorità perché viene usata da centinaia di migliaia di persone, non da me, da Lo Russo, da Scanderebech o dalla Capogruppo Sganga, da molti altri e qualcuno ci inciampa pure, e qualcuno cade e si fa anche male. E quante saranno le cause che sono ancora in corso adesso? Poi lo chiederemo, lo vedremo in una Commissione Controllo di Gestione, lo chiederemo. Quante cause sono state intentate per questo? E qual è stato il danno che il Comune ha avuto, se ha dovuto pagare su queste cause? Perché io penso, credo, che qualsiasi persona che cade su una scala esterna, che poi bisogna capire se sono antisdrucciolo, anche su questo vorrei avere poi una Commissione ad hoc, a parte quella sulla mozione che ho presentato, per capire come viene garantita, chi ha firmato anche naturalmente l'agibilità di queste scale, che io penso che quando piove, se qualcuno di voi scende e io non porto i tacchi, naturalmente, quindi penso che quando scende, se scivolo io, che penso che non sono ancora rimbambito, penso che qualcun altro possa scivolare molto di più ancora. Quindi qualcosa non funziona su queste scale mobili, qualcosa da tanto tempo non funziona, ma si continua sempre a dire, sempre, “Andiamo avanti, andiamo avanti”. Allora, siccome non voglio essere di quelli che dicono: “La colpa è di prima, la colpa è di adesso”, la colpa è di chi non ha fatto niente da prima a oggi, però da oggi in avanti basta. C'è una mozione? La si voti, la si porti in Aula. Il Sindaco e l’Assessore competente nel Bilancio Previsionale hanno previsto delle somme per competenza? C'è un bando che si può fare? Ci sono degli sponsor che lo vogliono fare? Perché in corso Inghilterra sono state già coperte le due stazioni della metrò? Per quale motivo lì sì? Che sono poi scale mobili molto piccole, molto limitate. Invece quelle di corso Montegrappa, Porta Susa, e le altre non sono coperte? Ecco, su questo io vorrei avere delle risposte, delle risposte certe, non solamente a posteriori. Chiudo, ma delle risposte che siano quelle che dicono: “Sì, questa volta abbiamo capito. Facciamo qualcosa, nell’interesse dei cittadini di Torino”. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Prego, Consigliare Curatella, ha a disposizione tre minuti e venti secondi. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta. Nella risposta che è stata data, sentivo dei numeri: 97% sarebbe l’efficienza o comunque la disponibilità delle scale mobili. Facendo un breve… - senza andare troppo oltre nel tempo - un breve viaggio a ritroso, fermandomi anche solo a gennaio, senza arrivare a novembre, come diceva prima la Consigliera Scanderebech, su gennaio su 21 fermate della metro solo 11 risultavano senza problemi di scale mobili o ascensori. Su 45 scale mobili complessive, 11 risultavano non funzionanti con almeno un mese di attesa. Il 25% delle scale mobili della metropolitana erano non funzionanti. In qualunque impresa privata un coefficiente così elevato di indisponibilità delle macchine fa nascere immediatamente delle domande e richiede istantaneamente delle azioni urgenti e rapide. Il 25% delle scale mobili non funzionanti vuol dire che prima o poi doveva capitare, purtroppo, il caso in cui qualcuno non avendo la possibilità di potersi muovere in modo indipendente, si trovasse a pagarne le conseguenze, ed è successo la settimana scorsa dove purtroppo ci troviamo adesso a parlare di questo caso. Per me questa situazione non è accettabile. Io adesso vorrei un po' a capire questi dati sulla base di che cosa sono stati tirati fuori il 97%, il 94%, volevo proprio capirli e credo che possa essere opportuno fare anche una Controllo di Gestione per capire lo stato della manutenzione. Abbiamo visto a Roma cosa è successo in merito allo stato della manutenzione delle scale mobili della metropolitana, che alla fine è emerso che ci sono anche dei problemi dal punto di vista dei componenti. Quindi avere un così alto tasso di guasto vuol dire anche che forse ci potrebbe essere un problema legato alla componentistica, un problema legato alle modalità con cui sono fatte le manutenzioni, un problema legato al modo con cui vengono fatti i controlli sulle manutenzioni; un problema legato all’affidabilità complessiva del sistema è un problema che poi pagano i cittadini sulla propria pelle. Quindi, visto che si tratta di numeri che poi semplicemente andando a vedere la cronaca cittadina non rientrano, cioè è strano, se c'è quel dato di fatto, come mai abbiamo così tante scale mobili e ascensori non funzionanti? Chiederei, Presidente, di poter…, visto che non è qui presente in Aula, di fare una richiesta al Presidente Lubatti di organizzare una Controllo di Gestione per approfondire il tema delle manutenzioni delle scale mobili e degli ascensori della linea metropolitana 1 di Torino. SICARI Francesco (Presidente) Vuole replicare? No. |