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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 5
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-05275
"REGOLAMENTO NOMINE. MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO N. 347 - INDIRIZZI PER LA NOMINA, LA DESIGNAZIONE E LA REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DELLA CITTA' PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI"
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto successivo, il meccanografico è lo 05275, presentatore è il Consigliere
Mensio ed altri avente per oggetto:

“Regolamento nomine. Modifica al Regolamento n. 347. Indirizzi per la nomina, la
delineazione e la revoca dei rappresentanti della Città presso enti, aziende ed
istituzioni”

VERSACI Fabio (Presidente)
Sono presenti cinque emendamenti, di cui quattro del Consigliere Mensio e della
Consigliera Tevere e uno del Capogruppo Tresso. Lascio la parola al Consigliere
Mensio per l’illustrazione, ne ha facoltà per 10 minuti.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Parto dai ringraziamenti, mi piace sempre evitare di dimenticarmene
alla fine, vorrei ringraziare la Consigliera Tevere che ha seguito con me la stesura di
questa delibera, dell’allegato; lei, Presidente, che ci ha aiutato anche con gli uffici in
modo particolare a redigere queste modifiche e anche la Sindaca che ci ha dato fiducia,
ovviamente a tutto il mio Gruppo Consiliare che ha supportato il lavoro e mi auguro,
anzi ne sono certo, supporterà oggi la scelta di votare questa delibera favorevolmente.
Non mi dilungo più di tanto, nel senso che abbiamo già discusso in una Commissione
durata a lungo, quali sono i punti salienti; vorrei solo rincordarne alcuni rispetto alle
modifiche ad un Regolamento che è pur vero era già molto avanti rispetto a regolamenti
presenti in Italia di simile fattura, ma a nostro giudizio non era completo, non voglio
dire lacunoso, ma non era completo in alcune sue parti. Nello specifico abbiamo voluto
introdurre il cosiddetto semestre bianco, cioè negli ultimi sei mesi di Consiliatura, che
non si possono definire tali, perché come abbiamo detto è difficile sapere quando finisce
la Consiliatura essendoci i comizi elettorali indetti in una data non meglio specificata, a
far data dai quattro anni e sei mesi successivi alla proclamazione dei candidati, il
Sindaco non potrà effettuare nomine, a meno che queste non creino ovviamente un
problema all’ente in cui si nomina o siano contro legge. Altra introduzione che abbiamo
fatto è quella diciamo di limitare la possibilità, a chi intende candidarsi e a chi verrà
designato, di occupare più di un tot di posti negli enti. Nello specifico, adesso facendo
un recap, non ci si potrà candidare per più di tre enti nell’anno solare, se questi danno
diritto ad emolumento, di questi tre enti si potrà occupare soltanto due posizioni
lasciando libere quelle che sono invece posizioni dove non c’è emolumento, sempre,
come è già previsto dal Regolamento, rinunciando ad uno dei due emolumenti a scelta
del candidato nominato. Inoltre abbiamo aggiunto quello che riguarda la parte di
audizioni pubbliche; le audizioni pubbliche dei candidati erano già effettive, cioè nel
senso che le audizioni in Capigruppo con le Commissioni Consiliari competenti erano
già pubbliche, ma solo dietro richiesta dei Consiglieri o dei Capigruppo alla
Capigruppo, invece qua, per quegli enti dove esiste sostanzialmente un bilancio, poi è
specificato meglio con l’emendamento che abbiamo scritto, si va a fare l’audizione
pubblica obbligatoria per quegli enti dove il nominato o il designato alla nomina
andrebbe a ricoprire un ruolo con un ente che ha un bilancio superiore ai 250.000 euro.
Queste sono le principali novità, poi credo che la Consigliera Tevere forse vorrebbe
aggiungere qualcosa. Per quanto riguarda gli emendamento faccio illustrare quelli a mia
firma, poi non so se anche la Consigliera Tevere... Va bene se presento anche i suoi?
Okay. Li abbiamo scritti insieme, poi li abbiamo firmati... Allora, il primo
emendamento semplicemente c’è un refuso, c’è un punto 4.3 ripetuto due volte che
viene eliminato, su quanto riguarda la parte di quei 250.000 euro la norma, una
deliberazione Anac recente, dell’8 novembre, quindi successiva alla prima stesura
dell’allegato della delibera, ribadisce quali sono i termini per definire qual è lo stato
patrimoniale. Sostanzialmente si deve andare a vedere o il totale attivo dello stato
patrimoniale o il totale valore della produzione, in quel senso lì abbiamo modificato
l’emendamento non dicendo semplicemente “Bilancio” e poi ci siamo accorti, ci spiace,
oggi ma ho fatto un passaggio coi Consiglieri anche della Minoranza che erano
intervenuti precedentemente in Commissione, uno riguarda il fatto che le due cariche,
massimo si possono ricoprire due cariche solo per quegli enti che prevedono
l’emolumento e lasciando libera la possibilità di partecipare a quante cariche in quegli
enti che non danno invece emolumento e l’altro è che sempre sulle audizioni pubbliche
dovrebbe esserci la possibilità di avere intanto la registrazione video e audio e, ove è
possibile, anche lo streaming video e audio come avviene nei Consigli. Chiudo di nuovo
ringraziando tutti del lavoro svolto chiedendo il voto favorevole anche alle Minoranze
su un tema molto importante, che è quello delle nomine di un ente, e auspicando che
questo Regolamento possa essere già subito attivo dalle nomine del prossimo anno.
Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io avrei preferito svolgere un’istruttoria superiore di questa
deliberazione, anche perché non ne comprendo onestamente l’urgenza stante il fatto che
non credo che sia indispensabile votare entro la fine di quest’anno, avremmo potuto
svolgere un’istruttoria come quella che svolgemmo quando nello scorso mandato, la
Sindaca Appendino se lo ricorderà, quando su iniziativa del compianto collega Alberto
Musy fu discusso a lungo in Conferenza dei Capigruppo il Regolamento nomine che
adesso la deliberazione del Consigliere Mensio si propone di modificare. Non è che non
rileviamo elementi positivi, tuttavia credo davvero sia utile puntualizzare alcune delle
questione che sono emerse. Entrerò nel merito specifico, ovviamente anticipando che,
per quanto mi riguarda, non c’è condivisione sul documento se si decide di portarlo in
votazione oggi, mentre c’è la disponibilità a svolgere un lavoro istruttorio qualora ci si è
dato il giusto tempo per discutere nel merito delle singole questioni sollevate. La prima
riguarda la legittimità o meno della candidatura. Cito un esempio avvenuto, forse caso
unico nella storia recente del Comune di Torino, che ha riguardato la Sindaca
Appendino, sulle designazioni di SMAT, e come ho avuto modo di dire al Consigliere
Mensio privatamente, socializzo questa considerazione. La Sindaca Appendino è stata
mandata a sbattere e al pubblico ludibrio relativamente ad un’Assemblea dei Soci in
ordine al fatto che ha designato persone che non avevano requisiti di carattere formale
dal punto di vista della nomina a cui erano chiamati a svolgere in rappresentanza
appunto della medesima Sindaca, costringendo la Sindaca, non in quanto Sindaca, ma in
quanto rappresentante della Città di Torino, quindi anche la nostra Sindaca, di fatto ad
una ritirata rovinosa in Assemblea dei Soci in una maniera che credo non abbia davvero
precedenti. Come ho avuto modo di puntualizzare, ovviamente il baco di questo sistema
sta nel fatto che l’istruttoria tecnica sui requisiti di compatibilità o meno relativamente
al designando o al designato, non è stata svolta correttamente, questo è il punto, e
siccome esistono le responsabilità chiare e puntualmente identificabili in capo alla
struttura tecnico amministrativa che deve fare la verifica prima di mandare una lettera in
firma alla Sindaca, la deve fare la struttura tecnico amministrativa questa verifica. A me
dispiace per la Sindaca Appendino che obbiettivamente è stata veramente, come dire,
sbertucciata due volte politicamente; questa cosa ovviamente le forze politiche poi
l’hanno usata, però al di là del tema specifico della polemica politica, ha fatto veramente
una brutta figura il Comune d Torino. Questo è il punto, perché mandare quelle due
designazioni due volte senza requisiti, passi una volta, può capitare, due su due è un po’
più complicato. Non so onestamente se introdurre questa commissione di preselezione
