Interventi |
MONTALBANO Deborah Grazie, Vicepresidente. Allora, Assessora, io la invito a rileggere la risposta che ci ha letto qui in Aula. Lei, motivando la decisione di trasferire il complesso Gianelli nella sede della Turoldo, ha citato adesso qui a verbale tutta una serie di necessità; necessità, bisogni che fanno riferimento solo ed esclusivamente a quelli che sono in questo momento i bisogni dei CPIA, non ho sentito dire una parola, che fosse una, sulle esigenze, sui bisogni, invece, del territorio interessato e cioè del quartiere Vallette. Non ha detto una parola. Allora, io ricordo molto bene che c’è stato un unico momento di confronto, quello in Assessorato che lei ben ricordava, dove ero presente; lo ricordo bene perché è avvenuto a seguito di una mia richiesta di incontro, quindi è stato il mio lavoro che ci ha portato a metterci allo stesso tavolo, ed è stato anche l’unico momento, perché se no non sarebbe avvenuto neanche quello. Il quartiere ha organizzato un’assemblea pubblica, è stata invitata, ha mandato una comunicazione e si è sostanzialmente sottratta a quel confronto. Quello stesso quartiere oggi è qui sotto ed è qui sotto proprio perché denuncia che qui qualcuno ha preso una decisione senza condivisione, senza partecipazione, sulle teste di un intero territorio, perché è questo quello che è successo. Si è deciso che il complesso Giulio Gianelli sarà trasferito il prossimo anno alla Turoldo, nei suoi uffici, in Assessorato senza consultare e interfacciarsi minimamente con quel territorio. Ora, io sono molto orgogliosa anche della modalità con cui il territorio, e quindi il quartiere Vallette, sta portando avanti questa protesta, perché, vede, sempre dalla sua risposta ciò che si evince è che c’è stato anche un tentativo, anche per come lei conduce questo dialogo e definisce le ragioni di questa decisione, c’è stato un tentativo di creare una certa conflittualità tra il CPIA che è una realtà che lo stesso quartiere non rinnega e che vorrebbe anche ospitare e invece le famiglie e i docenti e tutta la realtà territoriale del quartiere che però non è d’accordo nel rinunciare ad una delle proprie scuole. Ora se noi prendiamo delle decisioni e queste decisioni si muovono solo sulle osservazioni di quelli che sono i numeri o le iscrizioni che peraltro, vi do una notizia, anche su questo al momento mi pare, Assessora, che anche qui siete stati smentiti perché avevate detto che quest’anno sicuramente ci sarebbe stata un’ulteriore riduzione delle iscrizioni e invece la scuola Gianelli ha prodotto le stesse iscrizioni dell’anno scorso, dell’anno precedente, anche il prossimo anno ci sarà una prima esattamente coerentemente con l’iter delle iscrizioni di tutti questi anni, ma non è solo questo il punto. Non è vero che non ci saranno delle criticità alla Turoldo, perché ad esempio gli spazi della mensa sono molto ridotti e per ospitare entrambi i complessi che andrebbero a convivere in uno stesso complesso, sicuramente anche la pausa pranzo non potrà essere fatta in maniera contemporanea, bisognerà sicuramente farla in momenti diversi e anche lì, visto che poi parliamo spesso anche degli operatori ATA, sicuramente anche a livello di personale bisognerà lavorare per avere un impegno maggiore, ci saranno problemi per quanto riguarda anche la gestione della palestra. Quindi non è vero che questa convivenza sarà, diciamo così, idonea, che tutti si troveranno bene, che ci saranno anche tanti spazi, i laboratori non saranno sacrificati, lì ci sono delle situazioni anche, lei questo lo sa, lo sa molto bene, ci sono delle situazioni anche molto complesse che laddove abbiano un accompagnamento sanitario, noi abbiamo dei bambini in quei complessi scolastici che hanno bisogno di poter operare in un’aula da soli ad esempio. Allora, Assessora, sa che cosa manca in tutto questo? Guardi, lo ha detto fuori microfono il Consigliere Magliano, che ringrazio, allora, manca la politica, manca la politica, io so che lei è un bravo tecnico, però un tecnico guarda i dati, le iscrizioni, l’ottimizzare i costi ed è il suo lavoro, ci sta. Il politico si pone, a seguito di quelle relazioni, delle riflessioni importanti e quindi per prendere una decisione valuta le ricadute territoriali di quella decisione su un territorio, valuta non solo i dati economici e delle iscrizioni di un complesso scolastico, ma valuta il valore sociale di quel presidio su quel territorio, valuta le conseguenze di prendere una decisione e di intervenire così a gamba tesa quando un quartiere, un quartiere poi con delle complessità e delle specificità, come qualunque quartiere del resto, ma bisogna conoscerli i territori e bisogna conoscerli i quartieri... MONTALBANO Deborah Sì, concludo, prima di prendere una decisione entrando a gamba tesa quando un quartiere continua a dirle allora fermiamoci, facciamo una riflessione complessiva perché se la vostra visione è solo quella statistica dei dati e delle iscrizioni o dell’ottimizzare i costi del vostro Assessorato, allora quest’anno è la Gianelli, tra due anni sarà la Leopardi, allora fermiamoci adesso, facciamo un ragionamento complessivo sul futuro dei complessi scolastici su quel quartiere, il quartiere è disponibile, i docenti sono disponibile, io come Consigliera sono disponibile, però ripartiamo dalla politica, ripartiamo dall’inizio. |