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VERSACI Fabio (Presidente) Lascio la parola al Vice Sindaca Montanari, sulla delibera: "Variante strutturale n. 321 al P.R.G., ai sensi degli articoli 15 e 17..." VERSACI Fabio (Presidente) Prego. MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Grazie, Presidente. Allora, si tratta di un intervento in via Garibaldi 23, è un intervento qua vicino È un palazzo storico che è rimasto in abbandono per tanti anni, in pratica la parte posteriore su via Botero è ancora un grande buco nella città, dovuto ai bombardamenti della guerra, del '42, se non sbaglio. L'edificio è un edificio storico, oggetto di tutela e ha una scheda di Piano Regolatore che prevedeva una rigidità alla trasformazione che noi purtroppo, a seguito di una proposta di un intervento di restauro, di ristrutturazione, di definizione delle sue funzionalità, abbiamo dovuto modificare. Dico purtroppo perchè la variante, che qui noi approviamo, in realtà è l'inizio di un percorso lungo di variante, che durerà quasi un anno e che porterà semplicemente una lieve modifica del planivolumetrico, cioè dell'organizzazione tra gli spazi aperti e gli spazi chiusi di questo edificio. Quindi, una modifica davvero molto, molto minima, che non intacca per niente, né le quantità, né le superfici destinate al commercio ed altro, ma semplicemente riorganizza, ripeto, in modo piuttosto minimo gli spazi pubblici e privati. Dico questo perchè io mi auguro che nel corso della riforma del Piano che stiamo portando avanti, interventi come questo, ancora una volta, non debbano sottoporsi ad una trafila così lunga. Richiamo, ancora una volta, che la trafila di oggi che inizia è la stessa della Revisione generale, strutturale, totale del Piano Regolatore; cioè noi abbiamo una normativa che è come se mettesse sullo stesso piano costruire un garage e costruire un grattacielo, giusto per capire in che condizioni siamo. Nello specifico, devo dire che questo edificio è stato in abbandono a lungo: è stato di proprietà della città, è stato poi venduto, è passato attraverso alcuni proprietari. Circa un anno fa, un proponente dell'intervento ha proposto di realizzare delle attività commerciali al piano terreno e al piano interrato e al primo piano, come da Piano Regolatore previste, e delle attività ricettive ai piani superiori. È stato un confronto con il proponente abbastanza lungo, perchè la prima ipotesi d'intervento lì era un'ipotesi - da un punto di vista del rispetto storico, di un contesto ambientale di pregio - non era secondo me valida. In pratica, il proponente proponeva un grande scatolone di cemento armato, variamente rivestito, all'interno di un cortile storico. In un lungo dibattito con gli operatori siamo arrivato a rivedere questa formula, mantenendo sostanzialmente l'edificio nella sua…, o meglio, riproponendo l'edifico nella sua conformazione storica, e cioè restaurando il lato su via Garibaldi, costruendo una parte verso via Botero e realizzando un cortile che è quello storico, che viene ripristinato; adesso non c'è più, perchè quella parte è demolita. Dunque, viene ricostruito un cortile storico abbastanza importante, con una esedra fatta di archi, anche pregevole da un punto di vista architettonico. Questo cortile viene coperto al secondo piano con una copertura in vetro portante e dunque realizzerà uno spazio coperto, ma destinato al commercio, che è il piano terreno. Due piani interrati sono destinati agli annessi delle attività commerciali e alle attività di parcheggio; la parte posteriore è quella che collega direttamente con un passaggio storico antichissimo, che è quello che collega via Botero con via San Francesco d'Assisi, una stradina che noi vorremmo mantenere, anzi, promuovere, migliorare, creando uno spazio, in questa stradina, che diventa uno spazio parzialmente pubblico e parzialmente privato; cioè è uno spazio aperto, però in parte di gestione privata, in parte di proprietà pubblica, che completerà l'intervento. Quindi, sostanzialmente, noi oggi approviamo una modifica, ripeto, molto minima del Piano Regolatore, cioè del disegno del Piano. Poi, questo è stato già discusso in Commissione; è stato rilevato che sul progetto sarebbe bene avere un dibattito più ampio, io sono assolutamente a favore di questo. Io qui ho delle ipotesi progettuali, che verranno ulteriormente definite nel corso di questa approvazione di variante, però, ripeto, la variante oggi parte, tornerà in Consiglio ancora tra qualche mese nella sua versione definitiva e dunque