possa essere la soluzione, anche perché esistono già le figure che devono fare questo
lavoro, se non lo fanno bisogna intervenire sulle figure che lo devono fare e se non lo
hanno fatto, se non l’hanno fatto in quella circostanza non è che io modifico il
Regolamento del Consiglio Comunale perché qualcuno non ha fatto correttamente un
lavoro, cioè non è che io cambio le regole del gioco perché qualcuno, puntualmente
identificato, forse non ha svolto correttamente quello che avrebbe dovuto fare, che era
l’ufficio competente. Onestamente mi pare un modo di procedere un po’ bizzarro. Il
secondo elemento su cui oggettivamente sussistono alcune perplessità riguarda
l’obbligatorietà dell’audizione, soprattutto corroborata dalla messa, come dire, tra
virgolette, a sistema della questione dello streaming/della resa pubblica della questione.
Qual è la ratio, provo a spiegarla, che, come dire, sta alla base dell’audizione in
Conferenza dei Capigruppo? Detto che ovviamente tutto è fuorché prerogativa della
Conferenza dei Capigruppo individuare, come dire, elementi ostativi, nel senso che la
legge dello Stato demanda al Sindaco protempore la designazione del proprio
rappresentante, perché è rappresentante del Sindaco nell’ente e conseguentemente è il
Sindaco che si assume la responsabilità soggettiva ed oggettiva del designato. Non è
certamente, come dire, una decisione collegiale e men che meno una decisione politica
in quanto tale. Qual è il punto delicato di questa questione? È che se noi introduciamo il
principio per cui tutte le designazioni in organi che sono sopra ai 250.000 euro sono
obbligatoriamente oggetto di audizione, introduciamo un principio che al di là
dell’appesantimento dei lavori perché basta vedere libro nomine della Città di Torino
per rendersi conto di che poi nella pratica, Consigliere Mensio, questa roba qua
significa, vuol dire che noi possiamo arrivare a fare 50, 60, 70 audizioni anno
oggettivamente di persone, perché a questo punto io le deve audire tutte, se l’organo
nominato è uno ne audisco uno, se sono tre ne audisco tre perché con questa
impostazione, Consigliere Mensio, questo è l’esito finale dell’approvazione di questa
norma. Onestamente a me sembrava che il fare delle audizioni a richiesta da parte della
Conferenza dei Capigruppo fosse un modo anche per salvaguardare l’oggetto
dell’audizione medesima, perché io che ho avuto modo di partecipare a qualcuna di
queste audizioni, le posso garantire che talvolta si va molto sul piano personale e
curriculare del candidato perché se no non si capisce a che cosa serva l’audizione; nel
momento in cui l’audizione viene richiesta mediamente si entra nel merito del profilo di
curriculum perché se no..., cioè io sono anche contento di sapere qual è la motivazione e
l’afflato con cui il candidato si è proposto, a me credo e credo al cittadino, interessa
sapere se i criteri di professionalità denunciati nel curriculum sono corrispondenti ad
esempio al vero, ad esempio, se effettivamente il curriculum presentato è supportato da
una documentazione adeguata e poi veramente realistica e così via. Davvero invito a
riflettere se invece questo, come dire, meccanismo di automatismo sull’audizione svolge
correttamente la delicata fase di audizione del nominando. Se non ho letto male,
introducendo addirittura il principio che chiunque partecipa all’audizione del nominato
formulando delle domande, cioè io veramente mi chiedo davvero se ogni tanto ci sia il
senso poi della realtà e la coniugazione di un principio che si può anche condividere,
che è quello della trasparenza e della, tra virgolette, correttezza delle nomine si coniuga
poi con i principi di praticabilità effettiva delle norme che vengono introdotte e poi
anche con dei criteri che oggettivamente, voglio dire, possono anche essere lesivi della
privacy del candidato. Io vorrei essere libero, come Consigliere Comunale eletto dai
cittadini, di poter rivolgere un certo tipo di domande al candidato in una seduta ed è
questa la ratio per cui, Consigliere Mensio, si svolge Conferenza dei Capigruppo e non
da un’altra parte, ad esempio in I Commissione; la ratio sta nel fatto che la Conferenza
dei Capigruppo è in qualche modo un oggetto un po’ più chiuso in termini di
ragionamento, men che meno in seduta pubblica plenaria accessibile a chiunque perché
davvero allora mi chiedo che tipo di audizione avete in mente di poter svolgere e che
tipo di domande siete in condizione di poter fare. A me pare, come dire, anche
rispettoso nei confronti della fiducia che deve avere il Consigliere Comunale nei
confronti poi, in questo caso Chiara Appendino, chi c’era prima di lei e chi verrà dopo
di lei, credo davvero che l’oggetto dell’audizione sia davvero andare in
approfondimento rispetto a tutta una valutazione che è stata fatta. Vi sono poi alcuni
ulteriori elementi, che non sono stati citati nell’illustrazione che però io vorrei qui
puntualizzare, uno di questi riguarda il criterio relativamente al candidato più giovane di
età, 53, comma b in cui do lettura viene modificato il criterio di valutazione preferendo
a parità di requisiti il candidato più giovane di età. Ora io sfido chiunque davvero ad
immaginare una situazione in cui abbiamo candidati che hanno pari requisiti di età
diversa. Ammesso e non concesso che si possa definire in termini concettuali astratti
candidati che hanno pari requisiti, sarà difficile che i candidati che hanno pari requisiti
abbiano età, come dire, che sia il criterio quello dell’età, detto che non esiste un
curriculum uguale all’altro, onestamente mi sembra più davvero, come dire, un indirizzo
politico piuttosto che una norma regolamentare ed è questa la ragione per cui ho
suggerito magari di produrre, non una modifica del Regolamento Nomine, che
fortunatamente è stato riconosciuto, essendo stato figlio di un processo che non è durato
due settimane come questo, ma è durato quasi un anno e mezzo, ha maturato un livello
di garanzia rispetto a tutta una serie di problemi, che è stato preso esempio da tantissimi
Comuni italiani perché il Regolamento Nomine della Città di Torino che oggi proponete
di modificare, vi posso garantire che è stato pedissequamente copiato in tantissime altre
città di Italia proprio perché è stato figlio di un ragionamento un pelino più approfondito
anche rispetto a quelle che erano delle conseguenze di questo tipo. Allora, io credo
davvero che possa essere utile, sotto questo profilo, cogliere l’occasione, lo dico, delle
vacanze di Natale, Consigliere Mensio, anche perché davvero non c’è urgenza, tanto per
essere chiari la Sindaca Appendino, io non so che nomine dovrà fare nel mese di
gennaio che giustificano quest’urgenza pazzesca di approvare questo Regolamento e
sinceramente dubito che l’approvazione di questo Regolamento possa in qualche modo
influenzare che cosa la Sindaca Appendino andrà a fare a gennaio, poi magari invece,
Sindaca Appendino, lei se approviamo questo Regolamento aveva in mente Tizio e
dopo l’approvazione di questo Regolamento avrà in mente Caio, io questo non lo so e
non lo voglio neanche sapere, però forse, Consigliere Mensio, varrebbe la pena fare un
po’ più di riflessione su alcuni aspetti perché davvero noi introduciamo se non un
principio, soprattutto che è quello che mi preoccupa personalmente di più, che è quello
della resa pubblica totale delle audizioni, cioè il combinato disposto, e concludo, di
rendere cogente l’audizione, cioè a prescindere io devo audire, al di là
dell’appesantimento dei lavori della Capigruppo che direi che da fare ne ha già
abbastanza, comunque va bene, insieme all’altra prescrizione di rendere queste cose
trasparenti introduce potenzialmente un mostro a cinque teste in cui mi chiedo davvero
come si farà a garantire che l’audizione sia effettivamente efficace; cosa facciamo, se io
faccio una domanda personale facciamo uscire tutte le persone dalla sala perché il
nominando mi deve rispondere e non possiamo rendere note le cose? Cioè alle volte
davvero, Consigliere, credo che possa essere utile un supplemento di riflessione che
coniuga un auspicio, che io posso anche condividere, con una nomina che, per come è
stata scritta, credo davvero possa produrre più problemi di quante soluzioni punta a
rappresentare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare la Consigliera Tevere, ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

