Interventi |
UNIA Alberto Sì, grazie, Presidente. Ma ho ascoltato ovviamente la discussione ed è chiaro che il problema sappiamo benissimo quanto è serio, quanto soprattutto i cittadini dell'area siano in difficoltà da tempo, purtroppo. Quello che possiamo fare è muoverci all'interno di quello che ci consente la normativa e aumentare i controlli. Lo stiamo già facendo l’aumentare i controlli nei locali, però non è vero quello che è stato detto in Aula, non è vero che noi non ascoltiamo. Abbiamo fatto un percorso col progetto “Monica” che ci ha fatto confrontare con tutte le altre città citate prima dalla Capogruppo Artesio, tutte le principali città europee, dove il problema c'è ancora, in realtà, non è che è stato risolto, lo sapete benissimo. Per cui dire: “Prendiamo ad esempio gli altri”, che non hanno risolto il problema, mi sembra un po' quantomeno anomalo. Stiamo cercando comunque di prendere tutti gli esempi positivi, li stiamo inserendo all'interno di questa delibera che passerà in Commissione entro dieci giorni. Mi sono informato adesso, massimo dieci giorni riusciremo finalmente ad arrivare in Commissione, con tutte le modifiche che ci sono state segnalate anche dai cittadini e dai residenti rispetto al primo incontro che era stato fatto. Quindi non è vero che noi non ascoltiamo, non è assolutamente vero, però paragonare Trento a Torino è un po' diverso, cioè parliamo di due realtà completamente diverse. Io sono stato a Trento non più di due mesi fa, parliamo veramente di cose completamente diverse, sia come… Sì, è così, mi dispiace, è proprio una cosa diversa. Ma questo non vuol dire che uno non deve raccogliere il consiglio, che ben venga, il consiglio di provare a confrontarsi anche con le realtà dei consigli degli studenti, sempre che questa sia una delle strade giuste, una delle strade corrette. I controlli che vengono fatti, purtroppo si muovono all'interno di una normativa, lo sappiamo benissimo. Quando si decise nel luglio del 2006 di liberalizzare le licenze questo è stato risultato su tutta la Città e su tutte le città d'Italia, devo dire, che hanno problemi come questo, e stiamo cercando di porvi rimedio. Io credo che l'Assessore Sacco abbia fatto tutto quanto nelle sue possibilità, sempre dal punto di vista normativo, e cercato anche a volte di forzare, per quanto possibile, la mano. Credo che il Piano di risanamento acustico contenga al suo interno tutte quelle misure che possono aiutare e non risolveranno sicuramente il problema, possono aiutare, però, a mitigarlo e a ridurlo, cosa che mi auguro veramente per i cittadini che sono residenti in quell'area. Rimanderei la discussione, appunto, alla Commissione, proprio per cercare di definire quali sono i punti che i cittadini hanno portato alla nostra attenzione per far partire, per liberare finalmente questa delibera e iniziare il Piano di risanamento, mettendo in campo tutti i punti che vi sono inclusi all'interno. |