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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-00514
"UN GRANDE FRATELLO CHE TI OSSERVA E CAPISCE COSA TI PIACE E COSA NO. UN NUOVO COMPITO PER LA POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO?" PRESENTATA IN DATA 6 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Ma io ringrazio l’Assessore Pironti per la risposta che ha dato e
riprendo in parte quello che ha detto la Consigliera Tevere, un’interpellanza strumentale
è frutto, forse, della non conoscenza di alcuni meccanismi che esistono all’interno della
rete, chi si occupa di rete da più di 20 anni, sa benissimo che negli ultimi anni il
sentiment analysis è fatto da tutti coloro che vogliono farlo perché esistono strumenti
più o meno gratuiti per poterlo fare e dire che la Città di Torino tramite il suo Corpo dei
Vigili Urbani si prenda e si appropri di dati privati è una castroneria non da poco per il
semplice fatto che quando i cittadini fossero invece istruiti ad utilizzare i social media, i
social network o qualunque altro strumento per pubblicare le proprie sentiment,
dovrebbero sapere che quel dato lì, ad un certo punto è diventato pubblico, come
pubblici sono alcuni post di rappresentanti politici che, evidentemente, appunto, non
conoscendo bene vedo che anche riescono a dare un sentiment di quello che all’interno
dello stesso partito cambia rispetto a questi temi. Basterebbe leggersi appunto questi
post pubblici e poi basta fare due ricerche, i nomi, cognomi, eccetera. Io ritengo che
quest’operazione specialmente parlando, ad esempio, dei fenomeni di bullismo, di
cyberbullismo, di fatti anche gravi, siano assolutamente un compito che l’ente pubblico
deve fare. Quello che io, ad esempio, ho più volte riconosciuto come un grave, invece,
difetto di altre situazioni, non parliamo di situazioni italiane, come quelle americane,
dove le grandi società si stanno appropriando anche di dati medici privati, questo
proprio perché in quel frangente la sanità non è pubblica, diventa un fatto privato e le
società private ci fanno delle analisi, Big Data Analytics con l’intento ovviamente di
farci lucro, ecco, qui non c’è del lucro, qui c’è un’analisi di quello che può essere un
fenomeno che nel caso specifico, credo, della Polizia Municipale si riferisca ad un
fenomeno che possa sfociare eventualmente in situazioni critiche anche…, senza
arrivare al terrorismo, ma anche solo relative a fenomeni come recentemente purtroppo
stiamo assistendo, io stesso ho fatto con degli strumenti molto semplici, gratuiti quello
che il sentiment analysis, ad esempio, su temi dell’immigrazione, sui temi della salute,
sui temi della discriminazione in base a dei fattori, fonti recenti, coronavirus, la
comunità cinese, eccetera. Ecco, quindi sono strumenti che tutti possono utilizzare,
adesso fare un’interpellanza su queste cose per cercare di andare sempre contro
l’Amministrazione, tra l’altro su una cosa che è stata deliberata dalla precedente, lo
trovo un po' anacronistico, poi per carità veniamo qua, ci raccontiamo, la gente
percepisce alcune forze politiche sono più brave a lavorare sul sentiment coi giornali,
perché è finito qua, sul numero loro escono, fanno dichiarazioni, le nostre dichiarazioni
non vengono mai prese, ma va bene così, dopodiché, è chiaro che lavorare sul sentiment
in questa maniera è facile, è come un po' sparare sulla Croce Rossa, ecco, adesso verrà
registrato, questo finisce nell’analisi sparare, bisogna fare attenzione a quello che uno
dice, effettivamente. Io mi preoccuperei piuttosto e di questo ringrazio la Polizia
Municipale, sicuramente l’altro giorno in Commissione è stato chiesto di poter visitare
il Nucleo specifico, tra l’altro a mia richiesta non c’è problema di privacy, perché sono
tutti dati anonimizzati, non c’è, come dire, un dato che sia riconducibile ad una persona,
io con questo vorrei tranquillizzare, a differenza di qualcun altro i cittadini, sono dati
che loro volontariamente mettono on-line, nome e cognome, vengono anonimizzati per
analizzare i fenomeni. Ecco, dicevo fare piuttosto con la Polizia Municipale nelle scuole
quella che è una fase di prevenzione e di spiegazione di cosa noi andiamo a pubblicare
quando scriviamo qualcosa sui social, perché quello sì che è importante, perché quello
poi dà credito a tutta una serie di azioni che possono anche sfociare in azioni, come dire,
legali nei confronti di persone, perché magari io scrivo delle cose che mi espongono a
querela, piuttosto che mi espongono a determinate azioni legali da parte di terzi. Una
delle grandi… ad esempio, una delle grosse analisi che si fa in questo senso è sui dati
dei pedofili, io ho assistito… ho, come dire, preso atto, di alcuni studi fatti sull’analisi
dei pedofili e sono cose interessanti, perché, ad esempio, anche mettere una foto del
proprio figlio sui social, aperta a tutti, espone la mia famiglia, se dovessi farlo, io,
ovviamente, sono un po' più attento, e anche quella di altre, perché poi ci sono le foto
delle classi, le foto delle feste dove uno mette foto di chiunque, beh, quella cosa lì non è
da fare, questa cosa qui andrebbe spiegata. Allora piuttosto colgo l’occasione
dell’interpellanza, per chiedere alla Sindaca e alla Giunta, eventualmente, poi anche con
la Commissione Legalità, con la Commissione Smart City di fare un focus, invece, su
quello che noi dovremmo andare ad insegnare ai giovani nelle scuole, si fa già tanta
attività di prevenzione, ma con la Polizia Municipale, non solo ai giovani eh, perché
poi...

MENSIO Federico
Sì, anche con gli adulti, proprio per spiegare che cosa noi andiamo a pubblicare sui
social, come viene utilizzato e vi assicuro che la Polizia Municipale non la utilizzerà per
fare chissà che cosa, ma per…, come dire appunto, salvaguardare e tutelare l’interesse
di tutti i cittadini di Torino.

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