TEVERE Carlotta
Grazie, Presidente. Dunque, per quanto riguarda la tempistica, l’atto è stato assegnato a
fine novembre e poi è passato a metà dicembre. Io ringrazio il Consigliere Tresso che ha
presentato gli emendamenti che io e il collega Mensio abbia recepito, quindi
sostanzialmente il tempo per ragionare insieme c’era e anche la Consigliera Canalis
ricordo bene che in Commissione aveva manifestato la volontà, dopo un attento
dibattito, di presentare i suoi emendamenti, che poi invece ha deciso di non presentare.
Per quanto riguarda la Commissione, è una Commissione nettamente tecnica, formale
attraverso la quale i tre membri della Commissione stessa procederanno semplicemente
alla verifica dei requisiti formali e faremo quindi una scrematura solo dal punto di vista
formale. Per quanto riguarda le audizioni pubbliche a noi è sembrata una novità
importante che pochi Comuni ancora, al momento, hanno attivato, mi viene in mente
Savona, uno più vicino a noi e Milano; le modalità di esecuzione dell’audizione
pubblica, il Consigliere sollevava perplessità circa il contenuto delle domande, ecco
perché nel Regolamento abbiamo previsto che... Allora, se vogliamo la trasparenza
dobbiamo ovviamente allargare l’audizione ai cittadini che hanno diritto di conoscere
chi rappresenterà il Comune di Torino nell’ente o nella società partecipata. Proprio per
evitare quello che presupponeva potesse succedere il Consigliere Lo Russo, cioè il fatto
magari di presentare domande personali alle quali non si può rispondere, giustamente,
anche per un problema di privacy, abbiamo inserito questa regola, questa norma per la
quale le domande dovranno pervenire all’ufficio di Presidenza del Consiglio prima
dell’audizione stessa in modo tale che ci sia una scrematura. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO) Come? No, quelle del pubblico. Stavo solo dicendo, appunto, devono
pervenire prima in modo tale che, non per censurare le domande, ma semplicemente per
ottimizzare, perché probabilmente potrebbero arrivare le stesse domande da diversi
cittadini e quindi si faranno..., si metteranno tutte insieme, ma soprattutto per evitare
domande lesive ovviamente della privacy alle quali il candidato non è ovviamente
tenuto a rispondere. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare la Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti.

ARTESIO Eleonora
Francamente ho la sensazione che questa operazione, presentata dal Gruppo Consiliare
di Maggioranza, sia un’operazione che getta il cuore oltre l’ostacolo e che prefigura una
proiezione di sé oltre il mandato, nel senso che oggettivamente si stanno proponendo
delle architetture di funzionamento, rispetto al tema delle nomine, che con tutta
probabilità esplicheranno tutte le variabili previste dall’articolo del Regolamento oltre
questo mandato amministrativo. Quindi c’è una fiducia del Movimento 5 Stelle di poter
procedere nella propria azione di governo o c’è, più credibilmente, l’intenzione di
blindare i comportamenti delle future Maggioranze di Governo, che mi sembra essere
un po’ lo stile che caratterizza le misure che lavorano sulla logica di formalizzare i
comportamenti istituzionali. Tuttavia, come dire, è del tutto lecito che ci si ponga anche
questo tipo di preoccupazione. Personalmente mi esercito molto poco nel lavoro di
emendamento a questo atto, perché avrei voluto arrivare a questa discussione con
un’informazione preventiva, ovvero quante sono ancora le nomine che deve fare
quest’Amministrazione? Perché ho la chiara sensazione che si chiudano le porte dopo
che i buoi sono scappati, si mettano i piemontesi (incomprensibile) nel senso che da un
lato riceviamo come Capigruppo una sequenza di comunicazioni garbate da parte della
Sindaca che sta provvedendo, ha provveduto, provvederà a nuove indicazioni di
nomine; le nomine a cui abbiamo assistito mi sembra poco rispettino il principio della
parità di genere, c’è voluta una mozione della Consigliera Grippo per ricordare a tutti
noi e farci condividere un impegno in direzione delle pari opportunità di genere nelle
nomine. Abbiamo parlato poco prima di una nomina per un prestigioso ente di
organizzazione di attività culturali che di certo né il genere, né l’età rispecchiano, quindi
francamente la domanda è: a che serve, se non a vincolare il futuro, questo nuovo
Regolamento che ci state proponendo? A me sembra appunto che abbia questa
vocazione di proiezione all’infinito, peraltro le nuove maggioranze potranno
ulteriormente modificare se crederanno, ma non produca nessun effetto concreto sui
comportamenti attuali. Peraltro in passato la Sindaca aveva condiviso, ad esempio, con
il Capogruppo del Gruppo di SEL, Michele Curtu, un atto di indirizzo che
raccomandava nella selezione delle nomine proprio di valutare a parità di titoli, per
quello che esperienze di durata diversa possano consentire, una preferenza verso la
candidatura più giovane, salvo poi ovviamente ben guardarsi da applicare l’indirizzo
che aveva auspicato quando è diventata Sindaca. Del resto di tutto questo Regolamento,
la cosa che più ha interessato la pubblica opinione o i media che cercano di informarla,
è stato effettivamente il tema del ringiovanimento. Quindi, cari colleghi, mi sembra sia
stato un buon esercizio, un caso di studio sul quale la Maggioranza ha voluto mettere
mano, una eredità interessante per il futuro, la mia interpellanza, che chiedeva a quanti
casi ancora si applicherà questo nuovo Regolamento, è ovviamente stata elusa dalla
Sindaca, che nel giorno in cui era calendarizzata certamente non poteva né allora
nemmeno si era impegnata a darmi risposta oggi, quindi magari lo farà, non ne dubito,
quindi francamente lo considero un buon lavoro intellettuale, sicuramente migliorabile,
ma del tutto privo di significativi effetti pratici in questo mandato.

