Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto successivo. “Rifunzionalizzazione di fabbricato produttivo per la realizzazione di una media struttura di vendita in corso Bramante n. 15, permesso di costruire in deroga” VERSACI Fabio (Presidente) Sono presenti tre emendamenti di Giunta, prego, Vicesindaco Montanari. MONTANARI Guido (Vicesindaco) Posso? Grazie, grazie, Presidente. In questo caso si tratta, effettivamente, di una rifunzionalizzazione di un fabbricato produttivo, attualmente abbandonato in corso Bramante. Qui l’intervento è una struttura di media vendita, la ricaduta sulla Città è piuttosto significativa, anche in questo caso, sia per la riqualificazione dell’area circostante, in termini di viabilità, alberi, una rotonda, una serie di parcheggi. Una parte di parcheggi, anche, dell’intervento saranno sottoposti alla proprietà pubblica, all’uso pubblico. Ricade sulla Città anche un importo piuttosto significativo, quasi 5 milioni che saranno ripartiti tra oneri di urbanizzazione, costo di costruzione, intervento, diciamo, frutto di un accordo con i proponenti e soprattutto, e qui vado già a illustrare uno degli emendamenti, quello a cui io tengo particolarmente, questo intervento noi lo abbiamo collegato a un’altra area della stessa proprietà, che sta in zona Borgata Aurora, la cosiddetta Area ex OGM, corso Vercelli, corso Vigevano, che è un’area di circa 70.000 metri quadri, sulla quale la proprietà e l’impresa che lavoreranno qui, in corso Bramante, si sono impegnati a produrre, anzi, hanno già prodotto un progetto molto interessante di riqualificazione, davvero, di un quartiere che ne ha bisogno tantissimo. Quindi, in questo caso, mi verrebbe da dire che la riqualificazione o, perlomeno, la ricaduta positiva di questo intervento è soprattutto in termini di riqualificazione, non sul luogo, perché il luogo, sostanzialmente, non ha grandissimi problemi di degrado, ma su un’area, su un’altra area della Città, sempre di proprietà della stessa Esselunga e della ditta che farà i lavori. Io avevo presentato già pubblicamente questo progetto, in Circoscrizione è stato molto apprezzato, lo ripresenteremo tra un mese, insomma, subito dopo le ferie, proprio perché è stato, nel frattempo, ancora migliorato, direi, e, dunque, fa, a tutti gli effetti, parte della delibera di cui ci occupiamo oggi. In particolare, per sottolineare questo legame, l’emendamento che suggerisco è il seguente “con la presente deliberazione, che si inserisce in un più ampio quadro di riqualificazione urbana, interessante anche il complesso ex OGM di corso Vercelli, per il quale sono state avviate interlocuzioni, eccetera”, cioè è l’esplicitazione più netta del fatto che c’è questo collegamento. Mentre l’altro è l’emendamento numero 1, o 2, non so quale dei due sia nei termini giusti, comunque, sono poche precisazioni, mettere “della” al posto di un’altra parola, quella, quindi, è una piccola cosa, semplicemente, di italiano. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie Vicesindaco. Ho iscritto a parlare il Consigliere Russi, ne ha facoltà per 10 minuti. RUSSI Andrea Sì, grazie Presidente. Conosco molto bene la zona, come nel caso prima citato dall’Assessore Unia, è un intervento che si inserisce in un’ottica di degrado, è una zona dove, insomma, a est c’è la ferrovia, a nord ci sono le case popolari di via Arquata, a sud c’è l’area dell’ex MOI e del PAV, e dall’altra parte c’è la caserma di corso Lepanto. Quindi, in realtà, è un’area dove non c’è assolutamente nulla. È un edificio dismesso ormai da un sacco di anni, soggetto, negli anni, ad atti di vandalismo, era stato trovato anche l’amianto ed è stato bonificato. L’operazione urbanistica è, appunto, sempre intervento in deroga con Legge 106, però, non va in nessun modo a interferire con il commercio di zona, per un semplice motivo, perché lì il commercio in zona non ce n’è in alcun modo, è un’area non addensata, L1, sul Piano Regolatore, quindi non c’è veramente nulla, forse, anzi, si porta, magari, un po’ di attività commerciale per un territorio molto popolato dove, veramente, non ci sono proprio spazi dove andare a fare la spesa. Dunque, c’è solo una grande struttura, lì a fianco, quindi, al massimo, la concorrenza se avverrà, avverrà tra due grandi strutture, tra due medie strutture di vendita, quindi, appunto, non ci saranno interferenze, impatti sul tessuto commerciale. A fronte di questo ci saranno, appunto, come specificato anche dal Vice Sindaco, 5 milioni di euro di opere di urbanizzazione, di oneri di urbanizzazione, quindi, insomma, è una di quelle operazioni urbanistiche di cui, sicuramente, sono molti di più i vantaggi che gli svantaggi sul territorio, quindi non possiamo che essere favorevoli a questa delibera. