Interventi |
VERSACI Fabio (Presidente) Passerei al punto successivo, il meccanografico è lo 05275, presentatore è il Consigliere Mensio ed altri avente per oggetto: “Regolamento nomine. Modifica al Regolamento n. 347. Indirizzi per la nomina, la delineazione e la revoca dei rappresentanti della Città presso enti, aziende ed istituzioni” VERSACI Fabio (Presidente) Sono presenti cinque emendamenti, di cui quattro del Consigliere Mensio e della Consigliera Tevere e uno del Capogruppo Tresso. Lascio la parola al Consigliere Mensio per l’illustrazione, ne ha facoltà per 10 minuti. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Parto dai ringraziamenti, mi piace sempre evitare di dimenticarmene alla fine, vorrei ringraziare la Consigliera Tevere che ha seguito con me la stesura di questa delibera, dell’allegato; lei, Presidente, che ci ha aiutato anche con gli uffici in modo particolare a redigere queste modifiche e anche la Sindaca che ci ha dato fiducia, ovviamente a tutto il mio Gruppo Consiliare che ha supportato il lavoro e mi auguro, anzi ne sono certo, supporterà oggi la scelta di votare questa delibera favorevolmente. Non mi dilungo più di tanto, nel senso che abbiamo già discusso in una Commissione durata a lungo, quali sono i punti salienti; vorrei solo rincordarne alcuni rispetto alle modifiche ad un Regolamento che è pur vero era già molto avanti rispetto a regolamenti presenti in Italia di simile fattura, ma a nostro giudizio non era completo, non voglio dire lacunoso, ma non era completo in alcune sue parti. Nello specifico abbiamo voluto introdurre il cosiddetto semestre bianco, cioè negli ultimi sei mesi di Consiliatura, che non si possono definire tali, perché come abbiamo detto è difficile sapere quando finisce la Consiliatura essendoci i comizi elettorali indetti in una data non meglio specificata, a far data dai quattro anni e sei mesi successivi alla proclamazione dei candidati, il Sindaco non potrà effettuare nomine, a meno che queste non creino ovviamente un problema all’ente in cui si nomina o siano contro legge. Altra introduzione che abbiamo fatto è quella diciamo di limitare la possibilità, a chi intende candidarsi e a chi verrà designato, di occupare più di un tot di posti negli enti. Nello specifico, adesso facendo un recap, non ci si potrà candidare per più di tre enti nell’anno solare, se questi danno diritto ad emolumento, di questi tre enti si potrà occupare soltanto due posizioni lasciando libere quelle che sono invece posizioni dove non c’è emolumento, sempre, come è già previsto dal Regolamento, rinunciando ad uno dei due emolumenti a scelta del candidato nominato. Inoltre abbiamo aggiunto quello che riguarda la parte di audizioni pubbliche; le audizioni pubbliche dei candidati erano già effettive, cioè nel senso che le audizioni in Capigruppo con le Commissioni Consiliari competenti erano già pubbliche, ma solo dietro richiesta dei Consiglieri o dei Capigruppo alla Capigruppo, invece qua, per quegli enti dove esiste sostanzialmente un bilancio, poi è specificato meglio con l’emendamento che abbiamo scritto, si va a fare l’audizione pubblica obbligatoria per quegli enti dove il nominato o il designato alla nomina andrebbe a ricoprire un ruolo con un ente che ha un bilancio superiore ai 250.000 euro. Queste sono le principali novità, poi credo che la Consigliera Tevere forse vorrebbe aggiungere qualcosa. Per quanto riguarda gli emendamento faccio illustrare quelli a mia firma, poi non so se anche la Consigliera Tevere... Va bene se presento anche i suoi? Okay. Li abbiamo scritti insieme, poi li abbiamo firmati... Allora, il primo emendamento semplicemente c’è un refuso, c’è un punto 4.3 ripetuto due volte che viene eliminato, su quanto riguarda la parte di quei 250.000 euro la norma, una deliberazione Anac recente, dell’8 novembre, quindi successiva alla prima stesura dell’allegato della delibera, ribadisce quali sono i termini per definire qual è lo stato patrimoniale. Sostanzialmente si deve andare a vedere o il totale attivo dello stato patrimoniale o il totale valore della produzione, in quel senso lì abbiamo modificato l’emendamento non dicendo semplicemente “Bilancio” e poi ci siamo accorti, ci spiace, oggi ma ho fatto un passaggio coi Consiglieri anche della Minoranza che erano intervenuti precedentemente in Commissione, uno riguarda il fatto che le due cariche, massimo si possono ricoprire due cariche solo per quegli enti che prevedono l’emolumento e lasciando libera la possibilità di partecipare a quante cariche in quegli enti che non danno invece emolumento e l’altro è che sempre sulle audizioni pubbliche dovrebbe esserci la possibilità di avere intanto la registrazione video e audio e, ove è possibile, anche lo streaming video e audio come avviene nei Consigli. Chiudo di nuovo ringraziando tutti del lavoro svolto chiedendo il voto favorevole anche alle Minoranze su un tema molto importante, che è quello delle nomine di un ente, e auspicando che questo Regolamento possa essere già subito attivo dalle nomine del prossimo anno. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per 10 minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Io avrei preferito svolgere un’istruttoria superiore di questa deliberazione, anche perché non ne comprendo onestamente l’urgenza stante il fatto che non credo che sia indispensabile votare entro la fine di quest’anno, avremmo potuto svolgere un’istruttoria come quella che svolgemmo quando nello scorso mandato, la Sindaca Appendino se lo ricorderà, quando su iniziativa del compianto collega Alberto Musy fu discusso a lungo in Conferenza dei Capigruppo il Regolamento nomine che adesso la deliberazione del Consigliere Mensio si propone di modificare. Non è che non rileviamo elementi positivi, tuttavia credo davvero sia utile puntualizzare alcune delle questione che sono emerse. Entrerò nel merito specifico, ovviamente anticipando che, per quanto mi riguarda, non c’è condivisione sul documento se si decide di portarlo in votazione oggi, mentre c’è la disponibilità a svolgere un lavoro istruttorio qualora ci si è dato il giusto tempo per discutere nel merito delle singole questioni sollevate. La prima riguarda la legittimità o meno della candidatura. Cito un esempio avvenuto, forse caso unico nella storia recente del Comune di Torino, che ha riguardato la Sindaca Appendino, sulle designazioni di SMAT, e come ho avuto modo di dire al Consigliere Mensio privatamente, socializzo questa considerazione. La Sindaca Appendino è stata mandata a sbattere e al pubblico ludibrio relativamente ad un’Assemblea dei Soci in ordine al fatto che ha designato persone che non avevano requisiti di carattere formale dal punto di vista della nomina a cui erano chiamati a svolgere in rappresentanza appunto della medesima Sindaca, costringendo la Sindaca, non in quanto Sindaca, ma in quanto rappresentante della Città di Torino, quindi anche la nostra Sindaca, di fatto ad una ritirata rovinosa in Assemblea dei Soci in una maniera che credo non abbia davvero