VERSACI Fabio (Presidente)
È iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per 10 minuti.

RICCA Fabrizio
Grazie, Presidente. Io invece, al contrario della Consigliera Artesio, penso che questo
sia tutto tempo perso e ci tengo anche ad argomentare il motivo, perché la Sindaca ci ha
già dimostrato diciamo di poter tranquillamente baipassare il Regolamento Nomine, io
penso ad una nomina tra tutte penso a quella della Fondazione Torino Musei dove una
persona che il venerdì pomeriggio manda il curriculum tre mesi dopo la scadenza, il
venerdì sera viene nominato. Poi, capiamo perfettamente che quindi o si mette un
vincolo, ovvero o il Regolamento vincola il Sindaco a fare un determinato tipo di
intervento, oppure il Regolamento non serve a niente, perché tanto essendo una nomina
fiduciaria del Sindaco, il Sindaco nomina chi le pare ed è per questo motivo che non
serve a niente ed è per questo motivo che tutto quello che noi scriviamo, tutto quello che
noi approviamo, sì, lo può prendere in considerazione, ma tanto poi deciderà sempre lei
chi nominare, esattamente come faceva Fassino prima, esattamente come faceva
Chiamparino prima, esattamente come faceva Castellani, esattamente come hanno
sempre fatto tutti i Sindaci. Oppure? Oppure si fa un esercizio migliore, si cerca di
trovare la quadra e lo si fa come Consiglio Comunale perché tanti anni fa le nomine, o
esattamente come succede oggi in Consiglio Regionale, le nomine passano dal
Consiglio Comunale, ovvero i Gruppi Consiliari si devono mettere d’accordo su chi
sono le persone migliori da poter nominare, perché oggi scrivere un Regolamento di
questo tipo, e io ringrazio il collega Mensio che si è adoperato per cercare di fare uno
sforzo in questa direzione che però è monco perché diciamo ha dei problemi in quanto
non vincola realmente il Sindaco a fare quel tipo di scelta, perché lei domani potrà
tranquillamente comporre un CdA di ottuagenari perché lei ritiene quelle le persone più
adatte in barba quelle che sono le vostre considerazioni e la proposta dove dice: “Ma no,
facciamolo per i giovani, cerchiamo di svecchiare quelle che sono le nomine all’interno
degli enti che appunto indica la Città”. Allora, se vogliamo fare qualcosa di serio
diciamo mettiamo, creiamo un sistema che vincoli il Sindaco a fare delle nomine che
diciamo noi, ma non quelle che diciamo noi votando questa delibera, lasciando un vuoto
in questo continuiamo a darle la possibilità di nominare chi vuole, come vuole, quando
vuole nella maniera che ritiene più opportuna, però questo, tutti lo sappiano, diventa
tanta altra morbidissima carta con cui ognuno poi al momento in cui fa le nomine decide
di fare cose vuole. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. È iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 10 minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io, a differenza del Capogruppo Ricca, non credo sia un
esercizio avulso da una sua diciamo utilità e ne ho apprezzato l’intento anche da parte
dei proponenti e da chi ha fatto un lavoro di redazione. In particolare devo dire che
alcuni temi riportati nella fase di narrazione: l’introduzione del semestre bianco,
l’individuazione di un limite più chiaro per le nomine, l’introduzione di limiti anche
massimali per le cariche contemporaneamente che possono essere rivestite, mi
sembrano dei principi assolutamente condivisibili. Mi perplime però effettivamente,
cose che sono emerse anche durante la Commissione, l’unica Commissione peraltro a
cui ho partecipato e che abbiamo dedicato a questo tema, che effettivamente, ribadisco,
sarebbe comunque un tema su cui a mio modo di vedere sarebbe importante trovare una
condivisione, proprio perché modifica sostanzialmente un principio democratico che è
di governo della città e su cui mi porrei almeno il problema, da parte della Maggioranza,
di avere una possibilità di condivisione più allargata, ecco. I temi mi sembra che poi
emersi oggi, al di là forse dell’intervento del Consigliere Ricca che ripropone e
riposiziona proprio il fatto che ci sia poi una valutazione politica, che però è innegabile
che ci diciamo, facciamo anche un esempio, quando abbiamo dovuto audire, per
esempio, in Commissione di Capigruppo la figura del dottor Rota, che era un
commercialista che si insediava in un Consiglio di Amministrazione ovviamente
culturale, è una scelta politica, perché in quel momento lì si voleva probabilmente dire
che erano prevalenti gli aspetti legati ad un risanamento e alla definizione del piano
industriale rispetto a quelli che erano degli orientamenti di tipo invece di
competenzialità legati proprio all’oggetto di quell’ente stesso. Ci sta, voglio dire, è una
scelta politica, noi l’abbiamo anche in parte contestata come Minoranza, però è una
scelta che può avere una sua significatività. Mi sembra però che gli elementi che oggi
sono stati evidenziati da parte di Minoranze non sono prettamente così di natura
ostruzionistica a priori, ma sono effettivamente, sulla valutazione proprio anche poi
operativa di questa..., diciamo della possibilità di applicare poi questo tipo di norme. Io
avevo già sollevato, anche nell’ambito della discussione in Commissione, la difficoltà
anche di comprendere come il criterio dell’età, che peraltro risponde di nuovo ad un
principio condivisibile di cercare anche di dare maggiore opportunità o di svecchiare
anche l’apparato dirigenziale che governa la città, però poi si ha sempre subordinato a
quello dell’esperienza. Allora come si fa oggettivamente a dire che due curricula sono
effettivamente paritetici nella valutazione del livello di esperienza, è sempre di nuovo
soggettivo. Allora, anche poi se vogliamo demandare una Commissione, a me può
anche andar bene che sia una Commissione preposta e non gli uffici come al momento
succede, diciamo a cui viene demandata la scelta e la selezione dei curricula. Però alla
fine o diamo alla Sindaca una scaletta di parametri in base al quale, in maniera quasi più
scientifica, analitica, valutare con una sorta di matrice di appoggio proprio il confronto
tra curricula diversi oppure comunque permarrà sempre una fase soggettiva, quello
credo che sia quasi inevitabile. Quello che però mi sembra effettivamente oggi emerga è
un po’ l’approfondimento che potrebbe essere, a mio avviso, e anche io devo dire lo
gradirei proprio perché il tema mi sembra comunque importante, vista anche la non
necessità di dover fare delle nomine nell’immediato, almeno così credo, personalmente
penso che prendersi ancora una pausa, ma proponendosi di andare magari a votare l’atto
subito dopo la pausa invernale, ma più che altro per valutare, da un lato si è fatto il caso
di Milano, quando si è parlato in Commissione, ma mi piacerebbe per esempio avere un
panorama un pochino più ampio di quello che succede anche a livello nazionale e due di
fare una simulazione effettivamente, perché il limite posto dei 250.000 euro di Bilancio
dei singoli enti, rende abbastanza cospicuo il numero degli enti a cui poi i Consiglieri di
Amministrazione sarebbero sottoposti all’audizione, per cui, ecco, anche su questo, al di
là dell’intento che, ribadisco, mi sembra comunque condivisibile, non vorrei che poi ci
andassimo a scontrare contro un’operatività che va un pochino meglio ponderata.
Quindi personalmente io ho anche presentato un emendamento che non muta
radicalmente diciamo quello è che l’impianto dell’atto, ma peroro la causa di riuscire ad
arrivare ad una maggiore condivisione, magari facendo una riflessione che può regalarci
ancora una Commissione in cui riusciamo a sviscerare meglio certi problemi.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Grippo, ne ha facoltà per cinque minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Tenterei anch’io di perorare la causa dei colleghi che mi hanno
preceduta a cominciare dal mio Capogruppo, perché se ragioniamo in termini di buona
fede non ho ragione per non credere che i proponenti, il collega Mensio, la collega
Tevere non ce l’abbiano, in effetti non è stata dimostrata la fretta a cui si faceva
riferimento negli interventi precedenti. È vero, l’iter di Commissione è stato
correttamente svolto, è altrettanto vero però che se i termini di condivisione perlomeno
larghi, non quelli dell’unanimità che avevano caratterizzato la precedente modifica, però
questi termini di condivisione larghi non sono stati raggiunti. Sussistono delle
perplessità che non sono di approccio, sono sostanziali. Un ragionamento analogo, tra
l’altro lo dico, come dire, a beneficio del fatto che è abbastanza, anzi più che abbastanza
condiviso l’approccio della Capogruppo Artesio, un ragionamento analogo l’ho fatto in
Capigruppo rispetto ai nuovi sistemi di partecipazione che si profilano all’orizzonte
rispetto ai cittadini. C’è un tema di fondo che è quello dell’obbiettivo che si vuole
raggiungere, però c’è poi un tema fattuale di come questo obbiettivo lo si vuole
raggiungere e allora, se lo si vuole fare nell’interesse di tutte e di tutti, a cominciare
dall’interesse dell’ente che se lo incardina, bisogna farlo nel miglior modo possibile e
soprattutto facendolo sostenere dalla più parte dei rappresentanti dei cittadini che in
quest’Aula sono seduti. Tra l’altro ringrazio ancora la Capogruppo Artesio per aver
citato la proposta di deliberazione con la quale è stato modificato lo Statuto per andare
nella direzione di una garanzia più cogente della parità di genere, nelle nomine anche
degli enti partecipati del Comune; potrebbe essere questa l’occasione per andare
puntualmente a vedere se possiamo rafforzare, anche in questo Regolamento Nomine,
quanto già è stato rafforzato nello Statuto e vorrei portare la mia esperienza rispetto al
lavoro che è stato fatto in quell’occasione. Se sono riuscita ad ottenere un tipo di
supporto non soltanto formale, ma anche sostanziale da parte delle forze politiche, è
perché comunque via via mi sono resa disponibile ad andare a cercare anche di
modificare il lessico, perché in quel caso l’adeguamento di legge avrebbe dovuto
rilevarsi un automatismo, ma talvolta il lessico può fare la differenza e lasciare degli
spazi di interpretazione che nuocciono all’obbiettivo da raggiungere. Quindi, ancora vi
chiedo, colleghi e collega, se non sia il caso di darci del tempo per approfondire questo
argomento e metterci nelle condizioni di vedere se realmente si possono andare a
dissipare i dubbi oggettivi che vi sono stati rappresentati in quest’Aula e che
renderebbero in parte inutile anche il lavoro che voi avete fatto, molto del quale è
ragionevole e anche giusto. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. È iscritta a parlare la Consigliera Sganga, ne ha facoltà per cinque minuti.

