Interventi |
LO RUSSO Stefano Quanto tempo ho, Presidente, mi scusi? Quanto tempo ho a disposizione per intervenire? Grazie, Presidente. “Non esiste alcun patto anti movida. Stiamo elaborando un percorso partecipato che vede e vedrà momenti di confronto sia con i cittadini, che con gli esercenti per coniugare il diritto al riposo con il diritto al divertimento in una Città accogliente per i giovani. Come stiamo facendo anche per tutte le altre tematiche, presenteremo una volta ultimato il nostro progetto per la Città anche su questo tema”. Cit. Chiara Appendino, marzo 2016. Cit. sta per citazione, per chi, come dire… Allora, cercheremo di essere costruttivi, nel senso che ci rendiamo perfettamente conto della difficoltà dell'Assessore Sacco nel fornire una risposta a fronte di un’evidenza palese, che è quella, fondamentalmente, di una inefficacia totale e assoluta delle misure di contrasto alla malamovida. Non sono infinite le soluzioni, Assessore Sacco, per risolvere questo problema. La prima è prendere atto che in piazza Santa Giulia c’è una situazione di emergenza e non è una situazione ordinaria, è una situazione di emergenza. Essendo una situazione di emergenza, come peraltro capitò in anni passati a San Salvario, eh, non è che…, occorrono soluzioni che non siano, come dire, la elencazione burocratica che lei fa qui in Sala Rossa di tutti i suoi provvedimenti, le sue mitiche delibere, che fondamentalmente, con tutto il dovuto rispetto, sarei curioso di capire che tipo di efficacia, per usare un eufemismo, possono avere, ma invece hanno esigenze di avere azioni robuste. Il problema della malamovida non si pone prima di una certa ora, Assessore Sacco, ma si pone dopo una certa ora, quando fondamentalmente molti locali chiudono e piazza Santa Giulia diventa terra di nessuno. Arrivano i signori con le macchine, aprono i cofani delle macchine e iniziano a smerciare in maniera totalmente illegale e abusiva alcolici, bevande, e lì diventa terra di nessuno. Allora, se questo è un problema che vediamo solo noi, vale il suo approccio, delibera…, tutte le cose che ci ha detto in Aula oggi. Se invece c'è una presa di coscienza, guardi, non nell'interesse dell'universo mondo, nell'interesse di chi li ha anche diritto, voglio dire, a un riposo dopo una certa ora, non alle 10, nessuno vuole il coprifuoco e nessuno ha intenzione, come dire, di sollecitare azioni che vanno nell'ottica del coprifuoco, okay? Ma da lì a limitarsi a osservare da spettatore silente, convocare tavoli perfettamente inutili, adottare delibere perfettamente inutili e poi nella pratica non succede niente, non è un atteggiamento che ci sentiamo di condividere. Quindi in questo scorcio di mandato che le resta, a lei e alla Sindaca Appendino, la pregheremmo, per quanto possibile, ovviamente, di adottare, magari copiandole da iniziative analoghe, citate da, addirittura, in maniera evocativa e anche un po' provocatoria dalla Maggioranza, come esempi negativi, che però forse qualche cosa hanno anche avuto in termini di efficacia. Allora, c'è un tema: i delinquenti si contrastano come tali. Fine, fine, non è questione di divertimento. No si dice: “Lì ci sono oggettive situazioni di illegalità”. Allora ci fate la cortesia sulle oggettive condizioni di illegalità di intervenire come si deve e come si deve è con il presidio fisico delle Forze dell'Ordine. Siccome ogni tre per due siete in Prefettura, c’è sempre un Assessore o il Sindaco in Prefettura, occupatevene, occupatevene. Non chiediamo di fare una… Nessuno propone, come dire, di avere ronde che girano alle 10 di sera, ma che lì all'una di notte, quando chiudono i locali, diventi terra di nessuno e che ci sia uno smercio di alcolici completamente indisturbato, e dico alcolici per non dire altro, non va bene, non va bene. Allora vi pregheremmo, anche valle di questa ulteriore discussione sulla malamovida da Vanchiglia che si intervenga con fermezza e con durezza nel contrastare quelli che non sono più momenti di ludico e legittimo svago dei giovani, ma sono di fatto una totale e assoluta impunità che noi non ci sentiamo di condividere. |