Interventi |
GOSETTO Fabio Sì, grazie Presidente. Intanto ringrazio la Consigliera Capogruppo Artesio, per essere qui presente e si è ripresa, puntualmente, anche per questioni di salute, quindi la ringrazio di esser qui oggi. Questo atto di indirizzo mira a promuovere lo sviluppo dell’agricoltura urbana e degli orti sociali e il rilancio del territorio cittadino attinente al tema dell’agricoltura, in un’ottica e prospettiva più aperte, ponendo soprattutto attenzione ai tempi e alle modalità di esecuzione futura, poca attenzione, appunto, al tema dei tempi e delle modalità, con una visione sostenibile, rivolta alla salvaguardia dell’ambiente. Svariate e articolate potrebbero essere le ricadute positive che deriverebbero da un censimento conseguente al recupero delle aree rurali, con azioni rivolte alla rivalutazione dell’esistente e al ripristino dei coltivi, sia agricoli che privati e sociali, ponendo particolare attenzione alla tutela dei suoli e delle aree che comprendono cascinale abbandonati, con terreni annessi, in aree urbane e periurbane e di qui parliamo, appunto, di tutte le periferie che subiscono, hanno subito nel tempo, le pressioni ambientali, sia per l’edificato, per l’infrastruttura e l’inquinamento dei suoi sottosuoli. Gli interventi che eventualmente si porranno in futuro, consisterebbero al rilancio del mercato locale, del turismo agricolo, quale porzione del turismo onnicomprensivo, che conosciamo. Va da sé che, parlando di rilancio, non sarebbe difficile ipotizzare ritorno non solo di tipo economico sulla Città, ma anche di recupero storico e culturale, promozione di modelli di alimentazione positivi e salutari e lo sviluppo e la nascita di attività complementari, finalizzate all’educazione e formazione ambientale sostenibile, volte alla tutela del suolo, all’incremento della biodiversità, alle buone pratiche di conservazione e utilizzo della risorsa idrica quale bene finito e da salvaguardare, al recupero di coltivi abbandonati, riproposti in veste di orti urbani e l’inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati. Quest’atto che presentiamo oggi, poi, trae origine dagli indirizzi strategici del Piano Paesaggistico Regionale, da quelli più operativi di governo del Piano Territoriale Regionale e dalle norme ultrattive del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Questi atti di pianificazione prevedono norme e indicano azioni per lo sviluppo sostenibile del territorio, declinate ai settori economico-sociali, sia quelle culturali, ambientali e infrastrutturali. Nella mozione in oggetto abbiamo posto attenzione, soprattutto, agli articoli 15, 17, 34, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che è lo strumento cui deve riferirsi, sostanzialmente, il Piano Strategico della Città di Torino. Abbiamo fatto anche riferimento e questo, ovviamente, anche a onor del vero e anche per onestà intellettuale, a tutte quelle mozioni di indirizzo che, comunque, sono state, in realtà, delibere di Consiglio Comunale, delibere di Giunta Comunale, che sono state presentate nelle passate consiliature e che, comunque, quindi, diciamo, l’attuale Amministrazione può beneficiare del buon lavoro che, comunque, è stato prodotto attraverso gli anni, attraverso questi atti di Giunta. Il tentativo e lo sforzo e quindi mi riferisco, faccio presente anche al Vice Sindaco, il tentativo e lo sforzo che dovrebbe attuare questa Amministrazione consisterebbe nel verificare quanto è stato fatto e quanto rimane da fare, agendo con il supporto degli enti proposti, quindi il territorio, l’ambiente, deve centrare, l’urbanistica, il commercio, per sviluppare nuove iniziative di tipo naturalistico, ambientale, turistico, valorizzando il patrimonio agricolo, storico, di proprietà della Città, non utilizzati o sotto utilizzati. Ci tengo a precisare che, tra gli atti sul quale abbiamo basato tutto questo lavoro, sono, appunto, 4-5 delibere veramente corpose. La prima è la delibera della Giunta Comunale del settembre 2007, avente per oggetto “Cascina dei parchi”; la deliberazione del novembre 2011 “Coltivare dentro la Città”, con la quale l’Amministrazione, la Città di Torino aderiva alla Carta di Aalborg; e poi due deliberazioni veramente corpose, era “Torino Città da coltivare”, e poi l’altra “Tutela delle aree agricole e iperurbane, nuovi indirizzi per la realizzazione di orti urbani nella Città di Torino”, che, insieme alla variante 301, la quale andava a incidere in modo marcato sulle norme urbanistiche ed edilizie di attuazione del Piano Regolatore, fanno riferimento e recepiscono tutti quelli che erano gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. A questo aggiungiamo anche, come attenzione, tra le aree che riteniamo possano essere prese in considerazione per il recupero delle aree agricole, anche la revoca, diciamo, delle aree derivanti dalla revoca dei PRUSA, con il quale il Consiglio la revocava, appunto, nel 31 luglio 2017. Che cosa chiediamo alla Giunta? Chiediamo che con questo atto, chiediamo di attivare il processo di individuazione delle aree con potenzialità agricola e alla coltivazione sociale urbana, mediante una ricognizione del censimento dell’esistente, tra l’altro con date che dovrebbero essere già presenti e lo dovrebbero essere in possesso di tutti gli enti competenti per attività pregresse. Quindi, recuperando anche i terreni non più soggetti ai PRUSA e sottoponendo ad ulteriori approfondimenti l’esistente Piano Terra, valutando nella possibile trasformazione a coltivi. Novità che si distingue rispetto alle passate consiliature è che questi atti, presentati e approvati nelle passate consiliature, l’impegno che si richiede a questa Giunta è di provvedere all’aggiornamento e adeguamento delle tavole del Piano Regolatore, delle relative norme urbanistiche e di indirizzi di attuazione, inserendo le destinazioni delle aree a uso agricolo e loro identificazione sulle tavole di Piano, che ad oggi sono esclusivamente identificate come compatibili all’interno delle aree verdi, delle aree parco. Riteniamo, inoltre, che sia assolutamente necessario che siano coinvolti tutti i soggetti, i soggetto quali la Commissione all’agricoltura, la consulta dell’ambiente del verde, e altri soggetti con attinenza al tema attività sul Turismo Torino, la neonata Urban Lab, e anche, magari, la consulta ciclistica, per affrontare eventuali ed ulteriori argomenti trasversali al tema del recupero delle aree agricole, in ottica e visione sociale, che possa essere di rilancio lavorativo, anche per soggetti svantaggiati e di azioni volte all’educazione e alla cultura di buone pratiche concernenti l’autoproduzione, consumo consapevole di cibo. Grazie, Presidente. GOSETTO Fabio Presidente, tutti favorevoli, tranne il numero 7, emendamento proposto dalla Consigliera Canalis che, sostanzialmente, ripete un po’, non è assolutamente negativo, ma ripete un po’ tutto quello che già è stato espresso in modo molto più puntuale e pignolo, dico, ma lo dico in senso simpatico, ingegneristico, sì, dal Consigliere Tresso, quindi tutti sì, tranne il numero 7. |