SGANGA Valentina
Sì, grazie, Presidente. Io intervengo su uno dei punti più controversi, ma da me più
apprezzato di questa riforma regolamentare, ovvero quello appunto del parametro
giovani, chiamiamolo così. Ecco, ovviamente quella che è la qualità e le competenze
sono sempre legate alla persona e non all’età e non al genere, questo è scontato, però io
credo che la priorità per i giovani, a parità di requisiti, a parità di competenze sia un
fatto politico, un fatto politico che ha un forte valore simbolico oggi. Se guardiamo
quella che è la fotografia delle società pubbliche non possiamo dire che ci sia ancora
una rappresentanza sufficiente da questo punto di vista, sia del genere che della giovane
età e quindi ci tenevo ad esprimere a verbale la mia soddisfazione per l’introduzione di
questo parametro, anche perché credo che possa incentivare anche i più giovani, i più
giovani ovviamente competenti e bravi, a mandare i propri curriculum e a sedere nei
Consigli delle società della città. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Consigliere Mensio, per la replica.

MENSIO Federico
Sì, grazie, Presidente. Ma la prima cosa riguarda l’articolo 82.3 del Regolamento del
Consiglio Comunale che già istituisce le audizioni pubbliche della Capigruppo per i
designati dalla Sindaca; sono già pubbliche con le Commissioni competenti, quindi non
è che introduciamo una cosa nuova, c’era già una commissione pubblica a cui tutti
possono partecipare, la differenza sostanziale è che qui c’è di più, l’interazione tramite
domanda scritta e come ribadisco quello detto dalla Consigliera Tevere, non è che si fa
la domanda scritta per fare censura, si fa domanda scritta perché chiaramente se uno
chiede delle cose che oggettivamente non stanno né in cielo e né in terra oppure ci sono
venti domande uguali si fa una volta la domanda, fine della fiera. Ovviamente non verrà
detto il nome di chi farà la domanda, non dice il signor tal dei tali chiede, viene richiesta
una cosa. Tra l’altro il verbale, quando si dice che queste audizioni sono inutili, c’è
scritto che il verbale o la registrazione audio deve essere inviata entro 48 ore
dall’effettiva nomina da parte della Sindaca perché la Sindaca evidentemente, o il
Sindaco, può decidere se quella Capigruppo ha sollevato delle obbiezioni tali per cui si
può ripensare alla nomina. Riguardo la Commissione, la Commissione è in parte
mutuata, ma solo in parte da quello che è il regolamento del Consiglio Comunale del
regolamento nomine di Milano che istituisce una Commissione, ma che ha scopo
leggermente diverso. Onestamente non credo che sia opportuno e non ce la siamo
sentita di istituire una Commissione tal quale a quella di Milano per una serie di motivi.
Questa Commissione è costituita, questa di cui chiediamo l’introduzione, dal Segretario
Generale, dal direttore della Direzione e Partecipazioni e da un dirigente avvocato per
verificare tutte quelle effettive sussistenze o meno di motivi ostativi o meno riguardo il
curriculum o l’esperienza pregressa del candidato. Non vuole essere (incomprensibile) a
nessuno, semplicemente si istituisce una cosa che probabilmente è una prassi, ma che
non è formulata, come dire, in modo standard ad oggi. Mi spiace che la Consigliera
Artesio veda della dietrologia in tutto quello che noi abbiamo fatto, credo che non ci sia
nessuna dietrologia. Nomine ne sono state fatte, ne saranno ancora da fare, non ho
l’elenco per rispondere anche al Capogruppo del PD, a oggi sono circa un centinaio
forse anche meno, quelli dove c’è un bilancio o un attivo circolante o stato patrimoniale
superiore ai 250.000 euro con nomina diretta della Sindaca, quindi se andiamo a fare la
divisione su cinque anni perché non tutti...Nei 5 anni potrebbero essere 20 all’anno al
limite, ma non tutti perché poi in alcuni di questi, specialmente le fondazioni, non c’è
neanche una nomina, c’è la partecipazione dell’Assessore o della Sindaca direttamente,
quindi credo che sono relativamente poche e molte sono tra l’altro enti che non danno
diritto neanche all’emolumento. Detto questo, c’è anche scritto che dato che ci sono due
date, poi qui volevo specificare, di presentazione delle standard di presentazione delle
richieste di nomina, che sono il 15 gennaio e il 15 giugno, è ovvio che nel momento in
cui si fanno le nomine la Capigruppo può essere in seduta pubblica con audizione, come
è indicato qua, può essere audito una volta, non cinque, sei, quindi voglio dire non credo
che su questo ci siano problemi, se ci facciamo problemi su questo vuol dire che forse
non c’è neanche tanto l’interesse a fare queste conferenze pubbliche. Perché c’è
urgenza? Allora, intanto l’atto è stato depositato già tempo fa, io ho dato disponibilità
da parte del mio Gruppo ad accogliere gli emendamenti come abbiamo fatto col
Consigliere Tresso già in Commissione, abbiamo sospeso la votazione la settimana
scorsa dietro richiesta, appunto, delle Minoranze per poter valutare eventuali
emendamenti che non sono arrivati. Francamente tutte le volte che ritengo un atto
importante, per il mio Gruppo, che mi riguarda o mi tocca da vicino, mi informo prima,
leggo prima e se, eventualmente, ritengo presento richiesta di presentare degli
emendamenti addirittura già in Commissione. In Commissione era emersa questa
possibilità, noi abbiamo lasciato aperta la porta come sempre. Credo, perlomeno per
quanto mi riguarda, lo abbiamo fatto anche lunedì scorso, ritengo che non ci siano più i
tempi per procrastinare la votazione di questa delibera, ribadisco, perché il 15 gennaio
c’è la prima data utile per presentare le nomine, coincide col primo Consiglio utile. Io
non posso impegnare nessuno che decida di nominarsi senza sapere quali sono le regole
di ingaggio, date dal regolamento, perché se no vuol dire perdere un anno, perché non lo
posso neanche fare a metà anno, perché se no metterei in difficoltà chi presenta la
richiesta di nomina al 15 giugno, che avrebbe regole diverse da quelli che l’hanno
presentata il 15 gennaio. Io perdere, onestamente, un anno di nuovo su queste nomine,
io personalmente, ma credo tutto il mio Gruppo non ce la sentiamo. I tempi c’erano,
magari non così dilatati. Non sono modifiche, riteniamo così, come dire, tali da
sconvolgere quello che è attualmente il regolamento nomine, quindi io chiederei di
andare in votazione, chiederei anche alle Minoranze di esprimersi in tal senso con la
dichiarazione di voto, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Prego, Sindaca.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere che sono intervenuti di
Maggioranza e Minoranza, per quanto riguarda i contributi che sono stati apportati,
anche migliorativi rispetto alla delibera iniziale, quindi mi riferisco ovviamente agli
emendamenti. Io credo che in realtà questo sia, ovviamente, un passo in avanti e
ringrazio in particolare la Maggioranza che si è esercitata nell’esercizio di riprendere in
mano il regolamento (che peraltro riconosce il lavoro che è stato fatto nella Consiliatura
precedente) tant’è che ricordo bene nella conferenza stampa in cui è stato presentato, ad
esplicita domanda che venne fatta ai presentatori se ci fossero in qualche modo degli
