Interventi |
PETRARULO Raffaele Buonasera, Presidente. Ma parlare di TAV oggi, 2020, 27 gennaio, è pleonastico, perché doveva già essere in funzione oggi. È logico che se uno va a raffrontare e facciamo funzionare Torino ancora come sta funzionando in questi anni fra poco le merci non viaggeranno con la TAV, viaggeranno col monopattino perché non avranno più nulla qui a Torino. È dal 2004, io quando entrai in Consiglio Provinciale nel 2004, uno dei primi argomenti, delle prime battaglie che si fecero nel Consiglio Provinciale furono proprio sulla TAV, sull’ascoltare i territori, perché era giusto anche ascoltare il territorio. Feci la proposta allora, me lo ricordo benissimo, all’allora Presidente Saitta in cui dicevo: “Se i territori devono esprimersi, si faccia un referendum su tutta quella che è la Provincia di Torino”, Torino compresa, naturalmente, non solamente la Valle, perché la Valle è importante, ci mancherebbe, ma Torino ne fruisce, così come la Valle viene a Torino per lavoro a fruirne, la città di Torino fruisce quello che sono i paesi della Valle. Quindi un referendum che era immediato ed era così palese anche poterlo anche poi andare a verificare. Che succede? Succede che oggi dopo 15 anni, 16, siamo ancora qui a parlare “se” e “come”, con Governi che si sono succeduti di ambo colore, ha ragione la Buccolo quando dice: “destra e sinistra la stessa medaglia”. Non è vero, destra e sinistra hanno due medaglie diverse, sono forse i Cinque Stelle che certe volte dicono una cosa e poi ne fanno un'altra. Perché dico questo? Perché i 5 Stelle che sono al Governo oggi e hanno liberato quindi quello che deve essere quello di attuazione del piano, o lo dicono apertamente, quindi non la vogliono fare, ma lo fanno a livello nazionale, ma a livello nazionale site alleati col PD, eh, non con Fratelli d'Italia, oppure con la Lega con o con qualcun altro. Quindi ditelo a loro, ditelo al loro, fate un documento politico lì a Roma. Non veniamo qua a prenderci in giro che Torino possa far cambiare idea a Roma, è una presa per i fondelli per tutti, per la politica, per i cittadini, per chi ci ascolta, per il tempo che si perde. Cioè io penso invece che, anche perché poi se noi andiamo a guardare veramente siamo…, come Paese Italia, siamo ridicoli, cioè oggi qua non leggiamo, con quello che è successo in Cina, che in 10 giorni fanno un ospedale con 1.000 pazienti, noi abbiano qui una Città della Salute, quindi la colpa di chi è che sono 15 anni, 20 anni che deve ancora partire? Cioè ci andiamo ancora a scontrare su che cosa sono i cavilli. Allora, c'è un progetto, è stato licenziato, occorre che Torino riparta anche, non deve restare fermo per niente, perché io mio collego con la TAV, ma mi collego all’Aeroporto di Caselle, che io penso che una qualsiasi città d'Italia che abbia il ventesimo aeroporto d’Italia c’è anche da interrogarsi su questo. Arriveremo a fare poi un’altra interrogazione su questo anche. Sulla TAV, sui trasporti siamo indietro anni luce, diamo il corridoio a qualcun altro. Ma cosa stiamo aspettando? Ecco perché su questo documento naturalmente il mio voto sarà favorevole. |