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti. LO RUSSO Stefano Questa è una delibera che, al di là del merito, segue un metodo, davvero, da stigmatizzare. Proverò ad argomentare le ragioni per cui, invece, in questo caso, è molto grave quello che è capitato. Nel mese di luglio scorso, il Movimento 5 Stelle, ha deliberato, in quest’Aula, una revoca di 4 piani di rigenerazione urbana, sociale e architettonica, detti PRUSA, uno di questi 4 riguardava l’area in questione. Quella deliberazione di revoca, in realtà, toglieva esattamente quanto qui, con una dose di retorica davvero stucchevole, mi consenta, Vice Sindaco e non me ne voglia il Consigliere Russi che è intervenuto prima di me, è stato nuovamente ribadito. Perché? Per una banale ragione, perché quella impostazione era un’impostazione che vedeva proprio nell’ambito di una rigenerazione urbana, l’intervento di carattere commerciale, tant’è vero che, vi invito a rileggere il contenuto di quella deliberazione, in quella deliberazione, si faceva esplicito riferimento all’esigenza di introdurre, in seno alla variante urbanistica al Piano Regolatore, alcune funzioni a servizio pubblico, tra cui le residenze universitarie, proprio per dare un quadro di unitarietà all’intervento di riqualificazione, ossia, si andava incontro a una esigenza di risistemare quell’immobile, che, oggettivamente, è dismesso e che è improduttivo urbanisticamente, ma non lo è mai stato, nella sostanza, essendo stato per decenni la sede di vendita al dettaglio delle auto della FIAT, perché di questo stiamo parlando, ma, da un punto di vista urbanistico, si introduceva un principio, attraverso l’individuazione di un perimetro di rigenerazione urbana, che aveva esattamente la finalità di non rendere avulso dal contesto un intervento commerciale. Quella revoca è doppiamente colpevole, perché introduce, attraverso questa successiva delibera che oggi chiedete di votare, che voterete in Sala Rossa, una surrettizia procedura, e uso parole, come dire, anche, forse, un po’ pesanti, di escamotage amministrativo per evitare la Valutazione Ambientale Strategica. E sapete perché avete fatto questa cosa? Perché la Valutazione Ambientale Strategica, in quest’area specifica, con questa distribuzione commerciale specifica, avrebbe prodotto prescrizioni di carattere trasportistico, sull’innesto del cavalcaferrovia di corso Bramante, decisamente complesse. Allora, caro Vice Sindaco Montanari, diciamo che non è che proprio abbiamo tutti l’anello al naso, tanto per essere chiari. Se la legge dello Stato, la legge regionale e il Piano Regolatore prevedono che, a fronte di interventi di un certo grado di complessità urbana, avvenga una cosa che si chiama Valutazione Ambientale Strategica, c’è una ragione. E la ragione è quella che l’impatto ambientale di un intervento di riqualificazione urbana va valutato nel suo complesso, sotto il profilo, lasciamo perdere quello commerciale, lo abbiamo già detto prima, poi le teorie, ovviamente qua entriamo nel campo delle opinioni, perché, non avendo dati oggettivi, è tutto opinabile, serve, non serve. Ma supponiamo che serva, il punto, in questo caso specifico, guardate, è quello del traffico, è del traffico, che avrà, sotto questo profilo, un impatto quantomeno da valutare, quantomeno da valutare, perché la procedura di eventuale associabilità VAS della variante urbanistica, serviva esattamente a questo. Io so che avrebbe richiesto tempo, avrebbe richiesto tempo, ma il tempo della trasformazione urbana serve anche, talvolta, a mitigare l’impatto ambientale delle questioni. Invece, voi, revocando il PRUSA e tornando in Aula con un provvedimento in 106, avete bypassato tutte la normative di carattere ambientale, per quanto riguarda la Valutazione Ambientale Strategica, su un intervento che, altrimenti, sarebbe stato soggetto, certamente, a VAS. Difficilmente questo intervento, per la dimensione che ha e per il perimetro che ha, sarebbe stato escluso dalla procedura di VAS, e questa è una vulnus amministrativo che, oggettivamente, dal punto di vista, come dire, della correttezza formale e, banalmente, non condivisibile, ma espone, e quindi lo dico a verbale, l’atto amministrativo che andrete a votare, ha una problematica anche di legittimità amministrativa sul fatto che è stato artatamente elusa una procedura che, in condizioni normali, sarebbe stata, obbligatoriamente, seguita. E non vorrei che, tanto per essere chiari, su questa deliberazione si scatenassero giudizi e contenziosi davanti a Tribunali amministrativi regionali per questa ragione. La cosa ancor più grave, a mio modo di vedere, è che non c’era bisogno di revocare il PRUSA, proprio non ce n’era bisogno, una cosa non escludeva l’altra, voi potevate mantenere in vita il PRUSA, tranquillamente, e motivare, nella deliberazione 106, di questo supermercato, questa deroga come anticipazione della futura destinazione urbanistica già preconfigurata dal Consiglio Comunale, Vice Sindaco. Voi, revocando quel PRUSA, avete indebolito, pesantemente, la robustezza amministrativa dell’atto amministrativo che chiedete di deliberare e l’avere fatto, secondo me, sbagliando. Io non so chi vi ha consigliato, ma avete sbagliato. È stato un errore amministrativo e io lo denuncio per com’è. È stato un errore amministrativo e voglio pensare che sia solamente ingenuità, mi limito a questo, mi voglio limitate a questo. Quello che c’è non paghi, ficcate il più 1 e quindi lei, Vice Sindaco, presenta un emendamento in cui lega culturalmente la trasformazione dell’area di corso Bramante alle OGM? Ma abbia pazienza, Vice Sindaco. Ma cosa c’entra? Cioè, delle due, l’una, scusi, o questo è un intervento in 106 che ha delle caratteristiche di riqualificazione