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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 22
MOZIONE 2018-02422
(MOZIONE N. 6/2020) "IL VALENTINO RECUPERI IL SUO RUOLO DI PARCO CITTADINO E RIATTIVI QUELLO DI POLO PER ATTIVIT? CULTURALI, GIOVANILI, AMBIENTALI E SPORTIVE" PRESENTATA IN DATA 14 GIUGNO 2018 - PRIMA FIRMATARIA FERRERO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso possiamo iniziare trattando i nostri punti all’Ordine del Giorno, dell’Ordine dei
Lavori. Iniziamo con il punto 4, la proposta di mozione meccanografico
201802422/002, presentata dalla Vicepresidente Ferrero ed altri, che ha come oggetto:

“Il Valentino recuperi il suo ruolo di parco cittadino
e abbandoni quello di parco fieristico”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati quattro emendamenti, che verranno illustrati dopo l’illustrazione
della mozione, e quindi lascio la parola... un attimo... alla Vicepresidente Ferrero.
Prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Questa mozione, che fu depositata nel 2018, aveva bisogno di essere
attualizzata e che fosse data una chiara indicazione politica. Le Città si interrogano, la
Politica si interroga su quali siano i parametri per la qualità della vita; Torino con le
passate Amministrazioni ha confuso il lessico, cominciando a chiamare “parco” tutto: il
Parco della Salute, intendendo un complesso ospedaliero; Parco del Valentino, una
manifestazione motoristica; è sulla confusione delle parole che si genera la confusione
delle vocazioni. Le città del futuro, le città felici saranno quelle che avranno saputo
conservare il verde di prossimità, quello che raggiungi camminando a piedi. Questo è
molto più che un giardino, è il posto del vicinato in cui possiamo incontrarci con gli
altri, persone con cui normalmente non parleremmo, vediamo le persone che
chiacchierano tra loro, dai bambini agli anziani, un punto di incontro di comunità,
questo non lo dico io, lo scrive Sébastien Mathieu in “Bruxelles en Transition”, che
sarebbero quegli atti delle Transition Town, della visione delle città superato il periodo
del petrolio. Il Valentino è un parco storico e urbano, è sotto il vincolo dell’UNESCO
dal 2010; ha un suo Regolamento, il numero 275, approvato nell’anno 2000, che non
prevede nel parco attraversamenti, transiti e soste alcune di autoveicoli, esclusi, certo,
quelli di operatori autorizzati. Il parco, quindi, è sotto ogni punto di vista un parco e una
zona pedonale; i punti, quindi, 1 e 2 del dispositivo ripristinano il divieto di transito e
sosta e fermata in viale Boiardo e in una porzione di via di viale Marinai d’Italia. La
Circoscrizione 8, dobbiamo ricordarci - tra l’altro, non è neanche a guida 5 Stelle -, si è
già espressa per rimuovere la colata di asfalto che ne sagoma e limita gli spazi. Il parco
è il luogo più fortemente deputato alla creazione del senso di appartenenza, che il
cittadino che vive in quel luogo o vi abita vicino viene ad acquisire; la sensazione di
affetto per un luogo si lega ai ricordi che ognuno di noi ha su quel determinato spazio e
sulla storia e la funzione che, soprattutto nel caso di uno spazio verde, deve servire
come piacevole luogo di relazione, di scambio e confronto. Non dobbiamo sempre
riempire gli spazi, non dobbiamo intrattenere i cittadini, dobbiamo dare i necessari spazi
per pensare, per correre, per passeggiare, e la costituzione del Comitato di Gestione del
Parco è quell’atto dovuto, ma purtroppo mai applicato, di riappropriazione dei cittadini
che si prendono cura degli spazi cittadini. Ci è stato rimproverato, Presidente, in questi
tre anni di non avere visione; credo che questa mozione, questa del Parco del Valentino,
sia una visione così in linea coi tempi, con i problemi climatici, con le necessità di
spazio all’aperto, di socialità, di una visione anche molto nordeuropea di parco, con una
