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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-06384
RIFUNZIONALIZZAZIONE DI FABBRICATO PRODUTTIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA MEDIA STRUTTURA DI VENDITA DI TIPO M-SAM4 DI 8.482 METRI QUADRATI DI S.L.P. IN CORSO BRAMANTE 15/17. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE 106/2011. APPROVAZIONE INTERVENTO IN DEROGA.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo.

“Rifunzionalizzazione di fabbricato produttivo per la realizzazione di una media
struttura di vendita in corso Bramante n. 15, permesso di costruire in deroga”

VERSACI Fabio (Presidente)
Sono presenti tre emendamenti di Giunta, prego, Vicesindaco Montanari.

MONTANARI Guido (Vicesindaco)
Posso? Grazie, grazie, Presidente. In questo caso si tratta, effettivamente, di una
rifunzionalizzazione di un fabbricato produttivo, attualmente abbandonato in corso
Bramante. Qui l’intervento è una struttura di media vendita, la ricaduta sulla Città è
piuttosto significativa, anche in questo caso, sia per la riqualificazione dell’area
circostante, in termini di viabilità, alberi, una rotonda, una serie di parcheggi. Una parte
di parcheggi, anche, dell’intervento saranno sottoposti alla proprietà pubblica, all’uso
pubblico. Ricade sulla Città anche un importo piuttosto significativo, quasi 5 milioni
che saranno ripartiti tra oneri di urbanizzazione, costo di costruzione, intervento,
diciamo, frutto di un accordo con i proponenti e soprattutto, e qui vado già a illustrare
uno degli emendamenti, quello a cui io tengo particolarmente, questo intervento noi lo
abbiamo collegato a un’altra area della stessa proprietà, che sta in zona Borgata Aurora,
la cosiddetta Area ex OGM, corso Vercelli, corso Vigevano, che è un’area di circa
70.000 metri quadri, sulla quale la proprietà e l’impresa che lavoreranno qui, in corso
Bramante, si sono impegnati a produrre, anzi, hanno già prodotto un progetto molto
interessante di riqualificazione, davvero, di un quartiere che ne ha bisogno tantissimo.
Quindi, in questo caso, mi verrebbe da dire che la riqualificazione o, perlomeno, la
ricaduta positiva di questo intervento è soprattutto in termini di riqualificazione, non sul
luogo, perché il luogo, sostanzialmente, non ha grandissimi problemi di degrado, ma su
un’area, su un’altra area della Città, sempre di proprietà della stessa Esselunga e della
ditta che farà i lavori. Io avevo presentato già pubblicamente questo progetto, in
Circoscrizione è stato molto apprezzato, lo ripresenteremo tra un mese, insomma, subito
dopo le ferie, proprio perché è stato, nel frattempo, ancora migliorato, direi, e, dunque,
fa, a tutti gli effetti, parte della delibera di cui ci occupiamo oggi. In particolare, per
sottolineare questo legame, l’emendamento che suggerisco è il seguente “con la
presente deliberazione, che si inserisce in un più ampio quadro di riqualificazione
urbana, interessante anche il complesso ex OGM di corso Vercelli, per il quale sono
state avviate interlocuzioni, eccetera”, cioè è l’esplicitazione più netta del fatto che c’è
questo collegamento. Mentre l’altro è l’emendamento numero 1, o 2, non so quale dei
due sia nei termini giusti, comunque, sono poche precisazioni, mettere “della” al posto
di un’altra parola, quella, quindi, è una piccola cosa, semplicemente, di italiano. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie Vicesindaco. Ho iscritto a parlare il Consigliere Russi, ne ha facoltà per 10
minuti.

