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LAPIETRA Maria (Assessore) In quest’interpellanza mi viene chiesto quali scenari previsionali contabili siano stati considerati per inserire a bilancio 2020 e 2021 le cifre rispettivamente di 3,8 e 6 milioni di euro. Le entrate derivanti dall'entrata a regime della nuova ZTL Centro Aperto inserita nel Bilancio di previsione finanziaria sono state quantificate partendo dai dati relativi agli attuali dati di ingresso indicati in uno studio di fattibilità per la realizzazione di una piattaforma per la gestione integrata dei diritti di mobilità, realizzato per la Città da 5T. Partendo dall'attuale numero di ingressi giornalieri in ZTL quantificati in una giornata tipo e in orario scolastico, calcolato in un periodo corrispondente al tempo di vigenza della nuova ZTL Centro Aperto, è stato prudentemente ipotizzato un completo utilizzo dei parcheggi in struttura, eventualità che non prevede incassi per la Città e che consente l'accesso alla ZTL al costo corrispondente all'effettivo orario di sosta. Quindi non so se mi sono spiegata, quindi supponiamo la saturazione totale dei parcheggi struttura proprio perché non ci sarà un utilizzo legato al ticket. Il valore restante, ovvero quello che corrisponde al residuo numero di potenziali accessi alla ZTL è stato cautelativamente ridotto di un terzo, ottenendo di conseguenza il numero stimabile di accessi giornalieri mediante acquisto del ticket. Sono stati quindi esaminati due ipotesi, di minima e di massima, in relazione alla tariffa media del ticket. Allora, ricordando che a seconda del valore delle emissioni faremo pagare un ticket che varia da 0 a 5 euro per il calcolo è stato usato un ticket medio di 3 e di 4 euro, ottenendo due possibili valori che rappresentano l'incasso giornaliero. Le cifre di 3,8 e 6 milioni di euro inserite rispettivamente nei Bilanci di previsione finanziaria degli anni 2020 e 2021 rappresentano i ricavi al netto delle spese di gestione delle due annualità, in considerazione del numero effettivo di mesi di operatività del sistema nello scenario di minima. Quindi per essere più cautelativi possibili, abbiamo usato queste tre ipotesi, che tutte le persone saturino dapprima i parcheggi in struttura, che le persone rimanenti siano ridotte di un terzo e che tutti paghino in media 3 euro, cosa praticamente impossibile, ma proprio per essere cautelativi abbiamo usato lo scenario di minima. Con questo scenario di minima la cifra totale dell'anno sono 6 milioni, che è stata messa nel 2021, supponendo l'intero regime dell'anno, invece per il 2020 3,8 milioni. Sono stata chiara? Perché so che non posso poi rispondere dopo e ho paura di non poter replicare. La domanda numero 2): “Quale siano le basi scientifiche e/o sanitarie che fanno ritenere vantaggioso in termini ambientali, in quanto contribuirebbe a limitare le emissioni complessive da trasporto veicolare, l'introduzione di una congestion charge come quella che la Giunta vuole applicare”. In merito all'introduzione di una congestion charge preme evidenziare che la Commissione Europea ha avviato due procedure di infrazione che sono attualmente pervenute ad una fase avanzata del loro iter, riferimento alla Corte Europea di Giustizia, infrazione del 2017 per la violazione dei valori limite del materiale particolato PM 10 e invio del parere motivato di infrazione sempre del 2017 per la violazione del valore limite del biossido di azoto. Per fronteggiare tali criticità in data 9 giugno del 2017 a Bologna è stato sottoscritto dal Ministero dell'Ambiente e dai Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto un nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria del bacino Padano, strumento finalizzato a definire, in un quadro condiviso, importanti misure addizionali di risanamento da inserire nei piani di qualità dell'aria ed applicare in modo coordinato e congiunto nel territorio del bacino Padano. La Regione Piemonte ha pertanto dato attuazione agli impegni previsti dall'accordo padano, inserendo il Comune di Torino nell’elenco dei Comuni interessati all'adozione dei provvedimenti contenuti nello stesso accordo e con successiva DGR del 2018, del 18 maggio 2018, ha confermato che il Comune di Torino rientra tra i Comuni piemontesi dove persiste il rischio di superamento dei valori limite di qualità dell'aria. Il 5 giugno del 2017 la Regione