arretramenti o comunque delle modifiche sostanziali rispetto al regolamento precedente,
quindi andare a togliere qualcosa, si è ribadito in modo chiaro - cosa che io peraltro
avevo votato quel regolamento all’opposizione e oggi voterò questo nuovo regolamento
- si è ribadito in modo chiaro, netto, che si andava ad aggiungere, e quindi secondo me e
credo secondo noi come Maggioranza ed eventualmente i Consiglieri di Minoranza, a
migliorare quello che era sostanzialmente il regolamento che noi redigevamo. Credo che
abbia già risposto, nel merito, il Consigliere Mensio, la Consigliera Sganga e la
Consigliera Tevere, quindi c’è poco da aggiungere. Guardate, qui non c’è dietrologia,
semplicemente ci sono nomine, che sì la Consigliera Artesio dice che ricevete le mie
lettere. Certo, perché applichiamo il regolamento e quindi da regolamento è previsto che
noi notifichiamo alla Conferenza dei Capigruppo, tutte le volte che è stato chiesto dai
Capigruppo di fare delle audizioni, le audizioni sono state fatte, è il giusto spirito
collaborativo che ci deve essere. Quindi, credo che non ci sia un minimizzare rispetto al
regolamento precedente, si vuole in qualche modo solo andare a migliorare. Ci saranno
ancora molte nomine. Alcune nomine sono più significative dal punto di vista di
responsabilità che hanno le persone che devono essere nominate negli enti, altre sono
meno significative, ribadisco in termini di responsabilità perché sono magari a titolo
gratuito, sono più nomine di rappresentanza, ma queste si continueranno a fare
nell’ottica del nuovo regolamento. Nello specifico, a domanda, visto che non è che
volessi sottrarmi all’interpellanza, oggi sono presente, come avevo annunciato, avrei
disposto oggi in sede di discussione del regolamento, ad esempio ci sono tutti gli enti
per cui è già stato pubblicato un avviso su cui non abbiamo ancora effettuato la nomina.
C’è la Fondazione Istituto Sacra Famiglia, la Fondazione Pellegrino, Consorzio
Lingotto, il Comitato Progetto Porta Palazzo, AFC, Environment Park - l’abbiamo fatta
adesso proprio di recente - c’è FCT, GTT, Virtual Reality & Multi Media Park,
Associazione Museo Diffuso, Fondazione Pellegrino e poi, come diceva giustamente il
Consigliere Mensio, tutti sappiamo - perché è previsto dal regolamento, non l’abbiamo
cambiato - che a metà gennaio devono essere pubblicati i nuovi elenchi degli incarichi
che vanno a scadenza, che io qui non ho, ma farò avere ai Capigruppo, è facilmente
recuperabile perché in realtà è un’informazione pubblica, ma mi farò carico nei
confronti della Consigliera Artesio e crediamo che sia corretto nell’ottica di volere non
perdere sostanzialmente un semestre di nomine pubblicare l’elenco, alla luce di un
nuovo regolamento che definisce quali sono i criteri e sostanzialmente le regole, anche
perché si va a modificare anche la possibilità di candidatura, perché si è limitato il
numero di candidature che possono essere effettuate. Quindi, non è che ci sia una
forzatura, almeno da parte della Maggioranza, anche perché come è stato giustamente
detto, il testo è stato protocollato, sono anche arrivati alcuni emendamenti di Minoranza
che sono stati discussi, semplicemente c’è un’esigenza che si differisce al 15 di gennaio
per correttezza anche nei confronti di chi si andrà a in qualche modo candidare. Per
quanto riguarda la questione dell’età anagrafica, adesso la Consigliera, Capogruppo
Artesio, ha fatto riferimento ad una nomina in particolare. Io poi le lascerò l’elenco di
tutte le persone che sono state nominate da quest’Amministrazione. L’età anagrafica,
abbiamo cercato, io ho cercato per quanto fosse possibile, ovviamente nel rispetto delle
competenze, sempre di cercare, credo sia un po’ il principio che dovremmo provare ad
attuare, sia privato che pubblico, una forma di nomina per cui ovviamente a parità di
competenze, quindi capacità, si possa inserire - ad esempio nell’ambito dei Consigli di
Amministrazione e nei Collegi - una nomina di una persona un po’ più giovane a fianco
ad una nomina che invece magari è una persona che ha più esperienze, in modo tale che
si possa fare uno scambio che permetta alla nuova classe dirigente, di cui tutti abbiamo
bisogno, ovviamente, perché il futuro sta in mano alla prossima classe dirigente, di
poter emergere, di poter acquisire competenze e professionalità. Faccio un esempio, su
tutti: Istituto Santa Maria, è stata fatta il 17 luglio 2017, ho nominato un ragazzo del ’91
e, a fianco a questo ragazzo del ’91, una persona del ’68. Ora, questo è un ente che non
ha grande rilevanza dal punto di vista ovviamente della responsabilità, ma allo stesso
punto potrei dire, ad esempio, il Presidente di AMIAT è Christian Aimaro, che è un
ragazzo dell’81, che mi sembra comunque una nomina di una persona giovane.
Lazzarino al CAAT, questo significa che noi non è che vogliamo pretendere in questo
modo di dare un percorso agevolato o una forzatura, vogliamo semplicemente ribadire e
sperare di creare anche un senso di fiducia nei confronti, in particolare dei più giovani,
che il pubblico e il privato si devono fare carico, ovviamente in ottica costruttiva ed,
evidentemente, ribadendo quello che vuol essere professionalità, di riconoscere che
esistono queste professionalità, e provare a mettere a disposizione della collettività.
Questo probabilmente, uno può dire, lo si può anche fare per prassi, non è necessario
metterlo nel regolamento. Io, invece, credo che sia giusto metterlo nel regolamento,
perché ha una valenza politica, di cui io credo che questo ente e questa Città e questa
comunità debba essere orgogliosa. Quindi, non è che si voglia in qualche modo
nascondere qualcosa, anzi, credo che si voglia affermare un principio, che in parte si sta
già attuando, e probabilmente anche qualcuno ha già attuato, e in quest’ottica noi
vorremmo continuare a lavorare. La questione delle audizioni pubbliche, che poneva il
Consigliere Capogruppo Lo Russo, io credo - però come sempre ci sono pro e contro -
che invece questa sia la direzione che si debba intraprendere. Non esiste sicuramente un
modello perfetto, è tutto perfettibile, ma io credo che in questo momento la questione
della trasparenza dell’audizione è un impegno, che peraltro noi avevamo anche assunto
in campagna elettorale, che vogliamo ribadire perché crediamo che sia un valore
aggiunto per, ovviamente, la Città. Sono contenta perché ho visto che ci sono anche
degli emendamenti di Minoranza che credo verranno discussi, e ovviamente il Consiglio
è sovrano. Peraltro, ovviamente, un regolamento nomine, se qualche Consigliere che
non ha potuto farlo nei tempi che sono stati previsti vorrà proporre miglioramenti
rispetto al regolamento attuale e il regolamento che andremo a votare oggi, che
potremmo così applicare già nel prossimo semestre, da parte mia e credo anche della
Maggioranza ci sarà sempre apertura come c’è stata, voglio ribadire, anche in questo
mese perché come ha detto il Consigliere Mensio nessuno della Maggioranza, nemmeno
io, mai ha voluto aprire porte ad emendamenti di merito, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Abbiamo, come dicevo prima, cinque emendamenti. Il primo emendamento è lo 01 del
Consigliere Mensio, se vuole... Prego, Mensio.