stiamo, praticamente, facendo un'operazione, come dire, un po' burocratica, ma necessaria, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei, prego, Consigliera Ferrero. FERRERO Viviana Grazie, Presidente. Il nostro ringraziamento al Vice Sindaca per il lavoro puntuale sull'accogliere ciò che è forse nell'ottica di riplasmare sicuramente questo vuoto urbano: il recupero di un immobile, di un immobile di grandissimo pregio come, appunto, via Garibaldi, via Botero rappresentano. Immobili che sono arrivati quando già..., che sono arrivati, appunto per questa variante, quando erano già stati ceduti dalla Città di Torino al Fondo Città di Torino nel 2017, quindi ci sono arrivati dopo. Un vuoto, quello di Palazzo Durando che finalmente viene colmato e quindi il Movimento 5 Stelle ritiene che sia un buon progetto e siamo favorevoli a votarlo. Il piano terreno su via Garibaldi..., nel piano terreno di via Garibaldi verranno messe esclusivamente attività commerciali al dettaglio, attività di ristorazione, pubblici servizi, artigianato di servizio, quindi non supermercati. Non ci si potrà accusare di aver portato avanti la proposta per averne un guadagno, perché il contributo straordinario di valorizzazione ammonta solo a 205.000 Euro. E per finire, i ritrovamenti archeologici del poderoso acquedotto in pietra, ci è stato detto che verranno inseriti negli arredi del cortile interno. Quindi, nel tempo, le Amministrazioni, tra l'altro non sono state sufficientemente attente alle questioni dei ritrovamenti archeologici, e qui vorremmo invece fare la differenza nell'applicare e far rispettare quegli adempimenti già previsti dalla Sovrintendenza. Quindi l'Amministrazione, visto il grande valore storico del luogo e dei ritrovamenti già effettuati, si porrà nella situazione di essere costantemente, puntualmente aggiornata. Tra l'altro, io rilevo che è un edifico che è stato sventrato dalle bombe - l'8 dicembre del 1942 - ed è probabilmente l'ultimo edificio dove è ancora visibile la rovina che genera la guerra, e questo edificio tornerà a vivere. Noi non abbiamo ancora una memoria storica che documenti, in loco, questi sventramenti, però abbiamo un'ampia documentazione fotografica; faremo, magari, anche un pensiero a questa cosa che ci è stata chiesta in Commissione, di creare anche un po' di narrazione su questo, di percorsi narrativi su quello che sono stati gli effetti della guerra, perché ne parliamo tanto, però, poi, alla fine, quelle che sono le testimonianze, giustamente si perdono in po' nell'oblio. Quindi, anche questo è uno spunto che volevo fare su questo argomento, ma, come dico, tutta la documentazione c'è ed è sufficiente, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Prego, Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente, mi permetto solo di far notare alla Consigliera Ferrero che, per carità, nel 2016 c'è stata una ventata di novità in questa città, e tutto è stato molto più virtuoso, però, ecco, proprio perché non si sa mai, tenuto conto delle rilevanze archeologiche, la Sovrintendenza esisteva già anche prima del 2016, non l'avete istituita voi, quindi forse, qualche attenzione, anche solo perché era dovuta ed imposta da un Ente sovraordinato, c'era anche prima. Adesso, è sempre bello sentir dire che tutto è cambiato. Però, insomma, adesso, nella narrazione, forse, un minimo di coerenza, anche solo per serietà di quest'Aula, dobbiamo mantenerla. Detto questo, ho già avuto modo di dire in Commissione al Vice Sindaca che, sicuramente, l'intervento è di per sé valevole, perché recupera un vuoto urbano, recupera un palazzo, che è Palazzo Durando che, sicuramente, giace da anni in questa situazione di degrado. Il motivo per cui si debba ricorrere ad una variante strutturale, ahimè, viene dettato anche qui da una norma di tipo regionale, che secondo me esagera nel dover applicare questo tipo di strumento urbanistico per questo tipo di interventi, tant'è che oggi torniamo a discuterne. Al di là degli aspetti proprio, diciamo, di tecnicalità, legati a questo tipo di atto, sono contento che si tornerà a discutere anche sulle soluzioni che la proponente ha presentato, perché io sono convinto che il Vice Sindaca Montanari ci dica che si è adoperato, e la Maggioranza ringrazi, per aver fatto tutti gli accorgimenti, tutti gli interventi per rendere migliore questo tipo di progetto, però, proprio perchè pur non trattandosi di un intervento estremamente rilevante in termini di superficie utile, ma molto significativo in termini di localizzazione - stiamo parlando