precedenti. Come ho avuto modo di puntualizzare, ovviamente il baco di questo sistema sta nel fatto che l’istruttoria tecnica sui requisiti di compatibilità o meno relativamente al designando o al designato, non è stata svolta correttamente, questo è il punto, e siccome esistono le responsabilità chiare e puntualmente identificabili in capo alla struttura tecnico amministrativa che deve fare la verifica prima di mandare una lettera in firma alla Sindaca, la deve fare la struttura tecnico amministrativa questa verifica. A me dispiace per la Sindaca Appendino che obbiettivamente è stata veramente, come dire, sbertucciata due volte politicamente; questa cosa ovviamente le forze politiche poi l’hanno usata, però al di là del tema specifico della polemica politica, ha fatto veramente una brutta figura il Comune d Torino. Questo è il punto, perché mandare quelle due designazioni due volte senza requisiti, passi una volta, può capitare, due su due è un po’ più complicato. Non so onestamente se introdurre questa commissione di preselezione possa essere la soluzione, anche perché esistono già le figure che devono fare questo lavoro, se non lo fanno bisogna intervenire sulle figure che lo devono fare e se non lo hanno fatto, se non l’hanno fatto in quella circostanza non è che io modifico il Regolamento del Consiglio Comunale perché qualcuno non ha fatto correttamente un lavoro, cioè non è che io cambio le regole del gioco perché qualcuno, puntualmente identificato, forse non ha svolto correttamente quello che avrebbe dovuto fare, che era l’ufficio competente. Onestamente mi pare un modo di procedere un po’ bizzarro. Il secondo elemento su cui oggettivamente sussistono alcune perplessità riguarda l’obbligatorietà dell’audizione, soprattutto corroborata dalla messa, come dire, tra virgolette, a sistema della questione dello streaming/della resa pubblica della questione. Qual è la ratio, provo a spiegarla, che, come dire, sta alla base dell’audizione in Conferenza dei Capigruppo? Detto che ovviamente tutto è fuorché prerogativa della Conferenza dei Capigruppo individuare, come dire, elementi ostativi, nel senso che la legge dello Stato demanda al Sindaco protempore la designazione del proprio rappresentante, perché è rappresentante del Sindaco nell’ente e conseguentemente è il Sindaco che si assume la responsabilità soggettiva ed oggettiva del designato. Non è certamente, come dire, una decisione collegiale e men che meno una decisione politica in quanto tale. Qual è il punto delicato di questa questione? È che se noi introduciamo il principio per cui tutte le designazioni in organi che sono sopra ai 250.000 euro sono obbligatoriamente oggetto di audizione, introduciamo un principio che al di là dell’appesantimento dei lavori perché basta vedere libro nomine della Città di Torino per rendersi conto di che poi nella pratica, Consigliere Mensio, questa roba qua significa, vuol dire che noi possiamo arrivare a fare 50, 60, 70 audizioni anno oggettivamente di persone, perché a questo punto io le deve audire tutte, se l’organo nominato è uno ne audisco uno, se sono tre ne audisco tre perché con questa impostazione, Consigliere Mensio, questo è l’esito finale dell’approvazione di questa norma. Onestamente a me sembrava che il fare delle audizioni a richiesta da parte della Conferenza dei Capigruppo fosse un modo anche per salvaguardare l’oggetto dell’audizione medesima, perché io che ho avuto modo di partecipare a qualcuna di queste audizioni, le posso garantire che talvolta si va molto sul piano personale e curriculare del candidato perché se no non si capisce a che cosa serva l’audizione; nel momento in cui l’audizione viene richiesta mediamente si entra nel merito del profilo di curriculum perché se no..., cioè io sono anche contento di sapere qual è la motivazione e l’afflato con cui il candidato si è proposto, a me credo e credo al cittadino, interessa sapere se i criteri di professionalità denunciati nel curriculum sono corrispondenti ad esempio al vero, ad esempio, se effettivamente il curriculum presentato è supportato da una documentazione adeguata e poi veramente realistica e così via. Davvero invito a riflettere se invece questo, come dire, meccanismo di automatismo sull’audizione svolge correttamente la delicata fase di audizione del nominando. Se non ho letto male, introducendo addirittura il principio che chiunque partecipa all’audizione del nominato formulando delle domande, cioè io veramente mi chiedo davvero se ogni tanto ci sia il senso poi della realtà e la coniugazione di un principio che si può anche condividere, che è quello della trasparenza e della, tra virgolette, correttezza delle nomine si coniuga poi con i principi di praticabilità effettiva delle norme che vengono introdotte e poi anche con dei criteri che oggettivamente, voglio dire, possono anche essere lesivi della privacy del candidato. Io vorrei essere libero, come Consigliere Comunale eletto dai cittadini, di poter rivolgere un certo tipo di domande al candidato in una seduta ed è questa la ratio per cui, Consigliere Mensio, si svolge Conferenza dei Capigruppo e non da un’altra parte, ad esempio in I Commissione; la ratio sta nel fatto che la Conferenza dei Capigruppo è in qualche modo un oggetto un po’ più chiuso in termini di ragionamento, men che meno in seduta pubblica plenaria accessibile a chiunque perché davvero allora mi chiedo che tipo di audizione avete in mente di poter svolgere e che tipo di domande siete in condizione di poter fare. A me pare, come dire, anche rispettoso nei confronti della fiducia che deve avere il Consigliere Comunale nei confronti poi, in questo caso Chiara Appendino, chi c’era prima di lei e chi verrà dopo di lei, credo davvero che l’oggetto dell’audizione sia davvero andare in approfondimento rispetto a tutta una valutazione che è stata fatta. Vi sono poi alcuni ulteriori elementi, che non sono stati citati nell’illustrazione che però io vorrei qui puntualizzare, uno di questi riguarda il criterio relativamente al candidato più giovane di età, 53, comma b in cui do lettura viene modificato il criterio di valutazione preferendo a parità di requisiti il candidato più giovane di età. Ora io sfido chiunque davvero ad immaginare una situazione in cui abbiamo candidati che hanno pari requisiti di età diversa. Ammesso e non concesso che si possa definire in termini concettuali astratti candidati che hanno pari requisiti, sarà difficile che i candidati che hanno pari requisiti abbiano età, come dire, che sia il criterio quello dell’età, detto che non esiste un curriculum uguale all’altro, onestamente mi sembra più davvero, come dire, un indirizzo politico piuttosto che una norma regolamentare ed è questa la ragione per cui ho suggerito magari di produrre, non una modifica del Regolamento Nomine, che fortunatamente è stato riconosciuto, essendo stato figlio di un processo che non è durato due settimane come questo, ma è durato quasi un anno e mezzo, ha maturato un livello di garanzia rispetto a tutta una serie di