Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Quindi, il punto 26 abbiamo detto che è sospeso. Arriviamo al punto 27 della Consigliera Albano. Lo discutiamo? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, discutiamo il punto numero 27, la proposta di mozione n. mecc. 201905467/002, che ha come oggetto: “Azioni volte ad incentivare l’uso di acqua del rubinetto nei pubblici esercizi” SICARI Francesco (Presidente) Sono stati presentati tre emendamenti. Prego, Consigliera Albano. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Sì, la mettiamo in votazione, la discutiamo oggi, anche perché io non ho bisogno della presenza di un gran numero di giornalisti. A me basta, appunto, votare un atto e che la Giunta si metta a lavorare su quelle che sono le indicazioni contenute all’interno di quest’atto, almeno per questo momento, per questa situazione, per quest’atto. Diciamo che la mozione la inquadro all’interno di questo dossier, che è stato stilato da Legambiente, “Altra economia”, nel 2018, che è uscito a marzo del 2018, per quello che riguarda l’utilizzo di acqua in bottiglia. La mozione si propone di incentivare l’uso di acqua del rubinetto anche nei pubblici esercizi, e prende, appunto, spunto da questo dossier, che ci mette... purtroppo pone l’Italia in un triste primato, infatti l’Italia è tra i primi consumatori, a livello europeo, di acqua in bottiglia e il secondo consumatore a livello mondiale, secondo soltanto al Messico. Questa mozione si inquadra... va a coprire due filoni ambientali molto importanti: una è la gestione delle risorse idriche, la seconda è la riduzione del numero dei rifiuti. Infatti, ridurre il consumo di acqua in bottiglia va in direzione di favorire entrambe le iniziative. In Italia, infatti, abbiamo un elevato consumo di acqua in bottiglia, ma anche un elevato prelievo di acqua per l’uso imbottigliato; infatti il report che ho citato di Legambiente e Altra Economia parla di oltre 14 miliardi di litri daN di acqua imbottigliati ogni anno. Questo, ovviamente, non va nella direzione di un risparmio e dell’accurata gestione delle risorse idriche. Ovviamente si inserisce su un tema di carattere nazionale molto più ampio, perché comunque bisognerebbe anche andare a capire quanto viene pagata l’acqua che viene imbottigliata, quanto viene fornito alle Regioni per lo sfruttamento di queste fonti. Un altro tema di fondamentale importanza, che è contenuto all’interno di questa mozione, è, appunto, la riduzione del rifiuto, perché noi sappiamo che per ogni bottiglietta da mezzo litro d’acqua, abbiamo una bottiglietta che viene utilizzata una volta solo e poi diventa rifiuto. Quindi, per quanto possa essere un rifiuto differenziabile, comunque la plastica non ha un alto valore, perché può essere riciclata soltanto una volta, non è come il vetro, che ha una vita infinita. Pertanto va anche nell’ottica, appunto, di incentivare una riduzione di quello che è la produzione del rifiuto. Ovviamente, con questo atto io vorrei stimolare non solo la nostra Amministrazione a prendere dei provvedimenti e a mettere in atto delle iniziative che possano incentivare gli esercizi commerciali a proporre ai propri clienti l’acqua del rubinetto, ma anche stimolare un dibattito a livello nazionale, perché era stato presentato, appunto, in sede di discussione della scorsa legge di Bilancio del 2019, alcune proposte che andassero nell’ottica di incentivare gli esercizi commerciali ed anche i privati che volessero mettere dei depuratori d’acqua, attraverso degli sgravi. Ovviamente, purtroppo questa proposta non è stata accolta. Però io so che verrà comunque riproposta in sede di discussione del collegato ambientale. Quindi, io auspico, anche da parte della Giunta e comunque dell’Amministrazione, di inserirsi nel dibattito nazionale e di fare in modo, appunto, che vengano fatte iniziative volte a favorire un maggiore utilizzo di acqua da bere del rubinetto, piuttosto che acqua in bottiglia. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara No, Pollicino c’era. SICARI Francesco (Presidente) Si è tolta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io sono molto contenta che la Consigliera Albano abbia depositato questo atto, che va un po’ in scia con la mozione che quest’Aula votò un paio di mesi fa sull’utilizzo di bottigliette riutilizzabili nelle scuole primarie. Peraltro mancano indicativamente 20 giorni al primo passaggio in Commissione per verificare quanto la Giunta ha lavorato in tal senso su questo tema. Sono contenta di questo atto della Consigliera Albano, perché comunque continua ad andare in scia sulla volontà di quest’Amministrazione, che noi condividiamo, di, chiaramente, contenere il più possibile l’utilizzo della plastica e di utilizzare, chiaramente, dei contenitori riutilizzabili, scusate il gioco di parole. E quindi, la votazione del Gruppo del Partito Democratico sarà a favore. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Come abbiamo discusso stamattina in Commissione, abbiamo presentato alcuni emendamenti, giusto per chiarire meglio alcuni aspetti. Nello specifico, il discorso di dare un’agevolazione sulla tariffa rifiuti, che è già possibile in parte per Regolamento Comunale, ma soprattutto è un aspetto che, questo, poi affronteremo magari in separata sede, l’articolo 36 della Legge 221 del 2015, quindi postuma rispetto al nostro Regolamento, all’ultima modifica, prevede proprio che si possano fare all’interno della tariffa rifiuti delle riduzioni/esenzioni proprio per la prevenzione alla produzione di rifiuti, e in effetti in questo caso noi avremmo una riduzione, quindi una prevenzione, rispetto alla produzione di rifiuti in plastica. Tra l’altro, una cosa che non si dice mai è che per produrre, sia pur riciclato, o comunque anche ex novo, una bottiglia di PET, si utilizza dell’acqua. Quindi, voglio dire, il consumo dell’acqua non è solo quello che si beve, ma anche quello che viene utilizzato per produrre la stessa bottiglia che la contiene. Normalmente un contenitore dell’acqua - una cosa che non si dice mai - pesa circa l’80-90% del costo, diciamo, dell’acqua in bottiglia, e questo è un altro aspetto da tenere in considerazione, tanto più che, se voi andate a prendere l’acqua della SMAT alle colonnine, a parte ai toret, che è gratuita, ma alle colonnine quella gasata la pagate circa un terzo di quella che costa meno nei supermercati, e quindi c’è da considerare questo. È ovvio che qui si sta cercando di fare un’operazione di sensibilizzazione nei confronti non solo degli esercenti, ma della popolazione tutta, nell’ottica anche di quello che diceva la Consigliera Foglietta prima, cioè di ridurre la messa al consumo di bottiglie di plastica, ed eventualmente, appunto, con azioni di sensibilizzazione che possono anche arrivare ad utilizzare contenitori riutilizzabili all’interno degli esercizi commerciali, proprio per gli utenti che magari desiderano portarsi via, come dire, l’acqua, senza doversi portare via la bottiglietta di plastica. Quindi, abbiamo fatto questi tre emendamenti, ma specificano solo queste cose. È chiaro che questa cosa è molto sentita nei paesi dove, se uno va, appunto, in un locale commerciale ed ordina, magari un po’ da sprovveduto - ho degli amici a cui è successo -, gli viene portata la bottiglia d’acqua che costa quattro-cinque volte quello che costa qui, mentre normalmente l’acqua del rubinetto viene fornita gratuitamente. Tra l’altro, anche l’installazione, come dicevamo stamattina, dei depuratori dell’acqua non è assolutamente necessaria, perché molte volte si può anche utilizzare l’acqua del rubinetto, che è certificata ovviamente. E quindi la nostra intenzione è andare in quella direzione. Come abbiamo stamattina detto - era anche presente l’Assessore Sacco - è necessario, ovviamente, coinvolgere le associazioni di categoria, che, per quanto ne so, avendoci parlato, loro sono comunque già orientati sulla strada di mettere le spillatrici dell’acqua, perché questo riduce i costi, ad esempio, di mantenimento del magazzino delle bottiglie, ma è ovvio che qui si cerca di dare un incentivo a chi, invece, è il consumatore dall’esterno, per prendere coscienza di un’attività che vada a favorire la riduzione di produzione di rifiuti da plastica. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Sappiamo tutti che dagli anni Ottanta in poi il consumo di acqua in bottiglia è aumentato in modo esponenziale. L’Italia, purtroppo, detiene il triste primato in Europa ed è al terzo posto nel mondo per il consumo di litri annui di acqua, il che significa un totale che oscilla tra i 7,2 e gli 8,4 miliardi di bottiglie, una cifra impressionante solo in Italia. E mi ci metto anche io ogni tanto, lo confesso, anche se sto cercando di perdere il vizio. Considerando che in media sono necessari circa 2 chili di petrolio per ottenere un chilo di plastica, e che soltanto un terzo di tutta la plastica riciclato viene poi effettivamente riciclato per usi diversi da quelli destinati all’acqua o all’alimentazione, è facile farsi un’idea del danno ambientale provocato dalla produzione di CO2, senza contare l’inquinamento marino e le sue conseguenze nell’ecosistema. Io però penso una cosa: che una vera campagna di difesa dell’ambiente non può essere slegata dal tema della gestione e della distribuzione dell’acqua pubblica. Una rete idrica efficiente, monitoraggi e controlli attenti sulla qualità dell’acqua potabile, delle falde acquifere, una campagna di informazione sulla sicurezza e sull’importanza del consumo di acqua del rubinetto, ma soprattutto in primo luogo il rispetto del referendum del 12 e del 13 giugno del 2011, quando 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua pubblica non si sarebbe più potuto fare profitto, questo è il tema fondamentale. Il risultato di questo referendum avrebbe dovuto cancellare ogni immagine alla finanza speculativa o business, per far posto ad un servizio efficiente, con investimenti sulla rete, per ridurre le perdite e migliorare la qualità dell’acqua, in forza del fatto che il diritto all’acqua potabile sicura e ai servizi igienici, come sancito dalla risoluzione delle Nazioni Unite del 26 luglio 2010, è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani. A otto anni di distanza da quel referendum, l’attore pubblico continua a tenere gli stessi comportamenti dei privati e la volontà dei cittadini è rimasta sulla crocetta di quelle schede. Comunque, ringrazio i proponenti della mozione, che condivido da cittadina, da insegnante e Consigliera. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Grazie, Presidente. Solo per annunciare la mia non partecipazione al voto, semplicemente per... - non l’ho detto stamane in Commissione, ma lo volevo lasciare a verbale - semplicemente per l’impostazione che si è data all’atto amministrativo, che dovrebbe vedere anche una copertura economica, e non capisco per quale ragione, visto che l’atto è stato presentato prima della sede del Bilancio, non si sia potuto fare un emendamento o mettere a Bilancio questa iniziativa che la Maggioranza vuole prendere. Successivamente, vorrei fare presente che comunque il tema è molto importante, assolutamente, sono d’accordo sul fatto che ci voglia una normativa un pochettino più chiara e anche che riguarda la nostra Città, ma dall’altra parte dobbiamo anche pensare che ci sono molti imprenditori che in questo hanno anche bloccato molti investimenti. Ad esempio, un noto imprenditore torinese dichiara che alcune azioni che il Governo sta portando avanti gli costeranno ben 100 milioni all’anno, e quindi ha bloccato tutti gli investimenti. Faccio presente successivamente quanto dichiarato dallo stesso imprenditore, di cui ovviamente non farò il nome, che dichiara: “Il problema della plastica, però, è vero, è reale. C’è un piano B, secondo lei?”