Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora passo all’interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202000013/002, gli interpellanti sono i Consiglieri Tresso, Foglietta e Patriarca. Risponde l’Assessora Leon - che prego di segnarsi - all’oggetto: “Lo strano caso della Biblioteca Carluccio: siamo al teatro dell’assurdo” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, le do subito la parola. LEON Francesca Paola (Assessora) Buon pomeriggio. Allora, l’interpellanza pone tre domande, alle quali mi accingo a rispondere. “Se considerino l’apertura di una biblioteca civica uno dei servizi essenziali che la Città deve fornire ai quartieri, specie quelli più periferici”. Ovvio che sì, questa Amministrazione, sin dall’inizio del mandato, ha lavorato dando supporto alla filiera cittadina del libro e della lettura, in accordo con librai, editori, festival, eventi, progetti nazionali e locali in stretta connessione con le biblioteche civiche, che sono il presidio culturale e primario servizio di promozione della lettura. Per l’Amministrazione la lettura è una competenza strategica su cui lavorare ed è da rafforzare per promuovere il benessere e la crescita individuale con un’attenzione al tema, come testimonia l’organizzazione di manifestazioni, in cima alle altre, ovviamente, il Salone Internazionale del Libro, “Torino che legge”, “Portici di carta”, “Leggermente”, “Passaggio a Nord Ovest”, solo per citarne alcuni. Con la firma del Patto per la lettura, nel 2018, numerosi soggetti si sono impegnati in modo permanente per definire politiche e progetti di promozione del libro e della lettura, per operare cambiamenti e determinare processi di sviluppo. Tra gli obiettivi anche la promozione della lettura nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di ripose e a domicilio per favorire la coesione sociale, il rapporto intergenerazionale, il benessere individuale e sociale; la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro nelle periferie e luoghi inconsueti, mercati, piazze, parchi; la lettura digitale; il dialogo interculturale, il coinvolgimento delle aziende e del privato sociale in progetti specifici e la valorizzazione di processi di welfare aziendale attivi in città. Le biblioteche civiche che coordinano e promuovono l’attuazione del patto sono centri aggregativi sul territorio, svolgono un fondamentale ruolo sociale nei quartieri, sono sentinelle a contatto diretto con i cittadini e i loro bisogni culturali e sono spazi condivisi, aperti a tutti. Con il Patto per la lettura è in atto un percorso che sostiene e alimenta l’entusiasmo e la volontà di incontrarsi e di una comunità che apprezza la lettura. In questa dimensione l’aver potenziato il Servizio Bibliotecario Pubblico con il Bibliobus, portando in maniera capillare nei quartieri libri direttamente ai cittadini è uno dei tasselli di un mosaico che stiamo man mano arricchendo. “Se intendano mantenere quanto dichiarato nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle alla voce Cultura - biblioteche: ‘impegni presi con i cittadini contribuenti, in particolare l’apertura a tempo pieno di tutte le Biblioteche Civiche con riorganizzazione e riqualificazione del personale’”. Allo stesso modo e d’accordo con la disponibilità di bilancio, la Città di Torino è impegnata, come già espresso nel DUP, nel PEG degli anni precedenti e in quelli prossimi, nella riorganizzazione del Servizio biblioteche, con l’obiettivo di compierlo entro la fine del mandato. Nelle linee strategiche del ’20 ci sono espressamente, ad esempio, la riorganizzazione del sistema bibliotecario, la valorizzazione del sistema in connessione con il sistema bibliotecario metropolitano, con un ripensamento delle funzioni dei servizi, nonché la conclusione del percorso, non solo della nuova immagine coordinata delle biblioteche, la messa on-line del nuovo sito, entro questa primavera, in occasione della manifestazione “Torino che legge”, ma avendo anche realizzato, nel corso dell’anno scorso, un percorso di formazione interno di aggiornamento e di ripensamento strategico del ruolo del bibliotecario all’interno della città. “Quale sia la data certa della riapertura della Biblioteca Carluccio”: gli uffici tecnici del Settore Edilizia Municipale hanno anticipato al nostro servizio l’esito negativo delle ultime verifiche ambientali effettuate nei locali della Biblioteca civica