RUSSI Andrea
Sì, grazie Presidente. Conosco molto bene la zona, come nel caso prima citato
dall’Assessore Unia, è un intervento che si inserisce in un’ottica di degrado, è una zona
dove, insomma, a est c’è la ferrovia, a nord ci sono le case popolari di via Arquata, a
sud c’è l’area dell’ex MOI e del PAV, e dall’altra parte c’è la caserma di corso Lepanto.
Quindi, in realtà, è un’area dove non c’è assolutamente nulla. È un edificio dismesso
ormai da un sacco di anni, soggetto, negli anni, ad atti di vandalismo, era stato trovato
anche l’amianto ed è stato bonificato. L’operazione urbanistica è, appunto, sempre
intervento in deroga con Legge 106, però, non va in nessun modo a interferire con il
commercio di zona, per un semplice motivo, perché lì il commercio in zona non ce n’è
in alcun modo, è un’area non addensata, L1, sul Piano Regolatore, quindi non c’è
veramente nulla, forse, anzi, si porta, magari, un po’ di attività commerciale per un
territorio molto popolato dove, veramente, non ci sono proprio spazi dove andare a fare
la spesa. Dunque, c’è solo una grande struttura, lì a fianco, quindi, al massimo, la
concorrenza se avverrà, avverrà tra due grandi strutture, tra due medie strutture di
vendita, quindi, appunto, non ci saranno interferenze, impatti sul tessuto commerciale.
A fronte di questo ci saranno, appunto, come specificato anche dal Vice Sindaco, 5
milioni di euro di opere di urbanizzazione, di oneri di urbanizzazione, quindi, insomma,
è una di quelle operazioni urbanistiche di cui, sicuramente, sono molti di più i vantaggi
che gli svantaggi sul territorio, quindi non possiamo che essere favorevoli a questa
delibera. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Questa è una delibera che, al di là del merito, segue un metodo, davvero, da
stigmatizzare. Proverò ad argomentare le ragioni per cui, invece, in questo caso, è molto
grave quello che è capitato. Nel mese di luglio scorso, il Movimento 5 Stelle, ha
deliberato, in quest’Aula, una revoca di 4 piani di rigenerazione urbana, sociale e
architettonica, detti PRUSA, uno di questi 4 riguardava l’area in questione. Quella
deliberazione di revoca, in realtà, toglieva esattamente quanto qui, con una dose di
retorica davvero stucchevole, mi consenta, Vice Sindaco e non me ne voglia il
Consigliere Russi che è intervenuto prima di me, è stato nuovamente ribadito. Perché?
Per una banale ragione, perché quella impostazione era un’impostazione che vedeva
proprio nell’ambito di una rigenerazione urbana, l’intervento di carattere commerciale,
tant’è vero che, vi invito a rileggere il contenuto di quella deliberazione, in quella
deliberazione, si faceva esplicito riferimento all’esigenza di introdurre, in seno alla
variante urbanistica al Piano Regolatore, alcune funzioni a servizio pubblico, tra cui le
residenze universitarie, proprio per dare un quadro di unitarietà all’intervento di
riqualificazione, ossia, si andava incontro a una esigenza di risistemare quell’immobile,
che, oggettivamente, è dismesso e che è improduttivo urbanisticamente, ma non lo è
mai stato, nella sostanza, essendo stato per decenni la sede di vendita al dettaglio delle
auto della FIAT, perché di questo stiamo parlando, ma, da un punto di vista urbanistico,
si introduceva un principio, attraverso l’individuazione di un perimetro di rigenerazione
urbana, che aveva esattamente la finalità di non rendere avulso dal contesto un
intervento commerciale. Quella revoca è doppiamente colpevole, perché introduce,
attraverso questa successiva delibera che oggi chiedete di votare, che voterete in Sala
Rossa, una surrettizia procedura, e uso parole, come dire, anche, forse, un po’ pesanti, di
escamotage amministrativo per evitare la Valutazione Ambientale Strategica. E sapete
perché avete fatto questa cosa? Perché la Valutazione Ambientale Strategica, in
quest’area specifica, con questa distribuzione commerciale specifica, avrebbe prodotto
prescrizioni di carattere trasportistico, sull’innesto del cavalcaferrovia di corso
Bramante, decisamente complesse. Allora, caro Vice Sindaco Montanari, diciamo che
non è che proprio abbiamo tutti l’anello al naso, tanto per essere chiari. Se la legge dello
Stato, la legge regionale e il Piano Regolatore prevedono che, a fronte di interventi di un
certo grado di complessità urbana, avvenga una cosa che si chiama Valutazione
Ambientale Strategica, c’è una ragione. E la ragione è quella che l’impatto ambientale
di un intervento di riqualificazione urbana va valutato nel suo complesso, sotto il
profilo, lasciamo perdere quello commerciale, lo abbiamo già detto prima, poi le teorie,
ovviamente qua entriamo nel campo delle opinioni, perché, non avendo dati oggettivi, è
tutto opinabile, serve, non serve. Ma supponiamo che serva, il punto, in questo caso
specifico, guardate, è quello del traffico, è del traffico, che avrà, sotto questo profilo, un
impatto quantomeno da valutare, quantomeno da valutare, perché la procedura di
eventuale associabilità VAS della variante urbanistica, serviva esattamente a questo. Io
so che avrebbe richiesto tempo, avrebbe richiesto tempo, ma il tempo della
trasformazione urbana serve anche, talvolta, a mitigare l’impatto ambientale delle
questioni. Invece, voi, revocando il PRUSA e tornando in Aula con un provvedimento
in 106, avete bypassato tutte la normative di carattere ambientale, per quanto riguarda la
Valutazione Ambientale Strategica, su un intervento che, altrimenti, sarebbe stato
soggetto, certamente, a VAS. Difficilmente questo intervento, per la dimensione che ha
e per il perimetro che ha, sarebbe stato escluso dalla procedura di VAS, e questa è una
vulnus amministrativo che, oggettivamente, dal punto di vista, come dire, della
correttezza formale e, banalmente, non condivisibile, ma espone, e quindi lo dico a