di questo sito, di questo sito, non di un altro sito, o, altrimenti, le questioni si affrontano con varianti urbanistiche, con varianti urbanistiche, perché il nostro Piano Regolatore, sarà da revisionare, ma c’è, è un atto, e serve a garantire un quadro di regole omogeneo e condiviso, più o meno condiviso, ma chiaro. Invece, questa discrezionalità che continuate ad adottare, fa sì che il Piano Regolatore diventi un documento per cui, se gli gira al Vice Sindaco, il provvedimento va, e se non gli gira al Vice Sindaco, il provvedimento non va, tanto i Consiglieri glielo votano, abbiamo capito, ma questo è grave, è gravissimo, perché innesca distorsioni del sistema che, nella migliore delle ipotesi producono danni urbanistici, in altre condizioni, forse, ambientali, potrebbero produrre anche altro. Allora, io sono davvero in attesa del messianico avvento della variante normativa, anzi, della variante strutturale che è stata annunciata ieri, che fra due anni avremo. O riducete il trend di 106, cosa che non credo, perché non ce l’avete fatta, sennò ci portavate pure (incomprensibile), con questo criterio, questa, non ci sono proprio riusciti, un ufficio, a farla. O altrimenti, guardate che qui si innescano dei profili per cui, davvero su interventi così rilevanti si possono preconfigurare condizioni di oggettiva non correttezza delle condizioni di mercato, di non correttezza delle condizioni di mercato, a tutela di un operatore o di un altro. Non funziona così un sistema di trasformazione urbana, è pericoloso, pericoloso, per la qualità urbana, in generale, ma soprattutto per il quadro di regole che devono avere gli operatori economici fuori di qui, perché qui si muovono interessi da decine di milioni di euro su ogni intervento di questo tipo e mi dispiace, non siate così ingenui da ritenere che questo tipo di interventi e le procedure che si seguono, non spostino equilibri, anche economici, rilevanti, perché non vi faccio, così, come dire, caduti dal pero, poi, magari qualcuno, proprio, bisogna spiegarglielo, facendogli i disegni, ma non sono così convinto che qualcuno, come dire, l’ingenuo, lo vuole fare, e abbiamo anche elementi, in questo senso. Quindi io vi inviterei caldamente a riconsiderare, ormai questo lo avete fatto, di ritornare su quella famosa delibera di luglio, sulle revoche dei PRUSA e di contestualizzare le 106, almeno quelle più rilevanti, che erano la ragione per cui c’erano i PRUSA, perché vede, Vice Sindaco, alla porta dell’Assessorato all’Urbanistica, la gente bussa e, a seconda dell’interlocutore che trova davanti, riceve delle risposte, ne riceve delle altre. Ma lei pensa che gli operatori interessati all’operazione di Esselunga, in questo caso, o all’operazione di Dimar, o all’operazione della Coop, o all’operazione di Carrefour, o all’operazione della Lidl, non abbiano chiesto all’Amministrazione di andare in 106? Ma lei pensa che gli è venuta l’idea di chiedere la 106, in questo momento, perché c’è lei? No, caro Vice Sindaco, io non ho timore di dirlo, e lo dico a verbale, che queste richieste arrivarono ben prima del suo insediamento, e a loro fu risposto che, stante la rilevanza dell’intervento, e stante la complessità urbanistica e trasportistica di quest’area, ci doleva, dal loro punto di vista, dilatare i tempi e quindi, come dire, non provocare quell’avvantaggio economico al privato, perché ritenevamo che quell’interesse pubblico fosse prevalente, e che occorreva procedere secondo procedura urbanistica con valutazione mentale strategica. Gliel’ho detto personalmente, gliel’ho detto personalmente “apprendo, rilevo con grande preoccupazione che la modalità introdotta di relazione con l’Assessorato all’Urbanistica, è strutturalmente cambiata e, mi dispiace, non a vantaggio della Città Torino”. Allora, con questa forza, con questa energia, io glielo dico guardandola negli occhi “cambiate metodi, perché fuori di qui l’immagine che state dando agli operatori economici è quella di un bancomat, in cui si arriva, si infila la tessera, si digita il codice e si ottiene la procedura che si vuole”. E non va bene, non perché c’è il 5 Stelle o il PD, non va bene per la Città di Torino, per la correttezza e la storia urbanistica, della correttezza e della deontologia di questa Città. VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Quindi, per cortesia, per cortesia, pensateci prima che arrivino altri a porre delle condizione non gradite. Gliel’ho detto, lo lascio a verbale con questa energia verbale, fateci almeno, vi prego, una riflessione. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 10 minuti. ROSSO Roberto Io spero che la Sindaca abbia ascoltato le parole usate questa sera dal Capogruppo Lo Russo, non credo sia stata molto attenta, ma credo che alcuni Consiglieri dovrebbero esserlo. Quello che ha detto Lo Russo, nel ’92, quando ci fu Tangentopoli, si chiamava in altro modo, lui ha sempre aleggiato sulle parole, ha girato attorno, ha detto che può succedere qualcosa di grave, altre cose di questo tipo, ma se poi andate a vedere il processo a Le Gru, in cui era implicato persino Berlusconi, il processo a Le Gru aveva presupposti molto simili a quelli che voi mettete in atto. Nel processo a Le Gru c’erano tangenti che arrivavano perché, sull’ufficialità del Consiglio Comunale di Grugliasco, alcuni esponenti della DC e del PSI, motivavano esattamente come voi, che avrebbero riqualificato il territorio, avrebbero fatto del bene, non avrebbero intaccato il piccolo commercio che non c’era, e così via. Però giravano tangenti e allora io mi auguro, siccome io fui uno dei piccoli giovani protagonisti di allora sulla vicenda, antitangenti, di Tangentopoli piemontese, mi auguro che non cominci in quest’Aula a circolare questo tipo di ipotesi. Io spero che quello che ha detto un momento fa il Capogruppo Lo Russo venga confutato dai fatti. Ma i fatti sarebbero, ad esempio, ripristinare una variante urbanistica, questo PRUSA di cui parlava lui, che è adeguato allo scopo di evitare anche la VAS, erano invece di fare una 106 su questo piano, perché, evidentemente, gli interessi voi li affrontate, magari, in modo ingenuo. Sono interessi molto forti, come ricordava prima Lo Russo, e questi interessi molto forti trovano spesso delle scorciatoie. Io non so se il Movimento 5 Stelle sia già nella condizione di prendere tangenti, spero di no, ma mi auguro anche che si possa, scusate, me ne assumo tutta la responsabilità, di quello che dico, mi assumo…, non vado a cagare, a cagare ci vada lei, per cortesia. VERSACI Fabio (Presidente) Scusate, scusate, cosa posso dire? Ha insultato? Ha detto una cosa grave, se ne assume la responsabilità, io non entro nel merito dei giudizi. Denuncialo, denunci, io che cosa gli dico? Di non dire quello che pensa? Pensa questo, si assume le sue responsabilità. ROSSO Roberto Mi assumo tutte le responsabilità, chi vuole denunciare, anziché mandare a cagare, denunci, e si comporti da persona civile, visto che questo dovrebbe essere il grado delle persone civili, evitare che ci sia corruzione nella Pubblica Amministrazione, evitare che si perpetui anche il metodo della corruzione, perché, non necessariamente, in questo caso, volano tangenti, magari è soltanto un fatto di ingenuità. Magari, si consente, mentre in passato DC e PSI daziavano questi passaggi in modo inopportuno, probabilmente, al Movimento 5 Stelle questo non arriva. Probabilmente il Movimento 5 Stelle, è soltanto per un fatto di ingenuità che compie questi passaggi, però correggeteli, dimostrate almeno che, quando è evidente lo sbaglio, siete in grado di correggere. Non si crea nessun problema, si ritorna su un percorso corretto, che permette la Valutazione Ambientale Strategica, oltretutto dovreste essere voi, ci hanno insegnato su tanti campi che bisogna essere ambientalmente corretti, fatelo, qual è il problema? E voglio ricordare, concludendo, al Consigliere Russi, lui ha detto “interviene questa strumentazione urbanistica, 106, in un territorio in cui non c’è il piccolo commercio”. Ma, in effetti, qual è il problema? Che, nella Città di Torino, nelle periferie, lo denunciavate voi, il piccolo commercio, probabilmente, è scomparso. Voi vi eravate riproposti il ripascimento di queste periferie. Io, ad esempio, ho colto con attenzione il fatto che, nella precedente variante, accanto a un intervento di media distribuzione, di 900-1000 metri quadrati, si parlava anche di grandi negozi. Dovrebbe essere quella la prospettiva, cioè, non necessariamente il negozio deve essere 50 metri quadrati, può essere di 200-300 metri quadrati, darci l’idea di una civiltà più umana, dove la gente ha la vetrina, ha la sicurezza, l’illuminazione la sera, ha il luogo del passeggio, ha il luogo dell’incontro, il luogo dell’incontro sociale. Cioè, tutte questa cose me le avete insegnate anche voi? Le dicevate voi in campagna elettorale, contestando, invece, quello che il Partito, il PD, diceva in contrasto con voi. Mi sembra strano che voi oggi ripetiate le parole del PD, per realizzare le medesime qualifiche. VERSACI Fabio (Presidente) Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Sì, sì, prego Vicesindaco. MONTANARI Guido (Vicesindaco) Bene, direi che, ormai, siamo abbastanza abituati agli interventi istrionici del Consigliere Lo Russo in quest’Aula e anche alle sue minacce, non è la prima volta, l’ha fatto, l’abbiamo sentito in occasione dell’approvazione dei bilanci, l’ha fatto in varie occasioni. Adesso la minaccia è che, usando questo tipo di strumenti, ci esponiamo alle tangenti o, forse, addirittura, siamo già tangentisti, non si sa, ma, probabilmente, i due interventi che sono andati a seguire, Lo Russo barra …, no, allora, è stato detto chiaramente dal Consigliere Lo Russo che questo…, sto dicendo Lo Russo, se mi fate finire. Il Consigliere Lo Russo ha detto, lo andiamo poi a vedere a verbale, che questo tipo di procedure ci espone a una serie di rischi che hanno a che fare con la corruzione. Lo posso tradurre così? Ma il senso… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Ti faccio intervenire, Capogruppo, ti faccio intervenire, dopo ti faccio intervenire. Prego, concluda. MONTANARI Guido (Vicesindaco) Grazie Presidente. E, a seguire, il Consigliere Rosso ha calcato la mano, dicendo che, invece, il rischio di tangente è molto presente, direi addirittura forse già presente, l’ha ipotizzato come cosa possibile. A parte il fatto che tutto è possibile, per carità, io voglio solo dire, rassicurare