Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma io sono stato a sentire con attenzione l'intervento del Consigliere Carretto, devo dire che, abbia pazienza, glielo dico davvero con serenità, ma trovo un po' stucchevole, a due anni da che vi siete insediati, continuare a dire: "I problemi li abbiamo ereditati e quindi non fatecene adesso una colpa se non sappiamo trovare gli strumenti per risolverli, perchè…, adesso non iniziamo l'interlocutorio, però, voglio dire, io sto semplificando, ci mancherebbe, faccio una sintesi che sarà anche imperfetta, però, nella sostanza, vedo ricorrere questo tipo di ragionamento: siccome c'erano dei problemi, adesso è inutile che ci diciate e ci facciate la morale che non stiamo agendo bene, perchè avevate solo da risolverli prima. Allora, premesso che chi vi parla non c'era prima, quindi valuta la situazione attuale, trovo anche, perlomeno curioso, che si dica che una campagna elettorale è stata fatta anche stigmatizzando questo problema e volendo opportunamente renderlo un problema, ma (incomprensibile) l'avrà fatta la campagna elettorale, o loro che si sono presentati, cioè voi, contro chi c'era prima, utilizzando questi argomenti, perché mi sembra che le forze di centrosinistra che prima governavano sarebbero state quantomeno autolesioniste, più di quello che già sono state con i voti che hanno preso, a dovere ancora andare ad esasperare gli animi di chi questi problemi li stava vivendo, dicendo: "Esiste il problema. Certo, lo sappiamo, esiste il problema e quindi il voto non lo prendiamo". Quindi, francamente, mi sembra un po', ecco, arzigogolato, se di questo mi concede il termine, di tutto questo ragionamento e poi, comunque, basta, sono due anni, adesso questo è un tipo di intervento strutturale, che state facendo voi, prendetevi le responsabilità di quello che fate e di quelli che saranno i risultati. Lei dice che i risalutati anche di ARPA sono stati soddisfacenti. Ci ha spiegato anche come l'intensità sonora corrisponde alla diminuzione di vari decibel - cose che sappiamo - ma io le dico anche che - da tecnico quale sono, come lei - è ovvio che le soluzioni, che proprio perché dovute ad ordinanze che hanno un carattere di contingibilità e di urgenza, valgono se questo carattere mantengono, quando poi si rendono continuativi questi tipi di strumenti, perdono anche il significato stesso che sta nell'ordinanza e quindi è facile presumere che anche i risultati. Io, poi, ho visto i risultati di ARPA, sicuramente qualcosa hanno ottenuto, ma non hanno certo garantito quei livelli di decibel che sono tali da poter assicurare il sonno e la vita quieta, insomma, che possono mantenere in salute una popolazione residente. E quindi anche su questo, voglio dire, attenzione, perché quella era un'ordinanza che aveva interessato un periodo estivo; questo tipo di strumento, che peraltro sarà ben lungi dall'essere attuato entro l'estate, perché l'estate è avviata e quindi voglio poi vedere se si riuscirà a dare questo tipo di risultati, ma nel momento in cui diventa di carattere continuativo credo che, soprattutto alla luce di quanto è stato affermato anche dagli interventi che mi hanno preceduto, cioè dalla difficoltà poi di renderlo effettivamente applicativo ed efficace, se non accompagnato da percorsi ben più articolati, e anche poi da strumenti effettivi di verifica, perché quanto - anche io ho sentito dire dal capo dei Vigili, Bezzon - ci rende particolarmente preoccupati rispetto al fatto che poi si possa garantire anche l'esigibilità di questo tipo di azioni. Peraltro, giova ricordare che il disturbo della quiete pubblica è regolato dall'articolo 659 del Codice Penale, quindi non c'è neanche bisogno, se vogliamo venire incontro a quello che, effettivamente, è l'oggetto della delibera che, appunto, è: Indirizzi a tutela del riposo e della vivibilità urbana nella aree cittadine". Mi sembra poi ci sia una contrapposizione proprio intrinseca tra quello che è il titolo della mozione e poi quello che invece è la parte di narrativa e di impegna perché, da un lato, si vuole garantire questo diritto sacrosanto di tutelare il riposo e la vivibilità urbana, dall'altro si interviene settorialmente su un unico tipo di intervento e di fatto si poteva chiamarlo anche in maniera coerente, diversamente. Credo anche io che, comunque, tutto l'impianto di questa delibera e la modifica dell'articolo 94, tutto sommato, non tengano conto di un problema, assolutamente non vada nella direzione di garantire poi questa vivibilità e questa tutela della quiete pubblica, perchè non credo che sia poi così direttamente collegabile, così come si vuole far pensare. Manca una visione di creare maggiori situazioni di offerte e qui, tra l'altro, mi piacerebbe anche sapere, al di là delle cause che sicuramente sono state anche dovute, è vero, la complessità della situazione dei Murazzi è legata anche ad un bando che era stato probabilmente carente e non sufficientemente adeguato ad un certo tipo di requisiti, anche di sicurezza idraulica che ci sono, che sono necessari e che, peraltro, sono stati resi maggiormente evidenti anche a seguito di un evento recente, che è quello del novembre 2016. Ma, a che punto siamo con i Murazzi? Perché, voglio dire, anche qui, colpa di quello che dicevo prima; è anche il caso di capire questo tipo di soluzioni che tempi avranno perché, ormai, ce lo siamo scordati per questa estate, ma se si vuol lavorare per la prossima del 2019, forse è il caso di fare un ragionamento anche su questo. Qual è l'offerta di tipo culturale, si è già abbondantemente parlato del bando per i Punti Verdi, che tristemente è andato vacante; il coinvolgimento che si intende mettere in essere con tutte queste fasce di utenti e anche la diversificazione dell'offerta che deve assolutamente essere oggetto di un ragionamento articolato. Io ribadisco, comunque, ancora un volta, che questo tema del rispetto delle regole merita un'azione molto più approfondita, meglio articolata e che davvero coinvolga tutte le fasce della popolazione, cercando, in un'ottica di concertazione - io non ho conoscenza di come abbia funzionato questa proposta del Sindaco della notte - ma, sicuramente, sono comunque anche queste modalità che danno, convergono su una figura, delle possibilità di azioni trasversali, che possano avere una loro efficacia e sicuramente vanno, comunque, di nuovo condivise anche a livello locale con le Circoscrizioni che sono quelle che sul territorio vivono più direttamente. Non mi sembra che questo sia stato un intendimento, proprio per i temi che sono stati prima richiamati, cioè anche nella individuazione delle aree non si è tenuto conto delle Circoscrizioni. Credo che stiate ancora una volta approvando un atto che volontariamente cerca di escludere, nel coinvolgimento, alcune componenti, anche istituzionali, del territorio; è una atto monco, è una atto che non ha una visione, è un atto che, davvero, cerca di risolvere un problema individuando un'azione unica che non è quella che potrà essere risolutiva. Io ho firmato la mozione di accompagnamento, perchè mi sembra che richiamasse bene una serie di aspetti che non sono stati presi in considerazione da questo tipo di delibera e quindi esprimo una perplessità piuttosto forte sulla valenza di quest'atto. |