verbale, l’atto amministrativo che andrete a votare, ha una problematica anche di
legittimità amministrativa sul fatto che è stato artatamente elusa una procedura che, in
condizioni normali, sarebbe stata, obbligatoriamente, seguita. E non vorrei che, tanto
per essere chiari, su questa deliberazione si scatenassero giudizi e contenziosi davanti a
Tribunali amministrativi regionali per questa ragione. La cosa ancor più grave, a mio
modo di vedere, è che non c’era bisogno di revocare il PRUSA, proprio non ce n’era
bisogno, una cosa non escludeva l’altra, voi potevate mantenere in vita il PRUSA,
tranquillamente, e motivare, nella deliberazione 106, di questo supermercato, questa
deroga come anticipazione della futura destinazione urbanistica già preconfigurata dal
Consiglio Comunale, Vice Sindaco. Voi, revocando quel PRUSA, avete indebolito,
pesantemente, la robustezza amministrativa dell’atto amministrativo che chiedete di
deliberare e l’avere fatto, secondo me, sbagliando. Io non so chi vi ha consigliato, ma
avete sbagliato. È stato un errore amministrativo e io lo denuncio per com’è. È stato un
errore amministrativo e voglio pensare che sia solamente ingenuità, mi limito a questo,
mi voglio limitate a questo. Quello che c’è non paghi, ficcate il più 1 e quindi lei, Vice
Sindaco, presenta un emendamento in cui lega culturalmente la trasformazione dell’area
di corso Bramante alle OGM? Ma abbia pazienza, Vice Sindaco. Ma cosa c’entra? Cioè,
delle due, l’una, scusi, o questo è un intervento in 106 che ha delle caratteristiche di
riqualificazione di questo sito, di questo sito, non di un altro sito, o, altrimenti, le
questioni si affrontano con varianti urbanistiche, con varianti urbanistiche, perché il
nostro Piano Regolatore, sarà da revisionare, ma c’è, è un atto, e serve a garantire un
quadro di regole omogeneo e condiviso, più o meno condiviso, ma chiaro. Invece,
questa discrezionalità che continuate ad adottare, fa sì che il Piano Regolatore diventi un
documento per cui, se gli gira al Vice Sindaco, il provvedimento va, e se non gli gira al
Vice Sindaco, il provvedimento non va, tanto i Consiglieri glielo votano, abbiamo
capito, ma questo è grave, è gravissimo, perché innesca distorsioni del sistema che,
nella migliore delle ipotesi producono danni urbanistici, in altre condizioni, forse,
ambientali, potrebbero produrre anche altro. Allora, io sono davvero in attesa del
messianico avvento della variante normativa, anzi, della variante strutturale che è stata
annunciata ieri, che fra due anni avremo. O riducete il trend di 106, cosa che non credo,
perché non ce l’avete fatta, sennò ci portavate pure (incomprensibile), con questo
criterio, questa, non ci sono proprio riusciti, un ufficio, a farla. O altrimenti, guardate
che qui si innescano dei profili per cui, davvero su interventi così rilevanti si possono
preconfigurare condizioni di oggettiva non correttezza delle condizioni di mercato, di
non correttezza delle condizioni di mercato, a tutela di un operatore o di un altro. Non
funziona così un sistema di trasformazione urbana, è pericoloso, pericoloso, per la
qualità urbana, in generale, ma soprattutto per il quadro di regole che devono avere gli
operatori economici fuori di qui, perché qui si muovono interessi da decine di milioni di
euro su ogni intervento di questo tipo e mi dispiace, non siate così ingenui da ritenere
che questo tipo di interventi e le procedure che si seguono, non spostino equilibri, anche
economici, rilevanti, perché non vi faccio, così, come dire, caduti dal pero, poi, magari
qualcuno, proprio, bisogna spiegarglielo, facendogli i disegni, ma non sono così
convinto che qualcuno, come dire, l’ingenuo, lo vuole fare, e abbiamo anche elementi,
in questo senso. Quindi io vi inviterei caldamente a riconsiderare, ormai questo lo avete
fatto, di ritornare su quella famosa delibera di luglio, sulle revoche dei PRUSA e di
contestualizzare le 106, almeno quelle più rilevanti, che erano la ragione per cui c’erano
i PRUSA, perché vede, Vice Sindaco, alla porta dell’Assessorato all’Urbanistica, la
gente bussa e, a seconda dell’interlocutore che trova davanti, riceve delle risposte, ne
riceve delle altre. Ma lei pensa che gli operatori interessati all’operazione di Esselunga,
in questo caso, o all’operazione di Dimar, o all’operazione della Coop, o all’operazione
di Carrefour, o all’operazione della Lidl, non abbiano chiesto all’Amministrazione di
andare in 106? Ma lei pensa che gli è venuta l’idea di chiedere la 106, in questo
momento, perché c’è lei? No, caro Vice Sindaco, io non ho timore di dirlo, e lo dico a
verbale, che queste richieste arrivarono ben prima del suo insediamento, e a loro fu
risposto che, stante la rilevanza dell’intervento, e stante la complessità urbanistica e
trasportistica di quest’area, ci doleva, dal loro punto di vista, dilatare i tempi e quindi,
come dire, non provocare quell’avvantaggio economico al privato, perché ritenevamo
che quell’interesse pubblico fosse prevalente, e che occorreva procedere secondo
procedura urbanistica con valutazione mentale strategica. Gliel’ho detto personalmente,
gliel’ho detto personalmente “apprendo, rilevo con grande preoccupazione che la
modalità introdotta di relazione con l’Assessorato all’Urbanistica, è strutturalmente
cambiata e, mi dispiace, non a vantaggio della Città Torino”. Allora, con questa forza,
con questa energia, io glielo dico guardandola negli occhi “cambiate metodi, perché
fuori di qui l’immagine che state dando agli operatori economici è quella di un
bancomat, in cui si arriva, si infila la tessera, si digita il codice e si ottiene la procedura
che si vuole”. E non va bene, non perché c’è il 5 Stelle o il PD, non va bene per la Città
di Torino, per la correttezza e la storia urbanistica, della correttezza e della deontologia
di questa Città.

