Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Passiamo all'interpellanza successiva, i firmatari sono Carretta, Foglietta, Tisi e Tresso: "Quale futuro per la biblioteca della GAM e per la Fondazione Torino Musei?" LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Risponde l'Assessora Leon. LEON Francesca Paola (Assessora) Come è noto l'Amministrazione e la Fondazione Torino Musei nel corso del 2017 hanno affrontato la questione della Biblioteca d'Arte della GAM prospettando prima all'Università e successivamente alla Biblioteca Nazionale la possibilità di riallocare il patrimonio librario con l'intento di unificare i fondi di interesse artistico a disposizione del pubblico. Le tre istituzioni hanno individuato nella Biblioteca Nazionale la collocazione idonea per un primo accorpamento di tale patrimonio, collocazione che purtroppo per difficoltà burocratiche non sta procedendo secondo i tempi previsti. Sono oggi in corso le verifiche sulle modalità di trasferimento delle collezioni allo scopo di mantenere il patrimonio a disposizione di studiosi, studenti e tutti coloro che vorranno consultare il patrimonio librario. Il trasferimento della biblioteca consentirebbe alla Fondazione di utilizzare gli spazi così liberati per allestirvi dei propri uffici risparmiando il relativo canone di affitto e razionalizzando la logistica. Per quanto attiene invece alla situazione del personale ex comunale questo verrà riassorbito dalla città entro la fine dell'anno. A questo riguardo, per quella parte di personale di competenza della Fondazione si sta lavorando, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione sta lavorando all'apertura di un tavolo che coinvolgerà i Sindacati, l'Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte allo scopo di individuare quali possano essere le strade per creare le condizioni che consentano di salvaguardare l'occupazione, non disperdere il patrimonio professionale che i dipendenti hanno maturato nella loro esperienza lavorativa. L'ipotesi di trasferimento della Biblioteca d'Arte presso la Nazionale è frutto di ampie consultazioni e approfondite riflessioni. Tale soluzione appare ancora come la più idonea a garantire le migliori condizioni di fruizione da parte degli utenti. La natura della Biblioteca Nazionale che si fregia peraltro del titolo Universitaria, in cui in ogni caso i materiali in oggetto sarebbero concessi in semplice deposito temporaneo, appare peraltro del tutto in armonia con la natura di biblioteca di studio e ricerca della raccolta in oggetto. In prospettiva, l'unificazione delle collezioni di storia dell'arte, architettura dovrebbero confluire all'interno della biblioteca dell'Università di Torino che già raccoglie un importante fondo specialistico deputato alla storia dell'arte e alle arti in generale. Il rilancio dei musei della città è un importante tema sul quale la Città di Torino e la Regione Piemonte esprimono concorde visione circa la necessità di ripensare la struttura organizzativa della Fondazione. Gli enti sono consapevoli della necessità che la Fondazione affronti le sfide di rinnovamento con le quali dovrà necessariamente confrontarsi per continuare a svolgere l'azione di conservazione e valorizzazione dei beni che la comunità gli affida perché siano tramandati come grande eredità del territorio a cui appartengono. La Fondazione dovrà pertanto agire come sistema museale in grado di garantire le diverse identità presenti al suo interno e che possa svolgere un ruolo di accompagnamento e supporto nei confronti dei musei della Città metropolitana e dei musei del Piemonte; in questo contesto la Città e la Regione conservano il proprio ruolo di pianificazione e indirizzo e controllo. Il primo atto di questa trasformazione, che vede ampliare le competenze della Fondazione anche in ambito scientifico, è la revisione statutaria che consentirà alla Fondazione di poter gestire, alla sua riapertura, il Museo Regionale di Scienze Naturali e svolgere un ruolo di coordinamento con i musei scientifici universitari, l'università, le