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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo i nostri lavori con il punto n. 12, l’ordine del giorno presentato dalla Consigliera Carlevaris che ha come oggetto... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Posso avere... posso avere, per favore, un pochino di silenzio in Aula? (INTERVENTI FUORI MICROFONO) . Eh, non mi pare, sento dei “sì”, ma... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io vado avanti per quello che sento con l’orecchio; non è che devo guardare, io sento brusio. Possiamo proseguire con l’atto n. 12? Proseguiamo adesso con l’ordine del giorno n. meccanografico 201904379/002 della Consigliera Carlevaris: “Introduzione dell’incompatibilità tra le cariche di Consigliere Comunale e di Consigliere Regionale all’articolo 65 del Testo Unico degli Enti Locali” SICARI Francesco (Presidente) Un attimo... Prego, Consigliera Carlevaris. CARLEVARIS Cinzia Grazie, Presidente. Questo ordine del giorno impegna la Sindaca e la Giunta ad attivarsi presso il Governo per richiedere, nelle more della revisione del Testo Unico degli Enti Locali, che è attualmente oggetto di tavolo interministeriale, l’inserimento all’articolo 65 dell’incompatibilità tra le cariche di Consigliere Regionale e Consigliere Comunale; attualmente l’articolo 65 prevede solo la carica, l’incompatibilità tra la carica di Consigliere Regionale e le cariche esecutive dei Comuni, quindi Sindaco e Assessori. La richiesta è data da tre ragioni di principio sulle quali, spero, convengano anche le Minoranze: una prima ragione discende dal principio delle democrazie liberali di evitare per quanto possibile le concentrazioni di potere e alcune concentrazioni sono facilmente risolvibili attraverso dei semplici meccanismi. Del resto il freno delle assunzioni a più cariche elettive contemporanee nelle Amministrazioni degli Enti Locali è ormai all’attenzione sia della politica europea con il Codice Europeo di condotta degli eletti negli Enti Locali regionali, sia delle politiche regionali, molte regioni sono già autonomamente dotate di un’autodisciplina sul cumulo delle cariche Giunta-Consiglio, sia all’attenzione della politica nazionale: i principali Partiti - il Movimento 5 Stelle con il Codice Etico ma anche il Partito Democratico con lo Statuto - già prevedono l’incompatibilità di ricoprire più cariche elettive contemporaneamente, in particolare il PD oltre all’incompatibilità della carica Consigliere Comunale/Consigliere Regionale prevede anche l’incompatibilità con le cariche parlamentari, quindi non si può far parte più di un’assemblea elettiva contemporaneamente. E vista, appunto, già l’adozione spontanea di queste buone pratiche da parte della politica che vanno oltre quelle che sono le indicazioni di legge, quindi che in un certo senso ponderano l’opportunità o l’inopportunità di quello che comunque è legittimo, è auspicabile cristallizzare queste buone pratiche nel diritto anche per migliorare quel rapporto tra cittadini e istituzioni che proprio la mancanza di buone pratiche della classe politica ha fortemente compromesso negli anni. Una seconda ragione discende dalla considerazione che nello spazio e nel tempo, quindi in tutti i Paesi e in tutti i tempi, le democrazie sono costantemente esposte a tendenze oligarchiche, come insegnano tutti i classici del pensiero politico moderno, da Mosca a Pareto, Michels fino a Pasquino, e il cumulo dei mandati non rappresenta certo quella circolazione dell’élite auspicata dagli studiosi della democrazia e della sua difficoltà di ricambio, ma invece proprio è l’esemplificazione migliore di come il potere conquistato serva in special modo ad autoriprodursi e a bloccare il rinnovamento fluido degli eletti; quindi la seconda ragione è per il bilanciamento dei poteri a tutti i livelli e per le opportunità che devono essere concesse a tutti. Una terza ragione deriva dal fatto che siamo una democrazia rappresentativa, i cittadini non possono venire in quest’Aula a discutere tra di loro e votare per alzata di mano, ma sono tenuti ad eleggere dei propri rappresentanti, e hanno diritto di essere attivamente rappresentati all’interno delle assemblee, e il cumulo dei mandati tocca un aspetto fondamentale perché incide..., si ripercuote non solo sulla credibilità ma anche sull’efficacia delle assemblee locali perché per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato la totalità degli incarichi ricoperti, si ripercuote sulla qualità del lavoro consiliare e conduce segnatamente ad un aumento dell’assenteismo: quest’atto io l’avevo depositato il 18 ottobre, attendevo la presenza di tutti i Consiglieri con doppi incarichi in questo Consiglio, oggi finalmente è il primo giorno che ci sono tutti, non per meriti particolari, ma oggi ci sono tutti. Siamo consapevoli del fatto che limitare i doppi mandati nelle assemblee elettive locali non risolverà da solo i problemi etici della politica però rappresenterà un passo relativamente semplice e non controverso per muoversi nella direzione della serietà del servizio pubblico. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano La Consigliera Carlevaris ha, col suo ordine del giorno, posto all’attenzione del Consiglio un elemento interessante, gliene do atto. Gliene do atto perché effettivamente che arrivi dal Movimento 5 Stelle una così forte presa di posizione relativamente agli assetti istituzionali in una fase come questa è anche simbolico, quindi noi vogliamo recepirlo con favore il fatto che vi sia qualcuno che, come dire, si pone il problema del tema del cumulo degli incarichi, che è un tema. La stupirà, Consigliera Carlevaris, sapere che all’atto fondativo del Partito Democratico, ormai alberghiamo nel lontano 2007, questa questione era già stata superata statutariamente. Noi siamo, a differenza dell’associazione che dipende dalla Casaleggio Associati, un partito politico, a differenza della piattaforma Rousseau certificata da un notaio, siamo un partito politico che ha degli organismi dirigenti, ha degli iscritti, ha delle assemblee, ha dei Segretari politici a tutti i livelli, e siamo assolutamente contenti che in questa fase evolutiva del Movimento, che nacque con una parolaccia e che evidentemente una volta che è arrivato al potere ha immediatamente copiato i vizi e purtroppo per noi non tanto le virtù, ha fatto evolvere questo tipo di dimensione e di ragionamento in un’ottica che è quella dell’efficientamento delle istituzioni, e tra i problemi di efficientamento delle istituzioni c’è anche quello di poter garantire la presenza negli organi in cui si è eletti, che ovviamente a nostro modo di vedere dipendono dagli atti auto-organizzativi dei partiti e non certamente dal punto di vista legislativo e normativo qualora questi non siano fondamentalmente incompatibili per ragioni di conflitti di interesse o per altre questioni relative alla dimensione dell’espletamento del proprio mandato. Sotto questo profilo, concludo questo breve intervento, mi viene da sorridere però a vedere l’impegnativa dell’ordine del giorno, perché impegneremmo la Sindaca e la Giunta ad attivarsi presso il Governo, scusi Consigliera Carlevaris, non me ne voglia se la cito personalmente, ma chi c’è al Governo del Paese? Io non l’ho mica capito tanto onestamente in questa fase. Perché se non sbaglio, se non sbaglio, al Governo di questo Paese, a prescindere dall’alleato, c’è sempre e solo una forza politica, a prescindere dall’alleato ci siete voi, c’è il Movimento 5 Stelle, c’è il vostro capo politico che svolge ruoli preminenti. Allora, voi capite che se lei mi arriva, abbiamo votato a marzo 2018, 2019, a quasi due anni dalla grande vittoriosa cavalcata trionfale del Movimento 5 Stelle dentro i palazzi che avete certamente aperto come una scatola di sardine, più o meno come avete fatto qua prima che lei arrivasse ovviamente, da questo punto di vista, e ci chiedete di sostenere una cosa che già è nelle nostre corde, noi... come dire, rileviamo una leggera contraddizione da questo punto di vista e riteniamo utile che voi sollecitiate il vostro Governo, i vostri esponenti politici. Voi siete il Partito di Maggioranza relativa in questo Paese, se questo Paese va bene è merito vostro, è merito vostro se il Paese va bene, perché governate il Paese; se il Paese cresce è merito di chi governa, se la città cresce è merito di chi governa. Ovviamente, non me ne vorrà collega, se il Paese non cresce e la città non cresce non è merito o colpa, e credo che non sia altrettanto attribuibile per il principio di rappresentanza. Per tutte queste ragioni, pur condividendo al punto tale addirittura da averlo nelle nostre carte costitutive prima che lei arrivasse, lei era già qua in Consiglio Comunale, si ricorderà che una nostra collega Consigliera comunale proprio in virtù di un’elezione in Consiglio Regionale con velocità estrema ha proceduto alle sue dimissioni per rispettare il disposto statutario e immediatamente ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Questo tema è oltretutto oggettivamente complesso perché non si capisce per quale ragione uno, scusi eh, si deve dimettere da Consigliere Regionale e Consigliere Comunale e non da Deputato parlamentare, perché non ho capito per quale ragione, però evidentemente avrete i vostri motivi eh, cioè io non lo so perché ce l’avete coi Consiglieri regionali. Per quanto ci riguarda il problema non sussiste, abbiamo delle regole chiare, siamo l’unico Partito in questo Paese, l’unico Partito in questo Paese che ha delle regole chiare statutariamente previste e le fa applicare. Quindi noi, con tutto il dovuto rispetto per tutte le altre forze politiche che compongono il quadro costituzionale, diciamo così, vi lasciamo votare i vostri ordini del giorno, vi facciamo fare le vostre discussioni, di una discussione che noi abbiamo già risolto credo qualcosa come 13 anni fa, okay? Quindi diciamo che arrivate un po’ troppo... un po’ tardi, diciamo che siete un pochino in ritardo. Quindi votatevi il vostro ordine del giorno, non ce ne vogliate se il Partito Democratico, come dire, assisterà alla votazione senza esprimere il proprio voto, essendo dal nostro punto di vista assolutamente pleonastico. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Quando nel mese di ottobre è stato depositato dal Gruppo consiliare di Maggioranza questa proposta di ordine del giorno, a fronte di un approccio favorevole rispetto al contenuto, mi sono posta alcune questioni che però, diversamente dall’annuncio appena fatto dal Capogruppo del Partito Democratico, non faranno ombra rispetto al voto favorevole del mio Gruppo. Quali sono le questioni che mi sono posta? Le seguenti: una, l’ha già citata il collega del Partito Democratico, è abbastanza curiosa la formula che è stata scelta, quella di una mozione che parla all’esecutivo del Comune affinché parli all’esecutivo nazionale, quando le questioni riferite ai sistemi elettorali coinvolgono, com’è noto, le assemblee elettive e quindi i due rami del Parlamento, e quindi si sarebbe trattato più opportunamente di un atto, ordine del giorno del Consiglio Comunale, verso le rispettive Commissioni parlamentari deputate alla riforma dei sistemi elettorali o, se ancora si fosse voluto dare un valore pubblico più rilevante, un impegno nei confronti dei parlamentari piemontesi affinché in modo trasversale sostenessero l’introduzione di questa modifica. Questa era quindi un’obiezione, come dire, di stile e anche di efficacia che mi era sorta spontanea. La seconda è quella riferita al fatto che mi è noto, e nell’illustrazione che ne ha fatto la Consigliera oggi ritorna, che alcuni Consigli regionali nella determinazione autonoma dei loro sistemi elettorali hanno introdotto l’incompatibilità, ultimo il caso del Veneto che aveva introdotto la norma dell’incompatibilità e intendeva revocarla, e in quel contesto di assemblea legislativa è stata proprio vibrante l’opposizione, ad esempio, del Partito Democratico. Quindi la domanda è: ma perché nell’impegnativa non ci si rivolge al contesto più prossimo che autonomamente potrebbe introdurre queste modificazioni, e quindi alla Regione Piemonte? Una risposta maliziosa mi viene dalla lettura del programma elettorale 5 Stelle per la Regione Piemonte, nel quale si leggono molte azioni di bonifica, dal punto di vista del Movimento 5 Stelle, dei costi della politica, ma non c’è alcun riferimento né sotto questo versante, né sotto quello della proliferazione degli incarichi, alcun elemento che si riferisca a questo tema dell’incompatibilità. Quindi ci sono già due questioni, come dire, di scenario istituzionale che mi rendevano perplessa sull’intenzione che si intende percorrere con questo ordine del giorno, intenzione che nelle comunicazioni pubbliche di soggetti non coinvolti, cioè nelle iniziative di soggetti non politici ma giuridici, introduce una questione di principio che non è solo quella del ricambio nella classe dirigente delle assemblee elettive, ma è anche quella di un possibile conflitto di interessi tra funzioni di un’Amministrazione regionale che introduce indirizzi di programmazione e redistribuisce risorse su vari profili legislativi, e Amministrazioni comunali che ne sono obbligati al rispetto per le linee di programmazione, e ricavarne benefici o svantaggi per quello che riguarda il riparto dei finanziamenti. Quindi, chi discute di questi temi in termini giuridici, ne discute in termini di principio e a partire proprio dal tema del conflitto di interessi, anche perché la materia concreta di cui stiamo parlando - cioè la duplicazione di funzione tra Regioni e Comuni - in tutt’Italia, prima delle ultime consultazioni regionali, quindi prima ad esempio della consultazione in Piemonte, riguardava sì e no 130 persone. Quindi la questione, è chiaro, riguarda il principio più che la pratica concreta e sul principio io mi riconosco, ciò che mi è risultato sgradevole, dico proprio sgradevole, è il fatto che questa proposta, ancorché dal mio punto di vista imperfetta rispetto alla definizione dei titolari e dei soggetti a cui inviarla, questa proposta è stata tenuta sospesa per poter guardare in faccia le persone che in questo contesto incarnano materialmente quella condizione soggettiva di cumulo di funzioni, perché allora si passa così facendo dal piano del principio, sul quale mi riconosco, al piano - purtroppo molto tipico del Movimento 5 Stelle - di additare il reo, che è una modalità che a me risulta assolutamente insopportabile, che peraltro vedo venire rinfacciata dalla Maggioranza quando la Minoranza propone... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora ...questioni di miglior funzionamento di alcuni istituti dell’assemblea, come le Commissioni, o comportamenti ritenuti non a salvaguardia dell’istituzione, ma poi si praticano con questi stili. Il mio voto comunque sarà a favore. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Mah, io ho ascoltato bene l’intervento della Capogruppo Artesio, mi riconosco in tutto quello che ha detto, ma non perché è stata la mia Presidente in Circoscrizione ma perché lei ha colto nel segno quello che purtroppo debbono normare dei Consigli quando invece l’etica e il buonsenso dovrebbero portare a fare quello che alleggerisce. Siccome io non credo nell’ubiquità delle persone, a parte alcune eccezioni di cui non faccio il nome, ma so di chi sto parlando, di persone che riescono a dare una partecipazione sia ad un’assise che nell’altra, quindi quelle persone bene o male non dico che vengono giustificate ma almeno danno una parvenza e danno una certezza anche a chi oggi segue le due assemblee, anche perché è palese, lo sapete tutti benissimo che quindi il gettone o l’indennità o la richiesta che fa il Consigliere che siede su due assemblee diverse è naturalmente a sua discrezione, potrebbe essere - dico una battuta stupida, ma non l’ho mai visto da nessuno - che un Consigliere Regionale o un Consigliere Comunale opti per essere pagato dal Comune, non l’ho mai visto, ma opta sempre dalla Regione, quindi... o viceversa. Questo sarebbe bello. Questa è una cosa, Capogruppo Artesio, anche da capire, perché sarebbe bello stare nelle due e optare per quella che paga di meno, ma non li ho mai visti questi, neanche in Parlamento. Non è una battuta, ma è una cosa seria questa. Il discorso di chi l’ha presentato, l’ha presentato il Movimento 5 Stelle, non c’è nulla da dire, ma quando una cosa è giusta non è perché l’imprimatur lo dà qualcuno o lo dà qualcun altro, uno deve dire: “Sono contrario a priori”, secondo me è