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LO RUSSO Stefano Alla luce degli elementi che si sono sviluppati nell'ampio dibattito in Commissione e anche quest'oggi in Aula, e alla luce del fatto che questo Bilancio, in realtà, anzi, questo rendiconto è un rendiconto di un Bilancio che, non solo non è stato facile, peraltro, a mia memoria, Sindaca Appendino, non ricordo bilanci facili, onestamente, né ricordo Comuni che hanno bilanci facili e l'onere del Governo sta proprio innanzitutto nel conoscere le cose che si immagina di gestire, perché, se si ha e se si rivendica con così tanta foga la propria autorevolezza nel gestire le cose, prima di tutto bisognerebbe conoscerle e lei ha dimostrato, nell'ambito del 2017 che molte cose non le conosceva o, perlomeno, se le conosceva, diciamo così, ha fatto finta di non conoscerle. Il Bilancio 2017, di cui oggi approviamo il rendiconto è un Bilancio che, come abbiamo avuto modo di dire, in realtà è niente più e niente meno di un ordinario Bilancio di un Comune in difficoltà economica, ma che traccia con grande chiarezza, l'ha ribadito anche la Consigliera Grippo, l'ha ribadito il Consigliere Tresso, una strutturale visione che ci differenzia e che, da questo punto di vista, non ha…, come dire, valutazioni che tendano a mettersi insieme. Cosa voglio dire? Intendo dire che questo Bilancio del 2017, noi oggi approviamo il rendiconto, è di fatto viziato ad origine da un'impostazione che noi non abbiamo condiviso, questo continuo evocare il commissariamento come il male assoluto della città da parte della Sindaca Appendino suona stucchevole, perché, oggettivamente, il commissariamento sarò forse anche il male suo assoluto, che poi è tutto da dimostrare che l'eventuale commissariamento, stante, come dire, quello che stiamo osservando in questi due anni sia il male della città, è poi ancora tutto da dimostrare, onestamente, perché è del tutto evidente che sicuramente la sua poltroncina, come la mia, ovviamente, solo che la differenza tra me e lei, io alla mia non ci tengo particolarmente, è che dal punto di vista strutturale la sua e quella dei componenti della Giunta, ma soprattutto quelli della Maggioranza, significherebbe, mi rendo conto, doverla un pochino rimettere in discussione e alla luce di due anni di politica, che hanno dimostrato con grande franchezza che, uno, non solo l'alternativa non era chiara, e lo ha dimostrato lei, ma che l'alternativa è poi ancora tutta da dimostrare che vada nell'interesse davvero di questa città e mi rendo conto che, come dire, può essere una cosa che inquieta un pochino e ci rendiamo altresì conto che, come dire, si facciano tutti gli sforzi possibili, rinnegando se stessi, e evitatemi di fare l'elenco degli esempi, peraltro, Sindaca Appendino, lei ha fatto solo esempi, non ce n'è uno di competenza della città, è tornata in Aula, il primo che ha fatto è il Competence Centre, il Comune di Torino non è centrato nulla, ma neanche sugli altri, guardi, ma neanche sugli altri è centrato qualcosa, forse il Salone del Libro, avessi avuto modo di avere le carte, guardi, purtroppo mi hanno negato l'accesso agli atti perché lei ha costruito una retorica sul salvataggio del Salone del Libro e sulla sua schiena dritta nei confronti del gestore di GL Events, gestore del Lingotto, che le ha permesso di campare mediaticamente per 6, 7, 8, 9 mesi. Purtroppo, guardi, per sua fortuna, mi hanno impedito di vedere i conti economici del 2016 e del 2017, perché, guardi, sarebbe stato veramente suggestivo verificare che poi alla fine tutta questa retorica di Appendino che salva il Salone e fa risparmiare i soldi al contribuente torinese era poi del tutto realistica, però, purtroppo, in una fase asimmetrica in cui quello che dice il Sindaco è vero di per sé, prendiamo atto, poi vedremo se la verità che verrà fuori da altre parti dirà quello che ha detto lei per mesi e mesi, e mesi, e mesi, per dire che lei ha salvato il Salone del Libro, che lei ha fatto risparmiare la città, o no, lo vedremo cari colleghi del Movimento 5 Stelle. Senza toccare gli altri esempi che ha citato, perché vede, Sindaca Appendino, la cosa…, lei ci ha accusato di essere…, lo so che siamo, come dire, non simpatici, però, quando io trovo all'inaugurazione del Centro Direzionale Lavazza, Sindaca Appendino, lei e 7 