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Quindi, per cortesia, per cortesia, pensateci prima che arrivino altri a porre delle
condizione non gradite. Gliel’ho detto, lo lascio a verbale con questa energia verbale,
fateci almeno, vi prego, una riflessione.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 10 minuti.

ROSSO Roberto
Io spero che la Sindaca abbia ascoltato le parole usate questa sera dal Capogruppo Lo
Russo, non credo sia stata molto attenta, ma credo che alcuni Consiglieri dovrebbero
esserlo. Quello che ha detto Lo Russo, nel ’92, quando ci fu Tangentopoli, si chiamava
in altro modo, lui ha sempre aleggiato sulle parole, ha girato attorno, ha detto che può
succedere qualcosa di grave, altre cose di questo tipo, ma se poi andate a vedere il
processo a Le Gru, in cui era implicato persino Berlusconi, il processo a Le Gru aveva
presupposti molto simili a quelli che voi mettete in atto. Nel processo a Le Gru c’erano
tangenti che arrivavano perché, sull’ufficialità del Consiglio Comunale di Grugliasco,
alcuni esponenti della DC e del PSI, motivavano esattamente come voi, che avrebbero
riqualificato il territorio, avrebbero fatto del bene, non avrebbero intaccato il piccolo
commercio che non c’era, e così via. Però giravano tangenti e allora io mi auguro,
siccome io fui uno dei piccoli giovani protagonisti di allora sulla vicenda, antitangenti,
di Tangentopoli piemontese, mi auguro che non cominci in quest’Aula a circolare
questo tipo di ipotesi. Io spero che quello che ha detto un momento fa il Capogruppo Lo
Russo venga confutato dai fatti. Ma i fatti sarebbero, ad esempio, ripristinare una
variante urbanistica, questo PRUSA di cui parlava lui, che è adeguato allo scopo di
evitare anche la VAS, erano invece di fare una 106 su questo piano, perché,
evidentemente, gli interessi voi li affrontate, magari, in modo ingenuo. Sono interessi
molto forti, come ricordava prima Lo Russo, e questi interessi molto forti trovano
spesso delle scorciatoie. Io non so se il Movimento 5 Stelle sia già nella condizione di
prendere tangenti, spero di no, ma mi auguro anche che si possa, scusate, me ne assumo
tutta la responsabilità, di quello che dico, mi assumo…, non vado a cagare, a cagare ci
vada lei, per cortesia.

VERSACI Fabio (Presidente)
Scusate, scusate, cosa posso dire? Ha insultato? Ha detto una cosa grave, se ne assume
la responsabilità, io non entro nel merito dei giudizi. Denuncialo, denunci, io che cosa
gli dico? Di non dire quello che pensa? Pensa questo, si assume le sue responsabilità.

ROSSO Roberto
Mi assumo tutte le responsabilità, chi vuole denunciare, anziché mandare a cagare,
denunci, e si comporti da persona civile, visto che questo dovrebbe essere il grado delle
persone civili, evitare che ci sia corruzione nella Pubblica Amministrazione, evitare che
si perpetui anche il metodo della corruzione, perché, non necessariamente, in questo
caso, volano tangenti, magari è soltanto un fatto di ingenuità. Magari, si consente,
mentre in passato DC e PSI daziavano questi passaggi in modo inopportuno,
probabilmente, al Movimento 5 Stelle questo non arriva. Probabilmente il Movimento 5
Stelle, è soltanto per un fatto di ingenuità che compie questi passaggi, però correggeteli,
dimostrate almeno che, quando è evidente lo sbaglio, siete in grado di correggere. Non
si crea nessun problema, si ritorna su un percorso corretto, che permette la Valutazione
Ambientale Strategica, oltretutto dovreste essere voi, ci hanno insegnato su tanti campi
che bisogna essere ambientalmente corretti, fatelo, qual è il problema? E voglio
ricordare, concludendo, al Consigliere Russi, lui ha detto “interviene questa
strumentazione urbanistica, 106, in un territorio in cui non c’è il piccolo commercio”.
Ma, in effetti, qual è il problema? Che, nella Città di Torino, nelle periferie, lo
denunciavate voi, il piccolo commercio, probabilmente, è scomparso. Voi vi eravate
riproposti il ripascimento di queste periferie. Io, ad esempio, ho colto con attenzione il
fatto che, nella precedente variante, accanto a un intervento di media distribuzione, di
900-1000 metri quadrati, si parlava anche di grandi negozi. Dovrebbe essere quella la
prospettiva, cioè, non necessariamente il negozio deve essere 50 metri quadrati, può
essere di 200-300 metri quadrati, darci l’idea di una civiltà più umana, dove la gente ha
la vetrina, ha la sicurezza, l’illuminazione la sera, ha il luogo del passeggio, ha il luogo
dell’incontro, il luogo dell’incontro sociale. Cioè, tutte questa cose me le avete
insegnate anche voi? Le dicevate voi in campagna elettorale, contestando, invece, quello
che il Partito, il PD, diceva in contrasto con voi. Mi sembra strano che voi oggi ripetiate
le parole del PD, per realizzare le medesime qualifiche.

VERSACI Fabio (Presidente)
Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Sì, sì, prego Vicesindaco.

MONTANARI Guido (Vicesindaco)
Bene, direi che, ormai, siamo abbastanza abituati agli interventi istrionici del
Consigliere Lo Russo in quest’Aula e anche alle sue minacce, non è la prima volta, l’ha
fatto, l’abbiamo sentito in occasione dell’approvazione dei bilanci, l’ha fatto in varie
occasioni. Adesso la minaccia è che, usando questo tipo di strumenti, ci esponiamo alle
tangenti o, forse, addirittura, siamo già tangentisti, non si sa, ma, probabilmente, i due
interventi che sono andati a seguire, Lo Russo barra …, no, allora, è stato detto
chiaramente dal Consigliere Lo Russo che questo…, sto dicendo Lo Russo, se mi fate
finire. Il Consigliere Lo Russo ha detto, lo andiamo poi a vedere a verbale, che questo
tipo di procedure ci espone a una serie di rischi che hanno a che fare con la corruzione.
Lo posso tradurre così? Ma il senso… (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Ti faccio intervenire, Capogruppo, ti faccio intervenire, dopo ti faccio intervenire.
Prego, concluda.