MENSIO Federico
Guardi, li ho già illustrati prima, eviterei di reillustrarli.

VERSACI Fabio (Presidente)
Allora pongo... Prima votiamo gli emendamenti, ci sono cinque emendamenti. Allora,
pongo in votazione l’emendamento 01 del Consigliere Mensio, prego, Consiglieri,
votate.
Se tutti i Colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 23, favorevoli 22, astenuto 1, dichiaro il primo emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Il prossimo emendamento è l’emendamento n. 1 sempre del Consigliere Mensio, darei
lo stesso esito se siete tutti d’accordo.

VERSACI Fabio (Presidente)
Emendamento n. 2 del Capogruppo Tresso. Se vuole fare un intervento, Capogruppo
Tresso. Do lo stesso esito per l’emendamento n. 2.

MENSIO Federico
No, volevo solo chiedere una cosa al Consigliere Tresso, se al posto di metterlo col
punto 4.8, per armonizzarlo col testo, si potesse mettere dopo il punto 4.6 e
rinominare... Se si potesse metterlo dopo il punto 4.6 e rinominare i successivi, solo per,
come dire, organizzare un po’ meglio il testo.

TRESSO Francesco
Per me va benissimo, non c’è nessun problema. Approfitto solo della discussione di
questi emendamenti che ho presentato e che il mio intendimento era appunto di
apportare comunque un contributo. Alla luce della discussione svolta ritengo comunque
che gli elementi che sono stati forniti non mi offrano la possibilità di votare
favorevolmente questo atto. Quindi va bene, spero che il mio emendamento possa
contribuire, ma avrei preferito ancora approfondire il mio intervento precedente, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l’emendamento n. 2 del Capogruppo Tresso, prego, Consiglieri,
votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 30, favorevoli 29, astenuti 1, dichiaro approvato l’emendamento.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento n. 3. No? Perfetto, pongo in votazione
l’emendamento n. 3 della Consigliera Tevere e del Consigliere Mensio.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 23, dichiaro l’emendamento approvato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento n. 4 della Consigliera Tevere.