soprattutto i Consiglieri di Maggioranza, che qui non c’è nessun rischio di tangenti o cose del genere, anche perché, certe frasi vengono da chi ha continuato un’amministrazione per 20 anni, durante la quale la progettazione urbanistica è stata condotta dando lavoro a 4/5 architetti, non di più, e a 3/4 imprese, non di più, per circa 20 anni. Ora, io mi auguro che, invece, altri architetti lavorino, che altre imprese lavorino e fortunatamente noi stiamo lavorando su progetti, diciamo, medio-piccoli che sicuramente aprono la strada a una diffusione del lavoro, tema sul quale, peraltro, discutiamo anche con l’Ordine professionale degli Architetti, degli Ingegneri, proprio cercando, con molta fatica, le strade, perché, appunto, la progettazione si è più diffusa, il più possibile, diramata sul territorio e diffusa. Quindi, respingo al mittente, ovviamente, sospetti o accuse del genere, tranquillizzo la Maggioranza che votare questo processo, questo procedimento, non ha assolutamente nulla a che fare con l’esporsi a nessun indagine, o a cose del genere, in sé, poi, naturalmente, i magistrati possono fare quello vogliono, ci mancherebbe. E ancora aggiungo che la VAS, in questo caso, sarebbe entrata semplicemente nel merito trasportistico, perché è l’unico elemento che, effettivamente, potrebbe destare qualche preoccupazione e, infatti, i proponenti, nel loro dialogo con gli uffici preposti sulla viabilità, hanno predisposto studi. La viabilità ha predisposto un parere dove chiedeva, appunto, alcuni approfondimenti, altri erano già stati fatti, altri saranno fatti, e, dunque, è esattamente quello che la procedura prevede e richiede, con la differenza che, effettivamente, qui abbiamo lavorato con tempistiche ridotte e quindi anche più con un’efficienza amministrativa che, certe volte, le norme, cioè, si possono scegliere varie strade amministrative, questa è una strada, se ne potevano scegliere altre. Ricordo ancora, e poi concludo, che i PRUSA che noi abbuiamo abrogato, sono PRUSA che, oltretutto, prevedevano ampie aree commerciali che sono state ridotte, e l’eliminazione di aree produttive che, invece, noi abbiamo confermato, come abbiamo chiaramente esplicitato all’indomani, durante l’approvazione, appunto, della variante. Quindi, ancora una volta, quello che dice, che è stato detto dalla Minoranza non corrisponde al vero e, dunque, io direi che possiamo andare avanti molto serenamente, e forse ancora, l’ultima nota, è che la riqualificazione non c’è scritto che debba essere, esattamente, nel posto dove fai l’intervento, la riqualificazione urbana è un aspetto che può essere diffuso sul territorio, tant’è che noi, per esempio, banalmente, chiediamo agli operatori di finanziare una piccola quota area per il verde, e non è detto che il verde lo mettiamo lì, perché, magari, il parco è un po’ più in là, perché magari il viale alberato non è esattamente lì, e proprio in un’ottica in cui pensiamo di poter guardare alla Città, non come a una serie di piccole isole, che non si parlano tra di loro, ma come un complesso organismo sul quale, evidentemente, le dinamiche vanno al di là del singolo confine, diciamo, del progetto. Quindi, io, invece, ribadisco che questa attenzione alla riqualificazione urbana, anche in altre aree, fa parte del dispositivo che qui oggi votiamo e lo ritengo un elemento di grande qualità, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Capogruppo Lo Russo, per fatto personale, un minuto. LO RUSSO Stefano Vice Sindaco, io la diffido formalmente ad attribuirmi opinioni o frasi che io non mi sono sognato di affermare in quest’Aula. Io la diffido a farlo, nella replica. Lei si limiti a replicare nel merito rispetto alle cose che abbiamo detto, o perlomeno a quelle che dico io. Se mi cita, mi faccia la cortesia di citare, correttamente, che cosa io ho detto. Io ho parlato, esplicitamente, di aggiramento di procedura di VAS. Fine, fine. Io non ho usato altre locuzioni e sono abbastanza attento, Vicesindaco, sono abbastanza attento a quello che dico. Quindi, mi faccia la cortesia, io la capisco che se, forse, magari, più di altri, riesco a entrare un pochino più sul vivo, mi rendo conto, lei, per favore, mi faccia la cortesia di non attribuirmi espressioni che non mi appartengono, perché, stia tranquillo, che quando devo dire delle cose, le dico, se non le dico è perché non le voglio dire o non le penso. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, si prenoti, velocemente. MONTANARI Guido (Vicesindaco) Grazie, Presidente, per fatto personale, mi riservo, ovviamente, di risentire i verbali. Io non ho fatto altro che interpretare in modo assolutamente comprensibile e logico quello che è stato detto. Non ho nessuna paura ad avere diffide, ribadisco che il… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Vabbè, le diffide politiche tanto meno mi preoccupano da chi ha gestito l’urbanistica con i pochi architetti che abbiamo detto prima. VERSACI Fabio (Presidente) Okay, possiamo passare alla votazione del primo emendamento della Giunta, che è stato illustrato precedentemente dal Vicesindaco. Apro la votazione sul primo emendamento di Giunta. Prego, Consiglieri, votate. Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 23, contrari 1, dichiaro il primo emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’emendamento numero 2. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’emendamento numero 3. VERSACI Fabio (Presidente) Per le dichiarazioni di voto, Consigliere Carretto, prego, ne ha facoltà per 5 minuti. CARRETTO Damiano Sì, allora, io solo per, vabbè, primo, dire che trovo gravissime certe affermazioni, le trovo, veramente, gravi, certe insinuazioni, io non credo che siano accuse e insinuazioni degne di quest’Aula. Detto questo, un solo appunto sul fatto di collegare i due interventi, se vogliamo. Io credo che, non so, io prenderei ad esempio, se vogliamo, non so, la 106 di via Sant’Antonino, prendiamola ad esempio, 106 in cui, in quella 106, non so chi era presente, in quella 106, allegata a quella 106, c’era un progetto di un’altra 106, un progetto di massima …, Consigliere Lo Russo, si legga almeno le delibere che scrive, però …, in cui viene votata, sulla base di quel progetto di massima, l’utilità pubblica alla delocalizzazione di una superficie di una SLP, in un’altra area, demandando, però, quel progetto, allegato alla … (INTERVENTO FUORI MICROFONO). VERSACI Fabio (Presidente) Basta, veramente, basta, premetto, si rivolga alla presidenza, per cortesia, basta. CARRETTO Damiano Presidente, glielo racconto, tanto ne parleremo di questa cosa, suppongo. No, è giusto per capire come si collegano due progetti che non c’entrano niente, con protocolli diversi, e si approvano. E poi ci si viene qua a dire che non puoi collegare una riqualificazione in un’area, da un’altra, però loro lo facevano e potevano, non si sa bene come mai. Quindi, detto questo, io ripeto, ritengo gravissime certe affermazioni, ma proprio gravi, gravi perché non hanno senso, non hanno senso in questo dibattito, non hanno senso nella logica politica di questa amministrazione, non hanno senso nella nostra azione politica. Nel mentre, confermo il voto favorevole alla delibera. VERSACI Fabio (Presidente) Ha chiesto di intervenire la Sindaca, prego. Prego Lo Russo prenotati, per cortesia. APPENDINO Chiara (Sindaco) Grazie Presidente, solo per intervenire, credo, in difesa delle istituzioni che tutti rappresentiamo. Al di là del merito politico che si può condividere, o non condividere, al di là delle idee che possono essere diverse, al di là del dibattito che credo, comunque, faccia sempre bene all’Aula, trovo, come dire, anch’io davvero stucchevole, è a dir poco, e valuteremo e valuterò se è necessario intervenire, anche in forma di tutela dell’Ente, insinuare tangenti nei confronti di chiunque sia seduto in quest’Aula, lo dico per le Minoranze, lo dico per la Maggioranza, lo dico in tutela dell’Ente. Lo ritengo molto grave, ciascuno è responsabile delle proprie azioni, ma insinuare una cosa del genere, in un dibattito politico dove, giustamente, ciascuno interviene, ribadisco, nel merito, credo che non sia degno di quest’Aula e credo che non sia corretto nei confronti delle istituzioni che tutti rappresentiamo. Quindi, io, per quello che vale come Sindaco, ovviamente, rileggerò il verbale, mi riferisco, ovviamente, all’intervento del Consigliere Rosso, in particolare, Capogruppo, rileggerò il verbale e valuterò se è necessario e opportuno, in base a quello che è stato detto, intervenire in sede legale per tutelare l’Amministrazione che io rappresento pro tempore. Non credo che sia questo il livello di dibattito, onestamente, che quest’Aula meriti. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Il Partito Democratico è, oggettivamente, contrario all’utilizzo di provvedimenti in deroga su interventi di questa portata. Stiamo parlando di una grande superficie, in termini di impatto, non certamente in termini formali, ma in termini di impatto, sì, in un’area tutt’altro che periferica della Città, perché siamo all’interno di un’area tra le più delicate, dal punto di vista trasportistico, in presenza di grandi assi di viabilità est-ovest e soprattutto in prossimità di acceso alla rete ospedaliera le Molinette. Siamo davvero in una condizione, trasportisticamente, critica e per queste ragioni in tempi antecedenti a quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori privati, Sindaca, mi ascolti, per favore, scusi, in tempi antecedenti a quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori privati, che all’epoca bussarono all’Assessorato all’Urbanistica, chiedendo un’istanza 106, per fare questo intervento, che la valutazione discrezionale dell’Amministrazione, faceva sì che un intervento di questa portata, in quell’area della Città, che certamente ha un immobile, come dire, degradato, che è quell’oggetto dell’intervento, ma che, certamente, non si può considerare del tutto periferica, siamo in corso Bramante, proprio vicino il distretto militare, diciamo che non è paragonabile ad altri interventi, periferici, e soprattutto la delicatezza trasportistica, escludeva, a modo di vedere di chi c’era prima, nella fattispecie l’Assessore pro tempore era chi le parla adesso, la procedura 106, perché avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione. Io questo ho detto, Vice Sindaco, avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione una procedura ordinaria di variante