MONTANARI Guido (Vicesindaco)
Grazie Presidente. E, a seguire, il Consigliere Rosso ha calcato la mano, dicendo che,
invece, il rischio di tangente è molto presente, direi addirittura forse già presente, l’ha
ipotizzato come cosa possibile. A parte il fatto che tutto è possibile, per carità, io voglio
solo dire, rassicurare soprattutto i Consiglieri di Maggioranza, che qui non c’è nessun
rischio di tangenti o cose del genere, anche perché, certe frasi vengono da chi ha
continuato un’amministrazione per 20 anni, durante la quale la progettazione urbanistica
è stata condotta dando lavoro a 4/5 architetti, non di più, e a 3/4 imprese, non di più, per
circa 20 anni. Ora, io mi auguro che, invece, altri architetti lavorino, che altre imprese
lavorino e fortunatamente noi stiamo lavorando su progetti, diciamo, medio-piccoli che
sicuramente aprono la strada a una diffusione del lavoro, tema sul quale, peraltro,
discutiamo anche con l’Ordine professionale degli Architetti, degli Ingegneri, proprio
cercando, con molta fatica, le strade, perché, appunto, la progettazione si è più diffusa, il
più possibile, diramata sul territorio e diffusa. Quindi, respingo al mittente, ovviamente,
sospetti o accuse del genere, tranquillizzo la Maggioranza che votare questo processo,
questo procedimento, non ha assolutamente nulla a che fare con l’esporsi a nessun
indagine, o a cose del genere, in sé, poi, naturalmente, i magistrati possono fare quello
vogliono, ci mancherebbe. E ancora aggiungo che la VAS, in questo caso, sarebbe
entrata semplicemente nel merito trasportistico, perché è l’unico elemento che,
effettivamente, potrebbe destare qualche preoccupazione e, infatti, i proponenti, nel loro
dialogo con gli uffici preposti sulla viabilità, hanno predisposto studi. La viabilità ha
predisposto un parere dove chiedeva, appunto, alcuni approfondimenti, altri erano già
stati fatti, altri saranno fatti, e, dunque, è esattamente quello che la procedura prevede e
richiede, con la differenza che, effettivamente, qui abbiamo lavorato con tempistiche
ridotte e quindi anche più con un’efficienza amministrativa che, certe volte, le norme,
cioè, si possono scegliere varie strade amministrative, questa è una strada, se ne
potevano scegliere altre. Ricordo ancora, e poi concludo, che i PRUSA che noi
abbuiamo abrogato, sono PRUSA che, oltretutto, prevedevano ampie aree commerciali
che sono state ridotte, e l’eliminazione di aree produttive che, invece, noi abbiamo
confermato, come abbiamo chiaramente esplicitato all’indomani, durante
l’approvazione, appunto, della variante. Quindi, ancora una volta, quello che dice, che è
stato detto dalla Minoranza non corrisponde al vero e, dunque, io direi che possiamo
andare avanti molto serenamente, e forse ancora, l’ultima nota, è che la riqualificazione
non c’è scritto che debba essere, esattamente, nel posto dove fai l’intervento, la
riqualificazione urbana è un aspetto che può essere diffuso sul territorio, tant’è che noi,
per esempio, banalmente, chiediamo agli operatori di finanziare una piccola quota area
per il verde, e non è detto che il verde lo mettiamo lì, perché, magari, il parco è un po’
più in là, perché magari il viale alberato non è esattamente lì, e proprio in un’ottica in
cui pensiamo di poter guardare alla Città, non come a una serie di piccole isole, che non
si parlano tra di loro, ma come un complesso organismo sul quale, evidentemente, le
dinamiche vanno al di là del singolo confine, diciamo, del progetto. Quindi, io, invece,
ribadisco che questa attenzione alla riqualificazione urbana, anche in altre aree, fa parte
del dispositivo che qui oggi votiamo e lo ritengo un elemento di grande qualità, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Capogruppo Lo Russo, per fatto personale, un minuto.

LO RUSSO Stefano
Vice Sindaco, io la diffido formalmente ad attribuirmi opinioni o frasi che io non mi
sono sognato di affermare in quest’Aula. Io la diffido a farlo, nella replica. Lei si limiti
a replicare nel merito rispetto alle cose che abbiamo detto, o perlomeno a quelle che
dico io. Se mi cita, mi faccia la cortesia di citare, correttamente, che cosa io ho detto. Io
ho parlato, esplicitamente, di aggiramento di procedura di VAS. Fine, fine. Io non ho
usato altre locuzioni e sono abbastanza attento, Vicesindaco, sono abbastanza attento a
quello che dico. Quindi, mi faccia la cortesia, io la capisco che se, forse, magari, più di
altri, riesco a entrare un pochino più sul vivo, mi rendo conto, lei, per favore, mi faccia
la cortesia di non attribuirmi espressioni che non mi appartengono, perché, stia
tranquillo, che quando devo dire delle cose, le dico, se non le dico è perché non le
voglio dire o non le penso. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego, si prenoti, velocemente.

MONTANARI Guido (Vicesindaco)
Grazie, Presidente, per fatto personale, mi riservo, ovviamente, di risentire i verbali. Io
non ho fatto altro che interpretare in modo assolutamente comprensibile e logico quello
che è stato detto. Non ho nessuna paura ad avere diffide, ribadisco che il…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Vabbè, le diffide politiche tanto meno mi
preoccupano da chi ha gestito l’urbanistica con i pochi architetti che abbiamo detto
prima.

