Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io sarò molto sintetica. In tutti gli anni in cui si è sviluppato il dibattito intorno al TAV c'è stata una discussione politica relativamente alla coerenza tra la posizione di valutazione sull'utilità o inopportunità dell'opera e i conseguenti problemi che ne sarebbero derivati sui territori coinvolti e l'obbligo istituzionale di essere come Amministrazioni Comunali presenti o meno all'interno dell'Osservatorio. Nel corso degli anni le Amministrazioni Comunali che esplicitamente si erano opposte all'opera non hanno condiviso la scelta di partecipazione all'Osservatorio, partendo da un principio, che era quello che se l'Osservatorio doveva ragionare a partire dall'opera e dalla sua fattibilità e non dalla considerazione dell'opzione 0, sarebbe stato contraddittorio essere contestualmente rappresentanti di una comunità contraria e poi amministratori facenti parte di un consesso che ragionava sulle ricadute in termini di compensazione. Questa è stata la coerenza manifestata in questi anni. Io posso soltanto ribadirla, ricordarla, e quindi dire che non posso condividere la mozione che è stata depositata da parte come primo firmatario del Consigliere Lo Russo. Peraltro comprendo anche tutta la funzione politica di questa mozione. Tutti quanti coloro che conoscono lo sviluppo tecnico dei quaderni dell'Osservatorio conoscono anche come relativamente a quel tipo di produzione si sia risposto recentemente con una reazione di altri livelli istituzionali, penso a quello della Regione Piemonte, che diceva: “Anche se non ci sarà un Presidente, ci sarà un portavoce. Anche se le Amministrazioni non partecipano, comunque l'Osservatorio in sede tecnica procederà”. E ultimamente la recente nomina del signor Prefetto di Torino a guida dell'Osservatorio ha ribadito che quell’Osservatorio intende procedere nelle proprie attività e intende procedere nella relazione dei dissensi e dei consensi che sull’Osservatorio e sull'opera continuano a manifestarsi. Quindi è evidente che questa operazione politica è un'operazione politica che è tesa a far promuovere un pronunciamento in questo Consiglio e io devo dire che francamente non capisco nemmeno bene perché si sia offerto al Gruppo Consiliare di Maggioranza la possibilità di fare un esercizio auto confermativo forse di tipo consolatorio al proprio interno. Temo proprio per le sorti di chi si è opposto alla realizzazione dell'opera, poco utile rispetto a quanto sta accadendo e a quanto di elementi di incoerenza stiamo rilevando tra il livello governativo e il livello locale, ma oggi, come dire, si è offerto al Movimento 5 Stelle di riproporre la propria posizione e ritrovarsi su qualcosa in una modalità coesa per poter parlare all'esterno. Detto questo, io, che pure non sono considerata per il peso della formazione politica così evidentemente significativa rispetto alla posizione su questo tema e rispetto alla condivisione della battaglia contro la realizzazione del TAV, per come si sono espressi gli indirizzi politici negli anni, anche pubblicamente da parte del Movimento, ho il piccolo vantaggio di poter continuare a rimanere coerente a me stessa, senza far tanta notizia. Quindi io voterò contro alla mozione proposta dal Consigliere Lo Russo, in coerenza con le posizioni sostenute. |