problemi, che è stato preso esempio da tantissimi Comuni italiani perché il Regolamento Nomine della Città di Torino che oggi proponete di modificare, vi posso garantire che è stato pedissequamente copiato in tantissime altre città di Italia proprio perché è stato figlio di un ragionamento un pelino più approfondito anche rispetto a quelle che erano delle conseguenze di questo tipo. Allora, io credo davvero che possa essere utile, sotto questo profilo, cogliere l’occasione, lo dico, delle vacanze di Natale, Consigliere Mensio, anche perché davvero non c’è urgenza, tanto per essere chiari la Sindaca Appendino, io non so che nomine dovrà fare nel mese di gennaio che giustificano quest’urgenza pazzesca di approvare questo Regolamento e sinceramente dubito che l’approvazione di questo Regolamento possa in qualche modo influenzare che cosa la Sindaca Appendino andrà a fare a gennaio, poi magari invece, Sindaca Appendino, lei se approviamo questo Regolamento aveva in mente Tizio e dopo l’approvazione di questo Regolamento avrà in mente Caio, io questo non lo so e non lo voglio neanche sapere, però forse, Consigliere Mensio, varrebbe la pena fare un po’ più di riflessione su alcuni aspetti perché davvero noi introduciamo se non un principio, soprattutto che è quello che mi preoccupa personalmente di più, che è quello della resa pubblica totale delle audizioni, cioè il combinato disposto, e concludo, di rendere cogente l’audizione, cioè a prescindere io devo audire, al di là dell’appesantimento dei lavori della Capigruppo che direi che da fare ne ha già abbastanza, comunque va bene, insieme all’altra prescrizione di rendere queste cose trasparenti introduce potenzialmente un mostro a cinque teste in cui mi chiedo davvero come si farà a garantire che l’audizione sia effettivamente efficace; cosa facciamo, se io faccio una domanda personale facciamo uscire tutte le persone dalla sala perché il nominando mi deve rispondere e non possiamo rendere note le cose? Cioè alle volte davvero, Consigliere, credo che possa essere utile un supplemento di riflessione che coniuga un auspicio, che io posso anche condividere, con una nomina che, per come è stata scritta, credo davvero possa produrre più problemi di quante soluzioni punta a rappresentare. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare la Consigliera Tevere, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. TEVERE Carlotta Grazie, Presidente. Dunque, per quanto riguarda la tempistica, l’atto è stato assegnato a fine novembre e poi è passato a metà dicembre. Io ringrazio il Consigliere Tresso che ha presentato gli emendamenti che io e il collega Mensio abbia recepito, quindi sostanzialmente il tempo per ragionare insieme c’era e anche la Consigliera Canalis ricordo bene che in Commissione aveva manifestato la volontà, dopo un attento dibattito, di presentare i suoi emendamenti, che poi invece ha deciso di non presentare. Per quanto riguarda la Commissione, è una Commissione nettamente tecnica, formale attraverso la quale i tre membri della Commissione stessa procederanno semplicemente alla verifica dei requisiti formali e faremo quindi una scrematura solo dal punto di vista formale. Per quanto riguarda le audizioni pubbliche a noi è sembrata una novità importante che pochi Comuni ancora, al momento, hanno attivato, mi viene in mente Savona, uno più vicino a noi e Milano; le modalità di esecuzione dell’audizione pubblica, il Consigliere sollevava perplessità circa il contenuto delle domande, ecco perché nel Regolamento abbiamo previsto che... Allora, se vogliamo la trasparenza dobbiamo ovviamente allargare l’audizione ai cittadini che hanno diritto di conoscere chi rappresenterà il Comune di Torino nell’ente o nella società partecipata. Proprio per evitare quello che presupponeva potesse succedere il Consigliere Lo Russo, cioè il fatto magari di presentare domande personali alle quali non si può rispondere, giustamente, anche per un problema di privacy, abbiamo inserito questa regola, questa norma per la quale le domande dovranno pervenire all’ufficio di Presidenza del Consiglio prima dell’audizione stessa in modo tale che ci sia una scrematura. (INTERVENTO FUORI MICROFONO) Come? No, quelle del pubblico. Stavo solo dicendo, appunto, devono pervenire prima in modo tale che, non per censurare le domande, ma semplicemente per ottimizzare, perché probabilmente potrebbero arrivare le stesse domande da diversi cittadini e quindi si faranno..., si metteranno tutte insieme, ma soprattutto per evitare domande lesive ovviamente della privacy alle quali il candidato non è ovviamente tenuto a rispondere. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Ho iscritto a parlare la Capogruppo Artesio, ne ha facoltà per 10 minuti. ARTESIO Eleonora Francamente ho la sensazione che questa operazione, presentata dal Gruppo Consiliare di Maggioranza, sia un’operazione che getta il cuore oltre l’ostacolo e che prefigura una proiezione di sé oltre il mandato, nel senso che oggettivamente si stanno proponendo delle architetture di funzionamento, rispetto al tema delle nomine, che con tutta probabilità esplicheranno tutte le variabili previste dall’articolo del Regolamento oltre questo mandato amministrativo. Quindi c’è una fiducia del Movimento 5 Stelle di poter procedere nella propria azione di governo o c’è, più credibilmente, l’intenzione di blindare i comportamenti delle future Maggioranze di Governo, che mi sembra essere un po’ lo stile che caratterizza le misure che lavorano sulla logica di formalizzare i comportamenti istituzionali. Tuttavia, come dire, è del tutto lecito che ci si ponga anche questo tipo di preoccupazione. Personalmente mi esercito molto poco nel lavoro di emendamento a questo atto, perché avrei voluto arrivare a questa discussione con un’informazione preventiva, ovvero quante sono ancora le nomine che deve fare quest’Amministrazione? Perché ho la chiara sensazione che si chiudano le porte dopo che i buoi sono scappati, si mettano i piemontesi (incomprensibile) nel senso che da un lato riceviamo come Capigruppo una sequenza di comunicazioni garbate da parte della Sindaca che sta provvedendo, ha provveduto, provvederà a nuove indicazioni di nomine; le nomine a cui abbiamo assistito mi sembra poco rispettino il principio della parità di genere, c’è voluta una mozione della Consigliera Grippo per ricordare a tutti noi e farci condividere un impegno in direzione delle pari opportunità di genere nelle nomine. Abbiamo parlato poco prima di una nomina per un prestigioso ente di organizzazione di attività culturali che di certo né il genere, né l’età rispecchiano, quindi francamente la domanda è: a che serve, se non a vincolare il futuro, questo nuovo Regolamento che ci state proponendo? A me sembra appunto che abbia questa vocazione di proiezione all’infinito, peraltro le nuove maggioranze potranno ulteriormente modificare se crederanno, ma non produca nessun effetto concreto sui comportamenti attuali. Peraltro in passato la Sindaca aveva condiviso, ad esempio, con