Interventi |
LEON Francesca Paola (Assessora) Con bozza di deliberazione, meccanografico 201704456/026 si è prevista, in data 25 ottobre 2017, l'erogazione di 70.000 euro a favore del Museo Diffuso, tale bozza di deliberazione è ancora al vaglio degli uffici finanziari, ma abbiamo ripristinato la quota finale di quanto dovuto al Museo Diffuso della Resistenza, come del resto ci eravamo impegnati a fare. L'Amministrazione intende favorire, accompagnare il processo di integrazione del Museo Diffuso del Polo del '900, per le ragioni qui di seguito sintetizzate. Si ritiene, infatti, per questa via la possibilità di consolidare la sua originaria vocazione di Museo diffuso, aspetto identitario che aveva caratterizzato la nascita del Museo e che progressivamente ha perso forza. Tale vocazione può essere rilanciata integrandola opportunamente nel perimetro del polo attraverso la proposta di percorso di fruizione e di comprensione dell'area metropolitana rispetto ai temi, ai luoghi e ai protagonisti della resistenza della guerra dell'antifascismo allargando la prospettiva fino a comprendere la Torino del lavoro, dei diritti, delle vecchie e nuove immigrazioni, dell'industria e dell'innovazione ed estendendo progressivamente i percorsi alla dimensione regionale, realizzando progetti di valorizzazione con le diverse realtà culturali e storiche della Regione. Il senso di Museo diffuso può essere interpretato anche attraverso una politica attiva di circuitazione a livello metropolitano e regionale di mostre, installazioni, progetti curatoriali sviluppati dal Museo e dal Polo del '900 allungandone così il ciclo di vita e ottimizzando l'impiego delle risorse. Inoltre, nel tempo le attività didattiche rivolte alle scuole e agli adulti sono diventate un asset importante del Museo sia in termini quantitativi, e non solo come fonte di entrata ovviamente, ma soprattutto come proposte che nel tempo hanno saputo innovarsi e in questo si vede il progetto delle "pietre di inciampo" e tutta l'attività didattica ad esso collegate. La funzione didattica e la professionalità presenti nel Museo possono perciò utilmente essere inserite nel polo soprattutto se collocato in una logica di stretta integrazione rispetto alle proposte degli altri istituti. Bisogna, inoltre, considerare che il Museo non ha una vera e propria collezione, ma propone una mostra permanente su Torino 1938/1948 - dalle leggi razziali alla Costituzione - curata dall'Istoreto e realizzata da N03 unitamente alla visita rifugio antiaereo; tale mostra presenta ormai problemi di obsolescenza tecnologica e di manutenzione ordinaria e straordinaria che diverranno progressivamente più gravi e urgenti. Il passaggio che si sta ipotizzando rappresenta l'occasione per investire sul ripensamento della mostra, sotto gli aspetti tecnologico e museografico, ampliando eventualmente il ventaglio dei temi trattati e ipotizzando processi partecipativi di nuova generazione per definire o cocreare contenuti ad hoc, ciò anche nella prospettiva di un rinnovamento profondo dei linguaggi e delle forme di comunicazione del Museo e del Polo tutto con l'obiettivo di declinare i temi proprio dell'uno e dell'altro in funzione di nuovi pubblici e in particolare dell'esigenza di trovare chiavi interpretative in grado di mettere in connessione questi temi con le nuove generazioni. L'integrazione del Museo nel Polo grazie alla possibilità di evitare duplicazioni di ruolo e di realizzare economie di scala si configura, inoltre, come un contributo alla sostenibilità economica delle due entità. La riunione del Consiglio dei soci, del 15 novembre, ha messo in evidenza la volontà delle istituzioni di avviare un processo di integrazione tra Museo diffuso e Fondazione Polo del '900 rispondendo alla necessità di rilancio del Museo, evitando di aggravare la situazione economica del Polo del '900. In questa sede è stata altresì sottolineata l'importanza ad integrare istituzionalmente e funzionalmente il Museo nel perimetro della fondazione per una pluralità di ragioni tra le quali la necessità di evitare, come ho detto prima, duplicazioni di finanziamento, la valorizzazione del know how maturato nell'ambito dell'attività didattica del Museo e il ripensamento degli allestimenti della mostra temporanea, anche intervenendo sugli aspetti tecnologici e sull'impianto complessivo. Tale ipotesi riorganizzativa è anche legata all'idea di favorire un processo di attualizzazione dei contenuti per consentire una maggiore possibilità di dialogo con le giovani generazioni e le nuove cittadinanze. È stato convocato un tavolo di lavoro che dovrà lavorare sulle condizioni attraverso le quali si costruirà questo passaggio dal Museo diffuso, dall'Associazione Museo diffuso al Polo del '900, appena avranno determinato, diciamo, le modalità sarà mia cura informare la Commissione su quali sono le decisioni e i processi per arrivare a questo obiettivo. LEON Francesca Paola (Assessora) I fondi sono stati ripristinati, aspettiamo che siano liberati diciamo dagli uffici finanziari. Il Presidente e il Direttore li ho incontrati più volte, non ultimo all'assemblea dei soci dell'Associazione del Museo della Resistenza dove ho comunicato a loro le decisioni del Collegio dei fondatori del Polo del 900 che era di istituire questo tavolo di analisi puntuale del processo di integrazione del museo all'interno del Polo del 900 affrontando punto per punto tutti gli elementi sostanziali di questo passaggio, che sono il personale, il funzionamento all'interno del Polo del 900 che sono i costi e diciamo tutta la parte economico finanziaria che riguarda questo processo che porta all'inserimento del Museo Diffuso all'interno del Polo del 900 e quindi tutte le funzioni che venivano svolte in che modo riorganizzarle all'interno del Polo. Tutte queste riorganizzazioni non avvengono dall'oggi al domani, sono frutto di continui incontri e trattative, quello che a me preme dire è che veramente siamo arrivati ad un punto importante che non è stato rimandato per mia volontà, ma semplicemente perché i Consigli del Collegio dei fondatori si è spostato nel tempo per arrivare alla costituzione di questo necessario tavolo di lavoro che lavorerà ovviamente con l'Associazione Museo Diffuso e il Polo del 900 per valutare tutti gli elementi della costruzione di questo passaggio. Abbiamo approvato peraltro adesso il Bilancio preventivo del Museo per il 2018 e quindi diciamo nel 2018 speriamo di riuscire a costruire questo passaggio per il futuro. Riguardo i lavoratori del CNS io ho se non sbaglio in agenda, adesso non ricordo quando, un appuntamento perché siamo a buon punto rispetto alla gara, ci hanno scritto, noi gli abbiamo risposto, adesso non ricordo personalmente la data in cui li incontriamo, però stiamo per incontrarli. |