Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con l’ultima interpellanza, la n. meccanografico 202000011/002 della Capogruppo Artesio che ha come oggetto: “Condizioni di lavoro e qualità dell’assistenza presso la RSA Carlo Alberto” SICARI Francesco (Presidente) Risponde la Vicesindaca Schellino, prego. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie, buongiorno a tutti. Attualmente nella residenza Carlo Alberto dal punto di vista del personale alla luce anche dell’ulteriore recente autorizzazione e alla capienza complessiva, quindi di 169 posti letto, il gestore ha comunicato un organico di 114 operatori assunti e 4 collaboratori con Partita IVA; ho il dettaglio che posso fornire, per economia di lettura non dettaglio a voce. Rispetto alla situazione attuale, il gestore ha riferito di avere incrementato, in questo ultimo periodo, il monte ore di molte unità di personale per giungere ad un tempo pieno nonché aver introdotto riconoscimenti di anzianità di servizio sulla scorta di un accordo siglato con le Organizzazioni Sindacali CISL e UIL a margine della conciliazione avviata dalla Prefettura; CGIL non ha siglato l’accordo con il gestore e ha dichiarato lo stato di agitazione. Per una valutazione riguardo al soddisfacimento degli standard ex DGR 45, ove previsti, si rimanda agli esiti dei lavori della Commissione di Vigilanza ASL nonché alle integrazioni richieste su alcune figure di direzione richieste dalla Commissione di Accreditamento. Attualmente sono ricoverati presso il presidio 33 ospiti non autosufficienti oggetto di misure di protezione giuridica che, sulla scorta della riorganizzazione avviata dai nostri Servizi Sociali, sono monitorati attraverso il gruppo lunga assistenza che opera da circa un anno e con sede proprio presso la RSA Carlo Alberto in un’ala dedicata agli uffici comunali con il coinvolgimento di un educatore professionale, referente del presidio, coadiuvato da operatori OSS ed istruttori assistenziali. Il gruppo, a valenza multiprofessionale, nato per razionalizzare i processi di presa in carico delle persone in tutela o in amministrazione di sostegno della Città e ricoverati nella RSA, nonché monitorare la loro qualità della vita, sta lavorando per affinare sempre più le capacità di osservazione e monitoraggio delle situazioni in carico attraverso la messa a punto di check list condivise al fine di garantire a tutti gli operatori omogeneità di rilevazione sia dei bisogni degli assistiti che capacità e modalità di soddisfacimento da parte del gestore. È un lavoro ancora in progress non ancora del tutto completo, dati i numeri, che a oggi sono circa 400 casi passati in carico al nuovo gruppo, ma questo lavoro sta dando esiti fruttuosi rispetto alla maggiore conoscenza delle situazioni e alle diverse realtà organizzate in cui sono inseriti. Nel merito viene comunque riferito un buon rapporto di collaborazione con il presidio, con la Direzione e con gli operatori stessi, puntuali nella richiesta e nelle segnalazioni di eventuali problematiche. Gli ospiti si presentano curati nell’abbigliamento, così come viene dedicata attenzione alla cura delle loro camere e degli oggetti personali; gli operatori che visitano gli ospiti in tutela o in ASO senza preavviso, liberamente e secondo la programmazione delle attività, che consistono nella consegna della somma mensile per le spese personali, l’accompagnamento per esempio a visite, il supporto nel disbrigo di pratiche; gli accompagnatori, dicevo, al momento non hanno nulla da segnalare rispetto alla cura e alla pulizia degli ambienti così pure la corretta tenuta della documentazione riguardo agli ospiti. Esiste da parte della Direzione del presidio una buona attenzione alla particolarità rappresentata da un ospite in tutela ASO con la responsabilità che comporta nei confronti dell’Autorità Giudiziaria. Si riferisce di un clima organizzativo buono, di personale in genere collaborante e attento, della presenza di attività di intrattenimento e animazione organizzate e presenti nella vita della struttura, indicatori di un’attenzione alle condizioni di vita delle persone ricoverate. Dal punto di vista dei gestori, RSA Carlo Alberto condivide questa posizione, l’avere individuato uno o più operatori referenti è visto come un elemento positivo che facilita le comunicazioni tra il presidio e gli uffici preposti, così come l’aver adottato un indirizzo mail dedicato al gruppo lunga assistenza letta da tutti gli operatori appartenenti al gruppo centrale, dal funzionario in P.O. e dalla dirigente, il che prevede di norma una risposta anche in assenza del titolare del caso. È stata anche sentita la Commissione di Vigilanza ASL che ha visitato il presidio nel dicembre 2019 senza però coinvolgere la componente comunale. Hanno fatto un sopralluogo di verifica rispetto all’osservanza di alcune precauzioni di tipo strutturale che erano state impartite in precedenza e che risultano ottemperate, in particolare erano riferite al miglioramento di alcune aree di degenza, non sono stati segnalati altri rilievi osservati in sede di sopralluogo. Siamo a conoscenza che la Commissione ha acquisito documentazione gestionale inerente il personale in servizio, in particolare lo schema delle turnazioni giornaliere al fine di valutare il rispetto dei minutaggi previsti nella normativa per il personale preposto. Ad oggi il procedimento amministrativo è ancora in corso e non è stato redatto un verbale della Commissione; a questo proposito, al fine di acquisire una visione complessiva della gestione del presidio, si potrebbe forse naturalmente, a discrezione della Commissione, procedere ad un’audizione della Commissione di Vigilanza ASL una volta che sia concluso il procedimento eventualmente in IV Commissione, se lo riterrete. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Premetto che concordo sulla necessità di un approfondimento nella Commissione anche perché la rappresentazione che ci è stata fornita nella risposta a questa interpellanza e le preoccupazioni raccolte che hanno indotto al deposito dell’interpellanza stessa sono così divergenti che c’è proprio bisogno di comprendere, nella evidenza di una analisi da parte della Commissione di Vigilanza, quali siano le condizioni effettive. Io premetto che l’attenzione che si continua a porre nei confronti della gestione del Carlo Alberto ha due motivazioni, una motivazione puntuale che riguarda il fatto che siamo di fronte al primo caso di una concessione patrimoniale per l’esercizio di RSA nel corso della quale per le vigenze della procedura non è stato ritenuto possibile introdurre elementi qualitativi aggiuntivi a quelli dell’accreditamento e per quanto, ripetutamente, questo Consiglio Comunale abbia cercato di introdurre preoccupazioni e cautele rispetto alla rivisitazione della pianta organica, per come il nuovo gestore la stava conducendo, non siamo oggi in grado di conoscere se la cosiddetta riorganizzazione che ci era stata presentata e che originariamente sostanziava in una forte diminuzione degli organici stia dando quei risultati di garanzia che oggi l’Assessore ci descriveva. Anzi, dagli elementi di conoscenza che si ricavano e che ci preoccupano sulla tutela del lavoro e sulla tutela della qualità assistenziale, ci sono state, sono in essere alcuni elementi di disfunzione, almeno così ci viene riferito, dall’insufficienza della figura di riferimento dei coordinatori degli operatori sociosanitari e infermieristici che non sembrerebbero sufficienti in numero per poter garantire sulle 24 ore il tipo di vigilanza e di assistenza necessari, alle disfunzioni di carattere logistico che riguardano la messa a sistema, ad esempio, dell’impianto di riscaldamento e le conseguenze che questo ha sulle condizioni di comfort degli ospiti stessi e sulla cura della loro igiene; quindi ci sono una serie di elementi riferiti che non coincidono con il giudizio complessivamente rassicurante che è emerso da questa interpellanza. La seconda preoccupazione che ci muove e insiste ogni qualvolta riceviamo delle segnalazioni di disservizio è che non una forza politica, quella di chi parla, o altre, ma il Consiglio Comunale tutto ha, da tempo, sottolineato l’inadeguatezza dei parametri riferiti ai cosiddetti minutaggi, cioè al rapporto tra persone ricoverate ed intensità assistenziale e personale che deve esservi dedicato e questa inadeguatezza dovrà necessariamente essere superata perché la richiesta non è di oggi, ma ha alle spalle almeno tre anni e le condizioni di aggravamento degli ospiti procedono, com’è naturale immaginare, man mano che aumenta l’età e man mano che aumentano le condizioni della malattia, quindi occorrerà procedere alla rivisitazione delle delibere regionali che intervengono esattamente su queste tematiche. Il Consiglio Comunale tutto aveva assunto un atto di indirizzo verso la Regione affinché si procedesse in questa direzione, mi sembra importante richiamarlo anche in quest’occasione. Peraltro il tema della qualità assistenziale, nel contesto delle residenze sociosanitarie, è un tema molto evidente. Noi avremo prossimamente una Commissione Consiliare che partendo da un appuntamento nazionale che è organizzato dalla Psichiatria e si occupa delle modalità di contenzione, interverrà anche acquisendo una relazione del Difensore civico che su questo tema in Piemonte è stato particolarmente attento e particolarmente sensibile. Tutti, anche coloro che non si occupano specificamente dei temi sanitari o sociosanitari, comprendono che la cura trasferita attraverso il protocollo clinico e attraverso la relazione professionale e umana se non è supportata da un numero sufficiente di personale e di personale che possa muoversi agevolmente nei turni di orario e non essere pressato e sovracaricato nel sostituire delle carenze, se non è così, cioè se non avviene attraverso questo trasferimento, si rischia di assumere procedure di mera vigilanza e di mero controllo che non hanno a che vedere con la cura, al massimo hanno a che vedere esattamente solo con la custodia, ma stiamo parlando di persone ammalate che quindi hanno bisogno del massimo delle attenzioni di carattere medico e di carattere assistenziale. Quindi io credo sia doveroso andare a fondo delle questioni specifiche che ci vengono raccontate e del tema più generale e quindi accolgo con favore l’offerta che l’Assessora ha fatto di tornare ad approfondire la questione in una Commissione Consiliare dedicata. SICARI Francesco (Presidente) Non avendo altre interpellanze da trattare sospendo il Consiglio e riprenderemo tra poco i nostri lavori con l’appello nominale. (Sospensione del Consiglio Comunale) |