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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 5
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-05275
"REGOLAMENTO NOMINE. MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO N. 347 - INDIRIZZI PER LA NOMINA, LA DESIGNAZIONE E LA REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DELLA CITTA' PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI"
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io, a differenza del Capogruppo Ricca, non credo sia un
esercizio avulso da una sua diciamo utilità e ne ho apprezzato l’intento anche da parte
dei proponenti e da chi ha fatto un lavoro di redazione. In particolare devo dire che
alcuni temi riportati nella fase di narrazione: l’introduzione del semestre bianco,
l’individuazione di un limite più chiaro per le nomine, l’introduzione di limiti anche
massimali per le cariche contemporaneamente che possono essere rivestite, mi
sembrano dei principi assolutamente condivisibili. Mi perplime però effettivamente,
cose che sono emerse anche durante la Commissione, l’unica Commissione peraltro a
cui ho partecipato e che abbiamo dedicato a questo tema, che effettivamente, ribadisco,
sarebbe comunque un tema su cui a mio modo di vedere sarebbe importante trovare una
condivisione, proprio perché modifica sostanzialmente un principio democratico che è
di governo della città e su cui mi porrei almeno il problema, da parte della Maggioranza,
di avere una possibilità di condivisione più allargata, ecco. I temi mi sembra che poi
emersi oggi, al di là forse dell’intervento del Consigliere Ricca che ripropone e
riposiziona proprio il fatto che ci sia poi una valutazione politica, che però è innegabile
che ci diciamo, facciamo anche un esempio, quando abbiamo dovuto audire, per
esempio, in Commissione di Capigruppo la figura del dottor Rota, che era un
commercialista che si insediava in un Consiglio di Amministrazione ovviamente
culturale, è una scelta politica, perché in quel momento lì si voleva probabilmente dire
che erano prevalenti gli aspetti legati ad un risanamento e alla definizione del piano
industriale rispetto a quelli che erano degli orientamenti di tipo invece di
competenzialità legati proprio all’oggetto di quell’ente stesso. Ci sta, voglio dire, è una
scelta politica, noi l’abbiamo anche in parte contestata come Minoranza, però è una
scelta che può avere una sua significatività. Mi sembra però che gli elementi che oggi
sono stati evidenziati da parte di Minoranze non sono prettamente così di natura
ostruzionistica a priori, ma sono effettivamente, sulla valutazione proprio anche poi
operativa di questa..., diciamo della possibilità di applicare poi questo tipo di norme. Io
avevo già sollevato, anche nell’ambito della discussione in Commissione, la difficoltà
anche di comprendere come il criterio dell’età, che peraltro risponde di nuovo ad un
principio condivisibile di cercare anche di dare maggiore opportunità o di svecchiare
anche l’apparato dirigenziale che governa la città, però poi si ha sempre subordinato a
quello dell’esperienza. Allora come si fa oggettivamente a dire che due curricula sono
effettivamente paritetici nella valutazione del livello di esperienza, è sempre di nuovo
soggettivo. Allora, anche poi se vogliamo demandare una Commissione, a me può
anche andar bene che sia una Commissione preposta e non gli uffici come al momento
succede, diciamo a cui viene demandata la scelta e la selezione dei curricula. Però alla
fine o diamo alla Sindaca una scaletta di parametri in base al quale, in maniera quasi più
scientifica, analitica, valutare con una sorta di matrice di appoggio proprio il confronto
tra curricula diversi oppure comunque permarrà sempre una fase soggettiva, quello
credo che sia quasi inevitabile. Quello che però mi sembra effettivamente oggi emerga è
un po’ l’approfondimento che potrebbe essere, a mio avviso, e anche io devo dire lo
gradirei proprio perché il tema mi sembra comunque importante, vista anche la non
necessità di dover fare delle nomine nell’immediato, almeno così credo, personalmente
penso che prendersi ancora una pausa, ma proponendosi di andare magari a votare l’atto
subito dopo la pausa invernale, ma più che altro per valutare, da un lato si è fatto il caso
di Milano, quando si è parlato in Commissione, ma mi piacerebbe per esempio avere un
panorama un pochino più ampio di quello che succede anche a livello nazionale e due di
fare una simulazione effettivamente, perché il limite posto dei 250.000 euro di Bilancio
dei singoli enti, rende abbastanza cospicuo il numero degli enti a cui poi i Consiglieri di
Amministrazione sarebbero sottoposti all’audizione, per cui, ecco, anche su questo, al di
là dell’intento che, ribadisco, mi sembra comunque condivisibile, non vorrei che poi ci
andassimo a scontrare contro un’operatività che va un pochino meglio ponderata.
Quindi personalmente io ho anche presentato un emendamento che non muta
radicalmente diciamo quello è che l’impianto dell’atto, ma peroro la causa di riuscire ad
arrivare ad una maggiore condivisione, magari facendo una riflessione che può regalarci
ancora una Commissione in cui riusciamo a sviscerare meglio certi problemi.

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