il Capogruppo del Gruppo di SEL, Michele Curtu, un atto di indirizzo che raccomandava nella selezione delle nomine proprio di valutare a parità di titoli, per quello che esperienze di durata diversa possano consentire, una preferenza verso la candidatura più giovane, salvo poi ovviamente ben guardarsi da applicare l’indirizzo che aveva auspicato quando è diventata Sindaca. Del resto di tutto questo Regolamento, la cosa che più ha interessato la pubblica opinione o i media che cercano di informarla, è stato effettivamente il tema del ringiovanimento. Quindi, cari colleghi, mi sembra sia stato un buon esercizio, un caso di studio sul quale la Maggioranza ha voluto mettere mano, una eredità interessante per il futuro, la mia interpellanza, che chiedeva a quanti casi ancora si applicherà questo nuovo Regolamento, è ovviamente stata elusa dalla Sindaca, che nel giorno in cui era calendarizzata certamente non poteva né allora nemmeno si era impegnata a darmi risposta oggi, quindi magari lo farà, non ne dubito, quindi francamente lo considero un buon lavoro intellettuale, sicuramente migliorabile, ma del tutto privo di significativi effetti pratici in questo mandato. VERSACI Fabio (Presidente) È iscritto a parlare il Capogruppo Ricca, ne ha facoltà per 10 minuti. RICCA Fabrizio Grazie, Presidente. Io invece, al contrario della Consigliera Artesio, penso che questo sia tutto tempo perso e ci tengo anche ad argomentare il motivo, perché la Sindaca ci ha già dimostrato diciamo di poter tranquillamente baipassare il Regolamento Nomine, io penso ad una nomina tra tutte penso a quella della Fondazione Torino Musei dove una persona che il venerdì pomeriggio manda il curriculum tre mesi dopo la scadenza, il venerdì sera viene nominato. Poi, capiamo perfettamente che quindi o si mette un vincolo, ovvero o il Regolamento vincola il Sindaco a fare un determinato tipo di intervento, oppure il Regolamento non serve a niente, perché tanto essendo una nomina fiduciaria del Sindaco, il Sindaco nomina chi le pare ed è per questo motivo che non serve a niente ed è per questo motivo che tutto quello che noi scriviamo, tutto quello che noi approviamo, sì, lo può prendere in considerazione, ma tanto poi deciderà sempre lei chi nominare, esattamente come faceva Fassino prima, esattamente come faceva Chiamparino prima, esattamente come faceva Castellani, esattamente come hanno sempre fatto tutti i Sindaci. Oppure? Oppure si fa un esercizio migliore, si cerca di trovare la quadra e lo si fa come Consiglio Comunale perché tanti anni fa le nomine, o esattamente come succede oggi in Consiglio Regionale, le nomine passano dal Consiglio Comunale, ovvero i Gruppi Consiliari si devono mettere d’accordo su chi sono le persone migliori da poter nominare, perché oggi scrivere un Regolamento di questo tipo, e io ringrazio il collega Mensio che si è adoperato per cercare di fare uno sforzo in questa direzione che però è monco perché diciamo ha dei problemi in quanto non vincola realmente il Sindaco a fare quel tipo di scelta, perché lei domani potrà tranquillamente comporre un CdA di ottuagenari perché lei ritiene quelle le persone più adatte in barba quelle che sono le vostre considerazioni e la proposta dove dice: “Ma no, facciamolo per i giovani, cerchiamo di svecchiare quelle che sono le nomine all’interno degli enti che appunto indica la Città”. Allora, se vogliamo fare qualcosa di serio diciamo mettiamo, creiamo un sistema che vincoli il Sindaco a fare delle nomine che diciamo noi, ma non quelle che diciamo noi votando questa delibera, lasciando un vuoto in questo continuiamo a darle la possibilità di nominare chi vuole, come vuole, quando vuole nella maniera che ritiene più opportuna, però questo, tutti lo sappiano, diventa tanta altra morbidissima carta con cui ognuno poi al momento in cui fa le nomine decide di fare cose vuole. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. È iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 10 minuti. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma io, a differenza del Capogruppo Ricca, non credo sia un esercizio avulso da una sua diciamo utilità e ne ho apprezzato l’intento anche da parte dei proponenti e da chi ha fatto un lavoro di redazione. In particolare devo dire che alcuni temi riportati nella fase di narrazione: l’introduzione del semestre bianco, l’individuazione di un limite più chiaro per le nomine, l’introduzione di limiti anche massimali per le cariche contemporaneamente che possono essere rivestite, mi sembrano dei principi assolutamente condivisibili. Mi perplime però effettivamente, cose che sono emerse anche durante la Commissione, l’unica Commissione peraltro a cui ho partecipato e che abbiamo dedicato a questo tema, che effettivamente, ribadisco, sarebbe comunque un tema su cui a mio modo di vedere sarebbe importante trovare una condivisione, proprio perché modifica sostanzialmente un principio democratico che è di governo della città e su cui mi porrei almeno il problema, da parte della Maggioranza, di avere una possibilità di condivisione più allargata, ecco. I temi mi sembra che poi emersi oggi, al di là forse dell’intervento del Consigliere Ricca che ripropone e riposiziona proprio il fatto che ci sia poi una valutazione politica, che però è innegabile che ci diciamo, facciamo anche un esempio, quando abbiamo dovuto audire, per esempio, in Commissione di Capigruppo la figura del dottor Rota, che era un commercialista che si insediava in un Consiglio di Amministrazione ovviamente culturale, è una scelta politica, perché in quel momento lì si voleva probabilmente dire che erano prevalenti gli aspetti legati ad un risanamento e alla definizione del piano industriale rispetto a quelli che erano degli orientamenti di tipo invece di competenzialità legati proprio all’oggetto di quell’ente stesso. Ci sta, voglio dire, è una scelta politica, noi l’abbiamo anche in parte contestata come Minoranza, però è una scelta che può avere una sua significatività. Mi sembra però che gli elementi che oggi sono stati evidenziati da parte di Minoranze non sono prettamente così di natura ostruzionistica a priori, ma sono effettivamente, sulla valutazione proprio anche poi operativa di questa..., diciamo della possibilità di applicare poi questo tipo di norme. Io avevo già sollevato, anche nell’ambito della discussione in Commissione, la difficoltà anche di comprendere come il criterio dell’età, che peraltro risponde di nuovo ad un principio condivisibile di cercare anche di dare maggiore opportunità o di svecchiare anche l’apparato dirigenziale che governa la città, però poi si ha sempre subordinato a quello dell’esperienza. Allora come si fa oggettivamente a dire che due curricula sono effettivamente paritetici nella valutazione del livello di esperienza, è sempre di nuovo soggettivo. Allora, anche poi se vogliamo demandare una Commissione, a me può anche andar bene che sia una Commissione preposta e non gli uffici come al momento succede, diciamo a cui viene demandata la scelta e la