Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Non avevo dubbi sul fatto che la deliberazione di sostituzione del Presidente della Commissione Smart City sarebbe stata portata in Aula, prima o poi. Francamente quello che mi sorprende è il prima, cioè la rapidità con cui si è voluto procedere alla sostituzione del Consigliere Curatella, un Consigliere che nella veste di Presidente ha mostrato terzietà, imparzialità, equilibrio e competenze specifiche. E proprio in forza di quelle qualità la Maggioranza l’aveva proposto a quella precisa funzione. Adesso, dopo la fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle, in tempi straordinariamente rapidi se ne chiede la sostituzione. Qua si vuole mettere subito in chiaro che chi di dissidenza ferisce, di dissidenza perisce, metaforicamente parlando, ovviamente. Non c’è posto per i nemici della contentezza nell'organigramma domestico della Maggioranza, secondo una logica politica che oserei definire, qualcuno ha già definito, punitiva. Come non hanno mancato di esternare in più occasioni in questa stessa sede alcuni livorosi rappresentanti della Maggioranza attraverso l'acrimonia di commenti sgradevoli e inopportuni, quanto ancora a corto di argomenti. Logica punitiva che emerge anche in altre circostanze, quando si tratta di coartare le Minoranze nel limpido funzionamento delle attività amministrative. Ma noi abbiamo le spalle forti, come più volte mostrato, e soprattutto non abbiamo il problema del numero legale rispetto a convenienza di scuderia. E purtroppo, per fortuna, queste logiche ci sono estranee e non ci appartengono. Cerco, per quanto mi è possibile, di valutare le questioni nel loro merito, a prescindere dall'appartenenza politica. E qui la questione è se il Consigliere Curatella ha ricoperto la funzione di Presidente con la capacità e l'equità che sono necessarie nella dialettica ordinaria dei lavori di Commissione, le conclusioni che ne discendono per il superamento del dispositivo della delibera sono evidenti a tutte le parti politiche coinvolte, e mi rivolgo a tutto il Consiglio Comunale nella sua collegialità, a meno che le posizioni precauzionali assunte dal Consiglio Curatella nell'ambito del dibattito sullo sviluppo del 5G in Italia e in particolare a Torino, anche rispetto alle scelte nazionali su un tema così delicato, non rappresentino un inciampo a provvedimenti estranei, o comunque non prioritari a fronte degli interessi e della salute dei cittadini. In questo caso riuscirebbe del tutto evidente che le decisioni in quest'Aula risponderebbero già alle esigenze di una campagna elettorale precoce, che non può permettersi di attribuire visibilità a chi non abbia posizioni allineate. Grazie. |