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VERSACI Fabio (Presidente) Possiamo riprendere il Consiglio. Il prossimo punto all'Ordine del Giorno è il meccanografico 01674: "Rendiconto della gestione per l'Esercizio 2017" VERSACI Fabio (Presidente) Lascio la parola all'Assessore Rolando per l'illustrazione. ROLANDO Sergio (Assessore) Buongiorno. Ripercorrendo una strada che abbiamo già fatto in I Commissione i dati del Rendiconto della gestione 2017 confermano la prosecuzione dell'azione di risanamento dei conti dell'Ente evidenziando una serie di elementi positivi. Tra i dati positivi da segnalare ci sono come risulta da pagina 8 dei dati di sintesi commentati il proseguimento di riduzione della spesa corrente con una diminuzione delle spese, dal Titolo I al Titolo IV, da 1.143 milioni a 1.102 milioni. L'aumento delle entrate di cassa dei primi cinque Titoli per 76,5 milioni di Euro rispetto all'Esercizio precedente con un miglioramento del rapporto fra accertamenti e incassi che passa dall'84 all'89% come risulta da pagina 9 dei dati di sintesi dove sono tra l'altro analizzabili i confronti fra i due anni per Titolo. La diminuzione dell'utilizzo dell'anticipazione di Tesoreria con un miglioramento positivo di cassa dell'Esercizio 2017 per 17 milioni. La parte accantonata a copertura di rischi futuri comprensiva del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che passa da 609 milioni a 648, faccio sempre riferimento alla tabella a pagina 11 illustrata in I Commissione. L'insieme di questi elementi positivi permette di chiudere la gestione 2017 con un risultato complessivo dell'esercizio migliorativo di oltre 15 milioni che vengono accantonati a copertura di rischi futuri. A pagina 12 viene data dimostrazione del ripianamento di disavanzo con il maggior recupero di 15 milioni. In sintesi il controllo costante sull'esposizione debitoria dell'Ente, sull'andamento dei costi per contenere i costi di anticipazione di cassa, la riduzione delle spese non strategiche, una più incisiva azione nell'attività di riscossione e mi riferisco come è già stato peraltro già discusso a quella bonaria, non solo quella coattiva. Il risparmio ottenuto mediante operazioni di razionalizzazione della gestione dei servizi hanno prodotto come risultato per il Rendiconto 2017 un significativo miglioramento nel percorso di risanamento che si colloca in anticipo sul Piano di Interventi approvato dalla Corte dei Conti. Si evidenzia ancora che è stato intrapreso un percorso approfondito e dettagliato con la partecipazione dei propri enti strumentali a cui hanno contribuito sicuramente il fatto di aver approvato il Bilancio 2016 delle due società dei trasporti e l'avere in approvazione InfraTo già approvato e GTT ha approvato fra brevissimo, il 2017. Tutto ciò ha conseguito l'allineamento di crediti e debiti reciproci che permetteranno di giungere all'approvazione nel prossimo bilancio consolidato con dati verificati attendibili. In parole povere dalla relazione prevista dalla Corte dei Conti di verifica dei saldi crediti e debiti non compare più la scritta "nd", dati non disponibili, che era la caratteristica degli ultimi due esercizi. Concludendo in conformità con quanto previsto dal decreto 118 superando i rilievi fatti lo scorso anno dalla Corte dei Conti per la mancata tenuta della contabilità economico patrimoniale integrata il Rendiconto della gestione 2017 vede finalmente il raccordo tra le codifiche previste del Piano dei conti finanziario con il Piano dei conti economico patrimoniale; inoltre l'elaborazione di tutti i movimenti contabili dell'esercizio attraverso una nuova procedura informatica ha permesso di adempiere alle predisposizioni del flusso completo dei dati consuntivi aggregati secondo la struttura del piano dei conti per la trasmissione della Banca Dati Unitaria della Pubblica Amministrazione BDAP. Alla luce di queste informazioni, di quelle contenute nella delibera con la dimostrazione di come è composto l'avanzo di amministrazione la Giunta, dando poi tutte le informazioni che richiederà il Consiglio a riguardo, propone al Consiglio la delibera sul Rendiconto 2017. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie, Assessore. Comunico all'Aula come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo che i minuti per i gruppi sono cumulabili. Prego, Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Il Rendiconto 2017 arriva in un momento particolarmente complesso della vita amministrativa della Giunta Appendino, arriva anche in un momento che non è solo complesso dal punto di vista amministrativo. Il 2017 è stato infatti l'anno che per eccellenza ha segnato in qualche modo in maniera estremamente evidente il mandato amministrativo e il rendiconto ne trascrive fedelmente l'impostazione. Partirei da questa valutazione in ordine a due elementi; sarebbero molti gli elementi da citare, ma mi limito a questi due. Il primo riguarda la questione dei famosi oneri di urbanizzazione, sanzione politica e anche talvolta amministrativa emessa dalla Corte dei Conti che ha sempre stigmatizzato in qualche modo gli enti che ricorrevano ad entrate non ripetitive per finanziare spese ripetitive e che con un certo grado di spregiudicatezza la maggioranza del Movimento 5 Stelle ha invece non solo in qualche modo ripristinato nell'ordinarietà del nostro bilancio, ma anche in qualche modo per certi versi addirittura rivendicato sotto il profilo politico ed è interessante da questo punto di vista infatti vedere come l'andamento per quello che riguarda le entrate, gli accertamenti economici, il famoso cemento per fare cassa che in qualche modo aveva contraddistinto a detta del Movimento 5 Stelle le amministrazioni precedenti, è esponenzialmente dilatato e se poi andiamo a fare, non lo farò per ragioni di brevità, un'esplosione puntuale di quanto queste somme in entrata sono codificate, cioè quanti di questi soldi che citerò sono derivanti dai nuovi supermercati questo elemento arriva in maniera estremamente evidente. Infatti l'accertato da permessi di costruire passa da un 21.216.000 del 2015, una cifra sostanzialmente analoga nel 2016, primo anno, diciamo così, che nella seconda parte ha visto entrare l'arrivo della nuova Amministrazione, fino ad un'esplosione a 32 milioni nel 2017. Ma la cosa più interessante riguarda quanta di questa provvista finanziaria va a finanziare spesa corrente; nel 2015 dei 21.216.000 entrati da oneri di urbanizzazione la percentuale di utilizzo era dello 0%, cioè neanche un Euro è stato utilizzato per finanziare spesa corrente. Cosa diversa capita nel 2016, vi ricorderete tutti la famosa mozione del Movimento 5 Stelle in cui i 13.615.000 Euro che sono quelli effettivamente incassati..., scusate, quelli utilizzati per la spesa corrente sono 13 milioni e 6 pari al 60,47% delle intere entrate, invece il 2017 che è il bilancio che state per votare cuba 29.229.000 Euro di oneri di urbanizzazione utilizzati per spesa corrente pari al 90,20%. La cosa suggestiva è che questa questione per ragioni credo contabili di mero riporto non è, ahinoi, contenuta in maniera sufficientemente chiara, ma per una ragione non imputabile certamente agli estensori del documento, cioè ai Revisori, quanto piuttosto alle norme che sovrintendono alla composizione del medesimo documento, nella tabella di pagina 12 della loro relazione che abbiamo agli atti. Infatti in questa tabella che si intitola "entrate spese non ricorrenti" sono del tutto assenti, lo trovate nella prima riga che ha una declaratoria e ha una casella vuota vicino, le entrate da titoli abitativi ed edilizi, per cui a questi famosi 29 milioni, che non sono citati in questa tabella, sommiamo i 23 che invece sono citati, che sostanzialmente arrivano a definire una circa insomma mal contati un 53-54 milioni, ma l'altro dato che non appare è invece quello dei dividendi delle società che come ben sapete nel 2017 ha prodotto una plusvalenza di una certa qual significatività e che porta oltre ad avere uno sproposito di spesa non ripetitiva, c'è spesa ripetitiva finanziata da entrate non ripetitive. Questo limite strutturale che sostanzialmente noi abbiamo fino dall'inizio contestato che non è figlio del caso, ma è figlio di una precisa scelta politica che rispettiamo e non condividiamo, che è quella di aver messo in soffitta tutta una procedura di razionalizzazione del patrimonio della Città e che ovviamente si trascina dietro il fatto che è meglio fare un supermercato in più che ragionare ad esempio di operazioni di razionalizzazione vera, anche perché i supermercati in più c'è sempre modo di dire che li ha fatti qualcun altro. Come abbiamo avuto modo di dire nella Commissione conclusiva dell'iter del Rendiconto appunto nella seduta che ha preceduto questo Consiglio Comunale uno dei punti più critici del nostro bilancio è la famosa cassa, cioè la mitica anticipazione di tesoreria. L'anticipazione di tesoreria che come è noto raggiunge cifre assolutamente esagerate nell'ambito della..., chiedo scusa, ma ho molti