di via Botero, di un'area centrale - forse sarebbe stato opportuno che anche solo un passaggio in Commissione per valutare questo tipo di proposta: sono state, comunque, valutate delle coperture che, in qualche modo, sono dei segni parecchio evidenti. Poi, si può discutere, si possono avere delle sensibilità di maggiore o minore gradimento di questo tipo di coperture, per esempio. Però, forse, avrei apprezzato di più che almeno un passaggio - ancorché in una fase preliminare, proprio in virtù di questa collaborazione che spesso viene auspicata, ma poco praticata - in Commissione fosse stato dato, anche nella valutazione di questo tipo di destinazioni, che la Consigliera Ferrero ci ricorda essere non un centro commerciale, ma di fatto stiamo parlando di una galleria commerciale. Poi, voglio dire, sulla definizione e sul gioco delle parole, ci possiamo ragionare, ma è una galleria commerciale. E allora, anche contaminare questo tipo di interventi con alcuni altri interventi, magari compatibili, magari discutibili con la proprietà, ad esempio un Punto, Informativo per la Città, che possa anche costituire un ulteriore elemento di aggregazione rispetto a questa piazza, che si verrebbe a liberare a questo passaggio, pensare anche che ci possano essere anche all'interno di quella - che è nient'altro che una galleria commerciale - degli altri tipi di interventi, che con superfici ridotte, e che possono anche trovare il favore della proponente, potevano quantomeno essere proposte. Quindi, ribadisco che l'intervento, di per sé, è valevole, sicuramente ci sarà ancora modo di parlarne, però è proprio nelle fasi un po' preliminari che ha senso individuare dei percorsi, proprio perché ti danno maggiore spazio di concertazione con la proponente e in questo senso io credo che sia un atto anche democratico sentire il parere di tutte le forze consiliari che questo Consiglio compongono. Quindi, lamento solo la mancanza di questo tipo di attenzione che ho ravvisato, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Non ho altri interventi, voleva intervenire il Vice Sindaca. MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Solo due precisazioni, come ho già detto, siamo assolutamente disponibili a discutere il progetto nelle sue fasi che sono, comunque, iniziali, e sono queste, abbiamo tutto il tempo per farlo. Però, preciso una cosa: questa è una proprietà privata, se l'operatore si muove nei vincoli del Piano Regolatore, noi non possiamo chiedergli null'altro che non sia l'applicazione delle tabelle da valorizzazione, eccetera. Quindi, non è che possiamo chiedergli di fare i Centri di informazione o quant'altro. Quello che invece abbiamo discusso e che abbiamo ritenuto di interesse pubblico è proprio la conformazione planimetrica e la realizzazione di spazi pubblici di qualità, il privilegiare le visuali: il collegamento da via San Francesco d'Assisi e via Botero, e via così, che già ha comportato un forte lavoro di dialogo, eccetera. Non credo che sia possibile chiedere ad un operatore commerciale di destinare una parte dei suoi negozi a fare servizi per la Città; ecco, questo, assolutamente non lo penso proprio, e poi forse non glielo chiederei neppure, perchè vorrebbe dire avere noi spazi che non sappiamo neppure come gestirli. Invece, quello sul quale sono assolutamente d'accordo è vigilare, discutere la qualità dell'intervento architettonico, urbanistico e planivolumetrico, anche nei suoi materiali, anche tenendo conto, comunque, che un supporto, da questo punto di vista delle scelte, verrà dalla Soprintendenza, come peraltro è già avvenuto. Questo è un progetto che è già stato discusso in visione preliminare con la Soprintendenza, che ha diritto di valutare. Una piccola osservazione: ringrazio la Consigliera Ferrero, che ha detto tutte cose condivisibili; questi resti archeologici che sono lì presenti, si pensava proprio nel dialogo di progetto, che c'è stato e ci sarà ancora, di esporli pubblicamente nella zona pubblica che si crea esattamente dietro la zona dell'intervento. Quindi potrebbero diventare proprio delle sorte di sedute, o di segni sul territorio, anche di qualche qualità, perché sono blocchi di pietra scavata, destinati al collettore della fogna ai tempi romani, quindi resti che hanno 2000 e passa anni, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, pongo in votazione la delibera, prego Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 23, astenuti 1. Dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l'immediata esecutività dell'atto. |