al Piano Regolatore e non una procedura ai sensi della 106, perché ricordo, a lei e all’Aula, che la stragrande maggioranza degli interventi che sono stati oggetti di ricorsi al TAR, sono stati oggetti di ricorsi al TAR da operatori della grande distribuzione commerciale, a partire dal citato Palazzo del Lavoro, dalla vicenda Westinghouse, esattamente sul mancato rispetto della procedura di VAS. Vicenda, questione Palazzo del Lavoro, strutturalità o non strutturalità della variante, vicenda Westinghouse, il PRIN, in modifica, è o non è una variante, e non doveva essere assoggettato a VAS, esattamente questo. Quindi, a tutela dell’Ente, Sindaca Appendino, la inviterei caldamente, la inviterei caldamente a rivalutare l’opportunità di andare in provvedimento ai sensi della Legge 106 su un intervento di questa portata, che certamente tutto è, fuorché un intervento di minore, di riqualificazione di un’area periferica, non lo è, non lo è. Questo intervento andava fatto in variante urbanistica, seguendo, modificandolo, Vice Sindaco Montanari, lei ha citato, a parte che ha detto cose non vere sul tema delle destinazioni urbane del PRUSA di Bramante, non è vero, ma questo, anche qua, come abbiamo fatto l’altra volta, io arriverò e glielo dimostrerò, carta alla mano, ma dal punto di vista strutturale, proprio perché, se è vero quello che dice lei, allora, andavate in modifica di variante, non in 106, proprio per questa ragione, perché c’è la regia pubblica, c’è la regia pubblica nella trasformazione territoriale della Città, non c’è la regia dei privati. I privati non fanno quello che vogliono e, se presentano delle istanze, legittimamente, legittimati a farlo, gli si può dire di no e gli si deve dire di no, perché, se si valuta che l’interesse pubblico è quello di assoggettare una procedura ordinaria, che prevede la Valutazione Ambientale Strategica, glielo si dice e sa cosa succede? Che, se glielo avesse detto a qualcuno di questi signori, stia tranquillo che loro si beccavano la variante, loro si beccavano la variante e non andavano a impugnare proprio niente, perché questo tema del diritto, caro Carretto, e della famosa 106, stia tranquillo, che è un tema molto opinabile. Gli operatori della grande distribuzione commerciale, che sono quelli che sono gli oggettivi sviluppatori, ben si sarebbero guardati da ben ricorrere a vie giudiziarie rispetto a un diniego di 106, glielo posso garantire, tant’è vero che in questi anni non lo hanno fatto, tanto è vero che in questi anni non lo hanno fatto, ma chissà come mai, ma ve lo siete chiesto? Ma ve lo chiedete quando pigiate quel tasto lì? Quali sono gli interessi che si muovono qua dietro? Ma ve lo chiedete? Allora, attenzione, io vi dico questo, Sindaca, valuti anche le mie, di parole, perché se ho prodotto nocumento all’Ente, fa bene a tutelate l’Ente, anche rispetto alle cose che le sto dicendo adesso. Fate attenzione, fate attenzione, perché gli interessi che si muovono qua dietro sono interessi grossi, grossi, e le procedure servono a dare la regia pubblica e svicolare le procedure, andando in deroga, è una scorciatoia temporale che non produce alcun effetto di maggiorazione dell’interesse pubblico, nessuno, quantomeno lo lascia uguale, di sicuro non lo incrementa, perché è la regia del Piano Regolatore che fa la differenza e che disciplina su un istituto di iniziativa pubblica, che cosa si deve fare e che cosa non si deve fare. E il nostro Piano Regolatore, caro Vice Sindaco Montanari, non fa distinzione tra proprietà privata e proprietà pubblica, per questa ragione, allora, mi faccia la cortesia, prima di assumere questo atteggiamento e chiudo, citarmi in cose che non ho detto, io ho detto questo, è questo il senso di quello che ho detto, tanto per essere chiari. Cari colleghi, per favore, fate attenzione a cosa vi fanno votare, poi fate voi, fate voi, non la prendete come minaccia, prendetela come un suggerimento, fate voi. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 5 minuti. ROSSO Roberto Io spero che lei legga attentamente quello che ho detto, perché lo riconfermo, per filo e per segno, fino all’ultima parola. Io ripeto, avendo ascoltato, non conoscevo la vicenda del PLUS della VAS, sono molto onesto su questa cosa. Io ho ascoltato attentamente le parole del Capogruppo Lo Russo, e avendo ascoltato anche le allusioni, pesanti, che faceva agli interessi che gli stanno dietro, ho detto “guardate che in passato, nel ’92, io sono andato, personalmente, a denunciare posizione del mio Partito, la Democrazia Cristiana, del Partito Socialista, che su queste cose lucravano tangenti”. Ho detto anche, voi, secondo me, invece, lo fate solo per ingenuità. Questo, se non fossi sicuro di questa cosa, andrei a denunciarvi, così come ho fatto in passato. Però ritengo che questo sia un brutto declivio che rende possibile ciò che in passato è già successo. Non è che perché voi vi chiamate Movimento 5 Stelle, voi siete immuni dalle debolezze dell’umano, siete umani, come tutti. E quindi, ciò che rende diversa un’Amministrazione dall’altra, è il rispetto delle regole, è la chiarezza delle regole, è la posizione di legittimità che si assume su ogni cosa. Siccome, in questo caso, io ho ascoltato bene quello che diceva