fogli, nell'ambito appunto dell'andamento annuale dell'anticipazione di tesoreria diciamo così non scendendo mai sotto i 230, 240, 250 milioni. È un tema strutturale, è un tema vecchio, è un tema noto e su cui sono state messe in campo con gran cassa da parte dell'Amministrazione Appendino importanti azioni per quanto riguarda la famosa riscossione dell'accertato. Peccato che tutte queste azioni della riscossione dell'accertato non producono gli effetti, anzi se andiamo a guardare il tasso tendenziale di incassi rispetto all'accertato è in calo. Ora, come ho avuto modo di dire all'Assessore Rolando attendiamo di conoscere le sue azioni in ordine alla riscossione, ma come abbiamo sempre avuto modo di dire riteniamo del tutto fuorviante per i nostri conti esporre somme così rilevanti in sede di previsionale, ribadirle in sede di assestamento e poi di fatto non dare concretezza alla riscossione. Allora, se è vero il problema della riscossione, allora sorgono un pochino di dubbi. Io darò lettura di quanto il direttore delle risorse finanziarie, il dottor Lubbia, dichiara nella Commissione ultimo scorso del 6 di giugno a fronte di un'obbiezione, si ricorderà l'Assessore Rolando, in qualche modo facevo sul tema della cassa, ma il debito di cassa è quello che - chiedo scusa, è un resoconto stenografico, quindi ovviamente va interpretato in questi termini, però penso che il senso si colga - ma il debito di cassa è quello che..., perché è vero che la situazione è migliorata rispetto all'anno passato, comunque abbiamo sempre questo saldo permanente di meno 250 milioni di Euro di cassa, che è un po' il sintomo della nostra difficoltà, non avessimo quello saremmo un Comune virtuosissimo, purtroppo noi dobbiamo recuperare questi 250 milioni e per recuperarli li recupereremo se va bene 30-40 ogni anno, il che vuol dire che ci vogliono sette-otto anni a rientrare a zero di cassa, anche perché dobbiamo pagarle le fatture perché se no poi dopo giustamente ci segnalano che noi non rispettiamo i tempi medi di pagamenti, anche se i tempi medi di pagamenti devo dire che per quanto riguarda i piccoli fornitori li abbiamo sempre rispettati. Per quanto riguarda l'erogazione e l'assistenza economica, per quanto riguarda i pagamenti diciamo della parte educativa sociale la tendenza è stata sempre quella di rispettarli. È chiaro che sui grandi invece, sulle grandi fatture, e mi riferisco ad IREN, AMIAT, CSI e quelli che solo adesso abbiamo superato il Piano di rientro stiamo cercando di rientrare, però anche lì la situazione storicamente..., e poi va avanti sostanzialmente, il problema è che denuncia, Lubbia, che ovviamente avendo il Comune un problema strutturale di cassa, tende a gestire la cassa nella fase di pagamento delle fatture, della restituzione delle somme che deve in qualche modo erogare con oculatezza e bene fa a farlo e perché bene fa a farlo? Perché come ricorderà in un altro passaggio il dottor Lubbia, suffragato dall'Assessore Rolando, il costo del denaro per il Comune di Torino è del 3,9% circa anno, cioè Unicredit che è la banca, che è il nostro tesoriere ci fa pagare il denaro il 3,9% di interesse passivo. Terrei a mente questa riflessione perché a fine 2017, anzi primi giorni del 2018 succede una cosa abbastanza stravagante; ricorderà il Consiglio Comunale che in questa sede più e più volte abbiamo posto con forza il tema di come si era completamente sbagliato dal nostro punto di vista nel 2016, nel dicembre del 2016 nel non richiedere ad Amteco Maiora, soggetto aggiudicatario in via provvisoria della gara su Westinghouse, nell'atto della stipula del contratto che vedeva il corrispettivo di 8 milioni di Euro di acconto una clausola di salvaguardia per quanto riguarda il Comune garantita attraverso apposita polizza fideiussoria. In particolar modo faccio riferimento all'articolo 4 di quel contratto che prevedeva che gli 8 milioni avevano consistenza di penale ai sensi del Codice Civile e prevedeva una scadenza di pagamento di una certa qual velocità e ricorderanno i Consiglieri che hanno avuto modo di leggere quel contratto prevedeva il saldo entro il 31 di gennaio del 2017 del totale corrispettivo di 19.716.500 Euro. Ovviamente la storia di quest'Aula, la storia dell'Amministrazione dimostra che quello che si immaginava essere stato pattuito all'epoca, siamo nel dicembre 2016, non si verifica e che quindi Amteco Maiora manca il pagamento delle rate di saldo, anzi della rata di saldo perché contrattualmente era una. Ovviamente la Città, non avendo fatto stipulare polizza fideiussoria a garanzia del saldo del corrispettivo, a differenza di quello che normalmente avviene praticamente a mia informazione sempre, cioè quasi sempre o sempre anche per contratti e per importi estremamente più ridotti ed estremamente meno complessi, facciamo stipulare polizze fideiussorie a garanzia delle somme che devono essere date alla Città. In quell'occasione ritenete di non farlo, ritenete di non farlo, sbagliando. Ovviamente ci siamo trovati quindi in una condizione in cui l'aggiudicatario Amteco Maiora aveva sì versato gli 8 milioni di acconto, ma poteva, e lo farà e lo vedremo, dilazionare in maniera assolutamente quasi sine die il pagamento del relativo saldo. Andiamo al mese di aprile del 2017, ricorderete quando dopo una richiesta di accesso agli atti facciamo venire fuori il caso, parte un carteggio tra lei, Sindaca Appendino, l'Assessore Rolando e sostanzialmente REAM che fondamentalmente punta a spostare la competenza finanziaria della restituzione della caparra a suo tempo versata da REAM nell'annualità 2018, cioè nell'anno solare che stiamo in questo momento vivendo, quindi guadagnando a sbalzo l'intero 2017 per quanto riguarda la restituzione della caparra a REAM. Nel frattempo viene ad essere prodotto un carteggio che non definirei cospicuo perché poi alla fine anche questo carteggio è abbastanza rado e sostanzialmente la Città giustamente rivendica verso Amteco Maiora il rispetto delle pattuizioni e sostanzialmente evocando la clausola di rescissione contrattuale in qualche modo dice ad Amteco, per semplificare molto: "Cara Amteco, tu devi ridarci il saldo dei soldi che ci devi perché altrimenti noi ti rescindiamo il contratto", la brutalizzo un po', ma per renderla comprensibile; Amteco risponde alla Città con più note in cui sostanzialmente chiede nuove modulazioni di questo tipo di erogazione e produce un versamento in due tranche da 1,5 milioni di Euro sul finire del 2017 per un totale di ulteriori 3 milioni di Euro. Sostanzialmente, di quei famosi 11 che avrebbe dovuto darci entro il 31 di gennaio, ne eroga 3 al dicembre del 2017. La cosa procede per una serie di mesi fino a quando ad un certo momento, il certo momento è l'8 di maggio, la Sindaca Appendino scrive ad Amteco Maiora sostanzialmente evocando la rescissione del contratto, quindi richiamando quella che era la clausola di rescissione dell'originale contratto firmato al 30 di dicembre 2016 e sostanzialmente dicendo: "Cara Amteco, siccome non ci hai pagato a questo punto quel contratto è rescisso". A fronte di una domanda puntuale e precisa che ho rivolto all'Assessore Rolando, magari lo farà oggi a verbale, anzi la invito caldamente a farlo in maniera formale a verbale, e cioè: ma se domani a valle della corrispondenza intercorsa tra la Città e Amteco Maiora, il signor Amteco Maiora arriva e ci fa il saldo con un assegno, quell'assegno lì noi lo prendiamo o non lo prendiamo? Perché questo è un tema non secondario e soprattutto alla luce di questi elementi io credo che sia importante inquadrare il secondo pezzo di questa storia che mi pare decisamente più significativo. Ricorderanno i Consiglieri che noi nel 2017 e fu discusso alquanto ricorderanno il famoso emendamento corretto a penna nella notte del 3 di maggio in cui si sposta l'obbligo giuridico di restituzione a REAM tra il 2017 al 2018. Attenzione, al 2018! Anno solare che come sappiamo inizia il primo di gennaio, è in corso, e si chiuderà il 30 di dicembre. 