un ottimo ordine del giorno, andava modificato nei termini detti anche dalla Capogruppo Artesio, anche perché ci sono Regioni eccellenti, come la Lombardia, che l’hanno già normato nei Consigli Regionali, naturalmente andando a mettere un tetto a Consiglieri che sono superiori a 15.000 abitanti, perché è vero che a pensar male si fa peccato certe volte, però un Parlamentare o un Consigliere Regionale, soprattutto di Maggioranza penso, che riveste un ruolo e può avere anche un ruolo certe volte di Assessore, oggi purtroppo anche questa è una delle altre cose che non funzionano in questo Paese, è che si può tenere il ruolo di Consigliere e Assessore Regionale - in Piemonte naturalmente - e quindi avere il paracadute per quelli che sono in (incomprensibile) ...se cadi da una parte e non cadi dalla finestra, quindi rimani sempre in piedi, rimani. Ecco perché la politica deve cominciare un po’ a cambiare perché qui c’è un discorso di etica e un discorso anche di partecipazione ai lavori parlamentari. C’è anche da dire una cosa, e qui non me ne voglia, è in generale, è logico che ci dovrebbe essere anche un discorso logico e consequenziale che se uno entra in un partito in quella lista, quello che si dovrebbe dimettere e poi entra uno di un altro partito non ha tutta questa grande logica, sono due cose da guardare, o appoggiate un altro di un altro partito stesso. Cioè, la logica dovrebbe essere che chi fa le liste dovrebbe capire chi mette in lista sperando che poi questo personaggio non cambi, anche se c’è libertà etica di cambiamento, ci mancherebbe, l’ho detto all’inizio, non vado a criticare e non giudico nessuno, però naturalmente se io fossi Consigliere Regionale di un Gruppo da solo e quello che sta sotto di me, io sono a destra e l’altro va a sinistra sicuramente non mi dimetterei per far entrare uno in un Consiglio importate come il Consiglio Comunale di Torino perché se fosse il Consiglio della cittadina o del comune di 250 anime non mi interesserebbe nulla di questo. Per questi motivi, lo dico già adesso senza perdere tempo dopo nella dichiarazione di voto, il voto del Consigliere Petrarulo, Capogruppo in questo caso anche, è favorevole. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, ma io esprimo già il fatto che non parteciperò al voto, poi non mi capitava dai tempi delle scuole medie che dovevo essere per forza presente perché si potesse fare la reprimenda pubblica, non so se vale lo stesso che ci sono solo io, non c’è Ricca, non c’è più Rosso, però giustamente era un po’ stucchevole che in questo modo un po’ da maestrina una aspettasse che ci fossero i Consiglieri imputati, perché questo è l’atteggiamento che questo atto in qualche modo rappresenta. Detto ciò, sono assolutamente d’accordo con la Consigliera Artesio, con la Capogruppo Artesio, non c’è traccia di questa incompatibilità nel vostro programma elettorale in Regione perché dovrebbe essere il soggetto che in qualche modo si fa anche latore di questa forma di pulizia. Sono convinto che un atto di questo tipo non doveva essere indirizzato al Governo perché l’attività legislativa, lo dico a chi è nuovo ma poi è evidente che se uno fa della preparazione o della non preparazione il suo ingresso in Sala Rossa poi rischia di fare..., Consigliera, ha aspettato che ci fossimo noi, se ascolta, Presidente se può chiedere alla prima firmataria di ascoltare chi parla in Aula non è affatto sbagliato, ma... se ascolta, visto che fa gli atti ad personam magari ascolta anche, ma questo fa parte un po’ del tenore del suo atto. C’è anche un problema di “A chi scrivo? Scrivo all’esecutivo o al legislativo?” eh, due o tre rudimenti di diritto costituzionale, forse uno scrive al legislativo, non scrive all’esecutivo, quindi non scrive al Governo, scrive alle due Camere del Parlamento, quindi chiede al Presidente del Senato e al Presidente della Camera o ai Gruppi consiliari che hanno il potere legislativo di fare questo. Poi un po’ mi preoccupa come l’utilizzo di buone pratiche o l’opportunità del legittimo, o migliorare quel rapporto tra cittadini e istituzione, oppure la circolazione dell’élite auspicata da molti studiosi. Ecco io non so se considerarmi un’élite, io so solo che quello che faccio in Consiglio comunale è andare regolarmente a fare sopralluoghi e sopralluoghi e sopralluoghi, incontrare cittadini. Le assicuro che se lei si sente un’élite, io non mi sento un’élite di questa città, lo dico per l’attività che è documentata attraverso quello che facciamo, e io penso a tutti gli altri Consiglieri della Minoranza, quella parola la lascio ad altri, la lascio a soggetti che invece sono élite organizzate che si occupano di gestione di potere, non di sicuro..., non mi sento élite oggi in Consiglio Regionale, non mi sentivo quando ero solo un Consigliere Comunale, tantomeno un Consigliere di Circoscrizione. Se per il solo fatto..., adesso capisco però, il solo fatto di essere entrato in Consiglio Comunale ha fatto credere a qualche Consigliere di essere un’élite e quindi di potersi dimenticare di tanti posti di questa città ai quali avete raccontato un poco come avete raccontato al (incomprensibile), una marea di promesse e poi passata l’elezione, passato l’interesse per quei luoghi. Mi spaventa anche la questione che “il cumulo dei mandati blocca il rinnovamento fluido degli eletti e dell’élite”, io non so di questa cosa del rinnovamento fluido degli eletti e dell’élite, ma vede, quando scrive: “Ancora non solo sulla credibilità ma anche sull’efficacia delle