VERSACI Fabio (Presidente)
Okay, possiamo passare alla votazione del primo emendamento della Giunta, che è stato
illustrato precedentemente dal Vicesindaco. Apro la votazione sul primo emendamento
di Giunta. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i Consiglieri hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 23, contrari 1, dichiaro il primo emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento numero 2.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento numero 3.

VERSACI Fabio (Presidente)
Per le dichiarazioni di voto, Consigliere Carretto, prego, ne ha facoltà per 5 minuti.

CARRETTO Damiano
Sì, allora, io solo per, vabbè, primo, dire che trovo gravissime certe affermazioni, le
trovo, veramente, gravi, certe insinuazioni, io non credo che siano accuse e insinuazioni
degne di quest’Aula. Detto questo, un solo appunto sul fatto di collegare i due
interventi, se vogliamo. Io credo che, non so, io prenderei ad esempio, se vogliamo, non
so, la 106 di via Sant’Antonino, prendiamola ad esempio, 106 in cui, in quella 106, non
so chi era presente, in quella 106, allegata a quella 106, c’era un progetto di un’altra
106, un progetto di massima …, Consigliere Lo Russo, si legga almeno le delibere che
scrive, però …, in cui viene votata, sulla base di quel progetto di massima, l’utilità
pubblica alla delocalizzazione di una superficie di una SLP, in un’altra area,
demandando, però, quel progetto, allegato alla … (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).

VERSACI Fabio (Presidente)
Basta, veramente, basta, premetto, si rivolga alla presidenza, per cortesia, basta.

CARRETTO Damiano
Presidente, glielo racconto, tanto ne parleremo di questa cosa, suppongo. No, è giusto
per capire come si collegano due progetti che non c’entrano niente, con protocolli
diversi, e si approvano. E poi ci si viene qua a dire che non puoi collegare una
riqualificazione in un’area, da un’altra, però loro lo facevano e potevano, non si sa bene
come mai. Quindi, detto questo, io ripeto, ritengo gravissime certe affermazioni, ma
proprio gravi, gravi perché non hanno senso, non hanno senso in questo dibattito, non
hanno senso nella logica politica di questa amministrazione, non hanno senso nella
nostra azione politica. Nel mentre, confermo il voto favorevole alla delibera.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ha chiesto di intervenire la Sindaca, prego. Prego Lo Russo prenotati, per cortesia.