Luigi Carluccio confermando l’assenza di aerodispersione di fibre vetrose. Di tale esito stiamo aspettando ancora la formalizzazione. Tale verifica si era resa necessaria poiché a seguito delle infiltrazioni d’acqua, che hanno interessato l’edificio durante i nubifragi del 21 novembre scorso, si era dovuto intervenire sul controsoffitto e sulla pellicola di confinamento delle fibre sottostanti effettuando successivamente un ripristino. Gli interventi sul tetto saranno oggetto della manutenzione straordinaria a cura del Servizio Edifici Municipali che provvederà ad approvare il progetto in primavera e ad appaltare i lavori dopo l’estate. Conseguentemente gli interventi potranno essere fatti a fine 2020. Nel frattempo si confinerà la zona soggetta a infiltrazioni in caso di pioggia rendendola non accessibile al pubblico e ai dipendenti. Si può quindi procedere con i lavori di riallestimento in sicurezza. Sono previsti, nei prossimi giorni, la consegna delle sedie e il montaggio dei tavoli, cui seguirà il posizionamento sugli scaffali dei 15.000 volumi di libri per adulti e ragazzi. Gli scaffali sono su ruote per essere facilmente spostati in occasione di incontri, conferenze e presentazioni. L’allestimento scelto consentirà all’occorrenza di implementare il numero di posti a sedere e la dotazione documentale. I lavori di completamento dell’allestimento interno, compreso il posizionamento dei PC per il personale e il pubblico, dovrebbero concludersi entro i primi di marzo, così mi dicono gli uffici, e le biblioteche civiche torinesi potranno godere, a favore, a sostegno della riapertura della Biblioteca Carluccio, dei fondi che le biblioteche hanno vinto tramite il bando del MIBACT, Bando Cultura Futuro Urbano “Biblioteca casa di quartiere”, i cui fondi serviranno per migliorare l’allestimento interno e accompagnare la riapertura della sede, con attività sul territorio, azioni di partecipazione della comunità e del terzo settore. Sto aspettando che gli uffici mi diano l’esatta indicazione della data di riapertura. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Assessora. Collega Tresso, prego. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Assessora, io prendo atto di tutte le risposte articolate che lei mi ha dato e non posso che essere soddisfatto della volontà espressa dall’Amministrazione in merito ai due punti dell’“impegna”, in cui lei c’ha articolatamente descritto quelle che siano le intenzioni di volere potenziare il sistema bibliotecario, di puntare alle figure strategiche che questo costituisce. Lei ha parlato di benessere individuale, della necessità di arrivare a delle aperture a tempo pieno, di lavorare sul ruolo del bibliotecario, quindi immagino anche sulla formazione, tutti elementi che mi trovano assolutamente concorde. Lei sa che avevo già fatto anche delle interpellanze, avevo anche condiviso la mozione del collega Giovara su questo e che quindi ritengo, e credo di averlo dimostrato anche in questi anni, che il sistema bibliotecario sia uno degli elementi su cui puntare, non solo dal punto di vista culturale, ma proprio di raccordo e di presidio culturale e sociale delle zone più periferiche. Però questo, abbia pazienza, contrasta un poco, da un lato, con i tempi che lei ha espresso, perché, francamente, su un tema del genere, la Biblioteca Carluccio, che è 30 anni che è attiva e che rappresenta un presidio importante per la Circoscrizione 3, che da cinque anni è chiusa, perché sono cinque anni che è chiusa, in cui si sono susseguiti una serie di elementi, per carità, che forse non erano tutti ampiamente prevedibili a priori, ma non stiamo parlando di un compendio dell’importanza dalla Cavallerizza. Onestamente, io la conosco, quella..., cioè anche strutturalmente, anche da un punto di vista architettonico. Ci sono le fibre, certo, c’è l’amianto, cioè, ma non stiamo parlando di un elemento così impossibile, tale da dover pensare, come lei ci dice oggi, che i lavori verranno comunque appaltati, e se va bene dopo l’estate. Quindi vuol dire che neanche…, sì, questo ha detto, ha detto a verbale, dopo l’estate ha parlato di lavori e quindi se va bene entro la fine del 2020. Quindi, un altro anno ancora ci prendiamo. Ma, insomma, adesso io ho sentito male? Allora, per favore, mi ridica quello che ha detto. Lei ha detto: “Dovremmo chiudere la parte di progettualità per poter essere in grado di appaltare i lavori