vocazione alla bellezza, alla mediazione e anche alla contemplazione come - mi piace
ribadirlo - ci ha detto Papa Francesco; nella “Piramide di Maslow”, la famosa piramide
dei bisogni e necessità, sono distinte le necessità e i bisogni in cinque differenti livelli, e
io credo che, dopo quelli assolutamente solo fisiologici, ci sia il secondo punto, che è la
sicurezza e la protezione, e il terzo, i bisogni di appartenenza, gli affetti e
l’identificazione. Io credo che questi due punti vadano in qualche modo messi in
relazione in un parco che non deve essere più mercificato. E questa è la grande sfida,
favorire iniziative che rispettino la tutela del patrimonio storico, culturale e ambientale,
naturalistico in esso presente, per quella che è tutela e la cura dei beni comuni, tutto a
garanzia delle future generazioni. Io invito, tra l’altro, le Minoranze a pensare e a
rileggere questo testo della mozione, perché può essere, visti anche gli atti precedenti
che sono stati fatti e sono stati votati, proprio anche richiesti dai ragazzi dei Fridays for
Future, da tanti altri atti che abbiamo fatto proprio nella tutela del verde in
quell’ambientalismo che deve in qualche modo renderci tutti molto più simili, a votarla,
perché dà un bell’indirizzo chiaro e verde al parco. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Sì, grazie, solo per illustrare il mio emendamento, che, di fatto, va a intervenire su due
questioni abbastanza attuali e dibattute: una è il recupero degli edifici all’interno del
Valentino, ovviamente rispettando le norme paesaggistiche, edilizie e urbanistiche, per
recuperare quella che era una vocazione del parco come luogo di aggregazione anche
notturno, giovanile e che fungeva anche un po’ da polmone per quelle che sono le zone
di movida... “fungeva” da polmone delle zona di movida, dopo la chiusura dei Murazzi
del 2012. Quindi, una è l’invito a procedere speditamente verso il riutilizzo e la
riapertura di questi luoghi, sempre nel rispetto delle norme e quindi evitando gli errori
del passato; la seconda, invece, è una questione legata alle notti bianche, che sono
iniziative..., l’ultima promossa dalla Circoscrizione 8 dell’anno scorso, forse anche la
prima, sono iniziative che secondo me vanno riscoperte, promosse e in qualche modo
anche sostenute, magari economicamente, perché sono iniziative che hanno un grado di
invasività nel parco relativamente basso, per cui non si ha l’occupazione del parco per
settimane e settimane, ma sono eventi spot, che però aiutano, aiutano il parco a vivere,
aiutano gli operatori commerciali del parco a vivere; so che i chioschi del Valentino
hanno fatto diverse proposte in quest’ottica, che credo vadano sostenute. Per cui,
appunto, ho inserito questi due aspetti nella mozione della Vicepresidente Ferrero. Su
quello che è il senso della mozione, credo sia abbastanza chiaro e ritengo sia prioritario,
in questa fase, andare a rispettare il Regolamento del parco, e quindi creare quel
Comitato di Gestione che non è mai stato creato e che invece, dal nostro punto di vista,
sarebbe assolutamente centrale, appunto, nella gestione del parco. Quindi, io credo che
questa mozione vada nella direzione - compresi gli emendamenti - di regalare e di dare
a Torino un parco vivo, frequentato, in sicurezza e nel rispetto delle norme, che, ripeto,
è un po’ quello che è mancato, credo, negli ultimi anni e che ha portato a questa
situazione di, chiamiamola, “impasse” amministrativa, per cui si deve studiare come
uscire da una situazione che abbiamo ovviamente ereditato e non di facile soluzione,
perché ricordiamo che il parco è in zona di vincolo paesaggistico, quindi tutto quello
che è successo all’interno di quel parco ha una dimensione diversa e ha delle soluzioni,
delle possibilità di soluzione molto, ma molto complicate. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
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