Interventi |
MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente, ma questo è un tema di cui mi sono occupato già nella scorsa Consiliatura, nasce anche un po' da una serie di atti che avevo presentato, almeno l'interesse rispetto a questa tipologia di attività è un interesse che nasce dal fatto che finché quei 3/4 di edicole vivono ancora, vuol dire che c'è la possibilità di avere un mercato, ma sono d'accordo con il Consigliere Russi quando dice che è un po' allungare la vita a chi fa questo tipo di attività, e mi si permetta, senza voler offendere nessuno, è un po' una situazione all'italiana, cioè 49% e 51%, cercheremo di fare in modo che queste attività vendano tutto tranne che i giornali, alla fine della fiera, dovremmo rispettare questo 51%, ma poi il vero dato è un altro, Assessore, ma su questo mi pare che non ci sia stata la possibilità, né gli strumenti, in questo momento, di trovare un'altra soluzione. Le edicole rappresentano oggi un pezzo del passato della città, poi io non la penso come almeno ha fatto intuire il Consigliere Russi, che in modo molto intelligente dice: "Se non vendere i giornali non è colpa delle edicole, è per quello che c'è scritto, ed è questo un problema di credibilità, fin quando continuerete a parlare male del Movimento 5 Stelle, non venderete più giornali, per cui iniziate a parlare bene di noi, così come in tutta Europa si venderanno più giornali di carta stampata, ma è stato devo dire, un'arte retorica assolutamente lodevole, io, evidentemente, non la penso così. Detto questo però, invece, penso, Assessore, che noi, prima o poi, dovremmo aggredire, invece, un altro tema, il fatto che noi abbiamo delle edicole in postazioni centrali della nostra città che possono rappresentare altro, non un luogo di vendita dei giornali, ma un luogo, invece, di vendita di prodotti di marketing territoriale, biglietteria, e cose di questo tipo, sono tutte attività che però, in questo momento, il nostro Regolamento non ci permette di realizzare, perché sono accatastate in un certo modo, perché sono di proprietà di chi le ha realizzate, pagano la COSAP, pagano anche l'IMU, è evidente, secondo me, che su questo noi dovremmo anche, in qualche modo, non si è potuto fare in questa delibera, ma io ci tenevo almeno per amor di verbale, parlare di quei soggetti che si trovano in questo momento in proprietà di un'edicola, questa edicola continua ogni mese, alla fine del mese, a portare un conto, un conto, il più delle volte, salato, senza aver la possibilità di trovare un acquirente, perché, chi te la compra un'edicola con uno scenario così raccontato, devo dire, in maniera puntuale dal Consigliere Russi e quindi tendenzialmente a pensare che un patrimonio di una famiglia possa in qualche modo essere sempre più eroso da questa condizione del mercato. Detto questo, però, Assessore, lo dico anche a lei, varrà la pena poi ragionare se trovare qualche strumento, anche normativo, perché ad oggi lo si può dire, se il riferimento è una norma dello Stato italiano, si può anche pensare di cambiarla da questo punto di vista, perché io penso veramente che il rischio nel quale noi potremmo incorrere è trovare, come ce ne sono nella nostra città, edicole abbandonate, che possono essere distrutte solo ed esclusivamente dal proprietario, ma se non traviamo più il proprietario, come capita, in questo caso parliamo di edicole, ma potremmo parlare anche come negozi che vendono fiori, chioschi che vendono fiori, di fatto la nostra Città, con questi manufatti che non sono più gestiti, mantenuti, e con l'Amministrazione che non è in grado di andare a prenderne i proprietari. Parlavamo in Commissione dell'ipotesi dell'esproprio, che è un'ipotesi che, comunque, è già verificatasi nel nostro ordinamento, se tu non ottemperi a una serie di ordinanze, ripetute, evidentemente, per cui questo è un po' il ragionamento che, secondo me, ci è chiesto di fare. Noi oggi cerchiamo di dare una soluzione, cioè mettere una pezza, questo è un po' il tema. 49, 51, dal punto di vista dell'attività di vendita, secondo me dovremmo trovare il coraggio di ripensare queste edicole, che evidentemente hanno un loro ordinamento, hanno una loro regolamentazione, perché si occupavano di una materia molto precisa, però pensare come alcuni di questi posti, anche molto centrali, vorrei evitare che attendere, come diceva un po' il Consigliere Russi, l'accanimento terapeutico che continuiamo a portare avanti, nel caso chiudessero, di trovare dei manufatti non gestiti, non assolutamente tenuti in ordine in luoghi bellissimi della nostra città. Per cui si approvi pure questi Regolamento, questa modifica, ma secondo me non risolve il problema strutturale che ha questo mondo e che nel caso ci troveremo poi a dover affrontare noi, come Amministrazione, nel momento in cui una su 4 diventano 2 su 4, 3 su 4, quando iniziano ad essere, però, quelle di, mi auguro di no, piazza Castello, via Cernaia e altri posti molto belli, a capire che soluzioni trovare. Ad oggi questa delibera una soluzione a questo problema non c'è, grazie. |