31, facciamo il 30 perché, diciamo così, l'ultimo giorno dell'anno è difficile lavorare, comunque grazie per la correzione puntuale. Ovviamente ci saremmo aspettati che nelle more della definizione della partita patrimoniale con Amteco Maiora alla luce del fatto che il contratto preliminare stipulato a suo tempo con REAM e data che è in repertorio 26429 che sostanzialmente titola: "Contratto preliminare di costituzione di diritto di superficie" stipulato a suo tempo dalla Città di Torino con la Fondazione CRT, anzi poi con REAM avente causa in quanto delegata dalla Fondazione CRT per la cessione dei diritti edificatorio del complesso Westinghouse andasse con la dovuta prudenza. Anzi, per certi aspetti squisitamente di gestione contabile dell'Ente, il fatto di aver dilazionato e aver negoziato con REAM la dilazione del versamento a restituzione della caparra dei famosi 5 milioni, era di per sé un elemento piuttosto virtuoso perché ovviamente non esponeva il Comune di Torino nella restituzione nell'arco dell'anno 2017, ma posticipava questa restituzione nell'arco dell'anno 2018. E allora per quale ragione se dopo aver ottenuto questo successo in questa complessa trattativa con REAM che di fatto acconsente alla restituzione della caparra nel 2018 l'Amministrazione Appendino, Appendino Chiara e Sergio Rolando corrono come dei matti per restituire i 5.200.000 Euro a REAM? Perché il dubbio sorge davvero spontaneo alla luce di quello che dichiarava Lubbia prima, cioè diventa difficile immaginare credibile che un ente che ha uno scompenso di cassa di 250, 280, arriva ad avere 400 milioni di Euro di anticipazioni di Tesoreria, su cui paga interessi passivi, debba correre a fronte di un'obbligazione, che non è giuridicamente vincolante al gennaio del 2018, ma lo diventa esclusivamente al dicembre del 2018, debba andare a correre a ridare i soldi a REAM? Facendo due strutturali errori, gravissimi; il primo, l'annullamento di fatto del contratto preliminare che parla nella clausola rescissoria di aggiudicazione al nuovo contraente dando per inteso che si tratta di aggiudicazione definitiva perché se si trattasse di aggiudicazione provvisoria - è qui che aspetto la sua risposta, Assessore Rolando, che adesso mi deve dare a verbale - non sussiste il titolo della restituzione o no? Io penso di sì e penso che l'aggiudicazione definitiva sia la natura giuridica per cui correttamente quei soldi vanno ridati a REAM. Allora delle due l'una: o l'aggiudicazione è definitiva e allora mi risponderà che se domani arriva Amteco e le lascia un assegno, quell'assegno lì non lo prendiamo, però me lo dichiara, me lo dichiara; se l'aggiudicazione è provvisoria vale il previsionale, anzi, vale il preliminare del 2012 che peraltro prevedeva un'ulteriore corresponsione di denari per svariati milioni di Euro, circa nove in più. Ma la chicca delle chicche, qui guardo il Vice Sindaca Montanari, volete sapere qual è? È che mentre l'operazione Amteco Maiora si trascinava dietro il centro congressi e il centro commerciale, l'operazione con REAM aveva solo il centro congressi, cioè, tradotto, in assenza, aveste fasato diversamente le operazioni noi oggi ci troveremmo in una rescissione formale verso Amteco Maiora e faremmo rivivere il contratto originale preliminare che andrà rinegoziato, riaggiornato, con REAM per il solo centro congressi e non per il centro congressi e il centro commerciale, cari amici del Movimento 5 Stelle. Primo errore fondamentale, voi avete messo a sbalzo la Città di Torino, per cui oggi, tanto per essere chiari, se Amteco Maiora non eroga le somme a saldo, l'operazione Westinghouse non si fa proprio nulla, non è che si torna indietro e si fa il solo centro congressi e questo, mi dispiace, espone l'Ente ad un elemento che è urbanistico, qua non entrerei nel merito giusto o sbagliato, ma contabile, voi avete fatto un'operazione incauta contabilmente. Aggiungo ulteriore elemento, la lettera dell'Appendino in cui scrive ad Amteco, data 8 maggio, la delibera di Giunta che approva il rendiconto è successiva, c'è la radiazione di quel residuo nella delibera del rendiconto perché anche qua, delle due l'una, se lo stesso soggetto scrive che restituisce e che quindi chiude il contratto, Assessore Rolando, vuol dire che noi storniamo e radiamo residuo di Amteco, cosa che non c'è nel bilancio e come mai non c'è nel bilancio, Assessore Rolando? Di nuovo non c'è nel bilancio, uguale, se lo ricorda il film del novembre 2016? Preciso! Cioè, io non riesco a capirvi, davvero, non riesco a capirvi, non riesco a capire se davvero dove stia il problema, davvero dove sia il problema. Se io l'8 di maggio, io Appendino, è uscita di nuovo, non so, vedete, speriamo che prima o poi rientri in Aula, se io l'8 maggio scrivo ad un soggetto che chiudo il contratto, il 13 se non sbaglio data di adozione in Giunta del rendiconto quel residuo lì, visto che sono io che scrivo, lo tolgo. Lo tolgo. Solo che c'è un piccolo particolare, Assessore Rolando, ed uno dirà: "Va beh, ma Lo Russo ce l'ha proprio sto tarlo di sta REAM, che finisca solo sta purga", lo so, però basterebbe che lavoraste decentemente, cioè ne fornite uno al giorno voi di spunti, ne fornite uno al giorno, cioè neanche proprio pervicacemente andando a vedere le questioni perché io mi sono permesso di fare un piccolo calcolino, scusi, sa che io sono veramente noioso. A dicembre dell'anno scorso 2017, quello di cui discutiamo il rendiconto che è in discussione oggi, gli uffici ragionevolmente su indicazione politica di Appendino e di Rolando scrivono a REAM e dicono: "Cara REAM, ma se io vi restituisco i soldi - parliamo della restituzione della caparra - entro il 28 di febbraio li congeliamo gli interessi legali al 31/12/2017?", e REAM risponde: "Certo, se mi restituisci i soldi entro il 28 di febbraio congeliamo gli interessi", e c'è il calcolo, per cui il medesimo ufficio chiede il parere di congruità delle risorse finanziarie che gli viene dato, che cuba 216.000 e rotti che è il calcolo degli interessi legali. Allora, mi sono permesso di fare un ragionamento, ma scusate, noi abbiamo un'obbligazione giuridica che è di restituire a REAM dei soldi, che è giuridica per le ragioni che abbiamo detto avendo noi aggiudicato in via provvisoria, poi è un po' contraddicente rispetto al fatto che Amteco è un po' fuori, ma è un po' dentro, non si capisce se è fuori o dentro, quindi in realtà se decade o non decade la clausola del contratto del 30 dicembre 2016. La differenza qual è? È che erogare la caparra per cassa a REAM in restituzione all'8 di gennaio con determina del 27 di dicembre 2017, cioè manco avete fatto scavallare il capodanno c'era già la delibera per ridare i soldi indietro. Mi passi la battuta, Assessore Rolando, mi ricorda un casino la restituzione di Pasquaretta, glielo dico con franchezza, sempre cinque, il cinque torna sempre, lì erano 5.000, qua sono 5 milioni. Sarà 5 Stelle, ha ragione Montanari, evidentemente..., uguale. Voi avete un'obbligazione giuridica di restituire quei soldi entro il 31/12/2018 e li ridate all'8 di gennaio del 2018? E perché? Sono curioso di saperlo, non mi ha risposto in Commissione perché ha detto che sarebbe molto complessa, abbiamo tempo, quindi io ascolterò. Sa qual è la cosa...? Però mi ha fatto venire un dubbio in realtà il Presidente Fornari; il Presidente Fornari che, come dire, è uno che la sa lunga, fa un post il 7 giugno alle 14:37 in cui sostanzialmente fa riferimento, cito una parola, se non sbaglio, non so se lo citi tu o qualcun altro, sul tema degli interessi. Eh già, gli interessi. Mi si è accesa una lampadina, Assessore Rolando, e sa qual è la lampadina che mi si è accesa? Io ho fatto un calcolino, e ho fatto: "Bene, ma i famosi 5 milioni di Euro che interesse pagano?". Lo 0,1%. E invece la cassa quanto paga? Il 3,9%. Allora ve lo faccio io il calcolo. Immaginando di restituirli il 30 di novembre del 2018, cioè stando nel pieno della vostra impostazione, nel pieno della vostra impostazione, l'ammontare dell'interesse passivo maggiorato da restituire a REAM in virtù del fatto che pagavamo al 30 di novembre 2018, vedo che la faccio ridere; la faccio sempre ridere, Rolando, ha notato? Sono contento, la faccio ridere. Rida. Ma rida, rida. Sono di 13.684,93 Euro; l'interesse passivo sull'anticipazione di tesoreria di 5.216.054,80 Euro data 1° gennaio/30 novembre - è un calcolo spannometrico, non me ne voglia, può essere che sbaglio - è di 185.000 Euro, anzi 185.591, il fatto che voi abbiate deciso di dare i soldi indietro a REAM a gennaio e non a novembre è costato a noi, al Comune di Torino e mi permetto a questo punto di vedere lei se ne prende la responsabilità, lei e l'assente Sindaca Appendino, 171.000 Euro che è la differenza aritmetica tra gli interessi passivi che noi paghiamo sull'anticipazione di tesoreria che non avremmo pagato restituendo al 30 di novembre 2018 e i 13.684 Euro che è la maggiorazione di interesse legale che avremmo pagato indietro a REAM, cioè tradotto, la vostra fregola di restituire il denaro a REAM oltre ad aver completamente distrutto, facendo il più 1, la salvaguardia del Comune di Torino per un elemento che è la trasformazione urbana di Westinghouse e lì potete fregarvene, tanto, voglio dire..., no no, per il bilancio del Comune di Torino! Avete fatto un danno diretto contabile nelle casse del Comune di Torino sull'annualità 2018 pari a 171.000 Euro, unicamente dovuto al fatto - a me è ignota la ragione, è ignota - credo che sarà utile approfondire. Però io sono uno che non ama sottrarsi alle domande, Consigliera Sganga, perché visto nei giorni immediatamente successivi all'uscita delle notizie giudiziarie per quanto riguarda questo caso, vabbè, il caso REAM sostanzialmente il buon Fornari, il Presidente della Commissione Bilancio, leggo, posso leggere il suo post? Me ne dà facoltà? Grazie, Presidente: "La storia su REAM sta assumendo contorni paradossali - sono d'accordo - l'ipotesi di reato contestata - penso che lei faccia l'avvocato difensore dei tre che sono