dopo l’estate e se va bene entro la fine 2020”, questo ha detto a verbale. Allora. Francamente, questa non è una risposta che può essere accettabile, dopotutto quello che è stato passato, dopo lei e la Sindaca che in maniera trionfale avete già detto più di un anno fa che avreste riaperto, rimandiamo di un anno e adesso rimandiamo di un ulteriore anno. A me francamente non sembra una risposta accettabile. Quindi, io dico intanto una breve puntualizzazione, tutto bene che puntiamo sul benessere individuale legato alla lettura come competenza strategica, è un insieme di grandi dichiarazioni e di prospettive, di cui non posso che essere soddisfatto e contento. Però, poi quando in bilancio sappiamo che sono stanziate unicamente le cifre che possono corrispondere a mantenere l’apertura dei giornali dell’emeroteca, ma non c’è un Euro in questo momento per il patrimonio librario, allora capisci che questo cozza un po’. Io propongo anche un emendamento in bilancio che non cuba milionate, ma cuba poi poche centinaia di migliaia di Euro e non si ha la forza di portarlo avanti. Ci vedremo nei possibili, poi, assestamenti. Allora ci vuole un po’ di coraggio, quando poi se questo corrisponde al programma della Giunta, diamo anche azioni concrete per farlo vedere. Non basta solo dirlo e proclamarlo, bisogna poi dare coraggio e robustezza alle cose che si vogliono promulgare. Quest’anno lei sa bene che è stato decurtato del 50% quello che era l’acquisto del patrimonio librario. Lei sa che se perdiamo l’acquisto del patrimonio librario non è un servizio che poi si recupera, perché quel gap rimarrà. E allora è fondamentale sancire, già in fase di predisposizione del bilancio preventivo, che quella è l’attenzione che si vuole dare, se davvero questo riveste un ruolo centrale. Appunto, ringrazio che non sta a sentire me, ma parla col suo collega. Assessore, io sto parlando a lei, quindi chiederei un po’ di rispetto, per favore. Allora guardi me quando le sto parlando, sto parlando con lei. Quindi ne parli prima, a Rolando, in fase di bilancio preventivo. Forse è più utile che ne parli prima, che non adesso, dicendo: “Guardi che su questo noi vorremmo veramente mettere la focalizzazione”. Io abbasso i toni, però, abbiate pazienza, quando uno parla, dà un po’ fastidio vedere che non si ascolta. Lo dite anche voi, quindi, se permettete, lo pretendo anch’io, tutto qui. Ciò detto, io ritengo che, come dico, la cosa fondamentale in questo momento è poter dare dei tempi che siano certi. Lei non ce li dà perché, dice, si prende ancora un anno, sostanzialmente. A me sembra che questo sia assolutamente inaccettabile. Secondo la nuova prassi, io non posso chiedere adesso un approfondimento. Quello che farò sicuramente invece è chiedere, perché credo che abbia senso, che si possa provvedere a fare un sopralluogo, in modo che abbiamo anche come Consiglio Comunale e come Commissione, di questo mi farò carico con il Presidente della V Circoscrizione, di poter andare a verificare lo stato dei lavori. Lo faremo quando magari siamo un attimino più avanti, siamo in grado di avere un quadro più completo, per avere delle garanzie un pochino migliori su quelli che sono i tempi di apertura, perché, al di là del fatto di avere gli scaffali, di avere una rifunzionalizzazione, bisogna capire quando si può davvero entrare, operare all’interno di quella biblioteca, e, speriamolo, con orari che consentano davvero di avere un’apertura a tempo pieno, come lei oggi ci ha promesso, che entro la fine della Legislatura si dovrà arrivare. Questo è quello che noi ci auspichiamo. Però io mi riserverò di continuare a insistere a una verifica, un monitoraggio puntuale, e su questo chiedo, appunto, che sia poi eseguito un sopralluogo, perché questo ci darà modo di capire meglio e di avere una tempistica un pochino più definita, che francamente mi aspettavo oggi, visto che questo risale a novembre, dopo che era stata già procrastinata per due volte la riapertura, avremmo avuto in maniera un pochino più esplicita. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie. Io, prima di andare avanti, ho una richiesta esplicita dell’Assessore Leon di chiarimento rispetto a una possibile incomprensione. Quindi, se il collega Tresso è d’accordo, darei trenta secondi, se lei è d’accordo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non è d’accordo. Potrete approfondire nella sede opportuna. |