Interventi |
LO RUSSO Stefano Il Partito Democratico è, oggettivamente, contrario all’utilizzo di provvedimenti in deroga su interventi di questa portata. Stiamo parlando di una grande superficie, in termini di impatto, non certamente in termini formali, ma in termini di impatto, sì, in un’area tutt’altro che periferica della Città, perché siamo all’interno di un’area tra le più delicate, dal punto di vista trasportistico, in presenza di grandi assi di viabilità est-ovest e soprattutto in prossimità di acceso alla rete ospedaliera le Molinette. Siamo davvero in una condizione, trasportisticamente, critica e per queste ragioni in tempi antecedenti a quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori privati, Sindaca, mi ascolti, per favore, scusi, in tempi antecedenti a quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori privati, che all’epoca bussarono all’Assessorato all’Urbanistica, chiedendo un’istanza 106, per fare questo intervento, che la valutazione discrezionale dell’Amministrazione, faceva sì che un intervento di questa portata, in quell’area della Città, che certamente ha un immobile, come dire, degradato, che è quell’oggetto dell’intervento, ma che, certamente, non si può considerare del tutto periferica, siamo in corso Bramante, proprio vicino il distretto militare, diciamo che non è paragonabile ad altri interventi, periferici, e soprattutto la delicatezza trasportistica, escludeva, a modo di vedere di chi c’era prima, nella fattispecie l’Assessore pro tempore era chi le parla adesso, la procedura 106, perché avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione. Io questo ho detto, Vice Sindaco, avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione una procedura ordinaria di variante al Piano Regolatore e non una procedura ai sensi della 106, perché ricordo, a lei e all’Aula, che la stragrande maggioranza degli interventi che sono stati oggetti di ricorsi al TAR, sono stati oggetti di ricorsi al TAR da operatori della grande distribuzione commerciale, a partire dal citato Palazzo del Lavoro, dalla vicenda Westinghouse, esattamente sul mancato rispetto della procedura di VAS. Vicenda, questione Palazzo del Lavoro, strutturalità o non strutturalità della variante, vicenda Westinghouse, il PRIN, in modifica, è o non è una variante, e non doveva essere assoggettato a VAS, esattamente questo. Quindi, a tutela dell’Ente, Sindaca Appendino, la inviterei caldamente, la inviterei caldamente a rivalutare l’opportunità di andare in provvedimento ai sensi della Legge 106 su un intervento di questa portata, che certamente tutto è, fuorché un intervento di minore, di riqualificazione di un’area periferica, non lo è, non lo è. Questo intervento andava fatto in variante urbanistica, seguendo, modificandolo, Vice Sindaco Montanari, lei ha citato, a parte che ha detto cose non vere sul tema delle destinazioni urbane del PRUSA di Bramante, non è vero, ma questo, anche qua, come abbiamo fatto l’altra volta, io arriverò e glielo dimostrerò, carta alla mano, ma dal punto di vista strutturale, proprio perché, se è vero quello che dice lei, allora, andavate in modifica di variante, non in 106, proprio per questa ragione, perché c’è la regia pubblica, c’è la regia pubblica nella trasformazione territoriale della Città, non c’è la regia dei privati. I privati non fanno quello che vogliono e, se presentano delle istanze, legittimamente, legittimati a farlo, gli si può dire di no e gli si deve dire di no, perché, se si valuta che l’interesse pubblico è quello di assoggettare una procedura ordinaria, che prevede la Valutazione Ambientale Strategica, glielo si dice e sa cosa succede? Che, se glielo avesse detto a qualcuno di questi signori, stia tranquillo che loro si beccavano la variante, loro si beccavano la variante e non andavano a impugnare proprio niente, perché questo tema del diritto, caro Carretto, e della famosa 106, stia tranquillo, che è un tema molto opinabile. Gli operatori della grande distribuzione commerciale, che sono quelli che sono gli oggettivi sviluppatori, ben si sarebbero guardati da ben ricorrere a vie giudiziarie rispetto a un diniego di 106, glielo posso garantire, tant’è vero che in questi anni non lo hanno fatto, tanto è vero che in questi anni non lo hanno fatto, ma chissà come mai, ma ve lo siete chiesto? Ma ve lo chiedete quando pigiate quel tasto lì? Quali sono gli interessi che si muovono qua dietro? Ma ve lo chiedete? Allora, attenzione, io vi dico questo, Sindaca, valuti anche le mie, di parole, perché se ho prodotto nocumento all’Ente, fa bene a tutelate l’Ente, anche rispetto alle cose che le sto dicendo adesso. Fate attenzione, fate attenzione, perché gli interessi che si muovono qua dietro sono interessi grossi, grossi, e le procedure servono a dare la regia pubblica e svicolare le procedure, andando in deroga, è una scorciatoia temporale che non produce alcun effetto di maggiorazione dell’interesse pubblico, nessuno, quantomeno lo lascia uguale, di sicuro non lo incrementa, perché è la regia del Piano Regolatore che fa la differenza e che disciplina su un istituto di iniziativa pubblica, che cosa si deve fare e che cosa non si deve fare. E il nostro Piano Regolatore, caro Vice Sindaco Montanari, non fa distinzione tra proprietà privata e proprietà pubblica, per questa ragione, allora, mi faccia la cortesia, prima di assumere questo atteggiamento e chiudo, citarmi in cose che non ho detto, io ho detto questo, è questo il senso di quello che ho detto, tanto per essere chiari. Cari colleghi, per favore, fate attenzione a cosa vi fanno votare, poi fate voi, fate voi, non la prendete come minaccia, prendetela come un suggerimento, fate voi. |