selezione dei curricula. Però alla fine o diamo alla Sindaca una scaletta di parametri in base al quale, in maniera quasi più scientifica, analitica, valutare con una sorta di matrice di appoggio proprio il confronto tra curricula diversi oppure comunque permarrà sempre una fase soggettiva, quello credo che sia quasi inevitabile. Quello che però mi sembra effettivamente oggi emerga è un po’ l’approfondimento che potrebbe essere, a mio avviso, e anche io devo dire lo gradirei proprio perché il tema mi sembra comunque importante, vista anche la non necessità di dover fare delle nomine nell’immediato, almeno così credo, personalmente penso che prendersi ancora una pausa, ma proponendosi di andare magari a votare l’atto subito dopo la pausa invernale, ma più che altro per valutare, da un lato si è fatto il caso di Milano, quando si è parlato in Commissione, ma mi piacerebbe per esempio avere un panorama un pochino più ampio di quello che succede anche a livello nazionale e due di fare una simulazione effettivamente, perché il limite posto dei 250.000 euro di Bilancio dei singoli enti, rende abbastanza cospicuo il numero degli enti a cui poi i Consiglieri di Amministrazione sarebbero sottoposti all’audizione, per cui, ecco, anche su questo, al di là dell’intento che, ribadisco, mi sembra comunque condivisibile, non vorrei che poi ci andassimo a scontrare contro un’operatività che va un pochino meglio ponderata. Quindi personalmente io ho anche presentato un emendamento che non muta radicalmente diciamo quello è che l’impianto dell’atto, ma peroro la causa di riuscire ad arrivare ad una maggiore condivisione, magari facendo una riflessione che può regalarci ancora una Commissione in cui riusciamo a sviscerare meglio certi problemi. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Ho iscritta a parlare la Consigliera Grippo, ne ha facoltà per cinque minuti. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Tenterei anch’io di perorare la causa dei colleghi che mi hanno preceduta a cominciare dal mio Capogruppo, perché se ragioniamo in termini di buona fede non ho ragione per non credere che i proponenti, il collega Mensio, la collega Tevere non ce l’abbiano, in effetti non è stata dimostrata la fretta a cui si faceva riferimento negli interventi precedenti. È vero, l’iter di Commissione è stato correttamente svolto, è altrettanto vero però che se i termini di condivisione perlomeno larghi, non quelli dell’unanimità che avevano caratterizzato la precedente modifica, però questi termini di condivisione larghi non sono stati raggiunti. Sussistono delle perplessità che non sono di approccio, sono sostanziali. Un ragionamento analogo, tra l’altro lo dico, come dire, a beneficio del fatto che è abbastanza, anzi più che abbastanza condiviso l’approccio della Capogruppo Artesio, un ragionamento analogo l’ho fatto in Capigruppo rispetto ai nuovi sistemi di partecipazione che si profilano all’orizzonte rispetto ai cittadini. C’è un tema di fondo che è quello dell’obbiettivo che si vuole raggiungere, però c’è poi un tema fattuale di come questo obbiettivo lo si vuole raggiungere e allora, se lo si vuole fare nell’interesse di tutte e di tutti, a cominciare dall’interesse dell’ente che se lo incardina, bisogna farlo nel miglior modo possibile e soprattutto facendolo sostenere dalla più parte dei rappresentanti dei cittadini che in quest’Aula sono seduti. Tra l’altro ringrazio ancora la Capogruppo Artesio per aver citato la proposta di deliberazione con la quale è stato modificato lo Statuto per andare nella direzione di una garanzia più cogente della parità di genere, nelle nomine anche degli enti partecipati del Comune; potrebbe essere questa l’occasione per andare puntualmente a vedere se possiamo rafforzare, anche in questo Regolamento Nomine, quanto già è stato rafforzato nello Statuto e vorrei portare la mia esperienza rispetto al lavoro che è stato fatto in quell’occasione. Se sono riuscita ad ottenere un tipo di supporto non soltanto formale, ma anche sostanziale da parte delle forze politiche, è perché comunque via via mi sono resa disponibile ad andare a cercare anche di modificare il lessico, perché in quel caso l’adeguamento di legge avrebbe dovuto rilevarsi un automatismo, ma talvolta il lessico può fare la differenza e lasciare degli spazi di interpretazione che nuocciono all’obbiettivo da raggiungere. Quindi, ancora vi chiedo, colleghi e collega, se non sia il caso di darci del tempo per approfondire questo argomento e metterci nelle condizioni di vedere se realmente si possono andare a dissipare i dubbi oggettivi che vi sono stati rappresentati in quest’Aula e che renderebbero in parte inutile anche il lavoro che voi avete fatto, molto del quale è ragionevole e anche giusto. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. È iscritta a parlare la Consigliera Sganga, ne ha facoltà per cinque minuti. SGANGA Valentina Sì, grazie, Presidente. Io intervengo su uno dei punti più controversi, ma da me più apprezzato di questa riforma regolamentare, ovvero quello appunto del parametro giovani, chiamiamolo così. Ecco, ovviamente quella che è la qualità e le competenze sono sempre legate alla persona e non all’età e non al genere, questo è scontato, però io credo che la priorità per i giovani, a parità di requisiti, a parità di competenze sia un fatto politico, un fatto politico che ha un forte valore simbolico oggi. Se guardiamo quella che è la fotografia delle società pubbliche non possiamo dire che ci sia ancora una rappresentanza sufficiente da questo punto di vista, sia del genere che della giovane età e quindi ci tenevo ad esprimere a verbale la mia soddisfazione per l’introduzione di questo parametro, anche perché credo che possa incentivare anche i più giovani, i più giovani ovviamente competenti e bravi, a mandare i propri curriculum e a sedere nei Consigli delle società della città. Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Consigliere Mensio, per la replica. MENSIO Federico Sì, grazie, Presidente. Ma la prima cosa riguarda l’articolo 82.3 del Regolamento del Consiglio Comunale che già istituisce le audizioni pubbliche della Capigruppo per i designati dalla Sindaca; sono già pubbliche con le Commissioni competenti, quindi non è che introduciamo una cosa nuova, c’era già una commissione pubblica a cui tutti possono partecipare, la differenza sostanziale è che qui c’è di più, l’interazione tramite domanda scritta e come ribadisco quello detto dalla Consigliera Tevere, non è che si fa la domanda scritta per fare censura, si fa domanda scritta perché chiaramente se uno chiede delle cose che oggettivamente non stanno né in cielo e né in terra oppure ci sono venti domande uguali si fa una volta la domanda, fine della fiera. Ovviamente non verrà detto il nome di chi farà la domanda, non dice il signor tal dei tali chiede, viene richiesta una cosa. Tra l’altro il verbale, quando si dice che queste audizioni sono inutili, c’è scritto che il verbale o la registrazione audio deve essere inviata entro 48 