APPENDINO Chiara (Sindaco)
Grazie Presidente, solo per intervenire, credo, in difesa delle istituzioni che tutti
rappresentiamo. Al di là del merito politico che si può condividere, o non condividere,
al di là delle idee che possono essere diverse, al di là del dibattito che credo, comunque,
faccia sempre bene all’Aula, trovo, come dire, anch’io davvero stucchevole, è a dir
poco, e valuteremo e valuterò se è necessario intervenire, anche in forma di tutela
dell’Ente, insinuare tangenti nei confronti di chiunque sia seduto in quest’Aula, lo dico
per le Minoranze, lo dico per la Maggioranza, lo dico in tutela dell’Ente. Lo ritengo
molto grave, ciascuno è responsabile delle proprie azioni, ma insinuare una cosa del
genere, in un dibattito politico dove, giustamente, ciascuno interviene, ribadisco, nel
merito, credo che non sia degno di quest’Aula e credo che non sia corretto nei confronti
delle istituzioni che tutti rappresentiamo. Quindi, io, per quello che vale come Sindaco,
ovviamente, rileggerò il verbale, mi riferisco, ovviamente, all’intervento del Consigliere
Rosso, in particolare, Capogruppo, rileggerò il verbale e valuterò se è necessario e
opportuno, in base a quello che è stato detto, intervenire in sede legale per tutelare
l’Amministrazione che io rappresento pro tempore. Non credo che sia questo il livello
di dibattito, onestamente, che quest’Aula meriti. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Prego Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Il Partito Democratico è, oggettivamente, contrario all’utilizzo di provvedimenti in
deroga su interventi di questa portata. Stiamo parlando di una grande superficie, in
termini di impatto, non certamente in termini formali, ma in termini di impatto, sì, in
un’area tutt’altro che periferica della Città, perché siamo all’interno di un’area tra le più
delicate, dal punto di vista trasportistico, in presenza di grandi assi di viabilità est-ovest
e soprattutto in prossimità di acceso alla rete ospedaliera le Molinette. Siamo davvero in
una condizione, trasportisticamente, critica e per queste ragioni in tempi antecedenti a
quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori privati, Sindaca, mi ascolti, per
favore, scusi, in tempi antecedenti a quelli che stiamo vivendo, fu risposto agli operatori
privati, che all’epoca bussarono all’Assessorato all’Urbanistica, chiedendo un’istanza
106, per fare questo intervento, che la valutazione discrezionale dell’Amministrazione,
faceva sì che un intervento di questa portata, in quell’area della Città, che certamente ha
un immobile, come dire, degradato, che è quell’oggetto dell’intervento, ma che,
certamente, non si può considerare del tutto periferica, siamo in corso Bramante,
proprio vicino il distretto militare, diciamo che non è paragonabile ad altri interventi,
periferici, e soprattutto la delicatezza trasportistica, escludeva, a modo di vedere di chi
c’era prima, nella fattispecie l’Assessore pro tempore era chi le parla adesso, la
procedura 106, perché avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione. Io questo
ho detto, Vice Sindaco, avrebbe cautelato maggiormente l’Amministrazione una
procedura ordinaria di variante al Piano Regolatore e non una procedura ai sensi della
106, perché ricordo, a lei e all’Aula, che la stragrande maggioranza degli interventi che
sono stati oggetti di ricorsi al TAR, sono stati oggetti di ricorsi al TAR da operatori
della grande distribuzione commerciale, a partire dal citato Palazzo del Lavoro, dalla
vicenda Westinghouse, esattamente sul mancato rispetto della procedura di VAS.
Vicenda, questione Palazzo del Lavoro, strutturalità o non strutturalità della variante,
vicenda Westinghouse, il PRIN, in modifica, è o non è una variante, e non doveva
essere assoggettato a VAS, esattamente questo. Quindi, a tutela dell’Ente, Sindaca
Appendino, la inviterei caldamente, la inviterei caldamente a rivalutare l’opportunità di
andare in provvedimento ai sensi della Legge 106 su un intervento di questa portata, che
certamente tutto è, fuorché un intervento di minore, di riqualificazione di un’area
periferica, non lo è, non lo è. Questo intervento andava fatto in variante urbanistica,
seguendo, modificandolo, Vice Sindaco Montanari, lei ha citato, a parte che ha detto
cose non vere sul tema delle destinazioni urbane del PRUSA di Bramante, non è vero,
ma questo, anche qua, come abbiamo fatto l’altra volta, io arriverò e glielo dimostrerò,
carta alla mano, ma dal punto di vista strutturale, proprio perché, se è vero quello che
dice lei, allora, andavate in modifica di variante, non in 106, proprio per questa ragione,
perché c’è la regia pubblica, c’è la regia pubblica nella trasformazione territoriale della
Città, non c’è la regia dei privati. I privati non fanno quello che vogliono e, se
presentano delle istanze, legittimamente, legittimati a farlo, gli si può dire di no e gli si
deve dire di no, perché, se si valuta che l’interesse pubblico è quello di assoggettare una
procedura ordinaria, che prevede la Valutazione Ambientale Strategica, glielo si dice e
sa cosa succede? Che, se glielo avesse detto a qualcuno di questi signori, stia tranquillo
che loro si beccavano la variante, loro si beccavano la variante e non andavano a
impugnare proprio niente, perché questo tema del diritto, caro Carretto, e della famosa
106, stia tranquillo, che è un tema molto opinabile. Gli operatori della grande
distribuzione commerciale, che sono quelli che sono gli oggettivi sviluppatori, ben si
sarebbero guardati da ben ricorrere a vie giudiziarie rispetto a un diniego di 106, glielo
posso garantire, tant’è vero che in questi anni non lo hanno fatto, tanto è vero che in
questi anni non lo hanno fatto, ma chissà come mai, ma ve lo siete chiesto? Ma ve lo
chiedete quando pigiate quel tasto lì? Quali sono gli interessi che si muovono qua
dietro? Ma ve lo chiedete? Allora, attenzione, io vi dico questo, Sindaca, valuti anche le
mie, di parole, perché se ho prodotto nocumento all’Ente, fa bene a tutelate l’Ente,
anche rispetto alle cose che le sto dicendo adesso. Fate attenzione, fate attenzione,
perché gli interessi che si muovono qua dietro sono interessi grossi, grossi, e le
procedure servono a dare la regia pubblica e svicolare le procedure, andando in deroga,
è una scorciatoia temporale che non produce alcun effetto di maggiorazione
dell’interesse pubblico, nessuno, quantomeno lo lascia uguale, di sicuro non lo
incrementa, perché è la regia del Piano Regolatore che fa la differenza e che disciplina
su un istituto di iniziativa pubblica, che cosa si deve fare e che cosa non si deve fare. E
il nostro Piano Regolatore, caro Vice Sindaco Montanari, non fa distinzione tra
proprietà privata e proprietà pubblica, per questa ragione, allora, mi faccia la cortesia,
prima di assumere questo atteggiamento e chiudo, citarmi in cose che non ho detto, io
ho detto questo, è questo il senso di quello che ho detto, tanto per essere chiari. Cari
colleghi, per favore, fate attenzione a cosa vi fanno votare, poi fate voi, fate voi, non la
prendete come minaccia, prendetela come un suggerimento, fate voi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Rosso, ne ha facoltà per 5 minuti.

