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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 20 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 11
MOZIONE 2017-04476
(MOZIONE N. 100/2017) "PROMOZIONE DELL'AGRICOLTURA URBANA E DEGLI ORTI SOCIALI PER UNA TORINO SOSTENIBILE" PRESENTATA IN DATA 26 OTTOBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO GOSETTO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Faccio intervenire lui? Deve prenotarsi. Consigliere Gosetto. Prego.

GOSETTO Fabio
Sì, grazie Presidente. Intanto ringrazio la Consigliera Capogruppo Artesio, per essere
qui presente e si è ripresa, puntualmente, anche per questioni di salute, quindi la
ringrazio di esser qui oggi. Questo atto di indirizzo mira a promuovere lo sviluppo
dell’agricoltura urbana e degli orti sociali e il rilancio del territorio cittadino attinente al
tema dell’agricoltura, in un’ottica e prospettiva più aperte, ponendo soprattutto
attenzione ai tempi e alle modalità di esecuzione futura, poca attenzione, appunto, al
tema dei tempi e delle modalità, con una visione sostenibile, rivolta alla salvaguardia
dell’ambiente. Svariate e articolate potrebbero essere le ricadute positive che
deriverebbero da un censimento conseguente al recupero delle aree rurali, con azioni
rivolte alla rivalutazione dell’esistente e al ripristino dei coltivi, sia agricoli che privati e
sociali, ponendo particolare attenzione alla tutela dei suoli e delle aree che
comprendono cascinale abbandonati, con terreni annessi, in aree urbane e periurbane e
di qui parliamo, appunto, di tutte le periferie che subiscono, hanno subito nel tempo, le
pressioni ambientali, sia per l’edificato, per l’infrastruttura e l’inquinamento dei suoi
sottosuoli. Gli interventi che eventualmente si porranno in futuro, consisterebbero al
rilancio del mercato locale, del turismo agricolo, quale porzione del turismo
onnicomprensivo, che conosciamo. Va da sé che, parlando di rilancio, non sarebbe
difficile ipotizzare ritorno non solo di tipo economico sulla Città, ma anche di recupero
storico e culturale, promozione di modelli di alimentazione positivi e salutari e lo
sviluppo e la nascita di attività complementari, finalizzate all’educazione e formazione
ambientale sostenibile, volte alla tutela del suolo, all’incremento della biodiversità, alle
buone pratiche di conservazione e utilizzo della risorsa idrica quale bene finito e da
salvaguardare, al recupero di coltivi abbandonati, riproposti in veste di orti urbani e
l’inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati. Quest’atto che presentiamo oggi, poi,
trae origine dagli indirizzi strategici del Piano Paesaggistico Regionale, da quelli più
operativi di governo del Piano Territoriale Regionale e dalle norme ultrattive del Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale. Questi atti di pianificazione prevedono
norme e indicano azioni per lo sviluppo sostenibile del territorio, declinate ai settori
economico-sociali, sia quelle culturali, ambientali e infrastrutturali. Nella mozione in
oggetto abbiamo posto attenzione, soprattutto, agli articoli 15, 17, 34, del Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale, che è lo strumento cui deve riferirsi,
sostanzialmente, il Piano Strategico della Città di Torino. Abbiamo fatto anche
riferimento e questo, ovviamente, anche a onor del vero e anche per onestà intellettuale,
a tutte quelle mozioni di indirizzo che, comunque, sono state, in realtà, delibere di
Consiglio Comunale, delibere di Giunta Comunale, che sono state presentate nelle
passate consiliature e che, comunque, quindi, diciamo, l’attuale Amministrazione può
beneficiare del buon lavoro che, comunque, è stato prodotto attraverso gli anni,
attraverso questi atti di Giunta. Il tentativo e lo sforzo e quindi mi riferisco, faccio
presente anche al Vice Sindaco, il tentativo e lo sforzo che dovrebbe attuare questa
Amministrazione consisterebbe nel verificare quanto è stato fatto e quanto rimane da
fare, agendo con il supporto degli enti proposti, quindi il territorio, l’ambiente, deve
centrare, l’urbanistica, il commercio, per sviluppare nuove iniziative di tipo
naturalistico, ambientale, turistico, valorizzando il patrimonio agricolo, storico, di
proprietà della Città, non utilizzati o sotto utilizzati. Ci tengo a precisare che, tra gli atti
sul quale abbiamo basato tutto questo lavoro, sono, appunto, 4-5 delibere veramente
corpose. La prima è la delibera della Giunta Comunale del settembre 2007, avente per
oggetto “Cascina dei parchi”; la deliberazione del novembre 2011 “Coltivare dentro la
Città”, con la quale l’Amministrazione, la Città di Torino aderiva alla Carta di Aalborg;
e poi due deliberazioni veramente corpose, era “Torino Città da coltivare”, e poi l’altra
“Tutela delle aree agricole e iperurbane, nuovi indirizzi per la realizzazione di orti
urbani nella Città di Torino”, che, insieme alla variante 301, la quale andava a incidere
in modo marcato sulle norme urbanistiche ed edilizie di attuazione del Piano
Regolatore, fanno riferimento e recepiscono tutti quelli che erano gli indirizzi del Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale. A questo aggiungiamo anche, come
attenzione, tra le aree che riteniamo possano essere prese in considerazione per il
recupero delle aree agricole, anche la revoca, diciamo, delle aree derivanti dalla revoca
dei PRUSA, con il quale il Consiglio la revocava, appunto, nel 31 luglio 2017. Che cosa
chiediamo alla Giunta? Chiediamo che con questo atto, chiediamo di attivare il processo
di individuazione delle aree con potenzialità agricola e alla coltivazione sociale urbana,
mediante una ricognizione del censimento dell’esistente, tra l’altro con date che