ore dall’effettiva nomina da parte della Sindaca perché la Sindaca evidentemente, o il Sindaco, può decidere se quella Capigruppo ha sollevato delle obbiezioni tali per cui si può ripensare alla nomina. Riguardo la Commissione, la Commissione è in parte mutuata, ma solo in parte da quello che è il regolamento del Consiglio Comunale del regolamento nomine di Milano che istituisce una Commissione, ma che ha scopo leggermente diverso. Onestamente non credo che sia opportuno e non ce la siamo sentita di istituire una Commissione tal quale a quella di Milano per una serie di motivi. Questa Commissione è costituita, questa di cui chiediamo l’introduzione, dal Segretario Generale, dal direttore della Direzione e Partecipazioni e da un dirigente avvocato per verificare tutte quelle effettive sussistenze o meno di motivi ostativi o meno riguardo il curriculum o l’esperienza pregressa del candidato. Non vuole essere (incomprensibile) a nessuno, semplicemente si istituisce una cosa che probabilmente è una prassi, ma che non è formulata, come dire, in modo standard ad oggi. Mi spiace che la Consigliera Artesio veda della dietrologia in tutto quello che noi abbiamo fatto, credo che non ci sia nessuna dietrologia. Nomine ne sono state fatte, ne saranno ancora da fare, non ho l’elenco per rispondere anche al Capogruppo del PD, a oggi sono circa un centinaio forse anche meno, quelli dove c’è un bilancio o un attivo circolante o stato patrimoniale superiore ai 250.000 euro con nomina diretta della Sindaca, quindi se andiamo a fare la divisione su cinque anni perché non tutti...Nei 5 anni potrebbero essere 20 all’anno al limite, ma non tutti perché poi in alcuni di questi, specialmente le fondazioni, non c’è neanche una nomina, c’è la partecipazione dell’Assessore o della Sindaca direttamente, quindi credo che sono relativamente poche e molte sono tra l’altro enti che non danno diritto neanche all’emolumento. Detto questo, c’è anche scritto che dato che ci sono due date, poi qui volevo specificare, di presentazione delle standard di presentazione delle richieste di nomina, che sono il 15 gennaio e il 15 giugno, è ovvio che nel momento in cui si fanno le nomine la Capigruppo può essere in seduta pubblica con audizione, come è indicato qua, può essere audito una volta, non cinque, sei, quindi voglio dire non credo che su questo ci siano problemi, se ci facciamo problemi su questo vuol dire che forse non c’è neanche tanto l’interesse a fare queste conferenze pubbliche. Perché c’è urgenza? Allora, intanto l’atto è stato depositato già tempo fa, io ho dato disponibilità da parte del mio Gruppo ad accogliere gli emendamenti come abbiamo fatto col Consigliere Tresso già in Commissione, abbiamo sospeso la votazione la settimana scorsa dietro richiesta, appunto, delle Minoranze per poter valutare eventuali emendamenti che non sono arrivati. Francamente tutte le volte che ritengo un atto importante, per il mio Gruppo, che mi riguarda o mi tocca da vicino, mi informo prima, leggo prima e se, eventualmente, ritengo presento richiesta di presentare degli emendamenti addirittura già in Commissione. In Commissione era emersa questa possibilità, noi abbiamo lasciato aperta la porta come sempre. Credo, perlomeno per quanto mi riguarda, lo abbiamo fatto anche lunedì scorso, ritengo che non ci siano più i tempi per procrastinare la votazione di questa delibera, ribadisco, perché il 15 gennaio c’è la prima data utile per presentare le nomine, coincide col primo Consiglio utile. Io non posso impegnare nessuno che decida di nominarsi senza sapere quali sono le regole di ingaggio, date dal regolamento, perché se no vuol dire perdere un anno, perché non lo posso neanche fare a metà anno, perché se no metterei in difficoltà chi presenta la richiesta di nomina al 15 giugno, che avrebbe regole diverse da quelli che l’hanno presentata il 15 gennaio. Io perdere, onestamente, un anno di nuovo su queste nomine, io personalmente, ma credo tutto il mio Gruppo non ce la sentiamo. I tempi c’erano, magari non così dilatati. Non sono modifiche, riteniamo così, come dire, tali da sconvolgere quello che è attualmente il regolamento nomine, quindi io chiederei di andare in votazione, chiederei anche alle Minoranze di esprimersi in tal senso con la dichiarazione di voto, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Prego, Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio tutti i Consiglieri e le Consigliere che sono intervenuti di Maggioranza e Minoranza, per quanto riguarda i contributi che sono stati apportati, anche migliorativi rispetto alla delibera iniziale, quindi mi riferisco ovviamente agli emendamenti. Io credo che in realtà questo sia, ovviamente, un passo in avanti e ringrazio in particolare la Maggioranza che si è esercitata nell’esercizio di riprendere in mano il regolamento (che peraltro riconosce il lavoro che è stato fatto nella Consiliatura precedente) tant’è che ricordo bene nella conferenza stampa in cui è stato presentato, ad esplicita domanda che venne fatta ai presentatori se ci fossero in qualche modo degli arretramenti o comunque delle modifiche sostanziali rispetto al regolamento precedente, quindi andare a togliere qualcosa, si è ribadito in modo chiaro - cosa che io peraltro avevo votato quel regolamento all’opposizione e oggi voterò questo nuovo regolamento - si è ribadito in modo chiaro, netto, che si andava ad aggiungere, e quindi secondo me e credo secondo noi come Maggioranza ed eventualmente i Consiglieri di Minoranza, a migliorare quello che era sostanzialmente il regolamento che noi redigevamo. Credo che abbia già risposto, nel merito, il Consigliere Mensio, la Consigliera Sganga e la Consigliera Tevere, quindi c’è poco da aggiungere. Guardate, qui non c’è dietrologia, semplicemente ci sono nomine, che sì la Consigliera Artesio dice che ricevete le mie lettere. Certo, perché applichiamo il regolamento e quindi da regolamento è previsto che noi notifichiamo alla Conferenza dei Capigruppo, tutte le volte che è stato chiesto dai Capigruppo di fare delle audizioni, le audizioni sono state fatte, è il giusto spirito collaborativo che ci deve essere. Quindi, credo che non ci sia un minimizzare rispetto al regolamento precedente, si vuole in qualche modo solo andare a migliorare. Ci saranno ancora molte nomine. Alcune nomine sono più significative dal punto di vista di responsabilità che hanno le persone che devono essere nominate negli enti, altre sono meno significative, ribadisco in termini di responsabilità perché sono magari a titolo gratuito, sono più nomine di rappresentanza, ma queste si continueranno a fare nell’ottica del nuovo regolamento. Nello specifico, a domanda, visto che non è che volessi sottrarmi all’interpellanza, oggi sono presente, come avevo annunciato, avrei disposto oggi in sede di discussione del regolamento, ad esempio ci sono tutti gli enti per cui è già stato pubblicato un avviso su cui non abbiamo ancora effettuato la nomina. C’è la Fondazione Istituto Sacra Famiglia, la Fondazione Pellegrino, Consorzio