assemblee locali, poiché per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato la totalità degli incarichi ricoperti, si ripercuote sulla qualità del lavoro consiliare e conduce segnatamente ad un aumento dell’assenteismo”, e poi ce l’ha di nuovo sul livello etico. Perché mi infervoro? E lo dico alla prima Consigliera, io capisco ancora che uno può mettere in discussione il ruolo di Assessore Regionale che è un incarico fiduciario dato dal Governatore della Regione, e il ruolo di Consigliere Comunale, tant’è vero che è prevista l’incompatibilità inversa, uno non può essere Assessore comunale e Consigliere Regionale. Ma poi c’è un altro problema che penso faccia proprio a pugni con tutto quello che lei ha scritto, che chi è abituato a prendere le preferenze, cioè a lavorare per la gente, con la gente, ad essere regolarmente valutato dalle persone, un po’ si prende anche responsabilità del suo lavoro, della qualità di quello che fa in Aula, se uno ha più incarichi dovrà mettere in conto che rischierà personalmente con una non riconferma nel mandato dopo se non è stato all’altezza del fatto che qualcuno ha scritto con qualche grammo di grafite su una scheda il proprio cognome, e io non accetto che uno possa dire che se uno è eletto in due ambiti diversi non è in grado di dare quella qualità. Ci vedremo, ci vedremo tra un anno e mezzo e sono certo, e lo dico a verbale, che il numero degli atti presentati dal sottoscritto sarà superiore al suo, e questo sarà un elemento di qualità, è quello il problema, la qualità e la quantità: quanti sopralluoghi i Consiglieri fanno, se vuole ci mettiamo a fare su questo livello, ma lei sta portando un ruolo alto come quello della rappresentanza dei cittadini su un livello bassissimo, bassissimo, perché capisco la possibilità che ci sia la differenza tra un ruolo di governo in Regione e ruolo di Consigliere, ci può stare, questo può essere un ragionamento che si può aprire, anche perché quando sei in Aula parli come Assessore che poi va ad interloquire col Sindaco, o parli come Consigliere? E questo è un tema di diritto costituzionale che secondo me si può aprire tranquillamente, ma non su incarichi che hanno nel dato di preferenza l’unica forza che ancora hanno i cittadini. Posso ancora concepirlo se uno viene eletto attraverso liste bloccate, cosa che io detesto, perché basta mettersi d’accordo... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MAGLIANO Silvio Sì, chiedo scusa, ...mettersi d’accordo col Segretario del Partito e fare il capolista in Comune e il capolista in Regione, ma quando c’è la preferenza, vivaddio, il Consigliere Comunale e il Consigliere Regionale devono continuare a garantirsi la fiducia dei propri elettori. Per cui io non parteciperò al voto, perché penso che questo non sia neanche degno di una discussione seria dal punto di vista del diritto costituzionale, del diritto di rappresentanza e di quello che in questi anni, almeno personalmente, ho fatto e che sto continuando a fare negli ultimi sei mesi e, ripeto, mi auguro che la qualità del primo firmatario, la qualità e la quantità del lavoro sia almeno superiore a chi oggi ha un doppio incarico, se no sarebbe veramente una vergogna istituzionale. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Vicecapogruppo Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Ringrazio anche la proponente - Consigliera Carlevaris - dell’atto, di cui condivido alcune delle osservazioni e delle premesse in narrativa: evitare le concentrazioni personalistiche di potere, assicurare il diritto dei cittadini ad essere attivamente rappresentati, limitare i doppi mandati nelle assemblee elettive locali, sono tutte questioni politiche che meritano la dovuta attenzione etica, discussione pubblica e conseguenti provvedimenti legislativi. Ciò che invece mi trova perplessa è l’opportunità politica di presentare un provvedimento di tal genere, in questo scorcio esiziale di consiliatura e soprattutto dopo le elezioni regionali di maggio. Se si voleva votare questo atto, lo si poteva fare prima delle elezioni e c’era tutto il tempo per farlo. La tempistica scelta, vero o falso che sia, induce ad ipotizzare ad un provvedimento ad personam, di cui non ravviso né la necessità, né la correttezza istituzionale, anche perché i problemi non sono tanto gli individui, quanto i conflitti di interesse che li possono coinvolgere, in prima persona o per conto di terzi, sul tema sul quale tutte le Forze politiche si rifugiano in un assordante silenzio. Per cui dichiaro il mio non voto. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io invece ringrazio la Consigliera Carlevaris per l’atto presentato: è un atto che obiettivamente è necessario dopo l’elezione del Consiglio Regionale, ma è un atto necessario perché il più delle volte il Parlamento, il Legislatore interviene nel momento in cui nascono delle incongruenze, delle criticità, dei problemi, e che quindi per la società, diciamo, per la democrazia l’intervento del Legislatore è necessario per andare a coprire delle falle; e la falla che obiettivamente c’è nella nostra democrazia, o meglio, nella nostra Regione, perché, come sottolineava qualcuno, in altre Regioni è vietata questa pratica, è il cumulo delle cariche, che è un problema, perché? Perché, nel momento in cui vieni eletto in un ente superiore, come può essere la Regione, si presume che chi va ad assumere l’incarico di Consigliere Regionale si occupi a tempo pieno della Regione Piemonte e quindi di tutta l’attività che riguarda la Regione