VERSACI Fabio (Presidente)
Allora, prima della votazione della delibera se ci sono dichiarazioni di voto. Prego,
Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Allora, noi abbiamo provato, davvero, credo in maniera, non solo
noi cattivi del PD, ma mi sembra che sia una richiesta che è stata formulata anche da
altre forze di Minoranza, chiedere un supplemento di riflessione. In realtà c’è un tema
preliminare di metodo. Ci sono alcune cose che tradizionalmente le forze politiche di
quest’Aula, anche quelle che hanno preceduto noi, hanno sempre cercato di condividere
il più possibile attraverso un meccanismo che non ha un intento dilatorio strumentale,
ma è un meccanismo che di norma produce una convergenza, per cui come ha ricordato
correttamente la Sindaca Appendino lei stessa dai banchi della Minoranza votò a favore
di una modifica che arrivò in Aula per approssimazioni successive ed io invito davvero
a chi ha voglia di occuparsi di questa questione dal punto di vista culturale ad andarsi a
vedere la delibera che entrò in Conferenza dei Capigruppo proposta dagli allora
Consiglieri Musy e Curto e quella che fu votata poi dalla Sala Rossa... No, il
regolamento nomine, faccio riferimento a quel regolamento lì. Presidente, però richiami
anche la Sindaca, non è che può sempre richiamare i Consiglieri.

VERSACI Fabio (Presidente)
No, ha ragione il Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Lei mi interrompe e mi deconcentra la Sindaca, poi perdo il filo. Insomma, potrebbe
anche esserci un’espulsione per un fatto così grave, Presidente. Seriamente. Il punto è
che noi eccepiamo la questione di metodo. Noi, davvero, riteniamo e con tutto il dovuto
rispetto per quanto affermato dalla Sindaca sul bando del 15 gennaio, onestamente, non
mi pare questa una ragione giustificante una rottura di una consuetudine politica, che io
penso sia utile a tutti, guardate, al di là di chi oggi è temporaneamente Maggioranza,
domani sarà Minoranza e viceversa che quello che la Maggioranza si esercita su alcune
cose e di norma non si esercita su altre, di norma il regolamento nomine è sempre stata
una cosa largamente condivisa. Più che dirlo, chiedervi un supplemento di riflessione -
non credo che il treno di nomine, insomma, in arrivo possa venire significativamente
variato da questo tipo di impostazione - davvero non possiamo fare. Nel merito abbiamo
già espresso le nostre perplessità, riteniamo a questo punto, come dire, davvero molto
complicato organizzativamente, Consigliere Mensio, se sono 100 le
società/associazioni/fondazioni che hanno quelle caratteristiche indicate nel
regolamento, quindi la valutazione è addirittura superiore a quella che personalmente
avevo fatto io, avevo stimato un pochino meno, le posso garantire che, poi magari mi
sbaglierò, l’applicazione di questa cosa qua vuol dire fare, circa, almeno trenta audizioni
all’anno, almeno. Ora, rendere obbligatorio un meccanismo di questo tipo non so
davvero a chi serva, non so davvero a chi serva. Il cittadino ha tutta la facoltà di
conoscere non solamente il nominato che, attenzione bene, mi permetta; con
quest’impostazione audiamo solo il nominato, non audiamo l’escluso e perché mi viene
da dire? Allora, se il principio è un principio di trasparenza e di correttezza, mi scusi,
Consigliere Mensio, allora li dobbiamo udire tutti quelli che fanno la domanda perché
voi introducete contemporaneamente una serie di cose: la limitatezza a presentare la
domanda, introducete l’obbligatorietà dell’audizione, introducete il pubblico, abbiate
pazienza, e perché non audiamo allora, mi faccio il più uno, lo dico come provocazione
perché mai mi sognerei di proporlo, allora audiamoli tutti, perché devo audire solamente
chi è stato indicato dalla Sindaca, se è vero il principio che affermate? Allora, per dire,
fermatevi un secondo, ragioniamoci insieme, nessuno vieta, come dire, di fare qualcosa
di condiviso, l’abbiamo sempre fatto. L’altro regolamento nomine siamo stati un anno e
mezzo a discuterlo, non è che vi chiediamo un anno e mezzo, vi abbiamo chiesto un
mese di riflessioni suppletive. Cioè non ci sembra di aver fatto obiezioni né faziose, né
prive di fondamento, cioè forse anche un pochino dettate da un grado di esperienza
pratica concreta, che alle volte può aiutare anche ad evitare di fare degli errori
amministrativi, fine. È chiaro che se a fare di questo ultimo last call, come dicono agli
aeroporti, appello ad un rinvio, la posizione della Maggioranza è quella di andare dritto
e votarlo a Maggioranza; il Partito Democratico voterà contrariamente per le ragioni di
metodo e soprattutto di merito che abbiamo illustrato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Prego, Consigliere Mensio, ne ha
facoltà per cinque minuti.

MENSIO Federico
Lo ha ribadito la Sindaca e glielo ribadisco io, Capogruppo. Il tempo c’era, per le cose
che si vuole il tempo si trova. Se non c’era me ne sarei assunto la responsabilità sia nel
merito, sia nel metodo, ma c’è stato come c’è stato per altre cose. Abbiamo accettato
l’emendamento del Consigliere Tresso, perché lo reputiamo un emendamento di merito,
ragionevole e a cui noi onestamente non avevamo pensato. Avremmo accettato
probabilmente anche i vostri, come ho avuto personalmente modo di dire alla Canalis,
alla Consigliera Canalis, che mi ha illustrato verbalmente quello che avevano in mente.
Mi spiace che non ci sia stato questo tempo, lo dico francamente, mi spiace, il tempo di
discuterne tranquillamente. Lo abbiamo ricordato lunedì, lei non era presente, ho parlato
con la sua Vice Capogruppo e gliel’ho ribadito che se fossero stati presentati gli
emendamenti o che non fossero stati presentati saremo andati al voto oggi. A oggi i
vostri emendamenti non ci sono, mi spiace, ma a Maggioranza si va avanti. Poi per
carità se vogliamo ridiscuterlo poi le ribadisco, Capogruppo, lo ha già detto la Sindaca,
se vogliamo in questo anno, perché io non mi metto a modificare il regolamento in
corsa; ma se in questo anno, da qui a fine del 2018, vogliamo ridiscuterlo nelle
Commissioni, eccetera, facciamolo, facciamolo e possiamo anche rivoltarlo a
Maggioranza con le vostre modifiche, ma facciamolo, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Non ho nessun altro iscritto a parlare, quindi pongo in votazione la delibera
così emendata, prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 29, favorevoli 23, contrari 3, astenuti 3, dichiaro la delibera approvata.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto.
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