Interventi |
SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Non pensavo onestamente di trovarmi mai a presentare una delibera di sfiducia a un Presidente che, eletto nella Maggioranza, ha deciso di passare in Opposizione per ragioni politiche, su cui non mi soffermerò ora. Non pensavo di trovarmi a presentare una mozione di sfiducia, perché davo per assodato che i princìpi contenuti nello Statuto e nel Regolamento del Consiglio della nostra Città fossero ormai ampiamente assimilati da tutti i Consiglieri, ma probabilmente, non è così e colgo l'occasione per ribadirli. Ritengo che l'appartenenza all’Opposizione dei Presidenti di Commissione costituirebbe senza dubbio un'anomalia. Le Commissioni, lo sappiamo benissimo, svolgono un ruolo vitale nell'organizzazione e nello svolgimento della nostra attività e questo vale per la Minoranza, ma vale soprattutto per la Maggioranza, che ha l'obiettivo ultimo di dare attuazione al programma di governo con cui ha vinto le elezioni. Per questa ragione il nostro Regolamento, e anche i Regolamenti di altri Enti, prevede che le Commissioni, nella loro composizione, rispettino la proporzione dei Gruppi Consiliari, dando la possibilità alla Maggioranza in Sala Rossa, di essere Maggioranza anche nelle Commissioni, così da essere in grado di eleggere il proprio Presidente. Vi è quindi uno stretto collegamento tra la Maggioranza Consiliare, la Giunta e la Presidenza delle Commissioni e la corrispondenza tra il Presidente della Commissione e la Maggioranza trova conferma nella opposta prassi di cui all'Articolo 33 del nostro Statuto, che invece vuole che spetti agli esponenti delle Minoranze la Vicepresidenza delle Commissioni. La stessa cosa vale, inoltre, anche per la Presidenza della Commissione Controllo di Gestione, di cui all'Articolo 19, Comma 2, del nostro Regolamento viene affidata alle Minoranze, proprio perché svolge un'attività ispettiva di controllo che compete primariamente alle Minoranze. Allora è bene ribadire che, nonostante il Presidente delle Commissioni presenti, nella conduzione delle stesse, un carattere eminentemente neutrale, e quindi di garanzia tra le parti, dall'altro lato, in quanto espressione della Maggioranza e quindi, come detto, di raccordo della Commissione con la Maggioranza e con la Giunta, assume oggettivi risvolti di rilevanza politica. A fronte di tutto ciò, mi chiedo come il Consigliere Curatella rilasci delle dichiarazioni stampa, in cui mi chieda quali sono le ragioni politiche per cui presento una mozione di sfiducia. C’è solo una ragione, Consigliere Curatella, è che lei non fa più parte della Maggioranza. E meno male, perché se dopo quattro anni non ha ancora capito i principi alla base del nostro Statuto, del nostro Regolamento, forse è un bene per questa Maggioranza. Quindi io, personalmente, non devo darle nessuna spiegazione di ragioni politiche, piuttosto le spiegazioni dovrebbe darle lei, dovrebbe dignitosamente spiegare all'Aula per quale ragione non si dimette, invece rimane legato alla sua poltrona, dovrebbe spiegarlo, sempre che la dignità non l'abbia abbandonata una sera in pizzeria con il deputato Portas. |