Assessori, lei e 7 Assessori al buffet, le faccio io la domanda: "Mi scusi Sindaca Appendino, ma il Centro Direzionale…", cito questo come esempio, perché il presenzialismo ai buffet dei suoi Assessori, Sindaca, è, come dire, ormai una barzelletta nei corridoi della città, ma, al di là di questa cosa che, guardi, non mi interessa, perché se quello fosse il prodotto del riconoscimento rispetto a robe che, né lei, né niente meno chi va oggi a mangiare le tartine, a tagliare i nastri, ha contribuito minimamente, prenderemmo atto, invece noi siamo qua, ci becchiamo le sue rampogne, perché abbiamo lasciato un Comune come l'abbiamo lasciato, e li lo ha salvato dal commissariamento, male assoluto della città, il suo male, non il male assoluto della città, è tutto da dimostrare, ma no importa, non importa, bene così, va bene, le diamo atto, ci faccia solo la cortesia di avere un po' di pudore quando presenzia alle manifestazioni pubbliche, solo questa gentilezza. Quindi va a tagliare i nastri delle cose in cui, né lei, né nessuno dei signori che vanno a mangiare le tartine non solo non ha contribuito minimamente, ma non sa neanche di cosa parlano quando vanno lì, questo è il problema. E allora, visto che ci invita ad essere, come dire, corretti, ad essere realisti, a dire le cose come stanno, noi prendiamo atto del suo caldo invito, Sindaca Appendino e glielo rivolgiamo, non è tutto un cesto pieno di belle mele, c'è anche qualche mela che non è funzionata, però è davvero stucchevole accusarci di slealtà quando lei passa le giornate a…, come dire, occuparsi delle sue P.R., a tagliare i nastri, va a inaugurare parchi, non ce n'è una di roba, una, in cui in due anni avete fatto voi, non una, non una e poi viene qua e un pochino rintuzzata, un pochino rintuzzata, chiedo scusa Sindaca Appendino, vedo che la faccio sempre ridere, meno male, sono contento di farla ridere, un pochino rintuzzata, ci viene a spiegare che avete trovato una schifezza generale. Ma l'Assessore Sacco, (incomprensibile) ma lei, quando va in giro per il mondo a promuovere la città, cosa promuove? La dieta vegana? Cosa promuove Assessore Sacco? Io l'ho visto il materiale che lei va a portare in giro, ma di quel materiale lì che parla di trasformazione urbana, cosa sa Montanari di quella roba lì, cosa ha fatto il suo Assessore all'Urbanistica che viene qua e ci fa i concioni? Niente, glielo dico io, niente, non c'è niente di quello che voi oggi, di cui oggi vi fate belli, a Torino e nel mondo, che avete fatto voi. Ma è giusto che sia così, è giusto che sia così, fate bene, fateci solo la cortesia, quando venite qua, di avere un po' di pudore, e dire le cose come stanno. Avete trovato problemi finanziari, avete trovato una città che stava andando avanti, non avete trovato…, lei, Assessore Montanari, lei, Assessore Sacco, quella roba che ha in mano, non ne ha fatta una lei e lei, giustamente, va in giro a dire: "Guardate Torino com'è bella, guardate Torino com'è bella, com'è turistica", grazie a lei, Assessore Sacco, è quella roba lì, ma per favore, ma ci faccia almeno la cortesia, non lei, che lei, guardi, di questa banda qua, come dire, è ancora quello più privatamente onesto intellettualmente, privatamente, le riconosco onestà intellettuale, però, quando la Sindaca della città viene qua e ci spiega con questo tono che noi siamo sleali, perché le avremmo lasciato non si sa bene che cosa, abbia almeno il pudore di fare un pochino meno selfie con Cristiano Ronaldo, con Vasco Rossi, di essere, come dire, un pochino più corretta lei, non le chiediamo altro Sindaca Appendino, tanto, voglio dire, che qui non ci sia una visione di città, e che l'unica cosa che sappiate fare è intestarvi i meriti di altri, lo abbiamo capito noi e, mi creda, lo ha capito tutta la città, tutta la città e provano tutti ad attendere che le cose…, che passi, che passi. Per tutte queste ragioni, ovviamente, non avendo votato il Bilancio 2017 per le ragioni che ho esposto, perché viziato ad origine, e ancora oggi non avendo ancora risolto i problemi, anzi, avendoli ulteriormente aggravati con l'operazione che avete fatto, che è vero che è nel 2018, ma riguarda poste del 2107, a partire dai famosi 3 milioni che non ci sono più, che non ci sono più, Assessore Rolando, per queste ragioni non voteremo, ovviamente, il rendiconto 2017. |