. Il medesimo dichiara: “Ci sono oltre 50 Paesi nel mondo che applicano una cauzione sulla bottiglia. Paghi 5 centesimi quando l’acquisti, che ti vengono restituiti quando la ricicli. Raccogliere bottiglie è quindi diventato un modo di integrare il reddito, dando una mano al pianeta. È un sistema efficiente, perché è diventato conveniente recuperare le bottiglie”. Quindi, ci possono essere azioni che possono venire incontro a tutti, sia agli imprenditori e sia alle persone che usufruiscono attualmente, ad esempio, dell’acqua in bottiglia. Quindi, non capisco come mai all’interno dell’atto non vengano, ad esempio, citate queste politiche, che invece vedono in me favorevole questo tipo di iniziative. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Molto velocemente vorrei dire che, come Movimento 5 Stelle, l’acqua è una delle nostre stelle, che l’acqua è una delle cose più importanti sul pianeta Terra, che viene definito, appunto, il “Pianeta Azzurro”, e che l’accettazione della mercificazione dell’acqua è forse una delle cose a cui, in modo forse involontario, ci siamo sottomessi. E quindi attuare delle politiche concrete sul territorio per riuscire ad avere la somministrazione di acqua in caraffa, perché spesso io mi sono trovata tante volte a chiedere l’acqua in caraffa e mi è stato detto: “Non è possibile dargliela”, e quindi mi sono trovata, per non prendere la bottiglietta, a non bere l’acqua. Questo perché è necessario che facciamo anche delle politiche puntuali, locali, perché i grandi sistemi vanno bene, ma fino ad un certo punto. Le idee devono anche in qualche modo essere declinate. Io quindi ritengo, e mi dispiace non essere firmataria, io appongo la mia firma virtuale su questa mozione, perché questa è una mozione che ci mette nelle condizioni di sviluppare un concetto importantissimo: che i beni comuni, e l’acqua è un bene comune, è una di quelle cose che non va messa in bottiglia, come i diritti non vanno messi in bottiglia, come le cose di tutti non vanno in qualche modo mercificate. Mi ricordo un fumetto di Topolino che mi rimase tantissimo impresso, in cui si diceva che i politici avevano deciso di togliere tutte le tasse, però ti facevano respirare l’aria pulita attraverso una maschera, e quella la pagavi. Ecco, forse questa in qualche modo è la stessa cosa, ed è brutto, è terribile il fatto che questo argomento sia in qualche modo passato nella nostra cultura, che la bottiglia in qualche modo, proprio perché la pubblicità ce l’ha posata, ce l’ha portata, ce l’ha riproposta milioni di volte, sia diventata una cosa che noi riteniamo come una cosa normale, mentre sette miliardi di bottiglie non hanno nessun metodo significativo, ed è un consumo di risorse continuo, ed è comunque, anche per la qualità dell’acqua, che invece deve essere spillata direttamente dall’acqua del rubinetto, con una rete idrica efficiente, e la nostra è una rete idrica efficiente, ed è il miglior modo di testimoniare la nostra capacità di adeguarci ai tempi e di rispondere a quella richiesta delle future generazioni di ripensare i cicli circolari e quindi sostenibili. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliere Mensio. MENSIO Federico Sì, volevo solo specificare due cose per essere ancora un po’ più chiaro. Dal rapporto delle acque in bottiglia 2018 proprio di Legambiente, io ricordo che in Piemonte la concessione per, come dire, l’imbottigliamento viene fatta a 35 Euro/ettaro di superficie dell’impianto, mi pare, con un minimo di 3.000 Euro; ma soprattutto si paga 1 Euro a metro cubo. Quindi 1 Euro ogni 1.000 bottiglie. Questo è il costo di imbottigliamento, il canone di concessione di imbottigliamento. Quindi, quando si dice che il contenitore costa di più dell’acqua che la contiene, è vero, perché se noi parliamo di 1 Euro ogni 1.000 litri, questo è. Tanto per dirne un’altra, ad esempio, nella Provincia Autonoma di Trento variano le concessioni, sono sempre di quest’ordine qua, ma se è imbottigliata in vetro costa un terzo in meno, tanto per dirne un’altra. Io capisco tutto, nel senso che capisco anche gli imprenditori che giustamente devono fare gli imprenditori, ma la direttiva europea parla chiaro, parla molto chiaro, cioè si parla di togliere la produzione di plastica monouso. Le bottiglie in PET, a parte che c’è tutto un percorso di utilizzo di PET riciclato per le bottiglie in PET, rientrano nella bottiglia, nel