Interventi |
TEVERE Carlotta Grazie, Presidente. Ma, sono rimasta un po' sorpresa leggendo l’interpellanza della Minoranza firmataria e innanzitutto ringrazio l’Assessore Pironti per la dettagliata, chiara e precisa risposta fornita della quale però chiedo la cortesia di poter avere copia. Devo, preliminarmente rilevare, come ancora una volta venga chiesta, come già successo tempo fa e in quell’occasione l’atto era però una mozione, una specifica sui compiti istituzionali della Polizia Municipale così come in passato si era parlato di strumenti che distrarrebbero la Polizia Municipale dai compiti che le sono propri, come far intendere che la Polizia Municipale debba svolgere unicamente alcuni compiti e non altri, peraltro non specificati oggi e nemmeno in allora. L’occasione è buona quindi ancora una volta per ribadire che oggi la Polizia Municipale ha compiti universali e le stesse qualifiche degli altri organi di Polizia. Inoltre, come ben sappiamo tutti, la struttura organizzativa del Corpo ha suddiviso…, ha previsto una suddivisione in reparti specialistici, tra i quali appunto il RIT, che hanno competenze su materie specifiche e quindi mi sorprende come si possa pensare di poter parlare di compiti come un approccio così generale. Fatta questa breve premessa, nel titolo dell’interpellanza si accenna ad un..., leggo testualmente: “Un nuovo compito per la Polizia Municipale di Torino” e nel testo, sempre leggo testualmente di nuovo: “Due nuovi strumenti digitali in dotazione alla Polizia Municipale della Città”. Però dalla risposta dell’Assessore Pironti si evince chiaramente che il RIT, Reparto Investigazioni Scientifiche Tecnologiche, in allora Nucleo Investigazioni Scientifiche Tecnologiche, svolga le sue attività, meglio descritte nella risposta, che non sto a ripetere, anche perché non ho le competenze tecniche, le svolga a partire dall’anno 2015, quindi ben cinque anni fa, inoltre stante l’importanza, l’utilità, ma soprattutto permettetemi di dire il pregio dell’attività del reparto, riconosciute ed apprezzate anche all’estero, due esempi che ha fatto anche l’Assessore, il progetto “Trivalent”, presentato la scorsa settimana e il progetto “Pactesur” solo per citarne, appunto, alcuni. In data 27 febbraio 2018, quindi due anni fa, il Comandante del Reparto era proprio stato audito in Commissione Legalità proprio per presentare le attività del Reparto, quindi erano note a tutti i Consiglieri nel 2018, ma ai Consiglieri che c’erano in allora anche a partire dal 2015. Durante la seduta era stato specificato, ed oggi ribadito dall’Assessore, che le piattaforme analizzano dati open per monitorare alcuni fenomeni, ma non dal punto di vista investigativo. Nulla a che vedere, dunque, con quanto asserito nel titolo dell’interpellanza e nel titolo dell’articolo dal quale trae origine, decisamente fuorviante, del “grande fratello”. Verrebbe da pensare male, ma, Presidente, lei sa che io non sono solita farlo, parrebbe un’interpellanza decisamente strumentale, personalmente invece ritengo e ringrazio l’Assessore per questo, sia stata l’ennesima occasione oltre alle sedute di Commissione Legalità nella quale abbiamo più volte ospitato i vari Reparti della Polizia Municipale descrivendo la preziosa attività che svolgono al servizio della Città e della collettività, da ultimo il giorno 4 febbraio del 2020, per presentare le iniziative che la Città ha organizzato per sensibilizzare sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, questo viene fatto, appunto, proprio per evidenziare le eccellenze e professionalità del Corpo delle quali sono molto orgogliosa e il cui operato mi auguro venga correttamente veicolato, grazie. |