Piemonte ha adottato la proposta di Piano Regionale per la qualità dell'aria dando mandato alla Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio di predisporre le azioni volte al proseguo della procedura di VAS. L’autorità competente per la VAS, struttura incardinata presso il Settore Regionale Valutazioni Ambientali e procedure integrate dalla Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio, ha espresso il proprio parere motivato con le indicazioni e le raccomandazioni descritte dettagliatamente nella relazione istruttoria predisposta dall'organo tecnico regionale. L’autorità precedente, in collaborazione con l'autorità competente per la VAS ha provveduto quindi alle opportune revisioni della proposta di Piano Regionale per la Qualità dell'Aria, tenendo conto delle risultanze del suddetto parere, al fine di superare le criticità evidenziate nel corso del processo di valutazione e migliorare i profili di sostenibilità ambientale dello stesso. Nella stesura definitiva del Piano Regionale per la qualità dell'aria, realizzata con il supporto tecnico-scientifico di ARPA, sono incluse specifiche misure, misure di piano, tra le quali la numero 14 che indica la congestion charge, che rappresenta specificatamente per la Città di Torino una misura finalizzata al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente. Unitamente all’intervento denominato “congestion charge”, il Piano di Qualità dell'Aria prevede inoltre la possibilità di estendere le zone a traffico limitato, ZTL e aree pedonali, con delle azioni sulla regolamentazione e gestione della sosta a raso e di struttura atte ad ottenere anche una riduzione della congestione, consentendo, anche attraverso l'integrazione delle politiche pubbliche, la riorganizzazione degli spazi urbani con conseguente miglioramento della qualità della vita nell'ambiente urbano, inteso come miglioramento della vivibilità delle Città, del benessere dei cittadini e turisti, delle competitività delle imprese. Ricordo peraltro che gli interventi assumono una natura di tipo prescrittivo, definendo una calendarizzazione per i Comuni soggetti all'adozione del PUMS entro il 31/12 del 2022, estensione della ZTL ad almeno a 70% della superficie dei centri storici o di altra caratteristica tipologico urbanistica da individuale, entro il 31 dicembre 2030 estensione della ZTL al 100%. Noi abbiamo peraltro l'obbligo, di fatto è inserito nel project financing, di monitorare se con questo, diciamo modello di congestion charge e ZTL, riusciremo ad avere dei benefici e quindi è inserito proprio nel project financing una parte cospicua di monitoraggio e di possibili revisioni se non dovesse essere sufficiente il modello. Quindi qui abbiamo parlato di un ticket che varia da 0 a 5 euro, quindi verificheremo volta per volta. Il punto 3, invece, perdonatemi, ma io proprio non riesco a capirlo, quindi non riuscendo a comprendere il punto 3 e non potendo replicare, faccio fatica a rispondere. Mi viene chiesto se: “Alla luce del fatto che una valutazione analitica dei benefici indotti della misura e del fatto che le associazioni dei commercianti si sono espresse con giudizi marcatamente negativi, non ritengano utile rivedere gli aspetti applicativi del progetto Torino Centro Aperto”. Non riesco a capire la prima parte, quindi ho paura di rispondere una cosa sbagliata. Magari se mi fa una domanda scritta e poi le rispondo per iscritto. Per quanto riguarda i commercianti, non sono gli unici interlocutori. Ovviamente i tavoli sono stati fatti con tutti gli utenti di Torino Centro Aperto. Sono state fatte molte revisioni. Per quanto riguarda proprio il commercio abbiamo trovato un modello che non chiudesse la ZTL 12 ore, ma che favorisse il commercio tant'è che non ci sono arrivate, non sono pervenute proposte alternative e per ultimo, proprio insieme ai commercianti, abbiamo apportato questa modifica del modello e cioè di utilizzare i parcheggi struttura al di fuori di Torino Centro Aperto e al di fuori del ticket. Quindi le persone che vogliono stare anche solo 20 minuti in centro, possono farlo utilizzando i parcheggi struttura. Quindi sicuramente è stato mediato coi commercianti e con tutti gli altri utenti. Adesso non voglio essere lunga a raccontare ogni modifica che è stata fatta con ogni tavolo di concertazione, però la prima parte della domanda, sono spiacente, ma proprio non la capisco. |