Interventi |
MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Grazie, Presidente. Buonasera a tutte e a tutti. Solo alcune osservazioni visto che sono stato chiamato in campo due o tre volte sui temi dell'urbanistica. Qualche ora fa in questa sala abbiamo ricordato un urbanista anche Assessore importante che si chiamava Raffaele Radicioni, che è mancato pochi mesi fa e Radicioni era di quelli che pensava ad un'urbanistica dei cittadini, all'urbanistica della felicità, qui invece mi sembra …, quando sento parlare di urbanistica da Lo Russo mi sembra di sentir parlare dell'urbanistica della fantasia e quando lo sento parlare di centri commerciali mi sembra un po' quella frase che dice: "Quando il bue guarda l'asino e gli dice: cornuto", perché noi siamo di fronte ad Amministrazioni del passato che di centri commerciali ne hanno costruiti almeno una trentina nella Città Metropolitana distruggendo effettivamente il commercio nelle nostre aree centrali, quando noi abbiamo autorizzato i sette piccoli centri, ma neanche, strutture di vendita abbiamo fatto operazioni di riqualificazione con i piedi ben puntati per terra cercando di restituire ai cittadini angoli di Città un pochino migliori. L'allora urbanistica della felicità comprende visioni incredibili, la variante 200 che facendo palazzoni finanziava la metropolitana e siamo ancora lì a sognarcela la metropolitana, la variante che ha permesso di fare tutto il meccanismo REAM, Westinghouse, eccetera, è una variante che parte da lontano, in quell'area lì secondo il progetto di Cagnardi e Gregotti si doveva abbattere tutto e fare un grande parco, il grande Central Park, poi forse giustamente si è pensato che qualche architettura importante, industriale di fine '800 poteva essere conservata, poi altrettanto giustamente si è pensato che magari un centro congressi poteva servire, allora cosa si fa? Ci si inventa il nuovo centro commerciale su un parco, peraltro, per finanziare il centro congressi e via così, noi abbiamo assistito a decine di progetti campati totalmente in aria, abbiamo assistito a superfici di SLP commerciali che volano da una parte all'altra della Città, lo sapete tutti, pensate a corso Brunelleschi, tanto per non fare riferimenti. Allora, io dico che davvero qui forse bisognerebbe smetterla di raccontare fandonie ai cittadini, ai Consiglieri, a tutti noi, ritornare appunto con i piedi per terra, riguardare quello che si può fare davvero e mi sembra che sia quello che stiamo facendo e usare l'urbanistica per quella che è, cioè uno strumento per far stare meglio i cittadini, è uno strumento, quando serve, per far sì che si riportino ai cittadini quelle ricchezze che in una normale trasformazione del territorio vedono delle rendite che devono appunto ritornare ai cittadini, che è quello che un'urbanistica sana fa ed è quello che noi cerchiamo con fatica di fare, grazie. |