Lingotto, il Comitato Progetto Porta Palazzo, AFC, Environment Park - l’abbiamo fatta adesso proprio di recente - c’è FCT, GTT, Virtual Reality & Multi Media Park, Associazione Museo Diffuso, Fondazione Pellegrino e poi, come diceva giustamente il Consigliere Mensio, tutti sappiamo - perché è previsto dal regolamento, non l’abbiamo cambiato - che a metà gennaio devono essere pubblicati i nuovi elenchi degli incarichi che vanno a scadenza, che io qui non ho, ma farò avere ai Capigruppo, è facilmente recuperabile perché in realtà è un’informazione pubblica, ma mi farò carico nei confronti della Consigliera Artesio e crediamo che sia corretto nell’ottica di volere non perdere sostanzialmente un semestre di nomine pubblicare l’elenco, alla luce di un nuovo regolamento che definisce quali sono i criteri e sostanzialmente le regole, anche perché si va a modificare anche la possibilità di candidatura, perché si è limitato il numero di candidature che possono essere effettuate. Quindi, non è che ci sia una forzatura, almeno da parte della Maggioranza, anche perché come è stato giustamente detto, il testo è stato protocollato, sono anche arrivati alcuni emendamenti di Minoranza che sono stati discussi, semplicemente c’è un’esigenza che si differisce al 15 di gennaio per correttezza anche nei confronti di chi si andrà a in qualche modo candidare. Per quanto riguarda la questione dell’età anagrafica, adesso la Consigliera, Capogruppo Artesio, ha fatto riferimento ad una nomina in particolare. Io poi le lascerò l’elenco di tutte le persone che sono state nominate da quest’Amministrazione. L’età anagrafica, abbiamo cercato, io ho cercato per quanto fosse possibile, ovviamente nel rispetto delle competenze, sempre di cercare, credo sia un po’ il principio che dovremmo provare ad attuare, sia privato che pubblico, una forma di nomina per cui ovviamente a parità di competenze, quindi capacità, si possa inserire - ad esempio nell’ambito dei Consigli di Amministrazione e nei Collegi - una nomina di una persona un po’ più giovane a fianco ad una nomina che invece magari è una persona che ha più esperienze, in modo tale che si possa fare uno scambio che permetta alla nuova classe dirigente, di cui tutti abbiamo bisogno, ovviamente, perché il futuro sta in mano alla prossima classe dirigente, di poter emergere, di poter acquisire competenze e professionalità. Faccio un esempio, su tutti: Istituto Santa Maria, è stata fatta il 17 luglio 2017, ho nominato un ragazzo del ’91 e, a fianco a questo ragazzo del ’91, una persona del ’68. Ora, questo è un ente che non ha grande rilevanza dal punto di vista ovviamente della responsabilità, ma allo stesso punto potrei dire, ad esempio, il Presidente di AMIAT è Christian Aimaro, che è un ragazzo dell’81, che mi sembra comunque una nomina di una persona giovane. Lazzarino al CAAT, questo significa che noi non è che vogliamo pretendere in questo modo di dare un percorso agevolato o una forzatura, vogliamo semplicemente ribadire e sperare di creare anche un senso di fiducia nei confronti, in particolare dei più giovani, che il pubblico e il privato si devono fare carico, ovviamente in ottica costruttiva ed, evidentemente, ribadendo quello che vuol essere professionalità, di riconoscere che esistono queste professionalità, e provare a mettere a disposizione della collettività. Questo probabilmente, uno può dire, lo si può anche fare per prassi, non è necessario metterlo nel regolamento. Io, invece, credo che sia giusto metterlo nel regolamento, perché ha una valenza politica, di cui io credo che questo ente e questa Città e questa comunità debba essere orgogliosa. Quindi, non è che si voglia in qualche modo nascondere qualcosa, anzi, credo che si voglia affermare un principio, che in parte si sta già attuando, e probabilmente anche qualcuno ha già attuato, e in quest’ottica noi vorremmo continuare a lavorare. La questione delle audizioni pubbliche, che poneva il Consigliere Capogruppo Lo Russo, io credo - però come sempre ci sono pro e contro - che invece questa sia la direzione che si debba intraprendere. Non esiste sicuramente un modello perfetto, è tutto perfettibile, ma io credo che in questo momento la questione della trasparenza dell’audizione è un impegno, che peraltro noi avevamo anche assunto in campagna elettorale, che vogliamo ribadire perché crediamo che sia un valore aggiunto per, ovviamente, la Città. Sono contenta perché ho visto che ci sono anche degli emendamenti di Minoranza che credo verranno discussi, e ovviamente il Consiglio è sovrano. Peraltro, ovviamente, un regolamento nomine, se qualche Consigliere che non ha potuto farlo nei tempi che sono stati previsti vorrà proporre miglioramenti rispetto al regolamento attuale e il regolamento che andremo a votare oggi, che potremmo così applicare già nel prossimo semestre, da parte mia e credo anche della Maggioranza ci sarà sempre apertura come c’è stata, voglio ribadire, anche in questo mese perché come ha detto il Consigliere Mensio nessuno della Maggioranza, nemmeno io, mai ha voluto aprire porte ad emendamenti di merito, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Abbiamo, come dicevo prima, cinque emendamenti. Il primo emendamento è lo 01 del Consigliere Mensio, se vuole... Prego, Mensio. MENSIO Federico Guardi, li ho già illustrati prima, eviterei di reillustrarli. VERSACI Fabio (Presidente) Allora pongo... Prima votiamo gli emendamenti, ci sono cinque emendamenti. Allora, pongo in votazione l’emendamento 01 del Consigliere Mensio, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i Colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 23, favorevoli 22, astenuto 1, dichiaro il primo emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Il prossimo emendamento è l’emendamento n. 1 sempre del Consigliere Mensio, darei lo stesso esito se siete tutti d’accordo. VERSACI Fabio (Presidente) Emendamento n. 2 del Capogruppo Tresso. Se vuole fare un intervento, Capogruppo Tresso. Do lo stesso esito per l’emendamento n. 2. MENSIO Federico No, volevo solo chiedere una cosa al Consigliere Tresso, se al posto di metterlo col punto 4.8, per armonizzarlo col testo, si potesse mettere dopo il punto 4.6 e rinominare... Se si potesse metterlo dopo il punto 4.6 e rinominare i successivi, solo per, come dire, organizzare un po’ meglio il testo. TRESSO Francesco Per me va benissimo, non c’è nessun problema. Approfitto solo della discussione di questi emendamenti che ho presentato e che il mio intendimento era appunto di apportare comunque un contributo. Alla luce della discussione svolta ritengo comunque che gli elementi che sono stati forniti non mi offrano la possibilità di votare favorevolmente questo atto. Quindi va bene, spero che il mio emendamento possa contribuire, ma avrei preferito ancora approfondire il mio intervento precedente, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Pongo in votazione l’emendamento n. 2 del Capogruppo Tresso, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 30, favorevoli 29, astenuti 1, dichiaro approvato l’emendamento. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’emendamento n. 3. No? Perfetto, pongo in votazione l’emendamento n. 3 della Consigliera Tevere e del Consigliere Mensio. Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 24, favorevoli 23, dichiaro l’emendamento approvato. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’emendamento n. 4 della Consigliera Tevere. VERSACI Fabio (Presidente) Allora, prima della votazione della delibera se ci sono dichiarazioni di voto. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Allora, noi abbiamo provato, davvero, credo in maniera, non solo noi cattivi del PD, ma mi sembra che sia una richiesta che è stata formulata anche da altre forze di Minoranza, chiedere un supplemento di riflessione. In realtà c’è un tema preliminare di metodo. Ci sono alcune cose che tradizionalmente le forze politiche di quest’Aula, anche quelle che hanno preceduto noi, hanno sempre cercato di condividere il più possibile attraverso un meccanismo che non ha un intento dilatorio strumentale, ma è un meccanismo che di norma produce una convergenza, per cui come ha ricordato correttamente la Sindaca Appendino lei stessa dai banchi della Minoranza votò a favore di una modifica che arrivò in Aula per approssimazioni successive ed io invito davvero a chi ha voglia di occuparsi di questa questione dal punto di vista culturale ad andarsi a vedere la delibera che entrò in Conferenza dei Capigruppo proposta dagli allora Consiglieri Musy e Curto e quella che fu votata poi dalla Sala Rossa... No, il regolamento nomine, faccio riferimento a quel regolamento lì. Presidente, però richiami anche la Sindaca, non è che può sempre richiamare i Consiglieri. VERSACI Fabio (Presidente) No, ha ragione il Capogruppo Lo Russo. LO RUSSO Stefano Lei mi interrompe e mi deconcentra la Sindaca, poi perdo il filo. Insomma, potrebbe anche esserci un’espulsione per un fatto così grave, Presidente. Seriamente. Il punto è che noi eccepiamo la questione di metodo. Noi, davvero, riteniamo e con tutto il dovuto rispetto per quanto affermato dalla Sindaca sul bando del 15 gennaio, onestamente, non mi pare questa una ragione giustificante una rottura di una consuetudine politica, che io penso sia utile a tutti, guardate, al di là di chi oggi è temporaneamente Maggioranza, domani sarà Minoranza e viceversa che quello che la Maggioranza si esercita su alcune cose e di norma non si esercita su altre, di norma il regolamento nomine è sempre stata una cosa largamente condivisa. Più che dirlo, chiedervi un supplemento di riflessione - non credo che il treno di nomine, insomma, in arrivo possa venire significativamente variato da questo tipo di impostazione - davvero non possiamo fare. Nel merito abbiamo già espresso le nostre perplessità, riteniamo a questo punto, come dire, davvero molto complicato organizzativamente, Consigliere Mensio, se sono 100 le società/associazioni/fondazioni che hanno quelle caratteristiche indicate nel regolamento, quindi la valutazione è addirittura superiore a quella che personalmente avevo fatto io, avevo stimato un pochino meno, le posso garantire che, poi magari mi sbaglierò, l’applicazione di questa cosa qua vuol dire fare, circa, almeno trenta audizioni all’anno, almeno. Ora, rendere obbligatorio un meccanismo di questo tipo non so davvero a chi serva, non so davvero a chi serva. Il cittadino ha tutta la facoltà di conoscere non solamente il nominato che, attenzione bene, mi permetta; con quest’impostazione audiamo solo il nominato, non audiamo l’escluso e perché mi viene da dire? Allora, se il principio è un principio di trasparenza e di correttezza, mi scusi, Consigliere Mensio, allora li dobbiamo udire tutti quelli che fanno la domanda perché voi introducete contemporaneamente una serie di cose: la limitatezza a presentare la domanda, introducete l’obbligatorietà dell’audizione, introducete il pubblico, abbiate pazienza, e perché non audiamo allora, mi faccio il più uno, lo dico come provocazione perché mai mi sognerei di proporlo, allora audiamoli tutti, perché devo audire solamente chi è stato indicato dalla Sindaca, se è vero il principio che affermate? Allora, per dire, fermatevi un secondo, ragioniamoci insieme, nessuno vieta, come dire, di fare qualcosa di condiviso, l’abbiamo sempre fatto. L’altro regolamento nomine siamo stati un anno e mezzo a discuterlo, non è che vi chiediamo un anno e mezzo, vi abbiamo chiesto un mese di riflessioni suppletive. Cioè non ci sembra di aver fatto obiezioni né faziose, né prive di fondamento, cioè forse anche un pochino dettate da un grado di esperienza pratica concreta, che alle volte può aiutare anche ad evitare di fare degli errori amministrativi, fine. È chiaro che se a fare di questo ultimo last call, come dicono agli aeroporti, appello ad un rinvio, la posizione della Maggioranza è quella di andare dritto e votarlo a Maggioranza; il Partito Democratico voterà contrariamente per le ragioni di metodo e soprattutto di merito che abbiamo illustrato. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie. Io non ho nessun altro iscritto a parlare. Prego, Consigliere Mensio, ne ha facoltà per cinque minuti. MENSIO Federico Lo ha ribadito la Sindaca e glielo ribadisco io, Capogruppo. Il tempo c’era, per le cose che si vuole il tempo si trova. Se non c’era me ne sarei assunto la responsabilità sia nel merito, sia nel metodo, ma c’è stato come c’è stato per altre cose. Abbiamo accettato l’emendamento del Consigliere Tresso, perché lo reputiamo un emendamento di merito, ragionevole e a cui noi onestamente non avevamo pensato. Avremmo accettato probabilmente anche i vostri, come ho avuto personalmente modo di dire alla Canalis, alla Consigliera Canalis, che mi ha illustrato verbalmente quello che avevano in mente. Mi spiace che non ci sia stato questo tempo, lo dico francamente, mi spiace, il tempo di discuterne tranquillamente. Lo abbiamo ricordato lunedì, lei non era presente, ho parlato con la sua Vice Capogruppo e gliel’ho ribadito che se fossero stati presentati gli emendamenti o che non fossero stati presentati saremo andati al voto oggi. A oggi i vostri emendamenti non ci sono, mi spiace, ma a Maggioranza si va avanti. Poi per carità se vogliamo ridiscuterlo poi le ribadisco, Capogruppo, lo ha già detto la Sindaca, se vogliamo in questo anno, perché io non mi metto a modificare il regolamento in corsa; ma se in questo anno, da qui a fine del 2018, vogliamo ridiscuterlo nelle Commissioni, eccetera, facciamolo, facciamolo e possiamo anche rivoltarlo a Maggioranza con le vostre modifiche, ma facciamolo, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. Non ho nessun altro iscritto a parlare, quindi pongo in votazione la delibera così emendata, prego, Consiglieri, votate. Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione. Presenti 29, favorevoli 23, contrari 3, astenuti 3, dichiaro la delibera approvata. VERSACI Fabio (Presidente) Darei lo stesso esito per l’immediata esecutività dell’atto. |