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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 4

Comunicazioni della Sindaca su "Personale Fondazione Musei".
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Noi abbiamo di fronte due questioni urgenti, la prima questione urgente è la
salvaguardia dei posti di lavoro, dei posti di lavoro qualificati che sono messi a rischio
dalla procedura di riduzione del personale che è stata annunciata dal Presidente della
Fondazione Musei. La seconda urgenza è data dal ridimensionamento delle attività e
delle funzioni che dipendono direttamente dall’impegno professionale dei lavoratori e
che riguardano la difficoltà, come già ricordato, di tutte le funzioni assegnate e
specificamente ancor di più proprio per le connessioni tra le attività e la dimensione
logistica, la biblioteca e l’archivio fotografico presso la GAM. Nello stesso piano di
procedura di riduzione del personale si dichiara infatti esplicitamente da parte della
Fondazione di non poter garantire la gestione di tutte le strutture affidate, quindi queste
sono le urgenze davanti al Consiglio Comunale, nella risposta che ci è stata fornita oggi
si fa riferimento ad una prospettiva che richiede la cooperazione di ulteriori partner,
Università, Regione Piemonte, Fondazioni e che comunque, anche orientata la migliore
soluzione, potrà essere praticabile a metà del 2019, quindi abbiamo due urgenze ed una
latenza. In questa dimensione le questioni che dobbiamo affrontare sono quelle: 1) come
sventare i licenziamenti; 2) come sventare la riduzione dell’attività, in un’ipotesi di
Governo della situazione fino al nuovo assetto di cui ci si vuole fidare delibereranno
delle situazioni più favorevoli. Viene detto da parte dell’Amministrazione ed io desidero
credere, perché riguarda la sorte di altri, di lavoratori e vorrei condividere una
prospettiva e un ottimismo in quella direzione, ci viene detto che si farà di tutto per
evitare i licenziamenti, ottimo, domani se non è in grado di farlo oggi l’Assessore in
questo dibattito, in Commissione o venerdì in Commissione è bene che per rendere
concreta questa affermazione di principio ci vengano dette alcune cose, io non so chi dei
due abbia, diciamo, indorato la descrizione delle riunioni avvenute in passato, so però
che abbiamo di fronte due affermazioni, una è l’affermazione del Presidente Fondazione
Musei che dice: “se non avessi messo mano con quelle forme terribili con cui lo ha fatto
ad un piano di ristrutturazione la Fondazione avrebbe continuato a perdere 130.000
Euro al mese e in questo stato né CRT, né Compagnia di San Paolo avrebbero erogato i
contributi 500.000 Euro a testa che sono attesi”. Allora la questione concreta al di là,
appunto, delle ritualità di chi ha detto prima cosa o di chi ha negato o nascosto altro,
sono le seguenti, c’è una volontà generale di questa istituzione di preservare le funzioni
e i relativi professionisti affidati, una prospettiva ci sarà tra un anno e mezzo, in questo
anno e mezzo bisogna governare il problema senza licenziamenti e senza riduzione di
attività, il Presidente della Fondazione non è in grado di farlo, se non con questa
operazione di tagli feroci, l’Amministrazione dice di non condividere i tagli feroci,
allora la prima cosa è verificare perché le Fondazioni CRT e Compagnia San Paolo non
erogherebbero la quota spettante e programmata se non a fronte di un atto quale, come
questo? Può essere non vero, può essere l’esito dell’operazione fatta dal dottor Cibrario,
semplicemente un’operazione finanziaria e contabile che non ha verificato questo livello
di disponibilità perché questo livello di disponibilità tiene le relazioni politiche
istituzionali che evidentemente non sono state curate nella maniera dovuta se siamo
arrivati a questo punto, quindi la prima questione è questa, noi non siamo qui per
misurare le volontà politiche, le abbiamo già verificate perché sarebbe stato anche ben
curioso che di fronte a fatti di tale gravità quest’Amministrazione si fosse dimostrata
indifferente, tardivamente si dimostra sensibile. Bene, di fronte a questa sensibilità
diteci quali sono gli strumenti concreti, altrimenti è nuovamente un esercizio di retorica,
è un esercizio di retorica che è insopportabile non tanto per noi che stiamo seduti in
quest’Aula, quanto per coloro che ne sono direttamente interessati, i lavoratori e i
cittadini, quindi io auguro che fin dalla contro replica della Giunta di oggi, ma
soprattutto nelle Commissioni ci venga chiarito quali sono le garanzie di continuità che
permettano di traghettare la situazione critica a quella di prospettiva che si ritiene potrà
definire oltre che un nuovo assetto anche una possibile soluzione, altrimenti anche gli
impegni che la maggioranza ha dichiarato in quest’Aula risultano essere di una
solidarietà formale che però non ha nulla di sostanziale. In quanto poi all’affidabilità e
credibilità dei soggetti e degli autori che si sono succeduti in questa tragica
rappresentazione, personalmente a me preoccupa proprio in ragione delle due urgenze
che noi abbiamo che quelle inaffidabilità possono gravare sulla soluzione positiva che
auspichiamo, di quanto sia affidabile l’Assessore, di quanto sia affidabile il Presidente
della Fondazione abbiamo tempo di discuterne ancora dopo, personalmente mi
aggiungo anche io per 30 secondi, perché non è certo il cuore del mio intervento, le
dimissioni o la valutazione di inaffidabilità di questa Presidenza l’avevo dichiarata a
marzo, inascoltata dalla Sindaca che aveva confermato tutta la sua stima e
considerazione nei confronti del Presidente, inascoltata dalla maggioranza e inascoltata
dalle minoranze, quindi se adesso qualcuno si accoda io lascio volentieri il passo, credo
che il Presidente mi riconoscerà in Commissione venerdì e sa già bene che cosa penso
dell’esercizio della sua Presidenza, ma quel che mi interessa è dare concretezza alla
soluzione che tutti abbiamo qui dichiarato di auspicare.

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