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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2019-04718
(MOZIONE N. 7/2020) "LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PUR (PIANO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE) PER LA CAVALLERIZZA REALE" PRESENTATA IN DATA 31 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Sì, è un po' surreale questo dibattito oggi. Mi sembra che stiamo
discutendo un po' della foglia di fico che il Movimento 5 Stelle si vuole mettere per
salvare la questione della Cavallerizza, in realtà per salvare una diatriba interna alla
Maggioranza che consente a questa Consiliatura di poter procedere su un argomento
piuttosto spinoso, che peraltro è stato affrontato fin dall'inizio della Consiliatura. Oggi
ho sentito da parte dei colleghi della Maggioranza alcune ammissioni, quasi dei mea
culpa sul fatto che sia mancata una capacità di progettualità. Sono state usate frasi come
se ci fosse stata una volontà di intervento pubblico, è mancato il coraggio, è mancata la
visione politica. Questa volta questo termine non è stato usato dalle Minoranze, ma è
stato addirittura usato dalle Maggioranze. “L'incapacità di una progettazione a pensare a
dei concorsi di idee internazionali, ma finalmente qualcosa si muove e sono stati buttati
via dei soldi”. È stato anche fatto appello dalla Capogruppo al fatto che bisogna fare
ricorso alle risorse pubbliche, chiedendo a livello di governo. Ma questo è quello che in
fondo io mi aspettavo da quattro anni, francamente, cioè la mancanza di una
progettualità, consentitemi, la mancanza di una visione è proprio quello che si è
rimarcato più volte e che io pensavo potesse essere frutto di un serio lavoro che fosse
portato avanti con le istituzioni culturali della Città per capire qual era il futuro di
questo bene, per poi avere una progettualità di livello e poter accedere e chiedere
finanziamenti a quegli investitori che invece oggi bussano alla porta con delle proposte
loro. Dov'è la Città? Ci si chiede. Questo è proprio il tema. Certo, ci voleva un'idea
forte, ma voi avete preferito spendere questi quattro anni a supporto di quello che era
l'attività dell'ex Assessore Montanari, ma la Sindaca in questo non si è mai espressa,
non l’abbiamo mai vista metterci la faccia sulla Cavallerizza, avete preferito spendere
questi quattro anni negli “agorà” che erano stati promossi e mantenere questa riserva,
come fosse una riserva indiana, a favore di quelli che erano gli occupanti, che quindi
potessero mantenere questa attività all'interno, nell'ottica di costruire un percorso sui
beni comuni, che sicuramente andava fatto, ma non aveva nulla a che vedere con quel
compendio, proprio per la natura di quel bene, per l'ingenza degli investimenti che erano
previsti, perché il fatto che occorressero 100 milioni per la decartolarizzazione e per gli
investimenti necessari al recupero del bene, non è una novità che si scopre oggi, perché
Compagnia ha fatto due conti, era una cosa che era ben nota prima. Quindi cosa
succede, come sempre, quando non si gestiscono le situazioni, che hanno delle criticità
intrinseche, ovviamente poi le cose precipitano e peraltro dal punto di vista anche della
sicurezza non è che non abbiamo mai sollevato le questioni. Quindi quando poi a
novembre scoppia l'incendio, il Prefetto Palomba dichiara lo stato calamità, succede
quel che succede. Per fortuna viene sgomberato il bene senza delle particolari criticità,
delle particolari conseguenze e adesso, nel nulla totale di una capacità di progettazione,
c'è questa dichiarazione di interesse da parte di una serie di soggetti, tra cui ovviamente
anche soggetti privati. Cosa dobbiamo fare a questo punto? Niente, io credo che
Torino…, e qui il tema è già stato sollevato, anche quello del rapporto della Città con la
Compagnia di San Paolo, allora io non credo che una città come Torino possa fare a
meno delle fondazioni bancarie, che peraltro nello Statuto perseguono una finalità di
utilità sociale per favorire sviluppi, quali, quello culturale, sociale con le redditualità
derivate dal proprio patrimonio. Il problema è la capacità di interlocuzione con le
fondazioni bancarie, di avere un atteggiamento meno passivo e invece più
interlocutorio. Noi ricordiamo che la Sindaca Appendino appena eletta voleva la testa
dell'attuale Presidente della Compagnia di San Paolo. Poi mi sembra che l'atteggiamento
sia leggermente mutato nel prosieguo, ci sia stato un allineamento un pochino più
deciso anche ai voleri della Compagnia, che peraltro ha investito cifre significative dal
punto di vista sociale, sul punto di vista culturale, ma il problema di nuovo ha risolto,
come è stato ricordato da chi mi ha preceduto, soluzioni molto critiche come quella del
MOI, in cui di nuovo sono state messe risorse notevoli da parte della Compagnia. Ma
l'interlocuzione con la Compagnia ancora una volta sulla Cavallerizza è mancata
completamente, quindi un piano condiviso che mantenesse anche quell’unitarietà di
intenti per il compendio sotto il profilo culturale, ma soprattutto pensasse alla
successiva gestione degli interventi di continuità degli obiettivi che ci eravamo posti, è
veramente non pervenuto, cioè francamente su quello, al di là di quello che Montanari ci
disse, “ Faccio io le tre paginette”, ricordo in questa sede, in questa Sala non più di due
anni e mezzo fa, tre anni fa, e vedremo quale sarà il progetto. Se quello era il progetto di
livello, se quella era la grande capacità poi di visione, francamente siamo rimasti un
pochino delusi. Quindi questo ci aspettavamo. Oggi la mozione che andiamo a votare, e
che vi voterete…

TRESSO Francesco
Sì, vado a concludere. Anch’io non ho, francamente, intenzione di piegarmi a questi
giochini e andare a dare un voto a una mozione che francamente di per sé non
rappresenta nulla, è solo il colpo di coda di una parte della Maggioranza che si sente
tradita, ma lo capisco, anche giustamente, che si arrocca su posizione oltranzistiche
perché vorrebbe che la Cavallerizza totalmente fosse adibita ad uso collettivo. Bene,
peccato che però su questo non è stato capito come si sarebbero trovati i fondi, non è
stata capita qual era la visione. Ripeto, non è stata neanche gestita la possibilità di dare
poi una capacità di una gestione successiva del bene che andasse in quella direzione.
Quindi mi sembra che oggi vi siete fatti voi…, insomma, questa mozione, la fate per
cercare di salvare all'interno la capacità di mantenere, anche se in maniera un po' fragile,
questa Maggioranza, noi staremo ad assistere e speriamo solo che in futuro ci siano
delle possibilità per questa Città di trattare beni di quel valore, di quella natura,
patrimonio dell'UNESCO, con un approccio un pochino più di livello, con un approccio
po' diverso. Grazie.

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