citati dai giornali - abuso di ufficio e falso ideologico per aver procurato un indebito vantaggio al Comune di Torino la commissione di un reato presuppone che ci sia almeno qualcuno danneggiato dall'azione o omissione da parte degli indagati, ma la stessa società REAM - poi mi dice dove ha studiato lei diritto penale - che nel 2012 aveva corrisposto una caparra di 5 milioni alla Città di Torino ribadisce con una lettera del 21 aprile di esprimere parere favorevole alla restituzione nell'anno 2018 - vede che ho ragione io? - a condizione che l'emendamento venga approvato dal Consiglio Comunale". Oggi le ho fornito un po' di ulteriori elementi, se li vada a leggere. "Pertanto, quale bene tutelato giuridicamente è stato leso? REAM, Comune di Torino nemmeno, visto che il pagamento posticipato ha permesso al Comune di pagare interessi legali in misure inferiori rispetto all'anticipo di Tesoreria". Cioè, lo scrive lei. Lo scrive lei, Fornari, quello che ho detto io; glielo rileggo, glielo rileggo perché così lo ascolta bene. FORNARI Antonio (INTERVENTO FUORI MICROFONO). LO RUSSO Stefano Bravo! Il Presidente della Commissione Bilancio che scrive giustamente, prenda posizione una volta, Fornari, lo ha fatto per iscritto e questa cosa qua la leggeranno tutti. Glielo rileggo piano: Visto che il pagamento posticipato ha permesso al Comune di pagare interessi legali in misura inferiore rispetto all'anticipo di tesoreria". Ha capito? Ce l'ha chiaro, no? Perfetto. L'ha scritto lei. Allora penso che anche lei sarà curioso di capire come mai lo scherzetto di Rolando e Appendino ci è costato 171.000 Euro di differenziale di interesse passivo tra interesse di anticipazione di tesoreria al 3,9 ed interesse legale allo 0,1. Spero che anche lei abbia la stessa curiosità, visto che lo scrive, lei, lo scrive lei di sostanzialmente avere le questioni in mano. Dopodiché sostanzialmente, va beh, spiega che cosa deve fare, dà un suggerimento alla Procura, il falso in bilancio non esiste addirittura, è perentorio da questo punto di vista, vedo che sostanzialmente dal Presidente della Commissione Bilancio siamo in una botte di ferro, cari colleghi e cari cittadini della Città, assolutamente. Dopodiché da un punto di vista strutturale la cosa divertente è il dibattito che ne esce, perché ad un certo punto io apprendo dai giornali di chi si tratta - io seguo i suoi post, vede, Fornari, li faccio miei e cerco di elaborarli perché mi forniscono sempre spunti ulteriori, anzi lei ne ha fornito uno bellissimo, grazie -. Un certo Marcol Ava legge, cioè scrive, scusi, in coda al suo post: "Poi bisognerebbe anche capire per quale motivo nel 2012 REAM (un privato) finanziò il Comune con questa sorta di prestito da 5 milioni, visto che poi non parteciparono ad alcuna gara. Gli stessi revisori hanno dichiarato a posteriori che tecnicamente non è una caparra. Senza quei soldi non è che il Comune sarebbe uscito per il secondo anno consecutivo dal patto di stabilità con le relative conseguenze?" Questo velato, neanche tanto velato, chiaro atto scritto da questo Marcol Ava, che io leggo essere sui giornali niente meno che il marito della Sindaca indagata sul punto, è corroborato da un altro post della Capogruppo Sganga che la sera in cui esce la notizia giornalistica mi cita personalmente e dice, anzi prima scrive ex Assessore Lo Russo, poi io quando ho letto il post, Consigliera Sganga, mi smentisca se dico una cosa falsa, le ho telefonato e le ho detto: "Guardi che io nel 2012 non ero Assessore", quindi sono stato in generale sono ex Assessore, ma non lo ero all'epoca dei fatti, Assessore intendo dire. La Consigliera Sganga sostanzialmente scrive la stessa cosa che scrive il buon Fornari. Allora, questa cosa qua è oggettivamente per me inquietante perché io gliela tolgo la curiosità, Consigliera Sganga, volentieri, gliela tolgo anche al Consigliere Fornari, io non ho partecipato direttamente all'estensione degli atti amministrativi di quella vicenda, però ricordo distintamente quale fu la fase evolutiva politica della questione in ordine a due macro complessi, uno erano le OGR e l'altro era l'area Westinghouse che avevano all'epoca nel vertice dell'epoca della Fondazione CRT entrambi interessi dal punto di vista della riqualificazione urbana. Le OGR per diventare quello che poi sono diventate e lo troviamo oggi realizzato e l'area Westinghouse per farne un centro congressi con un grande progetto di ripedonalizzazione della via Borsellino dando una continuità fisica all'intera area. Questa vicenda viene scorporata in due diverse vicende di carattere urbanistico amministrativo patrimoniale per una banale ragione, che le OGR erano all'epoca di proprietà di Sistemi Urbani, società di sviluppo immobiliare delle Ferrovie, mentre invece l'area Westinghouse e i suoi diritti edificatori erano di competenza della Città. Ma se lei avesse la voglia, se voi aveste la voglia di andare a ricostruire attraverso gli atti e il dibattito a cavallo tra il 2011 e il 2012 trovereste piena conferma rispetto alle mie parole e che cioè l'operazione complessivamente di OGR e Westinghouse nasce insieme e non è un caso, guardate bene, ve lo siete posti il dubbio? - forse no - che sia proprio Fondazione CRT attraverso la Fondazione OGR a rilevare le OGR e sia REAM in nome e per conto, ce n'è traccia, leggetelo, nel preliminare 2012, a rilevare, a fare l'offerta per il diritto di superficie di Westinghouse? Per fare, ribadisco, il solo centro congressi? Non è un caso, però se voi avete elementi, Consigliera Sganga a Consigliere Fornari, che in qualche modo, come dire, possono, visto che non sono venuti fuori nell'ambito dell'indagine a cui voi fate riferimento nei vostri post - voi fate riferimento nei vostri post, non io - visto che i vostri post usciti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Bilancio, fanno esplicito riferimento, mi permetta, ad un teorema, diciamo così, poi peraltro ben riproposto in un successivo articolo comparso su La Stampa mi sembra il giorno dopo, che ci sia stata al Comune di Torino una sorta di..., come dire? Non saprei come definirla, un'associazione, chiamiamola un'associazione tra l'Amministrazione Comunale, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e l'Amministratore Delegato di Unicredit S.p.A., io vi invito senza indugio alcuno, cari compagni d'Aula, di andare in Procura della Repubblica e denunciarlo. Fatelo, non fate i post, non li fate i post, se voi avete elementi io rilevo da quello che ho letto sui giornali che le persone che sono state sentite dalla Procura della Repubblica quel problema lì non lo hanno posto, poi giustamente mi viene il dubbio... VERSACI Fabio (Presidente) La invito solamente a rimanere sul tema. LO RUSSO Stefano Mi viene il dubbio, mi viene il dubbio perché leggo la Capogruppo del Movimento 5 Stelle, il Presidente della Commissione Bilancio e il marito della Sindaca - il marito della Sindaca - che hanno un teorema, andate, andate, perché davvero altrimenti non riesco a comprendere. Sono contento che questa cosa qua come altre volte vi produca dileggio, scherno vi faccia davvero ridere. Prendo atto, non ho la pretesa di essere, come dire, uno che mette cupezza negli interventi. Voi ridete, fate bene a ridere, fate bene anche voi a ridere, voi che avete scritto quello che immagino sappiate meglio di chiunque altro, certamente meglio di me. Io quello che so ve l'ho raccontato in Aula. Io, quello che so ve l'ho raccontato in Aula, non ho problemi. Io. Per tutti questi motivi siamo e continuiamo ad essere davvero preoccupati, Assessore Rolando, della sua assoluta assenza di gestione di questa partita, che è dimostrata dalle sue azioni amministrative che sono state sequenziali, e mi permetta, non ne avete infilata una, cioè voi continuate…. cioè io mi rendo conto che quando uno sbaglia, entra in un campo, uso una metafora calcistica, un giocatore entra in campo, sbaglia un pallone, sbaglia il secondo, le sbaglia tutte. Le state sbagliando tutte. L'ultima che avete sbagliato è quella della restituzione della caparra perché quella roba lì, ed è questo il tema che pongo e torno sul tema, Presidente Versaci, perché mi rendo conto che forse sono un po' irritante, è che quel residuo non è stato radiato. Nuovamente, quel residuo non è stato radiato o perlomeno io non ne trovo traccia; se mi indica dove è stato fatto l'atto amministrativo conseguente nella delibera in votazione, se me lo dice, io l'ho cercato e non l'ho trovato; 8 maggio, 13 maggio di nuovo, di nuovo. Se gentilmente poi ci fa sapere che cosa capita se domani il signor Amteco Maiora arriva e ci stacca l'assegno a saldo in maniera tale che lo fa sapere non tanto a me, lo fa sapere all'universo mondo che intorno a quella vicenda magari anche, come dire, osserva sbigottito perché escono notizie di giornali e non esce una linea chiara e soprattutto quello che di fondo non si capisce è voi dove volete andare a parare. Acclarato che avete ucciso definitivamente per sempre il contratto con REAM, non abbiamo capito se avete ucciso o non ucciso il contratto con Amteco; il risultato è che siete stati capaci, in questo capolavoro, di far rimettere al contribuente torinese senza sapere né leggere, né scrivere 170.000 Euro e quelli mi dispiace invece prescindono da volontà politica sul punto della trasformazione urbana e volontà generale relativamente ai nostri conti. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Fornari. FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. Io volevo innanzitutto ringraziare l'Assessore Rolando, la Giunta e gli uffici per il lavoro che stanno portando avanti. Il Rendiconto del 2017 certifica i buoni risultati raggiunti in questi due anni, perché bisogna ricordarlo perché ogni tanto qualcuno se lo dimentica, la Corte dei Conti ha sottolineato e certificato con una sentenza il bilancio disastroso di chi ha amministrato la Città nei 20 anni precedentemente e ha obbligato il Comune di Torino a fare un Piano di rientro. Questo Piano di rientro sta andando avanti, la Corte dei Conti con un'altra sentenza ha riconosciuto il buon lavoro portato avanti sia dalla Giunta che dall'Amministrazione proprio nell'ottica di salvaguardare la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini perché tante volte qui ce lo dimentichiamo, ma noi siamo qui per garantire alla Città e ai torinesi dei servizi all'altezza della situazione, invece ci ritroviamo purtroppo a parlare di regole contabili, di norme contabili, facciamo ricostruzioni su imputazioni di 5 milioni di Euro prima nell'anno 2016, poi nel 2017, poi nel 2018, un anno fa si diceva, ma perché non pagate REAM, visto che avete incassato i soldi da Amteco e Maiora? A gennaio 2018 paghiamo REAM, anzi paghiamo, il Comune restituisce i 5 milioni per Amteco e Maiora e a REAM e si dice: "No, perché avete pagato a gennaio? Dovevate pagare a dicembre perché così avete fatto un danno", qui oramai si è entrati in un corto circuito in cui non ci si rende conto che se fino ad un anno fa si teneva una posizione, si diceva: "No, bisogna restituire subito i 5 milioni perché nel momento in cui avete firmato con Amteco e Maiora bisogna restituirli i 5 milioni", ora gli si dice: "No, ma come, li avete già restituiti? No, ma perché non li avete tenuti ancora qualche mese? Potevate aspettare magari dicembre", quindi qui ormai si è rientrati in un corto circuito in cui se il Comune di Torino restituisce i soldi a chi giustamente li aveva dati, poi a qualsiasi titolo, a me le ricostruzioni non mi interessano, chi fa ricostruzioni dice che cos'era successo in passato, quello lo fa la Procura ed io sinceramente di andare a fare esposti inutili, come ha fatto qualcuno in passato non è questo il mio lavoro, io devo occuparmi della Città, non voglio fare esposti alla Procura perché la Procura abbiamo visto di chi è esperto in esposti e di ricorsi ne abbiamo già alcuni qua in Consiglio, per fortuna, ne ricordo uno, si parlava di urbanizzazione, il primo ricorso che hanno presentato le Minoranze ovviamente hanno perso su tutta la linea, poi hanno fatto esposti, sono partite indagini, adesso da quanto ho capito ce n'è un'altra, io nel mio post ho umilmente sottolineato che dal punto di vista contabile l'operazione è stata corretta e quindi secondo me non c'era nessun tipo di reato, anzi se c'è una lettera di un creditore dove dice: "Va bene, in base ai buoni rapporti restituitemi i 5 milioni", all'inizio del 2018 le normative contabili dicono che se proprio c'è scritto così e le obbligazioni devono essere imputate quando vanno a scadenza, se la scadenza è il 2018 bisogna inserire nel Bilancio del 2018 e se c'è scritto nella lettera di restituite ad inizio 2018, il Comune deve restituirla ad inizio 2018, non a dicembre perché quello nella lettera c'è scritto, invece qui iniziamo sempre a fare delle ricostruzioni fantasiose su non si sa bene che cosa e ci perdiamo di vista come dicevo prima, perché siamo qui, che cosa dobbiamo fare qui, perché il Rendiconto 2017 ha chiuso con tutti, anzi quasi tutti, direi, parametri positivi, sono diminuite le spese, sono aumentate le entrate, sono aumentati gli incassi, quindi l'anticipo di Tesoreria del Comune che chiedeva ogni anno, è diminuito, tutti parametri positivi che certificano il buon lavoro di questa Amministrazione, è quello che voglio sottolineare, perché oltre a questo poi ci sono anche i buoni risultati, proprio ieri abbiamo visto addirittura i giornali parlano di 700.000 persone che ieri sono venute qui per il Villaggio dei Contadini, un risultato eccezionale, io vorrei sottolineare questo, quello che si sta facendo di buono per questa Città, perché siamo qui per questo. Bocuse d'Or altro risultato eccezionale, ci sarà a settembre il Slow Food e quindi ci si potrà permettere di far passare un'immagine di una Città di Torino come capitale del cibo da esportare in giro a livello internazionale e non mettersi a parlare di … con dati contabili e ve lo dice uno che per lavoro fa quasi esclusivamente quello, ma se siamo qui non ci mettiamo a fare un dibattito sulla normativa contabile, cioè cerchiamo di volare un po' più alto e che cavolo! Se no qui veramente ... Comunque, quello che volevo sottolineare era questo, perché sinceramente sta diventando pesante questa cosa di REAM che va avanti ormai da due anni e che cambia di volta in volta, cioè una volta è una cosa, il giorno dopo è un'altra, nonostante poi si racchiuda in una cifra che è stata restituita a chi non si sa bene a che titolo, l'aveva data nel 2012, è stata restituita, la partita è chiusa e direi che è chiusa perché ormai i 5 milioni il Comune non ce li ha più e li ha restituiti, punto. Su tutto il resto invece dobbiamo lavorare come Consiglio Comunale, dobbiamo lavorare su che cosa dobbiamo fare come Città, su che cosa vogliamo chiedere alla Giunta come servizi ai cittadini, su quelle, che sono questioni fondamentali su cui dovremmo discutere e non sulle normative contabili che sono normative contabili che si devono rispettare, punto e basta. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritta a parlare la Consigliera Grippo, prego. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Soltanto qualche minuto per restituire un pochino di umanità ai numeri, visto e considerato che, anche chi ha parlato prima di me poi alla fine ha preferito stare sul tema delle fantasie contabili e del complottismo piuttosto che andare a dirci come si intenda garantire servizi all'altezza della situazione e soprattutto quando si comincerà a farlo, perché siamo al secondo Rendiconto dove si omette di ringraziare coloro i quali non volendolo, perché non gli è stato richiesto hanno aiutato ad avere questo atteggiamento performante che è stato mostrato dall'Assessore Rolando nella presentazione del Rendiconto e sto parlando delle fasce più deboli della popolazione, quelle che ci dimentichiamo sistematicamente ormai, se non dai banchi di questa Minoranza perché, Presidente Fornari, naturalmente nella Commissione di cui lei si occupa sono più i numeri che passano che non altre questioni, mentre invece nella Commissione che maggiormente frequento io, si parla prioritariamente di servizi e di persone e laddove si va a parlare di servizi e di persone maggiormente in difficoltà, si scopre che nulla di questa presunta capacità della Giunta di rimettere le cose a posto, la capacità di recuperare risorse, è andato a vantaggio di chi ne aveva bisogno, anzi quelle che sono state le risorse nazionali che maggiormente, rispetto agli anni precedenti soprattutto sul fronte della povertà, sono arrivate al Comune di Torino, sono state una straordinaria occasione di risparmio e lei lo sa bene, Assessore Rolando, e non parlerò più nemmeno dei fondi ex IPAB, perché ormai l'abbiamo già detto in tutte le salse, parlo ad esempio della puntualità con cui viene pagato il sostegno legato al Regolamento dell'Assistenza Economica che però lei sa bene non ha sfamato una bocca in più, se mi permette di dirlo, con questa semplificazione, non ha aiutato una persona in più da quando siete arrivati, non soltanto, la previsione che il fondo nazionale di sostegno alla locazione verrà azzerato e ormai questa è la condizione, non vi ha fatto pensare in alcun modo di mettere a valore nuove risorse per aiutare chi è in difficoltà e non l'ho fatta io la campagna elettorale dicendo che si sarebbero fatti i miracoli, non l'ho fatta io la campagna elettorale dicendo che tutto quello che è stato fatto prima non andava bene, perché non siete stati in grado e lo dicono i numeri del Rendiconto, di fare nemmeno quello che era stato fatto prima e basta questa ragione per considerare questo Rendiconto non accoglibile in nessun modo, l'aspetto qualitativo, non soltanto l'aspetto quantitativo che molto bene il mio Capogruppo è andato a dettagliare. Per cui, se oggi si contrae del 7% la spesa per l'emergenza abitativa aspettatevi che continuando queste politiche la situazione andrà esplodendo, perché? Perché le richieste di case popolari sono fortemente in aumento e questo ci dice qualitativamente, non ancora quantitativamente, questo lo vedremo già alla fine di quest'anno, che le situazioni di difficoltà vanno progressivamente aumentando e di fronte a questa situazione non si sta facendo assolutamente nulla, le risorse e i risparmi che sono stati ottenuti da questo capitolo, sono talmente macroscopici da diventare imbarazzanti, imbarazzanti ripeto e qui concludo, Presidente, ha fatto un'intera campagna elettorale dicendo che le periferie sarebbero state al centro dell'azione amministrativa, fateci vedere dove. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego. CARRETTO Damiano Buongiorno a tutti e a tutte. Io intervengo solo perché mi ha colpito quello che è stato detto prima dal Capogruppo del Partito Democratico, perché finalmente si sono presi il merito di un supermercato, io sono felice, finalmente si prendono il merito di un supermercato dicendo che con REAM non sarebbe stato fatto il supermercato, io non ho ben capito allora che senso abbia avuto l'operazione del bando patrimoniale, dell'inserimento dei 10.000 metri quadrati di (parola incomprensibile), delle due varianti dell'accordo di programma, quando si poteva non fare quel centro commerciale, invece l'hanno voluto, ci tenevano un sacco ed io questo vorrei ricordarmelo e lo ricorderò nel momento in cui il progetto Westinghouse andrà avanti, non andrà avanti, supponiamo che vada avanti, qualcuno si alzerà in piedi dicendo: "Voi avete fatto il supermercato", Oggi che è il 18 giugno, mettiamo a verbale che il Partito Democratico si intesta orgogliosamente quel supermercato, Assessore Montanari, se lo ricordi, mi raccomando. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritto a parlare il Consigliere Iaria, prego. IARIA Antonino Grazie, Presidente. Io speravo ci fosse la Consigliera Grippo, perché volevo rispondere alle sue diciamo affermazioni, che sono sempre un po' le stesse, cioè sempre nel ribadire il fatto che abbiamo, in un certo senso, creato delle condizioni più sfavorevoli ai bisognosi della Città di Torino, perché abbiamo diluito l'assistenza economica, tutti i servizi del Welfare, eccetera. Io sarò brevissimo perché lo abbiamo detto mille volte, allora, il livello diciamo di assistenza economica, Welfare, servizi al cittadino della Città di Torino è il più alto, diciamo il migliore di tutta la Regione, grazie anche al lavoro fatto dalle Giunte precedenti, io l'ho sempre ammesso e lo riammetto, il fatto …, quello ribadisco dal punto di vista politico è il nostro diciamo grande goal, il nostro grande risultato è che anche in una situazione di piano rientro abbiamo mantenuto dei livelli altissimi, su questo settore, appunto, con una condizione economica completamente diversa da quella che c'era prima, quindi ben vengano tutte diciamo le facilitazioni che arrivano dal Governo che noi mettiamo a frutto per dare ancora più chiaramente servizi ai cittadini e ricordo che il Comune di Torino attrae per forza di cose, vista anche la qualità dei servizi, attrae un'utenza debole da tutto il circondario, da tutta la Città Metropolitana e ricordo anche che la situazione economica chiaramente porterà ad un incremento della richiesta di sussidi, case, emergenza abitativa, eccetera, che noi stiamo già cercando di, come dire, di programmare e lavorare proprio per ottimizzare tutti gli aiuti dello Stato che prima arrivavano con molta diciamo..., arrivavano in maniera molto, diciamo, minore, adesso qualcosa si sta muovendo e col nuovo Governo penso si muoverà ancora di più, per ottimizzare tutte le risorse nostre, proprie, e le risorse che arrivano da qualunque altro tipo di ente, stato e finanziamento e possibilità. Quindi io rimando al mittente tutte queste accuse pretestuose, perché forse è quasi … c'è quasi, diciamo, un certo fastidio nel dover dire che il livello nella qualità dei servizi sociali torinesi si è mantenuta a livelli altissimi, appunto a cui era arrivato in questi anni e quindi si trovano delle modalità pretestuose per dire che abbiamo causato delle inefficienze in questo settore. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Consigliere Giovara, prego. GIOVARA Massimo Sì, molto velocemente per rimettere nel contesto adeguato di questi due anni di un'opposizione che lavora per logorio costante e per esposti contro la Maggioranza e saltuariamente anche con proposte, l'ideale dell'Opposizione era che noi non chiudevamo il Bilancio. L'ideale dell'Opposizione era che noi non chiudessimo il Bilancio, grazie, dottor Lo Russo, era questo il vostro ideale, che io lo dica in italiano corretto o scorretto questo era il vostro ideale, se noi non avessimo chiuso il Bilancio, così capisce anche lei adesso, se noi non avessimo chiuso il Bilancio le condizioni delle popolazione torinese, dei cittadini sarebbero notevolmente peggiorate come lei sa bene, se noi non avessimo avviato un piano di rientro sensato, le condizioni sarebbero peggiorate ulteriormente e perché abbiamo dovuto fare un piano di rientro? E perché abbiamo dovuto chiudere il Bilancio con così grande difficoltà? Di nuovo dobbiamo ripetere questa cosa a due anni di distanza? Perché abbiamo ereditato un Bilancio in squilibrio strutturale e questo Bilancio in squilibrio strutturale l'ha fatto il Partito Democratico nei dieci anni precedenti. Mi dispiace, ma se voi continuate a ripetere la stessa cosa, noi dobbiamo continuare a ripetere la stessa cosa. Quindi io vi ringrazio, perché la vostra opposizione per logorio spero che ci renda più forti giorno dopo giorno. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ma non pensavo di intervenire, però intervengo invece brevemente per fare due precisazioni, la prima è in risposta al Presidente Iaria che a sua volta risponde alla Consigliera Grippo, dicendo che non è assolutamente vero che sono state ridotte le spese per interventi sociali, ma una su tutte la delibera di febbraio 2017 che il Consiglio aveva adottato sulla destinazione dei beni IPAB e che viceversa anche in occasione dell'IPAB buon pastore che ha comunque valorizzato 4,3 milioni, una cifra assolutamente fuori dal comune per questo tipo di operazioni, e che avevamo a più riprese chiesto coerentemente con la delibera adottata, la mozione adottata peraltro anche da voi di rendere poi disponibile per gli interventi sociali, è stata invece utilizzata per questioni di pareggio di Bilancio, onestamente infischiandosene di tale orientamento. La seconda precisazione è invece al Presidente Fornari che non risponde sostanzialmente all'obiezione che io ho sentito in Aula come lei, in merito al disavanzo di questi valutati 170.000 Euro legati a differenze di tassi di interesse sull'anticipo di cassa rispetto ai tassi di mora previsti dal contratto, è ben vero che lei dice: "La REAM risponde dicendo che la somma dovuta comprensiva di interessi avvenga entro il 28 febbraio 2018", vero, questo è appunto REAM che scrive, ma REAM scrive in risposta ad una comunicazione a firma del direttore Golzio, precedente, che … è qua che viene appunto indicata la data del febbraio, per cui voglio dire nel momento in cui era stata inserita a Bilancio 2018, ma perché dobbiamo andare ad autolederci e dire: "La restituiamo a febbraio", quando proprio quei due calcoletti che anche lei faceva ci consentirebbero di risparmiare tale cifra, che comunque non sono indifferenti, quindi se diamo delle delucidazioni, diamole però corrette, cioè è vero che è stato risposto così a seguito di una proposta, è chiaro che se io ti dico: "Te li do entro febbraio", l'altro non è che ci risponde: "No, guarda dammeli a dicembre, tanto va bene lo stesso, ho aspettato già due anni, aspetto un po' di più", quindi insomma diamo solo un'informativa che sia comunque corretta perché se no se continuiamo ognuno a sparare delle cose senza che ci sia un fondamento non risolviamo molto. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Lascerei la parola all'Assessore Rolando per la replica e poi alla Sindaca. Prego, Rolando. ROLANDO Sergio (Assessore) Allora, intanto due punti, all'inizio il primo intervento ha toccato il tema della Tesoreria che è critico, 250 milioni, ha citato anche l'intervento in I Commissione che dava semplicemente atto delle problematiche ereditate occorse, ricordo che prima di quest'anno tutti gli anni la cassa peggiorava tra i 50 e i 70 milioni, tutti gli anni, basta guardare i dati, 120, 170, 240 dicono i numeri, ho letto prima e trova riscontro a pagina 9, non ho capito la pagina dove è stato letto, pagina 12, il tema degli oneri, ma è un dettaglio. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto. Allora, a pagina 9 invece il rapporto fra accertamenti incassi passa dall'84 all'89 della presentazione, non dei revisori, dei dati di Rendiconto, la cassa migliora di 17 milioni, questo basta dire come ho già detto in quella seduta di Commissione, che gli sforzi fatti anche se non hanno portato i risultati su tutti gli incassi, l'esempio tipico è quello citato dai revisori che riguarda, se non ricordo male, l'incasso del bonario, invece questi sono stati compensati dagli incassi del coattivo e poi dagli incassi maggiori sulle partite dei residui vecchi e lo dimostra questo dato lì, ma non vorrei andare molto in là. Invece affrontiamo il tema Westinghouse. A parte che era stato citato anche nella Commissione un punto che riguardava sia il pagamento dell'altra vicenda che è legata, ma è slegata da Westinghouse, però rispondo alla domanda: "Cosa succede dopo che l'8 maggio è stata invocata la clausola risolutiva espressa". Ovviamente questa risposta l'hanno fatta gli uffici, non è un vezzo di … o un'indicazione di qualcuno, è esattamente la diagnosi, la firmo io, certo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, la diagnosi del tema di cosa succede no, mi perdoni, lei come al solito si è contraddistinto per fare degli interventi a sproposito anche qui. Comunque il contratto costituisce diritto di superficie proprietà superficiaria è risolto in virtù della lettera inviata l'8 maggio, in cui la Città dichiara di avvalersi della clausola risolutiva espressa prevista dall'articolo 3 del contratto rogito Torelli, stipulato il 29 dicembre, tale dichiarazione necessita per produrre i suoi effetti completi, di azione giudiziale dichiarativa degli effetti risolutivi e restitutori o in subordine a titolo cautelativo della proposizione di un'azione di accertamento della risoluzione per inadempimento con richiesta di applicabilità della clausola penale o in subordine di risarcimento danni, due sono le azioni. Quest'attività è in corso da parte degli uffici, nel caso positivo di esito dell'azione giudiziale relativa all'avvalersi della clausola risolutiva l'effetto, solo in questo caso retroagisce al momento della dichiarazione e si deve poi procedere alla restituzione della parte del prezzo pagata, 3 milioni di Euro, che non è penale, non è caparra, non rientrante nell'importo della prevista clausola penale, si presume con elevato grado di probabilità, che la controparte agirà per la riduzione ad equità della clausola penale di 8 milioni con evidente (parola incomprensibile) processuale che possa giudizialmente essere ridotta; nel caso invece che l'Autorità Giudiziaria non riconoscesse la sussistenza dei presupposti per l'attuale applicabilità della clausola risolutiva, ad esempio i motivi tipici sono il decorso del tempo, le proroghe concesse al debitore, resta l'azione di accertamento della risoluzione per inadempimento, la nostra. "Se la società dovesse offrire", e qui vengo alla seconda domanda fatta dal Consigliere Lo Russo: "… il pagamento del residuo del prezzo prima dell'avvio dell'azione giudiziale, può in linea generale ritenersi legittimo a fronte dell'avvenuta dichiarazione di avvalersi della clausola risolutiva espressa, un rifiuto da parte dell'Amministrazione", quindi l'Amministrazione può continuare in quello che ha detto: "Per contro l'Amministrazione può accettare l'adempimento della prestazione, anche successivamente alla domanda giudiziale di risoluzione, rinunciando agli effetti della stessa". È chiaro che occorra che gli uffici (parole incomprensibili) sia orientata relativamente alla proposizione dell'azione giudiziale civile. La domanda specifica sul tema dei tempi di queste azioni, cioè oggi noi siamo..., (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, dei tempi di quest'azione ho risposto sì, che allo stato siamo ancora in attesa di indicazioni definitive circa l'attivazione giudiziale dichiarativa della risoluzione, riteniamo che nel caso di instaurazione della (parola incomprensibile) i tempi presumibili di durata saranno di almeno un anno e mezzo per il primo grado, occorre però considerare che la sentenza di primo grado è immediatamente esecutiva e che pertanto anche in caso di favorevole esito per la Città, sulla risoluzione contrattuale e il diritto di trattenere la penale, ne deriverà l'obbligo della restituzione della differenza fra quanto versato a titolo di corrispettivo e importo della penale, i 3 milioni famosi. Aggiungo che il Consigliere Lo Russo non ha letto bene tutte le carte che ci siamo scambiate a gennaio, perché in quella richiesta nelle numerose richieste di Amteco e Malora, peraltro soggetto individuato dalla precedente Amministrazione, come ricorderemo, anche in un confronto che c'è stato in Aula durante la discussione del Bilancio, ad Amteco e Maiora viene richiesta la presentazione di fideiussioni, queste fideiussioni vengono prospettate in bozza e poi non vengono onorate, da qui emerge la necessità della risoluzione. Allora, con riferimento all'altro tema sottolineato della postazione, anche questa è una risposta che è stata data in Prima Commissione quando il Consigliere Lo Russo non era presente, però era stata data, adesso troverò il foglio. Scusate. Ah, si. Allora, il credito residuo (parola incomprensibile) per 8 milioni è stato coperto da apposita postazione al fondo passività potenziali nel Rendiconto, è stato anche detto dal dottor Lubbia in Commissione a quanto ammontava questo fondo nei totali e che 8 milioni era a fronte di questa partita, adesso vengo al tema invece sollecitato da questa discussione, che peraltro per motivi diversi rifiuterò sul tema di REAM, però sul tema del pagamento del debito REAM la lettera che prospetta gli interessi al 31/12 allegati dice a firma del Presidente di REAM: "Nel contempo mi permetto di precisare che ipotizzando la restituzione della somma all'inizio del 2018 il conteggio degli interessi è il seguente: gli uffici hanno, sulla base di questo accordo, fatto le operazioni che ritenevano opportune e hanno pagato il debito nei confronti di REAM così come previsto e concordato". Sul tema dell'utilizzo di un fantasmagorico principio di competenza finanziaria super potenziato che prevede che questo debito si possa pagare a novembre, invito i Consiglieri, qui purtroppo dovrò fare una disgressione un po' tecnica che annoierà il Presidente Fornari. Arconet e i principi contabili hanno previsto quattro principi, li leggo nell'ordine. "Il principio applicato alla programmazione di Bilancio A1 si chiama, il principio A2 principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, che è quello famoso che ha permesso di scrivere il debito REAM nel 2018, il principio contabile applicato agli enti in contabilità finanziaria per la contabilità economico patrimoniale A3, il principio A4 concernente il Bilancio consolidato". Li abbiamo imparati tutti, ma sopra a questo principio esiste un principio a monte o postulato il n. 1, il principio dell'annualità che dice: "I documenti del sistema di Bilancio e Rendiconto è un sistema di Bilancio, sia di previsione che di rendicontazione, rendere conto, dice Luca Facciolla, il papà della ragioneria, Rendiconto vuol dire rendere conto dell'azione amministrativa di un anno e l'annualità è l'anno, i documenti sono predisposti con cadenza annuale, si riferiscono a distinti periodi di gestione coincidenti con l'anno solare, nella predisposizione dei documenti di Bilancio le previsioni di ciascun esercizio sono elaborate sulla base di una programmazione di medio periodo con orizzonte temporale almeno triennale", non è questo il caso. Questo spiega perché la vicenda Westinghouse non rileva con il Rendiconto se non nella postazione del fondo, perché non è un'attività del 2017, perché nel 2017 non ci sono manifestazioni tranne l'incasso dei 3 milioni, diversa, la risoluzione, le querelle che arriveranno dopo saranno elementi che potranno portare o a variazioni di Bilancio nell'anno 2018, se ci sarà necessità di fare delle iscrizioni, oppure a determinazione al Rendiconto per render conto dell'attività dell'anno, quindi, almeno di inventarsi un nuovo principio contabile che sarebbe la A5 che consentisse per esempio alla Città di pagare tutti i debiti al 30 novembre riducendo il costo della Tesoreria da 14 milioni a 7, che potrebbe essere una buona idea da suggerire via Arconet al Ministero, almeno di questa possibilità il debito di REAM andava pagato all'inizio del 2018, così dicono le carte. Ascoltando quello che ho sentito dopo, io ho scritto quando ho parlato del Bilancio 2018/'19/'20 ho parlato di guardare al futuro, mi rendo conto che qui si guarda solo e sempre a quello che è successo l'altro ieri, Flaiano disse un giorno: "la situazione è grave, ma non è seria", questa è la verità. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Vice Sindaca Montanari. MONTANARI Guido (Vice Sindaca) Grazie, Presidente. Buonasera a tutte e a tutti. Solo alcune osservazioni visto che sono stato chiamato in campo due o tre volte sui temi dell'urbanistica. Qualche ora fa in questa sala abbiamo ricordato un urbanista anche Assessore importante che si chiamava Raffaele Radicioni, che è mancato pochi mesi fa e Radicioni era di quelli che pensava ad un'urbanistica dei cittadini, all'urbanistica della felicità, qui invece mi sembra …, quando sento parlare di urbanistica da Lo Russo mi sembra di sentir parlare dell'urbanistica della fantasia e quando lo sento parlare di centri commerciali mi sembra un po' quella frase che dice: "Quando il bue guarda l'asino e gli dice: cornuto", perché noi siamo di fronte ad Amministrazioni del passato che di centri commerciali ne hanno costruiti almeno una trentina nella Città Metropolitana distruggendo effettivamente il commercio nelle nostre aree centrali, quando noi abbiamo autorizzato i sette piccoli centri, ma neanche, strutture di vendita abbiamo fatto operazioni di riqualificazione con i piedi ben puntati per terra cercando di restituire ai cittadini angoli di Città un pochino migliori. L'allora urbanistica della felicità comprende visioni incredibili, la variante 200 che facendo palazzoni finanziava la metropolitana e siamo ancora lì a sognarcela la metropolitana, la variante che ha permesso di fare tutto il meccanismo REAM, Westinghouse, eccetera, è una variante che parte da lontano, in quell'area lì secondo il progetto di Cagnardi e Gregotti si doveva abbattere tutto e fare un grande parco, il grande Central Park, poi forse giustamente si è pensato che qualche architettura importante, industriale di fine '800 poteva essere conservata, poi altrettanto giustamente si è pensato che magari un centro congressi poteva servire, allora cosa si fa? Ci si inventa il nuovo centro commerciale su un parco, peraltro, per finanziare il centro congressi e via così, noi abbiamo assistito a decine di progetti campati totalmente in aria, abbiamo assistito a superfici di SLP commerciali che volano da una parte all'altra della Città, lo sapete tutti, pensate a corso Brunelleschi, tanto per non fare riferimenti. Allora, io dico che davvero qui forse bisognerebbe smetterla di raccontare fandonie ai cittadini, ai Consiglieri, a tutti noi, ritornare appunto con i piedi per terra, riguardare quello che si può fare davvero e mi sembra che sia quello che stiamo facendo e usare l'urbanistica per quella che è, cioè uno strumento per far stare meglio i cittadini, è uno strumento, quando serve, per far sì che si riportino ai cittadini quelle ricchezze che in una normale trasformazione del territorio vedono delle rendite che devono appunto ritornare ai cittadini, che è quello che un'urbanistica sana fa ed è quello che noi cerchiamo con fatica di fare, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere intervenuti. In realtà non era mia intenzione intervenire, ma ovviamente il dibattito ha sollecitato, visto che ho ascoltato praticamente tutto salvo qualche minuto. A me fa un po' sorridere sentire dire che il Bilancio 2017, cito testualmente. "È stato spregiudicato ed è spregiudicato utilizzare gli oneri di urbanizzazione per spesa corrente" e, guardi, Consigliere Lo Russo, non dico che mi fa sorridere perché lo abbiamo fatto a malincuore e sappiamo tutti qual era sostanzialmente la nostra posizione, però io le faccio una domanda al contrario, ma è davvero spregiudicato utilizzare oneri per spesa corrente che sono risorse vere o è più spregiudicato utilizzare avanzo che non esiste, perché eravamo in disavanzo per coprire spesa corrente? È più spregiudicato utilizzare oneri di urbanizzazione veri che finanzino spesa corrente vera oppure usare immobili dati alla cultura creando poi situazioni che abbiamo trovato? È più spregiudicato non aver ammesso debito in Bilancio GTT per anni oppure utilizzare effettivamente delle vendite patrimoniali reali messe a Bilancio per finanziare queste spese? È più spregiudicato intervenire sulla Tesoreria con grandissima difficoltà facendo anche manovre impopolari oppure usare il DL 35 una volta una tantum per dare una botta di cassa alla gestione? Lascio ovviamente all'Aula le risposte, io credo che questa Amministrazione con grande senso di responsabilità abbia utilizzato l'anno 2017 per porre le fondamenta rispetto ad un'azione amministrativa che finalmente inizia a vedere i suoi frutti, cosa significa inizia a vedere i suoi frutti? Significa che finalmente quest'Amministrazione non è più costretta a fare il liquidatore fallimentare, potrei fare l'elenco di tutti gli interventi che abbiamo fatto nel 2017 che portano finalmente nel 2018 ad avere una situazione di maggiore sicurezza, penso a GTT, difficile, siamo ancora ovviamente in piena situazione di crisi, ma abbiamo messo le solide basi per un piano industriale, penso alla Fondazione Torino Musei quando qui tante volte ci avete giustamente ricordato che non dovevamo lasciare nessun a casa e non l'abbiamo fatto, mettendo basi solide per la Fondazione Torino Musei che adesso può fare cultura, penso al Comune, 80 milioni di disavanzo, certo non attribuibili a quest'Amministrazione, abbiamo fatto un piano di rientro e finalmente siamo in piano di rientro, abbiamo un percorso di medio-lungo periodo, penso al Salone del Libro, Salone del Libro che grazie all'intervento anche di altri enti finalmente si sta costruendo un percorso che può piacere o non piacere politicamente, ma ha l'intento di mettere basi solide. Forse mi sento di dire e forse, tolgo il forse, ne sono quasi certa, qualcuno sperava nel commissariamento, qualcuno sperava nel commissariamento a novembre 2016, perché ci avete lasciato un Bilancio con 30 milioni di buco, abbiamo fatto degli interventi, siamo riusciti a mettere in sicurezza quel Bilancio e continuiamo a fare tutto ciò per evitare il commissariamento e togliamo anche sfatiamo un mito, non è che il commissariamento sia una questione politica di Chiara Appendino, una ragione commissariamento sarebbe un danno enorme per la Città di Torino perché nel momento in cui tu lavori per cercare di portare qui elementi importanti di traino per la nostra Città, penso al Competence Center, merito del nostro sistema universitario e delle imprese, penso al lavoro che stiamo facendo sulla guida autonoma, penso al lavoro che stiamo facendo con City Lab sul tema dell'innovazione, penso agli investimenti, una Città commissariata non è attrattiva, una Città commissariata non è capace di fare politiche di medio e lungo periodo, quindi il commissariamento che qualcuno sperava e auspicava probabilmente sarebbe stato un danno per la Città ed è quello che noi stiamo facendo, pagando anche in termini correttamente di consenso perché abbiamo fatto manovre impopolari, ci dite: "perché non razionalizzate", ma chi è che si è assunto la responsabilità nel 2017 di fare i tagli per non andare in dissesto? Chi è che si è assunto la responsabilità di fare anche aumenti sulle strisce blu per salvare il Comune e salvare GTT? Credo che sia questa l'Amministrazione che l'ha fatto. Allora, io credo davvero che se vogliamo guardare al futuro, ribadisco, ci voglia forse un po' di senso di realtà rispetto al contesto in cui siamo, allora il 2017 è stato un anno molto difficile, il Bilancio 2017 è stato molto difficile, il Bilancio 2018 è stato più facile, ma non a caso, è stato più facile perché abbiamo messo le basi nel 2017 e così sarà per tutti i vari enti, la sfida è chiusa? No, c'è ancora tanto da fare dalla Tesoreria che è un tema fondamentale per poter salvaguardare l'ente, dal tema della rinegoziazione ovviamente dei debiti, dal tema di andare a rivedere il rapporto col Governo per quanto riguarda gli enti locali, non solo Città di Torino, stiamo parlando del sistema enti locali, penso ai servizi che dovranno essere rivisti, penso al fatto che il piano di rientro prevederà ancora interventi significativi, ma il 2017, ed io lo rivendico anche nelle manovre impopolari è quello che ci ha permesso, ha permesso a questa Città di non essere commissariata, di non andare in pre-dissesto, di porre le basi rispetto agli enti culturali, di trasporto, di tutto il sistema Città ed io credo che abbiamo fatto un grande lavoro, tutto è migliorabile, ci mancherebbe, tutto è migliorabile, nessuno è perfetto, siamo perfettibili, ma non c'è nulla di spregiudicato in quello che abbiamo fatto, assolutamente nulla, anzi ci sono delle persone che giustamente per senso di responsabilità perché è quello che ci impone il ruolo che abbiamo scelto di avere hanno messo da parte il tema del consenso e le iniziative personali, hanno messo davanti l'interesse della collettività, come è giusto che sia come devono fare gli amministratori pubblici, nulla di più e nulla di meno. Quindi il 2018 ci vede finalmente più concentrati devo dire anche in termini di energie ad una programmazione di medio periodo e ci vede finalmente non essere in continua emergenza, la continua emergenza non permette di fare politiche attrattive e non permette al territorio di crescere, quindi io voglio ringraziare ovviamente tutta la Giunta, la Maggioranza, gli uffici, il Collegio dei Revisori per il lavoro straordinario che è stato fatto in un anno veramente molto, molto complicato. Il 2018 l'ho detto anche in altre occasioni, è un anno che fa partire un nuovo corso ed io sono certa che questa Città potrà finalmente ripartire da enti solidi con basi solide, se le basi non sono solide è impossibile fare politiche, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Sono presenti cinque emendamenti della Giunta. |