Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, ma io esprimo già il fatto che non parteciperò al voto, poi non mi capitava dai tempi delle scuole medie che dovevo essere per forza presente perché si potesse fare la reprimenda pubblica, non so se vale lo stesso che ci sono solo io, non c’è Ricca, non c’è più Rosso, però giustamente era un po’ stucchevole che in questo modo un po’ da maestrina una aspettasse che ci fossero i Consiglieri imputati, perché questo è l’atteggiamento che questo atto in qualche modo rappresenta. Detto ciò, sono assolutamente d’accordo con la Consigliera Artesio, con la Capogruppo Artesio, non c’è traccia di questa incompatibilità nel vostro programma elettorale in Regione perché dovrebbe essere il soggetto che in qualche modo si fa anche latore di questa forma di pulizia. Sono convinto che un atto di questo tipo non doveva essere indirizzato al Governo perché l’attività legislativa, lo dico a chi è nuovo ma poi è evidente che se uno fa della preparazione o della non preparazione il suo ingresso in Sala Rossa poi rischia di fare..., Consigliera, ha aspettato che ci fossimo noi, se ascolta, Presidente se può chiedere alla prima firmataria di ascoltare chi parla in Aula non è affatto sbagliato, ma... se ascolta, visto che fa gli atti ad personam magari ascolta anche, ma questo fa parte un po’ del tenore del suo atto. C’è anche un problema di “A chi scrivo? Scrivo all’esecutivo o al legislativo?” eh, due o tre rudimenti di diritto costituzionale, forse uno scrive al legislativo, non scrive all’esecutivo, quindi non scrive al Governo, scrive alle due Camere del Parlamento, quindi chiede al Presidente del Senato e al Presidente della Camera o ai Gruppi consiliari che hanno il potere legislativo di fare questo. Poi un po’ mi preoccupa come l’utilizzo di buone pratiche o l’opportunità del legittimo, o migliorare quel rapporto tra cittadini e istituzione, oppure la circolazione dell’élite auspicata da molti studiosi. Ecco io non so se considerarmi un’élite, io so solo che quello che faccio in Consiglio comunale è andare regolarmente a fare sopralluoghi e sopralluoghi e sopralluoghi, incontrare cittadini. Le assicuro che se lei si sente un’élite, io non mi sento un’élite di questa città, lo dico per l’attività che è documentata attraverso quello che facciamo, e io penso a tutti gli altri Consiglieri della Minoranza, quella parola la lascio ad altri, la lascio a soggetti che invece sono élite organizzate che si occupano di gestione di potere, non di sicuro..., non mi sento élite oggi in Consiglio Regionale, non mi sentivo quando ero solo un Consigliere Comunale, tantomeno un Consigliere di Circoscrizione. Se per il solo fatto..., adesso capisco però, il solo fatto di essere entrato in Consiglio Comunale ha fatto credere a qualche Consigliere di essere un’élite e quindi di potersi dimenticare di tanti posti di questa città ai quali avete raccontato un poco come avete raccontato al (incomprensibile), una marea di promesse e poi passata l’elezione, passato l’interesse per quei luoghi. Mi spaventa anche la questione che “il cumulo dei mandati blocca il rinnovamento fluido degli eletti e dell’élite”, io non so di questa cosa del rinnovamento fluido degli eletti e dell’élite, ma vede, quando scrive: “Ancora non solo sulla credibilità ma anche sull’efficacia delle assemblee locali, poiché per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato la totalità degli incarichi ricoperti, si ripercuote sulla qualità del lavoro consiliare e conduce segnatamente ad un aumento dell’assenteismo”, e poi ce l’ha di nuovo sul livello etico. Perché mi infervoro? E lo dico alla prima Consigliera, io capisco ancora che uno può mettere in discussione il ruolo di Assessore Regionale che è un incarico fiduciario dato dal Governatore della Regione, e il ruolo di Consigliere Comunale, tant’è vero che è prevista l’incompatibilità inversa, uno non può essere Assessore comunale e Consigliere Regionale. Ma poi c’è un altro problema che penso faccia proprio a pugni con tutto quello che lei ha scritto, che chi è abituato a prendere le preferenze, cioè a lavorare per la gente, con la gente, ad essere regolarmente valutato dalle persone, un po’ si prende anche responsabilità del suo lavoro, della qualità di quello che fa in Aula, se uno ha più incarichi dovrà mettere in conto che rischierà personalmente con una non riconferma nel mandato dopo se non è stato all’altezza del fatto che qualcuno ha scritto con qualche grammo di grafite su una scheda il proprio cognome, e io non accetto che uno possa dire che se uno è eletto in due ambiti diversi non è in grado di dare quella qualità. Ci vedremo, ci vedremo tra un anno e mezzo e sono certo, e lo dico a verbale, che il numero degli atti presentati dal sottoscritto sarà superiore al suo, e questo sarà un elemento di qualità, è quello il problema, la qualità e la quantità: quanti sopralluoghi i Consiglieri fanno, se vuole ci mettiamo a fare su questo livello, ma lei sta portando un ruolo alto come quello della rappresentanza dei cittadini su un livello bassissimo, bassissimo, perché capisco la possibilità che ci sia la differenza tra un ruolo di governo in Regione e ruolo di Consigliere, ci può stare, questo può essere un ragionamento che si può aprire, anche perché quando sei in Aula parli come Assessore che poi va ad interloquire col Sindaco, o parli come Consigliere? E questo è un tema di diritto costituzionale che secondo me si può aprire tranquillamente, ma non su incarichi che hanno nel dato di preferenza l’unica forza che ancora hanno i cittadini. Posso ancora concepirlo se uno viene eletto attraverso liste bloccate, cosa che io detesto, perché basta mettersi d’accordo... MAGLIANO Silvio Sì, chiedo scusa, ...mettersi d’accordo col Segretario del Partito e fare il capolista in Comune e il capolista in Regione, ma quando c’è la preferenza, vivaddio, il Consigliere Comunale e il Consigliere Regionale devono continuare a garantirsi la fiducia dei propri elettori. Per cui io non parteciperò al voto, perché penso che questo non sia neanche degno di una discussione seria dal punto di vista del diritto costituzionale, del diritto di rappresentanza e di quello che in questi anni, almeno personalmente, ho fatto e che sto continuando a fare negli ultimi sei mesi e, ripeto, mi auguro che la qualità del primo firmatario, la qualità e la quantità del lavoro sia almeno superiore a chi oggi ha un doppio incarico, se no sarebbe veramente una vergogna istituzionale. |