ROSSO Roberto
Io spero che lei legga attentamente quello che ho detto, perché lo riconfermo, per filo e
per segno, fino all’ultima parola. Io ripeto, avendo ascoltato, non conoscevo la vicenda
del PLUS della VAS, sono molto onesto su questa cosa. Io ho ascoltato attentamente le
parole del Capogruppo Lo Russo, e avendo ascoltato anche le allusioni, pesanti, che
faceva agli interessi che gli stanno dietro, ho detto “guardate che in passato, nel ’92, io
sono andato, personalmente, a denunciare posizione del mio Partito, la Democrazia
Cristiana, del Partito Socialista, che su queste cose lucravano tangenti”. Ho detto anche,
voi, secondo me, invece, lo fate solo per ingenuità. Questo, se non fossi sicuro di questa
cosa, andrei a denunciarvi, così come ho fatto in passato. Però ritengo che questo sia un
brutto declivio che rende possibile ciò che in passato è già successo. Non è che perché
voi vi chiamate Movimento 5 Stelle, voi siete immuni dalle debolezze dell’umano, siete
umani, come tutti. E quindi, ciò che rende diversa un’Amministrazione dall’altra, è il
rispetto delle regole, è la chiarezza delle regole, è la posizione di legittimità che si
assume su ogni cosa. Siccome, in questo caso, io ho ascoltato bene quello che diceva il
Capogruppo Lo Russo, ha fatto un’allusione molto chiara a quello che voleva dire
omettere la VAS, sopprimere il PRUSA, ripresentarlo alla 106. Io vi ho detto
semplicemente, ho chiesto anche alla Sindaca attenzione a quello che stavo dicendo,
perché credo che, ripetere percorsi che in passato hanno dato vita a posizioni illegittime,
gravemente illegittime, può essere pericoloso, perché può determinare anche ciò che io
spero non si verifichi più all’interno di quest’Aula comunale, ma che in passato si è
verificato. Se voi volete davvero essere diversi da ciò che è successo in passato,
comportatevi diversamente nei comportamenti amministrativi, perché questo eviterà
anche il cedere a debolezze che in passato ci sono state e io credo che, al momento, a
voi non sono imputabili.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 5 minuti.

TRESSO Francesco
Sì, approfitto della mia dichiarazione di voto, di non voto, nel senso che non parteciperò
a questa votazione, per i motivi che sono stati espressi, ma aggiungo una
considerazione. Questo tema, dell’aggirare le procedure di VAS per un intervento di
questa portata, è stato, poi, giustificato, nell’ambito della Commissione, da
un’affermazione data dal Vice Sindaco Montanari, che io ho trovato piuttosto grave, che
fu, detto in soldoni, questa “Tanto la VAS non serve a nulla, ne abbiamo l’esempio dato
dall’autorizzazione del Grattacielo San Paolo, che fu soggetto a VAS” e quindi
l’assioma è proprio, il postulato è quello, la conseguenza è dire che non serve. A me,
francamente, un po’ ha sconcertato questo tipo di affermazione, data anche con un certo
livello di arroganza, direi quasi un po’ accademica, ma di quell’accademica che non è
proprio sana, perché, da un lato si mette in discussione un processo di approfondimento
di tipo ambientale che risponde a una normativa di tipo europeo, peraltro, quindi non è
che qui sia il Professor Montanari che dice “tanto faccio il tetto verde e quindi dò io la
garanzia che siamo ambientalmente sostenibili”. C’è un processo un pochino più
articolato, che coinvolge anche tutte quelle che sono le istituzioni e gli organi, gli uffici
tecnici competenti, che devono farsi carico di una valutazione da cui emergono, in
molte fasi, io non so se lei ha mai redatto uno studio di VAS, ma emergono, poi, nel
contraddittorio, tutta una serie di limitazioni, di indicazioni e quant’altro. Allora, io ho
trovato molto grave, detto proprio dal massimo esponente istituzionale dell’urbanistica
torinese, questa frase e, ribadisco che, questo procedimento, per questo tipo di
interventi, andrebbe proprio seguito, invece, a mio modo di vedere. Poi, che lei non
gradisca alcune realizzazioni che in passato hanno caratterizzato la trasformazione
urbana di questa Città, peraltro, mi spieghi poi, sotto il profilo ambientale, quel tipo di
realizzazione, cioè, la Torre San Paolo, che cosa, se non quella paesaggistica, forse,
secondo il suo modo di vedere, ma quella ambientale, credo che, raramente, si trova un
edificio che, addirittura, sotto la certificazione LEED, ha raggiunto il top del ranking
che è possibile assegnare, quindi, però, ecco, è proprio questo l’approccio che io ho
visto, che è proprio un approccio culturale, secondo me, anche, diverso, cioè, qui stiamo
cercando di aggirare quello che è un processo che l’Europa ci chiede di applicare per
questo tipo di interventi. Poi, certo, loro si faranno tutte le autocertificazioni per
dimostrare che ci sono le condizioni per poter fare quel tipo di operazione sotto il
profilo commerciale, però non siamo noi a dire “Mah, mi fai un po’ più di tetti verdi, mi
fai l’efficientamento energetico”. C’è un processo un po’ diverso e qui, invece, ancora
una volta, noi abbiamo dimostrazione che tentiamo ad aggirare quello che, invece, è un
elemento di cautela che, giustamente, viene messo se si opera nell’ambito di quelle che
sono le procedure ordinarie del Piano Regolatore.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Voleva intervenire per fatto personale? Per…

MONTANARI Guido (Vicesindaco)
Grazie Presidente, fatto personale, ma molto brevemente. Intanto non so che le frasi
estrapolate da cosa vengono, vorrei verificarle meglio. Io non dico, in assoluto, che la
VAS non va fatta, non serve a niente. Dico che c’è una differenza tra usare procedure in
modo burocratico e amministrativista, e invece nel merito vero delle questioni. In
questo caso, noi abbiamo applicato, su suggerimento di uffici che hanno un’esperienza
ventennale e che io sono qui a difendere, una procedura che è assolutamente legittima,
democratica, trasparente, che ha visto approfondimenti trasportistici, che saranno
ulteriormente ancora fatti, che ha visto un dialogo con circoscrizione, con enti, con
cittadini, con commercianti, eccetera, quindi, sto qui a difendere una procedura, sia
nell’onorabilità del sottoscritto, che mi permetto di avere qualche competenza immerita,
e sia nell’onorabilità, ovviamente, degli uffici e delle istituzioni. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Pongo in votazione la delibera, così emendata.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 22, contrari 1, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto.
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