Piemonte, e magari lasci a chi era nella lista del suo Partito, del suo Movimento, un posto nell’altro organo elettivo, come può essere il Comune. Invece ci troviamo, e ci siamo trovati dopo le elezioni in Regione..., e questo, mi spiace dirlo, ma è un dato di fatto e dobbiamo denunciarlo, altrimenti che cosa facciamo? Di quale politica parliamo, se non facciamo nome e cognome delle persone che poi non rispettano non tanto una norma che purtroppo in Piemonte non c’è, ma una coerenza, chiamiamolo un dovere morale per qualcuno, perché per il Movimento 5 Stelle sicuramente è un dovere morale non effettuare un cumulo di cariche, perché noi risolviamo a monte questo problema, e cioè nessuno si può candidare mentre svolge già un incarico elettivo, quindi prima termini il tuo incarico elettivo, in questo caso nel Consiglio Comunale, poi ti puoi candidare in altri organi. Invece nei Partiti c’è questa possibilità, quindi, come è successo nelle ultime elezioni regionali, alcuni Consiglieri comunali si sono candidati, sono stati eletti, alcuni addirittura sono diventati Assessori, cioè il Consigliere Ricca - che adesso non c’è, ma prima era qui -, infatti l’abbiamo visto, dopo le elezioni è diventato Assessore Regionale, Consigliere Regionale più Consigliere Comunale; sui social o sui giornali è presentissimo, qui in Aula lo vediamo raramente, se non sporadicamente, qualche volta. Questo è un problema, è un problema di Democrazia, perché obiettivamente c’era chi aveva votato precedentemente una Forza politica affinché venisse rappresentata in quest’Aula consiliare che in questo momento non è rappresentata; oppure il Consigliere Magliano, il Consigliere Magliano è Consigliere Comunale, Consigliere di Città Metropolitana e Consigliere Regionale, sono tre organi di questa regione ed è in tutti e tre gli organi elettivi. C’era prima l’Assessore Rosso, sono dovuti arrivare i Carabinieri per farlo mandare via, mi sembra... Quindi, di conseguenza, io mi auguro che non debbano arrivare di nuovo i Carabinieri anche per gli altri Assessori, mi auguro che serva un intervento legislativo per risolvere questo problema. Quindi, nel momento in cui ci troviamo in queste situazioni, è obiettivamente una questione, appunto, di dovere morale lasciare i doppi e i tripli incarichi e dare spazio anche ad altri, perché la democrazia si basa soprattutto su questo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Giovara. GIOVARA Massimo Grazie, Presidente. Io non la prenderei così sul personale, come hanno fatto alcuni Consiglieri che mi hanno preceduto. Non penso ad una questione di gogna o di processo, penso che sia un normale principio, com’è stato detto anche dal Capogruppo del Partito Democratico, che però ha l’altra faccia della medaglia, che non è solo quella dell’accusa a chi accumula più cariche, ma anche dell’apertura. Se un soggetto eletto accumula più cariche, per esempio due, sta togliendo la possibilità ad altri due soggetti di partecipare alla vita politica, e personalmente io credo che sia più importante allargare la platea di quelli che partecipano alla cosa pubblica, piuttosto che chiuderla. Poi ci sono dei soggetti in grado di fare tantissime cose insieme, io personalmente non sono quasi forse nemmeno in grado di fare il Consigliere Comunale o il Presidente di Commissione, quindi grande stima per chi riesce a fare l’Assessore, il Consigliere Regionale ed il Consigliere Comunale, però penso che siano delle eccezioni, penso che la maggior parte di noi, comuni mortali, possano fare bene una cosa sola, e anche questa ci costa fatica. Quindi, io sono assolutamente d’accordo con l’atto presentato dalla collega Carlevaris e spero che ci sia un consenso allargato su questo atto. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie. Io mi ritrovo abbastanza nell’intervento che mi ha preceduto del Consigliere Giovara, perché tutto sommato sono anch’io d’accordo sul fatto che sia auspicabile una maggiore apertura della possibilità di dare spazio, anche in ruoli politici, a persone che possono dedicare tempo, risorse, eccetera. Mi preoccupa, invece, molto l’intervento ancora precedente del Consigliere Fornari e francamente mi induce anche a valutare la possibilità di astenermi da questo voto, perché è proprio, invece, paradigmatico di quello che si nasconde dietro questo tipo di ordine del giorno: la volontà di una gogna verso certi comportamenti, che francamente, andando anche sul personalismo, trovo completamente fuori luogo, soprattutto quando, non più tardi di poche decine di minuti fa, è stata richiamata la necessità di attenersi a un tipo di dialogo politico che non vada a scadere su questo tipo di considerazioni. Io non credo che si possa valutare i parametri di performance per quello che sia l’attività politica..., cioè, sicuramente si possono dare delle valutazioni anche oggettive, ma che possano trarre più o meno vantaggio dal fatto di ricoprire più cariche. Sicuramente il fatto di avere anche la possibilità di una visione trasversale su più livelli può avvalorare anche un certo tipo di azione politica, però onestamente ritengo anche io che, per fare compiutamente un certo tipo di funzione, forse è necessario anche riservare delle risorse che siano dedicate e anche non incentivare poi questa forma di presenzialismo un po’ eccessivo, che magari a volte ha la giustificazione proprio solo di autogiustificarsi e di potersi portare avanti anche da un punto di vista di consenso elettorale. Però, come dico, mi preoccupa molto un certo tipo