organizzazioni che ruotano attorno al sistema scienza. Fare sistema tra enti locali e istituzioni culturali è la strada che occorre percorre per sviluppare nuove relazioni tra cultura umanistica e cultura scientifica e valorizzare le istituzioni esistenti in un'ottica di sostenibilità e sviluppo. Una rete museale, dunque, che sia alla base di una pianificazione strategica di lungo periodo capace di individuare, da subito, il modello organizzativo e stabilirne le modalità gestionali: strumento di gestione che potrà fare riferimento a configurazioni organizzative adattabili in relazione al grado di coinvolgimento dei diversi enti che questa rete compongono, al centro della quale la Fondazione Torino Musei svolgerà il ruolo di promotore di un sistema forte, non competitivo e non gerarchico tra i nodi che la compongono. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Sono iscritti a parlare la Consigliera Foglietta e il Consigliere Tresso, avete... LEON Francesca Paola (Assessora) Scusate, dico solo due cose in più. È evidente che nel momento in cui tutte queste attività arriveranno alla loro compiutezza specifica, sarà nostro compito, anche attraverso le Commissioni, di informare in modo puntuale attraverso la parola anche del Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei il percorso che si sta delineando. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliere Foglietta e poi Tresso, cinque minuti in tutto. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie, Presidente, grazie, Assessora Leon. Ci siamo permessi, io e il Consigliere Tresso, di portare avanti e discutere oggi l'interpellanza sul futuro della biblioteca GAM, data l'urgenza del tema. Mi preme sottolineare alcune cose. La prima: io inizio a non credere più tanto alle riorganizzazioni della Giunta Appendino, questo perché me ne sono occupata, anzi ho tentato di occuparmene, ma ne parleremo nell'interpellanza successiva, la riorganizzazione del Museo Diffuso della Resistenza, non vorrei che voi usaste la riorganizzazione come una sorta di panacea per dire che si sta facendo qualcosa, a me preoccupano i dipendenti e preoccupano, tanto, soprattutto gli 11 dipendenti della biblioteca, questo perché? Perché è un personale altamente specializzato e va bene che vengano riassunti, per carità, ma non devono essere chiaramente demansionati. Terzo appunto: lei ha parlato di un progetto entro fine anno, Assessora Leon, oggi è l'11 dicembre, a fine anno mancherebbe 20 giorni, io spero che voi possiate fare miracoli. La Regione è a conoscenza di questi progetti perché... Il Consiglio Comunale non ne è a conoscenza, io personalmente non ne ero a conoscenza, sono una Consigliera Comunale come i membri della Maggioranza; la Regione non ci è dato sapere se sia a conoscenza o meno di questa riorganizzazione, di questo nuovo progetto, con che soldi lo facciamo non si sa, e poi un monito Presidente, si faccia portavoce con il Presidente del Consiglio e con la Vice Presidente, mi raccomando, vigiliamo sui Consiglieri della Maggioranza perché purtroppo andare a dire in giro a dei dipendenti comunali di stare di tranquilli o da dipendenti in generale senza avere la verità in tasca e avendola detta mesi fa può essere sempre un'arma a doppio taglio. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Sì, non ho ben compreso o meglio penso di aver compreso... FOGLIETTA Chiara C'è nel testo dell'interpellanza. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Consigliere Tresso, prego. TRESSO Francesco Sì, grazie. Dunque, intanto chiedo all'Assessora se poi gentilmente ci lascia traccia dello scritto che ha letto perché si è capito poco, è stato letto un po' velocemente e conteneva tutta una serie di argomentazioni che comunque vorremmo valutare con un attimo più di calma. Mi sono però rimaste impresse due sue affermazioni: che il progetto che appunto lei ci dice dover presentare entro fine anno è frutto di un'ampia consultazione e di un'approfondita valutazione. Il secondo tema è che la locazione prevista presso la Biblioteca Nazionale risulta la