Interventi |
CARRETTA Domenico Grazie, Presidente. Allora, da dove partiamo? Solo una breve considerazione che volevo fare al collega Ricca. Vede, non è che il fatto che la Parigi ha votato in un modo rende la situazione meno drammatica, è che davanti a dei numeri e davanti al rischio che quei numeri così bassi si sarebbero inevitabilmente scaricati sui lavoratori, i campanelli d’allarme c’erano. Quando un ente decide di operare un taglio lo fa per problemi di cassa, è inevitabile, e perché compie delle scelte politiche e nel momento in cui arrivò questo taglio importante sulla Fondazione, subito la prima parola che arrivò dal Presidente fu: “Guardate che inevitabilmente avremo delle conseguenze sul personale”, e per sei mesi almeno l’Assessore ci ha tranquillizzato dicendo: “Guardate che, tranquilli, vedrete alla fine - basta andare ad ascoltare i verbali - le risorse le ritroveremo”. Perfetto. Le risorse non ci sono e non entro nemmeno nel teatrino dei comunicati di chi c’era, chi non c’era, anche perché è poco costruttivo al fine del salvataggio delle persone che sono coinvolte, resta il fatto che c’è qualcuno che mente e che chi ha dei ruoli non può permettersi assolutamente di mentire. Guardate, io credo che il problema sia un problema a monte; io adesso mi aspetto solo delle soluzioni dall’Assessore. Prima c’è stata un’introduzione, poi mi immagino che ci saranno delle risposte, avrei gradito anche in un momento così importante e delicato vedere più esponenti della Giunta presenti, salvo richiamare adesso all’ordine il Vicesindaco che è venuto a dare manforte all’Assessore, prima c’era solo questa desolante ed unica presenza dell’Assessore, come se... (INTERVENTO FUORI MICROFONO) C’era anche il Sindaco, ma io parlavo di Giunta, parlavo di Giunta, anche perché... CARRETTA Domenico Guardi, Sindaca, io non ho mai sottolineato la sua assenza nei 40 e passa Consigli precedenti, figurati se adesso mi metto ad enfatizzare la sua presenza quando ogni tanto questo avviene, quindi ci mancherebbe altro se la chiamavo in causa. Ma il problema, secondo me, di tutta questa vicenda risiede in un concetto chiave, che è quello della fanciullezza, che non ha niente a che fare con lo zibaldone di Leopardi o con teorie che si rifanno alla sindrome di Peter Pan, ma più che altro denotano quella che è la vostra incapacità, l’incapacità della Giunta di crescere ed io dissento dai miei colleghi che dicono che lei, Sindaca, ha perso, la Giunta ha perso quella che era la verve che aveva la ragazza sotto il quadro. No, no, il problema secondo me è inverso; lei è rimasta, lei è rimasta a quello stato. Si fa ancora opposizione quando invece si dovrebbe avere la pretesa di dover governare la città, di dare una visione alla città, la visione non c’è, il problema è che stiamo andando oltre questo, stiamo andando veramente a rincorrere situazioni che potevano essere tranquillamente gestite in altre situazioni: Adesso noi siamo qui, diamo la massima disponibilità, per carità, a risolvere questa situazione, cerchiamo di dare il massimo contributo durante quelli che saranno gli interventi che faranno in Commissione, però alla fine, per carità, non venite a prenderci in giro, cioè noi va bene ascoltiamo tutti, leggiamo degli interessanti comunicati stampa accorati appelli a quello che è il senso anche della Minoranza, però non ci prendete in giro, date delle risposte; non le date a noi, date a chi in questo momento ha bisogno di queste risposte perché se no davvero è quello che diceva la Artesio, è solo retorica e noi siamo abituati ormai all’uso di questa retorica ovunque. Adesso concentriamoci qua, per carità, cerchiamo di risolvere, ma la retorica ormai imperversa ovunque. Abbiamo degli esponenti qui in retorica che, guardate, toccano delle vette inarrivabili, però davvero cioè usciamo un po’, proviamo a crescere, proviamo a dare maturità anche a questa città, proviamo a trovare delle soluzioni, proviamo a non essere schiavi di quello che è il passato, che inevitabilmente sta imbrigliando questa Giunta. Proviamo a dare delle soluzioni, soluzioni che non sono mai arrivate, le rincorriamo e come in ogni situazione, GTT davanti, sono le bugie a farla da padrone e noi siamo qui a fare la parte di quelli che devono mostrare senso di responsabilità. Va bene, lo facciamo, andiamo avanti, difendiamo tutto, difendiamo la Fondazione della Cultura, difendiamo anche il Jazz Festival che ritorna finalmente nelle nostre piazze; difendiamo tutto, difendiamo anche questa idea di ZTL che è stata partorita in un ufficio e che sta accogliendo tanti consensi nella città. Difendiamo tutto. Adesso proviamo a difendere però con delle proposte quello che è il futuro dei lavoratori. |