dovrebbero essere già presenti e lo dovrebbero essere in possesso di tutti gli enti
competenti per attività pregresse. Quindi, recuperando anche i terreni non più soggetti ai
PRUSA e sottoponendo ad ulteriori approfondimenti l’esistente Piano Terra, valutando
nella possibile trasformazione a coltivi. Novità che si distingue rispetto alle passate
consiliature è che questi atti, presentati e approvati nelle passate consiliature, l’impegno
che si richiede a questa Giunta è di provvedere all’aggiornamento e adeguamento delle
tavole del Piano Regolatore, delle relative norme urbanistiche e di indirizzi di
attuazione, inserendo le destinazioni delle aree a uso agricolo e loro identificazione sulle
tavole di Piano, che ad oggi sono esclusivamente identificate come compatibili
all’interno delle aree verdi, delle aree parco. Riteniamo, inoltre, che sia assolutamente
necessario che siano coinvolti tutti i soggetti, i soggetto quali la Commissione
all’agricoltura, la consulta dell’ambiente del verde, e altri soggetti con attinenza al tema
attività sul Turismo Torino, la neonata Urban Lab, e anche, magari, la consulta
ciclistica, per affrontare eventuali ed ulteriori argomenti trasversali al tema del recupero
delle aree agricole, in ottica e visione sociale, che possa essere di rilancio lavorativo,
anche per soggetti svantaggiati e di azioni volte all’educazione e alla cultura di buone
pratiche concernenti l’autoproduzione, consumo consapevole di cibo. Grazie,
Presidente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Ho iscritto a parlare Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per 5 minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Ma io ringrazio gli estensori di questo atto, perché mi è sembrata
un’iniziativa assolutamente condivisibile, è stato anche fatto un lavoro esaustivo e utile
nella parte narrativa di ricostruzione e anche, come ci diceva adesso il Consigliere
Gosetto, di quello che è stato anche un percorso che l’Amministrazione e aveva già
praticato e approfondito negli anni passati. Io ringrazio anche gli estensori per la
disponibilità che c’è stata nella definizione, poi, di un testo concordato, poi vedremo se
tutti gli emendamenti che anche io ho presentato, sono stati accettati o meno, ma,
sostanzialmente, c’è stato un interlocutore, una dialettica che mi è sembrata anche
produttiva. Preannuncio già che io ho presentato 4 emendamenti, mi dispiace anche un
po’ di averli un po’ articolati, nel senso che a volte si rischia, poi, di voler sembrare,
quasi, uno stravolgimento del testo originario, in realtà l’ho fatto proprio solo nello
spirito di poter dare maggiore concretezza e puntualizzare meglio, ma per essere
sostanzialmente, poi fattuali, poi, nella possibilità di dare quello che credo sia uno degli
intendimenti principali che è anche un supporto a compendiare queste best practice di
cui ci parlava anche adesso il Consigliere Gosetto, nell’ambito di quella che è la
variante strutturale, che potrà ben far tesoro, diciamo, anche, di questa analisi e dare poi
degli indirizzi più concreti. Ulteriormente, così, diciamo, riassumo un attimo, visto che
li avete già, anche, penso, visti, ne avevamo già discusso in Commissione, quella che è
la natura degli emendamenti proposti. Era anche mia intenzione valorizzare comunque,
essendo il Comune di Torino, sostanzialmente, poi, il maggior latifondista dell’area
della cinta daziaria, in quanto la maggior parte di questi terreni, potenzialmente idonei,
sono ovviamente di proprietà del Comune stesso, era comunque anche cercare, in
qualche misura, al di là di quella che è una ricognizione molto utile dello stato, anche, di
concessione, di affitto, sostanzialmente, dei terreni, ma cercando di non penalizzare le
aziende che, magari, con un certo, anche, tentativo di produrre secondo certi criteri,
anche qualitativi, hanno già delle attività in essere, che andremo, poi, adesso… quindi,
sostanzialmente, ribadisco che credo sia stato fatto un lavoro utile di confronto e alla
fine, spero, che da questo atto possa davvero scaturire a un lavoro che avremo modo,
poi, di verificare nel corso dei 120 giorni che sono previsti dalla parte di impegna e che
possiamo poi proseguire in quest’ottica di, anche valorizzare quella Commissione
agricoltura che è stata rifunzionalizzata, proprio da questa consiliatura che, secondo me,
assolutamente, ha avuto senso riattivare.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, ci sono 11 emendamenti. Chiedo al Consigliere Gosetto se intende votarli, se li
recepisce tutti, oppure no, sennò votiamo il testo coordinato.

GOSETTO Fabio
Presidente, tutti favorevoli, tranne il numero 7, emendamento proposto dalla Consigliera
Canalis che, sostanzialmente, ripete un po’, non è assolutamente negativo, ma ripete un
po’ tutto quello che già è stato espresso in modo molto più puntuale e pignolo, dico, ma
lo dico in senso simpatico, ingegneristico, sì, dal Consigliere Tresso, quindi tutti sì,
tranne il numero 7.

VERSACI Fabio (Presidente)
Allora, pongo in votazione il primo emendamento.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 24, favorevoli 24.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 2.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 3.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 4.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 5.

VERSACI Fabio (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento 6.

VERSACI Fabio (Presidente)
Pongo in votazione l’emendamento numero 7 della Consigliera Canalis.
Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi e le colleghe hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 20, è caduto il numero legale.
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