di atteggiamento, che riconosco, invece, in alcuni interventi della Maggioranza e che non ritengo che sia, quindi, giustificato di un approfondimento sufficiente su questa tematica, che possa avere anche una visione sufficientemente laica e pacata per poter dare un giudizio di questo genere. Io ritengo che comunque il tema sia assolutamente bisognoso di un approfondimento e di una valutazione. Quanto poi possa essere un Consiglio Comunale a proporlo, questo sicuramente, però, nell’ambito delle proprie funzioni e delle proprie appartenenze politiche, è necessario che questo tipo di regolamentazione ce la diamo e proviamo a valutarlo. Quindi, ribadisco, anticipando già la mia intenzione di voto, mi asterrò dalla votazione di questo ordine del giorno, proprio perché non vedo una sufficiente capacità di aver già maturato con un adeguato bilanciamento questo tipo di ragionamento. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Intanto sono dispiaciuta che in questo momento non sia in Aula nessuna di quelle persone che in questo momento hanno i due incarichi, perché, nel caso di pochi minuti fa, io sono rimasta in Aula per tutto il tempo nel momento in cui ero la persona che veniva individuata e quindi sarebbe opportuno che chi, giustamente, svolge i due incarichi stia ad ascoltare quali che siano le ragioni di quest’atto, che io ritengo che la Consigliera Carlevaris abbia portato avanti con diligenza, perché intanto le 12 ore o le 24 ore sono uguali per tutti noi, e la presunzione che nessuno possa svolgere il nostro ruolo forse è anche una presunzione che va un po’ superata. Se la nostra è una carica rappresentativa, che allora noi rappresentiamo gli altri e siamo presenti, perché lo svolgere due cariche ha delle sovrapposizioni necessarie assolutamente normali che si sovrappongano gli orari di Commissioni, che si sovrappongano gli orari di Consiglio, che si sovrappongano moltissime competenze. Mi scusi, Presidente, io non riesco a parlare dal brusio che sento. Riesce a dare un po’ di ordine alla Sala? Grazie. E lo dico anche per quello che riguarda il mio Movimento, dove io ritengo addirittura che una carica politica ed una istituzionale non debbano essere svolti dalla stessa persona, ma la partecipazione per noi è fondamentale, e riuscire ad allargare la partecipazione a tutti e riuscire a creare in questo modo un’assunzione di responsabilità. E questo vale, appunto, anche per i doppi incarichi economici, per quelli che inanellano come delle perle gli incarichi, due, tre, quattro incarichi, e sommano anche gli stipendi dei vari incarichi, due, tre, quattro incarichi. Ecco, vale la pena interrogarsi se esista il superuomo o il piccolo uomo o se questa società sarà migliore proprio grazie al fatto che ci saranno tante persone che parteciperanno pro quota, ognuno con il proprio contributo. Io credo che, e fermamente voterò questa, che, tra l’altro, era una delle cose che dicevamo proprio all’inizio di questo Movimento, quando non eravamo neanche ancora strutturati come Movimento, quando eravamo ancora sui Meetup. Ecco, questo lo dicevamo sugli incarichi politici e sugli incarichi economici, sulle presidenze economiche. E credo che questo sia un argomento che farebbe migliore la nostra società sotto tutti i punti di vista. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Foglietta. FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Io sono molto contenta che finalmente, dopo tanti mesi, possiamo votare questa fondamentale proposta di ordine del giorno, proposta dal Movimento 5 Stelle. Devo dire che, a parte alcuni commenti sgradevoli da alcuni colleghi della Maggioranza, ma che sono talmente coraggiosi dal dirlo a verbale, neanche più fuori verbale, io trovo, nonostante ci sia, nello Statuto del Partito di cui mi fregio di fare la Vicecapogruppo, normata l’incompatibilità, un po’ surreale questo dibattito, Presidente, ma semplicemente perché nella giornata di oggi, ad esempio, io avevo chiesto, con alcuni colleghi, delle comunicazioni in merito all’incendio al Fluido, la Giunta si rifiuta di venire in Aula e spiegarmi che cosa è successo al Fluido e che intenzioni ha sul futuro del Fluido, però la priorità per il Gruppo della Maggioranza è introdurre l’incompatibilità tra le cariche di Consigliere Comunale e di Consigliere Regionale. Condivido alcune delle perplessità del Capogruppo dei Moderati, che forse - e lo dico, nonostante non faccia parte del mio Partito - sia uno di quegli esempi virtuosi di cumuli di cariche che lavorano molto meglio, non dico di voi della Maggioranza, che siete bravissimi, ma sicuramente della sottoscritta, che ha un incarico solo. Non ho capito tanto il passaggio dell’illustrissima Vicepresidente dell’Aula, quando parla di incarichi doppi, inserendo anche gli incarichi lavorativi. Io, ahimè, sono arrivata che avevo un contratto di lavoro, continuo a tenerlo, per fortuna, perché, oltre a fare politica... o meglio, non è che oltre a fare..., faccio politica per passione e non come unico lavoro, Consigliera Ferrero. Però, voglio dire, Presidente, io potevo scegliere se andare in aspettativa o meno: per il mio futuro lavorativo e professionale, ho deciso di non andare in aspettativa, però purtroppo anche quello lo permette la Legge. Nel caso abbiate i numeri, in realtà, tanto più che il Governo, alla Camera e al Senato, potete sempre predisporre un disegno di legge e cambiare tutte le leggi. Sono sicura che in questo momento storico il Partito Democratico vi darà tutto l’appoggio che ritenete. Quindi, Presidente, io non devo dilungarmi oltre; parla, per quanto riguarda il nostro Gruppo, lo Statuto del nostro Partito e gli esempi che abbiamo avuto in questa Sala con l’ex collega Canalis, che poi si è dimessa da questo consesso per dedicarsi solo al consesso del Consiglio Regionale. Francamente vorrei che i Consiglieri della Maggioranza ritornassero un attimo sulla terra, in particolare sulla Città di Torino, e trattassero i problemi della Città e non degli incarichi degli altri. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliera Grippo. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Soltanto per lasciare a verbale la mia scelta di non partecipare al voto. Avrei volentieri votato contro l’atto della proponente Carlevaris, ma condivido i contenuti perché rispecchiano i contenuti dello Statuto del Partito Democratico; se si vuole, si può superare facilmente il problema, se ci si sente così a disagio. Quindi, non starò a riproporre questioni. Per non cadere in contraddizione, dovrò non partecipare al voto, ma purtroppo avrei votato contro un metodo che considero, francamente, davvero un modo per farci solo perdere del tempo o per dare la possibilità a taluni di dire inutili cattiverie, delle quali si farebbe a meno dopo una giornata come questa. Ribadisco, Presidente, ci sono state date lezioni oggi di tutti i tipi, davvero, nessuno ha rinunciato. Mi dispiace che sia proprio la collega Carlevaris, che io ho considerato sempre una persona particolarmente sensibile ai termini di ragionevolezza, sia proprio la Consigliera Carlevaris che ci mette nelle condizioni - e, per dovere, noi siamo in Aula -, ci mette nelle condizioni di assistere ad un dibattito del genere. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Prendendo spunto dagli interventi dei miei colleghi, che hanno parlato di cose inutili, mi auguro che da oggi in poi, siccome gli ordini del giorno, a casa mia, Presidente, se non ricordo male, vengono scritti - è proprio previsto dal nostro Regolamento - per cose che non sono prettamente attinenti alla nostra Città, è scritto proprio nel nostro Regolamento. Mi auguro che da oggi in poi non verrà presentato più nessun ordine del giorno, perché non riguarda prettamente la nostra Città, così non perdiamo più tempo e non perdiamo tempo a fare cose inutili. Oggi me lo sono segnato: “Cose inutili, ordini del giorno presentati per far perdere tempo”. Per fortuna, nel 2020 nessuna delle Minoranze presenterà più ordini del giorno, me lo auguro. Me lo sono scritto, l’ho scritto. Avete detto voi che è un’inutile perdita di tempo. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Carlevaris. CARLEVARIS Cinzia Grazie, Presidente. Ho facoltà di replica, vero? Si può? Sì. Volevo rispondere alle questioni che sono state sollevate. L’ordine del giorno si rivolge al Governo perché la revisione del TUEL è oggetto di revisione al Tavolo interministeriale, quindi mi è stato consigliato di rivolgermi al Governo. Come chiedeva il Capogruppo Lo Russo, non è prevista da quest’ordine del giorno la richiesta dell’incompatibilità tra la carica di Consigliere Comunale e Parlamentare, perché esiste già un testo di legge, che è all’esame delle Commissioni 1 e 5 in Parlamento, il testo 1356, che è un testo di revisione del TUEL che all’Articolo 1 prevede proprio una “...incompatibilità - lo leggo - assoluta tra alcune cariche di Amministratore Locale (quindi Sindaco, Presidente di Provincia, Consigliere Comunale, Metropolitano, Provinciale o Circoscrizionale) e quella di membro del Parlamento”. Quindi è già in discussione, per questo non è richiamata qua. La richiesta della presenza dei Consiglieri che ricoprono doppi incarichi mi sembrava dovuta per il fatto che almeno possono replicare, possono dibattere, possono intervenire nella discussione dell’atto. Avremmo potuto approvarcelo in qualsiasi momento da soli, però è anche bello sentire se ci sono delle opinioni, delle idee che possono arricchire il dibattito. Mentre, per quanto riguarda la posizione del Partito Democratico, mi dispiace che non ci sia più Lo Russo, sinceramente è interessante. È interessante perché voi dite: “Noi ce l’abbiamo già nello Statuto questa incompatibilità, quindi non lo votiamo”. Io ero rimasta a Kant, l’imperativo categorico di Kant, che è il concetto centrale della filosofia morale della nostra civiltà e la base dell’etica deontologica degli ultimi 300 anni: “Agisci come se la massima della tua azione dovesse essere eretta, per tuo volere, a legge universale”. Però voi agite in un modo, però “No, non lo votiamo”, cioè: “Gli altri... no, non ci interessa”. Ed è un’etica interessante, perché meriterebbe un nome. Potremmo chiamarla tipo “Etica della banderuola”. C’è un’etica della domenica, un’etica per il lunedì, però, Presidente, oggi è lunedì e mi sembra che il Partito Democratico venga qui a propinarci un po’ un’etica della domenica. Io... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Io mi auguro che... (INTERVENTI FUORI MICROFONO). SICARI Francesco (Presidente) Può andare avanti con l’intervento? CARLEVARIS Cinzia Io mi auguro che riflettiate ancora un attimo e consideriate un cerchio di coerenza, non alla luce di quello che dico io, ma alla luce di quello che dice Kant. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi? Se non ci sono interventi, metto in votazione l’ordine del giorno. Prego, Consiglieri, votate. Tutti i Consiglieri hanno votato? Chiudo la votazione. Favorevoli 23, contrari 0, astenuti 1. Il Consiglio approva. |