monouso. E quindi è chiaro che un Paese che produce il 90% dell’acqua in bottiglia al consumo, non solo in Italia, ma anche in Europa - questi più o meno sono i dati - è ovvio che bisogna fare un ragionamento in questo senso. Quindi, qui si tratta di agevolare sia l’utilizzo dell’acqua pubblica nei locali, cosa che negli altri Paesi con cui noi ci confrontiamo più spesso, quando parliamo di civiltà, Francia, Germania, Inghilterra, viene data l’acqua sciolta, in caraffa, al tavolo, e non si fa neanche pagare, mentre in Italia quest’usanza non c’è, perché veniamo da una situazione in cui l’acqua in bottiglia è considerata il meglio in assoluto, invece è dimostrazione che non è sempre così. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Carretto. CARRETTO Damiano Io credo che ci sarebbe un tema e tutte le volte lo poniamo e tutte le volte ci sentiamo rispondere che salvaguardare l’ambiente, salvaguardare il nostro futuro mette a rischio i profitti di qualcuno. Io credo che sia un problema enorme, perché, nel momento in cui si chiede meno traffico privato, meno auto per le strade, ci viene detto che Torino è la capitale dell’auto, l’indotto FIAT, la FIAT, FCA, eccetera, eccetera. “Eh, ma se togliamo le auto, creiamo un danno alla Città, alla produzione, ai profitti” e via dicendo. Nel momento in cui si chiede di eliminare la plastica monouso: “Eh, però gli imprenditori fanno business sull’acqua, sulle bottiglie, sulla plastica, a loro cercare di impedire o di ridurre la produzione di plastica monouso crea un danno economico” e via dicendo. Siamo sempre lì. C’è una scelta di campo da fare e io credo che sia allucinante che qualcuno ancora non l’abbia capito. Non abbiamo più tempo, non abbiamo più spazi di manovra. Non si può continuare a procrastinare, a rinviare, a cercare piani B che non servono a nulla. C’è da agire. C’è da agire con i costi che quest’azione comporta. Serve un po’ di coraggio, serve una volontà politica da parte di tutti. Io credo che sia onestamente stancante doversi sentire ripetere in quest’Aula da tre anni che tutte le azioni che hanno un fine ambientale, un fine di risparmio di risorse, di miglioramento delle qualità dell’aria, dell’acqua, dell’ambiente, in generale, sono un problema per l’economia, sono un problema per gli imprenditori, sono un problema per il profitto. Io credo che ormai gli imprenditori dovrebbero capire che il futuro è in un’altra direzione. Il futuro è una strada che va percorsa nella direzione di salvaguardare l’ambiente. Finché non lo capiremo e non lo capiranno tutti, ci troveremo sempre e comunque nelle situazioni in cui le risorse vengono consumate, le risorse diminuiscono, l’aria è sempre peggio e via dicendo. Le malattie che derivano da tutte queste problematiche ambientali aumentano, aumentano i costi sanitari, aumentano i costi sociali. Quindi, io credo che... lo ripeto più o meno ogni volta, spero che non siano solo i ragazzi più giovani a ricordarcelo, ma spero che anche le generazioni un po’ più avanti con gli anni se ne rendano conto ed escano da quei paradigmi e quei miti, che ormai devono essere abbandonati. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Albano. ALBANO Daniela Brevemente, soltanto per ricordare alla collega Scanderebech che comunque il consumo di acqua per la produzione, lo smaltimento, il trasporto di una bottiglietta d’acqua da mezzo litro è molto maggiore rispetto al contenuto della bottiglietta stessa. Quindi è anche un controsenso, a livello ambientale, ecologico, sprecare tanta acqua, per poi conservarne, trasportarne ed utilizzarne così poca. Ed è per questo che all’interno del mio atto ovviamente non sono previste iniziative di questo tipo, perché io lo vedo un controsenso dal punto di vista ambientale. SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con la votazione degli emendamenti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene. Mettiamo, allora, in votazione il testo coordinato. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 25, contrari 0, astenuti 1. Il Consiglio approva. |