locazione più idonea. Io francamente ho qualche perplessità: in primis riguardo al fatto che sia frutto, questa progettazione, di un'ampia consultazione e di un'approfondita valutazione, per come è stato narrato anche nel testo dell'interpellanza a me risulta che viceversa lei si sia sottratta ad una richiesta di incontro presso la Circoscrizione, che aveva sollevato il problema, mandando dei Consiglieri Comunali e successivamente anche a fronte di una richiesta di ulteriore dettaglio su quello che alcuni Consiglieri Comunali, peraltro appunto rivedendo quello che già diceva la Consigliera Foglietta non sembra la risposta più idonea, piuttosto ci mandino dei tecnici, ma giustamente perché i Consiglieri avevano dato delle valutazioni in termini di garantire una continuità anche in termini di locazione risorse quantomeno successivamente sarebbe stato opportuno dare risposta a questa richiesta di incontro, ma il fatto che... Quindi non penso siano stati proprio uditi tutti, io personalmente ho parlato anche con del personale docente, con del personale dipendente e non mi risulta che sia stata fatta un'ampia e approfondita consultazione così come lei ha detto. Anche sul tema della locazione io ricordo che la biblioteca e fototeca della GAM erano frutto di un progetto anche innovativo dell'epoca che aveva concepito un sistema integrato tra polo museale e sistema bibliotecario; questa era davvero un'innovazione forte che ha fatto sì che negli anni si sia sviluppato a livello di biblioteca della GAM un'eccellenza a livello comunque nazionale e frequentata da curatori che provengono da diverse regioni anche di Italia. Ora il trasferirlo presso una Biblioteca Nazionale, che ha comunque una mission diversa, ha delle difficoltà proprio in termini anche gestionali e organizzativi di frequentazione, di utilizzo, ma peraltro - come è stato posto anche il tema a cui non abbiamo ricevuto risposte nella narrativa dell'interpellanza - potrebbe anche portare al congelamento del fondo librario, cosa che effettivamente, nonostante le difficoltà anche di tipo economico hanno fatto sì che comunque questa biblioteca continuasse a mantenere un patrimonio (sia la biblioteca che la fototeca) che negli anni è riuscito a mantenere anche in virtù degli scambi che ha fatto con le altre realtà bibliotecarie. Ora, nel 2018 scade la convenzione tra la Fondazione del Comune - peraltro anche su questo tema è previsto un comitato scientifico a servizio della Fondazione - a me non risulta sia stato convocato anche su questo tema. Allora, davvero le chiediamo di venire in una Commissione specifica, facciamola il prima possibile, cerchiamo di audire tutte le parti interessate, ma valutiamo con attenzione questo tema, perché non si è sviluppato. Lei ci parla di una progettualità che è in fieri che ci verrà presentato a breve, ma fine anno, come dice la Consigliera Foglietta, è domani. Ma perché non si è pensato allo sviluppo di un polo delle biblioteche che si integri col sistema museale con un polo regionale, per esempio di storia dell'arte, che riesca a mettere a sistema anche tutta una serie di altre realtà di eccellenza, altre biblioteche. Pensiamo alla biblioteca dell'Accademia Albertina, alla biblioteca della Città Metropolitana, alla biblioteca della Sovrintendenza, ma allora perché non lavorare in quest'anno e mezzo a un progetto più sviluppato, più articolato? Lei oggi ci dice è garantita - tra l'altro non ho capito se dalla sua risposta verrebbero assorbito il personale dalla Città di Torino con quali strumenti e con quali garanzie - ma soprattutto perché noi siamo ancora oggi a dover invece rispondere ad un'interpellanza e non invece a poter discutere su un progetto vero, fattuale su un polo di questo tipo, Chiedo veramente all'Assessore di rendersi disponibile quanto prima per una V Commissione che affronti in maniera sistematica e audendo tutte le carte in causa sul tema specifico della biblioteca, ma più articolato di quello che è la rivisitazione della convenzione tra Fondazione proprio nell'ottica di quello che peraltro era un punto in programma del Movimento 5 Stelle che era quello di valorizzare la Fondazione Musei. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Chiedo scusa. Grazie, Consigliere Tresso. In relazione al suo monito, Consigliera Foglietta, segnalo che i Consiglieri Comunali hanno competenze definite per Legge all'articolo 42 della 267, quindi le competenze afferiscono prevalentemente all'indirizzo e al controllo, quindi se qualche Consigliere comunale, come lei sa, se qualche Consigliere comunale ha espresso giudizio o rassicurazioni di carattere gestionale ovviamente noi sappiamo che non è questione di sua competenza, quindi se l'ha fatto, l'ha fatto assumendosene le responsabilità, ma ovviamente andando oltre le proprie competenze. Assessora, prego. LEON Francesca Paola (Assessora) Per fare chiarezza, Consigliere Tresso, io non mi sono sottratta a quel confronto. Hanno voluto organizzare lo stesso una Commissione, pur sapendo che io non potevo essere presente; avevo chiesto di farla in un'altra data, ma l'hanno voluta fare lo stesso, quindi non mi sono sottratta assolutamente, è andata così e questa è la verità. L'obiettivo è un polo specialistico per la storia dell'arte, esattamente in linea con quello che indicava il Consigliere Tresso; forse nella velocità della risposta non è risultato chiaramente. Gli interlocutori principali sono stati: la biblioteca universitaria, è stata la città con i sistemi bibliotecari; stiamo coordinando una riaggregazione di servizi e di sistemi interconnessi con lo SBAM. Altro argomento fondamentale è riunire le collezioni di storia dell'arte dei diversi soggetti; c'è anche la collezione della biblioteca di architettura ad esempio, ci sono tante collezioni che sono in questo momento dislocate in luoghi diversi. Ci sono probabilmente anche delle economie da fare rispetto agli acquisti e doppi acquisti, per quanto abbiano tentato in questi anni, però comunque ciascuna biblioteca ha le sue politiche di acquisto e quindi riunificando nel medio periodo, non nell'immediato, tutte le collezioni in un'unica sede, sede aperta alla consultazione anche dei cittadini e anche al prestito, non soltanto agli studiosi e ai ricercatori, questo è il quadro entro il quale noi ci stiamo muovendo in relazione alla biblioteca della GAM. Riguardo la convenzione con la Fondazione Torino Musei scade nel maggio del 2018, anche su questo stiamo lavorando. Per quanto riguarda il comitato scientifico non è stato nominato - è dal 2013 che non c'è - ma è in corso adesso e dovrebbe essere approvato il 15 di dicembre il nuovo statuto della Fondazione Torino Musei, questo è un passo necessario per allinearci con Regione Piemonte e con gli altri soci della fondazione con cui stiamo lavorando. C'è un Consiglio di Amministrazione, abbiamo lavorato con loro e ci siamo messi a disposizione per sciogliere dubbi, per cercare anche di, diciamo, trovare soluzioni anche in discussione col Consiglio di gestione della Fondazione Torino Musei; stiamo progettando, non è una progettazione semplice e quindi stiamo andando, sulla biblioteca, stiamo andando avanti in questo modo. La decisione, adesso con Regione Piemonte si sta lavorando per far sì che sia possibile per la Fondazione Torino Musei prendere in gestione musei regionali di scienze naturali, ci sono gruppi di lavoro con gli uffici regionali per verificare i tempi e i modi con cui si potrà arrivare all'apertura del Museo Regionale di Scienze Naturali e passare la gestione del Museo alla Fondazione Torino Musei. È chiaro che per fare tutto questo ci sono dei passaggi obbligati che passano dalla revisione dello statuto, dalla modifica della Legge regionale di istituzione dei musei regionali di scienze naturali e questo per dare una prospettiva di sviluppo alla Fondazione Torino Musei. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Bene, credo che sia opportuno svolgere un approfondimento, se i Consiglieri sono d'accordo, in V Commissione Consiliare. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se può fornire il testo, Assessora, grazie. |