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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Dicembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2017-05038
"IL SEQUEL DEL 'MUSEO DELLA RESISTENZA'" PRESENTATA IN DATA 17 NOVEMBRE 2017 - PRIMA FIRMATARIA FOGLIETTA.
Interventi
LEON Francesca Paola (Assessora)
Con bozza di deliberazione, meccanografico 201704456/026 si è prevista, in data 25
ottobre 2017, l'erogazione di 70.000 euro a favore del Museo Diffuso, tale bozza di
deliberazione è ancora al vaglio degli uffici finanziari, ma abbiamo ripristinato la quota
finale di quanto dovuto al Museo Diffuso della Resistenza, come del resto ci eravamo
impegnati a fare. L'Amministrazione intende favorire, accompagnare il processo di
integrazione del Museo Diffuso del Polo del '900, per le ragioni qui di seguito
sintetizzate. Si ritiene, infatti, per questa via la possibilità di consolidare la sua
originaria vocazione di Museo diffuso, aspetto identitario che aveva caratterizzato la
nascita del Museo e che progressivamente ha perso forza. Tale vocazione può essere
rilanciata integrandola opportunamente nel perimetro del polo attraverso la proposta di
percorso di fruizione e di comprensione dell'area metropolitana rispetto ai temi, ai
luoghi e ai protagonisti della resistenza della guerra dell'antifascismo allargando la
prospettiva fino a comprendere la Torino del lavoro, dei diritti, delle vecchie e nuove
immigrazioni, dell'industria e dell'innovazione ed estendendo progressivamente i
percorsi alla dimensione regionale, realizzando progetti di valorizzazione con le diverse
realtà culturali e storiche della Regione. Il senso di Museo diffuso può essere
interpretato anche attraverso una politica attiva di circuitazione a livello metropolitano e
regionale di mostre, installazioni, progetti curatoriali sviluppati dal Museo e dal Polo
del '900 allungandone così il ciclo di vita e ottimizzando l'impiego delle risorse. Inoltre,
nel tempo le attività didattiche rivolte alle scuole e agli adulti sono diventate un asset
importante del Museo sia in termini quantitativi, e non solo come fonte di entrata
ovviamente, ma soprattutto come proposte che nel tempo hanno saputo innovarsi e in
questo si vede il progetto delle "pietre di inciampo" e tutta l'attività didattica ad esso
collegate. La funzione didattica e la professionalità presenti nel Museo possono perciò
utilmente essere inserite nel polo soprattutto se collocato in una logica di stretta
integrazione rispetto alle proposte degli altri istituti. Bisogna, inoltre, considerare che il
Museo non ha una vera e propria collezione, ma propone una mostra permanente su
Torino 1938/1948 - dalle leggi razziali alla Costituzione - curata dall'Istoreto e
realizzata da N03 unitamente alla visita rifugio antiaereo; tale mostra presenta ormai
problemi di obsolescenza tecnologica e di manutenzione ordinaria e straordinaria che
diverranno progressivamente più gravi e urgenti. Il passaggio che si sta ipotizzando
rappresenta l'occasione per investire sul ripensamento della mostra, sotto gli aspetti
tecnologico e museografico, ampliando eventualmente il ventaglio dei temi trattati e
ipotizzando processi partecipativi di nuova generazione per definire o cocreare
contenuti ad hoc, ciò anche nella prospettiva di un rinnovamento profondo dei linguaggi
e delle forme di comunicazione del Museo e del Polo tutto con l'obiettivo di declinare i
temi proprio dell'uno e dell'altro in funzione di nuovi pubblici e in particolare
dell'esigenza di trovare chiavi interpretative in grado di mettere in connessione questi
temi con le nuove generazioni. L'integrazione del Museo nel Polo grazie alla possibilità
di evitare duplicazioni di ruolo e di realizzare economie di scala si configura, inoltre,
come un contributo alla sostenibilità economica delle due entità. La riunione del
Consiglio dei soci, del 15 novembre, ha messo in evidenza la volontà delle istituzioni di
avviare un processo di integrazione tra Museo diffuso e Fondazione Polo del '900
rispondendo alla necessità di rilancio del Museo, evitando di aggravare la situazione
economica del Polo del '900. In questa sede è stata altresì sottolineata l'importanza ad
integrare istituzionalmente e funzionalmente il Museo nel perimetro della fondazione
per una pluralità di ragioni tra le quali la necessità di evitare, come ho detto prima,
duplicazioni di finanziamento, la valorizzazione del know how maturato nell'ambito
dell'attività didattica del Museo e il ripensamento degli allestimenti della mostra
temporanea, anche intervenendo sugli aspetti tecnologici e sull'impianto complessivo.
Tale ipotesi riorganizzativa è anche legata all'idea di favorire un processo di
attualizzazione dei contenuti per consentire una maggiore possibilità di dialogo con le
giovani generazioni e le nuove cittadinanze. È stato convocato un tavolo di lavoro che
dovrà lavorare sulle condizioni attraverso le quali si costruirà questo passaggio dal
Museo diffuso, dall'Associazione Museo diffuso al Polo del '900, appena avranno
determinato, diciamo, le modalità sarà mia cura informare la Commissione su quali
sono le decisioni e i processi per arrivare a questo obiettivo.

LEON Francesca Paola (Assessora)
I fondi sono stati ripristinati, aspettiamo che siano liberati diciamo dagli uffici
finanziari. Il Presidente e il Direttore li ho incontrati più volte, non ultimo all'assemblea
dei soci dell'Associazione del Museo della Resistenza dove ho comunicato a loro le
decisioni del Collegio dei fondatori del Polo del 900 che era di istituire questo tavolo di
analisi puntuale del processo di integrazione del museo all'interno del Polo del 900
affrontando punto per punto tutti gli elementi sostanziali di questo passaggio, che sono
il personale, il funzionamento all'interno del Polo del 900 che sono i costi e diciamo
tutta la parte economico finanziaria che riguarda questo processo che porta
all'inserimento del Museo Diffuso all'interno del Polo del 900 e quindi tutte le funzioni
che venivano svolte in che modo riorganizzarle all'interno del Polo. Tutte queste
riorganizzazioni non avvengono dall'oggi al domani, sono frutto di continui incontri e
trattative, quello che a me preme dire è che veramente siamo arrivati ad un punto
importante che non è stato rimandato per mia volontà, ma semplicemente perché i
Consigli del Collegio dei fondatori si è spostato nel tempo per arrivare alla costituzione
di questo necessario tavolo di lavoro che lavorerà ovviamente con l'Associazione
Museo Diffuso e il Polo del 900 per valutare tutti gli elementi della costruzione di
questo passaggio. Abbiamo approvato peraltro adesso il Bilancio preventivo del Museo
per il 2018 e quindi diciamo nel 2018 speriamo di riuscire a costruire questo passaggio
per il futuro. Riguardo i lavoratori del CNS io ho se non sbaglio in agenda, adesso non
ricordo quando, un appuntamento perché siamo a buon punto rispetto alla gara, ci hanno
scritto, noi gli abbiamo risposto, adesso non ricordo personalmente la data in cui li
incontriamo, però stiamo per incontrarli.

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