il Capogruppo Lo Russo, ha fatto un’allusione molto chiara a quello che voleva dire omettere la VAS, sopprimere il PRUSA, ripresentarlo alla 106. Io vi ho detto semplicemente, ho chiesto anche alla Sindaca attenzione a quello che stavo dicendo, perché credo che, ripetere percorsi che in passato hanno dato vita a posizioni illegittime, gravemente illegittime, può essere pericoloso, perché può determinare anche ciò che io spero non si verifichi più all’interno di quest’Aula comunale, ma che in passato si è verificato. Se voi volete davvero essere diversi da ciò che è successo in passato, comportatevi diversamente nei comportamenti amministrativi, perché questo eviterà anche il cedere a debolezze che in passato ci sono state e io credo che, al momento, a voi non sono imputabili. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 5 minuti. TRESSO Francesco Sì, approfitto della mia dichiarazione di voto, di non voto, nel senso che non parteciperò a questa votazione, per i motivi che sono stati espressi, ma aggiungo una considerazione. Questo tema, dell’aggirare le procedure di VAS per un intervento di questa portata, è stato, poi, giustificato, nell’ambito della Commissione, da un’affermazione data dal Vice Sindaco Montanari, che io ho trovato piuttosto grave, che fu, detto in soldoni, questa “Tanto la VAS non serve a nulla, ne abbiamo l’esempio dato dall’autorizzazione del Grattacielo San Paolo, che fu soggetto a VAS” e quindi l’assioma è proprio, il postulato è quello, la conseguenza è dire che non serve. A me, francamente, un po’ ha sconcertato questo tipo di affermazione, data anche con un certo livello di arroganza, direi quasi un po’ accademica, ma di quell’accademica che non è proprio sana, perché, da un lato si mette in discussione un processo di approfondimento di tipo ambientale che risponde a una normativa di tipo europeo, peraltro, quindi non è che qui sia il Professor Montanari che dice “tanto faccio il tetto verde e quindi dò io la garanzia che siamo ambientalmente sostenibili”. C’è un processo un pochino più articolato, che coinvolge anche tutte quelle che sono le istituzioni e gli organi, gli uffici tecnici competenti, che devono farsi carico di una valutazione da cui emergono, in molte fasi, io non so se lei ha mai redatto uno studio di VAS, ma emergono, poi, nel contraddittorio, tutta una serie di limitazioni, di indicazioni e quant’altro. Allora, io ho trovato molto grave, detto proprio dal massimo esponente istituzionale dell’urbanistica torinese, questa frase e, ribadisco che, questo procedimento, per questo tipo di interventi, andrebbe proprio seguito, invece, a mio modo di vedere. Poi, che lei non gradisca alcune realizzazioni che in passato hanno caratterizzato la trasformazione urbana di questa Città, peraltro, mi spieghi poi, sotto il profilo ambientale, quel tipo di realizzazione, cioè, la Torre San Paolo, che cosa, se non quella paesaggistica, forse, secondo il suo modo di vedere, ma quella ambientale, credo che, raramente, si trova un edificio che, addirittura, sotto la certificazione LEED, ha raggiunto il top del ranking che è possibile assegnare, quindi, però, ecco, è proprio questo l’approccio che io ho visto, che è proprio un approccio culturale, secondo me, anche, diverso, cioè, qui stiamo cercando di aggirare quello che è un processo che l’Europa ci chiede di applicare per questo tipo di interventi. Poi, certo, loro si faranno tutte le autocertificazioni per dimostrare che ci sono le condizioni per poter fare quel tipo di operazione sotto il profilo commerciale, però non siamo noi a dire “Mah, mi fai un po’ più di tetti verdi, mi fai l’efficientamento energetico”. C’è un processo un po’ diverso e qui, invece, ancora una volta, noi abbiamo dimostrazione che tentiamo ad aggirare quello che, invece, è un elemento di cautela che, giustamente, viene messo se si opera nell’ambito di quelle che sono le procedure ordinarie del Piano Regolatore. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Voleva intervenire per fatto personale? Per… MONTANARI Guido (Vicesindaco) Grazie Presidente, fatto personale, ma molto brevemente. Intanto non so che le frasi estrapolate da cosa vengono, vorrei verificarle meglio. Io non dico, in assoluto, che la VAS non va fatta, non serve a niente. Dico che c’è una differenza tra usare procedure in modo burocratico e amministrativista, e invece nel merito vero delle questioni. In questo caso, noi abbiamo applicato, su suggerimento di uffici che hanno un’esperienza ventennale e che io sono qui a difendere, una procedura che è assolutamente legittima, democratica, trasparente, che ha visto approfondimenti trasportistici, che saranno ulteriormente ancora fatti, che ha visto un dialogo con circoscrizione, con enti, con cittadini, con commercianti, eccetera, quindi, sto qui a difendere una procedura, sia nell’onorabilità del sottoscritto, che mi permetto di avere qualche competenza immerita, e sia nell’onorabilità, ovviamente, degli uffici e delle istituzioni. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Pongo in votazione la delibera, così emendata. Prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 23, favorevoli 22, contrari 1, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto. |